SOCIETÀ E FALLIMENTO

Le garanzie sulla consistenza patrimoniale di una società nel contratto di cessione di partecipazioni sociali

Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 6845/2020 pubblicata il 2 novembre 2020. Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – Cessione di partecipazioni – Contratto di Cessione – Garanzia – Massima: La cessione di azioni ha come oggetto immediato la partecipazione sociale e solo quale oggetto mediato la quota parte del patrimonio sociale che tale partecipazione rappresenta. Pertanto, le carenze o i vizi relativi alle caratteristiche e al valore dei beni ricompresi nel patrimonio sociale – e, di riverbero, alla consistenza economica della partecipazione – possono giustificare l’annullamento del contratto per errore o, ai sensi dell’art.1497 cod. civ., la risoluzione per difetto di “qualità” della cosa venduta (necessariamente attinente ai diritti e…

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Tra le presunzioni semplici rilevanti ai fini della conoscenza dello stato d’insolvenza vi possono essere anche le notizie di stampa

Corte di Cassazione Civile, Sez. I, Sentenza n. 23650/2021 del 31/08/2021 (Ud. 16/12/2020), Pr. M. Cristiano – Rel. L. Caradonna. Parole chiave: Fallimento – azione revocatoria fallimentare – effetti – atti a titolo oneroso – pagamenti – stato di insolvenza – conoscenza – presunzioni – notizie di stampa. Massima: “In tema di revocatoria fallimentare di pagamenti, ai fini dell’accertamento della conoscenza dello stato di insolvenza, il giudice può avvalersi di presunzioni semplici, valorizzando le fonti di conoscenza rappresentate da una campagna di stampa nei confronti dell’imprenditore insolvente, con una valutazione in concreto delle sue caratteristiche, ovvero del numero delle notizie, della rilevanza nazionale e della dovizia di particolari narrati. (Nella specie la S.C. ha cassato con rinvio la sentenza di…

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Società in accomandita per azioni: l’obbligo di distribuzione degli utili spetta unicamente alla società e non anche agli amministratori

Cassazione civile, Sezione I, Sentenza n. 32666 del 9 novembre 2021. Parole chiave: utili – socio accomandante – socio accomandatario – amministratore – responsabilità solidale – società di persone – società in accomandita semplice – distribuzione degli utili – rendiconto annuale Massima: Titolare dell’obbligo di distribuzione degli utili prodotti dall’impresa sociale è solo la società (nella specie, la società in accomandita), trattandosi di soggetto giuridico autonomo e distinto dalle persone che compongono la relativa compagine e di soggetto alla cui attività rimonta, soprattutto, la produzione dei richiamati utili. Gli utili invero fanno parte del patrimonio sociale fino a che, per la società di persone, non intervenga la delibera di approvazione del bilancio (o del rendiconto) che ne determina l’emersione. Ne…

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Onere di deposito documentale in sede di opposizione allo stato passivo: natura del procedimento

Cass. Civ. Sez. 1, Sentenza 27 aprile 2021, n. 21826, Pres. Cristiano – Rel. Vannucci Parole chiave: opposizione allo stato passivo – onere documentale –  non necessità deposito della decisione del giudice delegato – onere di sollecitare la collaborazione delle parti ovvero accesso diretto al fascicolo della procedura. Riferimenti normativi: Legge Fallimentare artt. 90, 96, 99 secondo comma n. 4; Cod. proc. civ. artt. 339, 347 in relazione all’art. 360 n. 3. CASO L’opposizione allo stato passivo di un fallimento, proposta da una creditrice in ragione della parziale ammissione del proprio credito, veniva respinta dal Tribunale la cui decisione trovava “motivazione fondante”  nella sola produzione del provvedimento del giudice delegato ma non del progetto di stato passivo, “al cui contenuto…

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L’adesione ad un c.d. ‘sindacato di gestione’ può costituire giusta causa di revoca di un amministratore di una S.p.A.

Cass. civ., Sez. I, sentenza del 24 maggio 2012, n. 8221. Parole chiave: sindacato di gestione – revoca – giusta causa – patto parasociale Massima: “Anche prima della riforma del diritto societario approvata col d.lgs. n. 6 del 2003 – che ha introdotto l’art. 2380 bis cod. civ., secondo il quale la gestione dell’impresa sociale spetta “esclusivamente” agli amministratori – vigeva, nella società per azioni, il principio di esclusività delle competenze gestorie degli amministratori. Ne consegue che, anche qualora la nuova norma sia inapplicabile ratione temporis, costituisce giusta causa di revoca dell’amministratore di una società per azioni, agli effetti dell’art. 2383, terzo comma, cod. civ., la sua adesione ad un patto parasociale che rimette le scelte gestorie alla volontà maggioritaria…

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Le Sezioni Unite definiscono il termine per la riassunzione del processo interrotto dalla dichiarazione di fallimento

Cass. civ., sez. un., 7 maggio 2021, n. 12154 – Pres. Spirito – Rel. Ferro Parole chiave: Fallimento – Effetti – Rapporti processuali – Interruzione del processo – Automaticità – Riassunzione o prosecuzione del processo – Decorrenza del termine dalla dichiarazione giudiziale di interruzione [1] Massima: In caso di apertura del fallimento, ferma restando l’automatica interruzione del processo (avente per oggetto i rapporti di diritto patrimoniale del fallito) che ne deriva ai sensi dell’art. 43, comma 3, l.fall., il termine per la riassunzione o la prosecuzione, per evitare gli effetti di estinzione di cui all’art. 305 c.p.c. e al di fuori delle ipotesi di improcedibilità ai sensi degli artt. 52 e 93 l.fall. per le domande di credito, decorre da…

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Le opzioni put e call contenute in un patto parasociale non contravvengono al divieto di patto leonino ex art. 2265 cod. civ. se non modificano la causa societatis

Cassazione civile, Sez. I, ordinanza 7 ottobre 2021, n. 27227 Parole chiave: Obbligazioni – contratto atipico – accordo tra soci – patto parasociale Massima: “È lecito e meritevole di tutela l’accordo negoziale concluso tra i soci di una società azionaria, con il quale l’uno, in occasione del finanziamento partecipativo così operato, si obblighi a manlevare l’altro dalle eventuali conseguenze negative del conferimento effettuato in società, mediante l’attribuzione del diritto di vendita (c.d. put) entro un termine dato ed il corrispondente obbligo di acquisto della partecipazione sociale a prezzo predeterminato, pari a quello dell’acquisto, pur con l’aggiunta di interessi sull’importo dovuto e del rimborso dei versamenti operati nelle more in favore della società.” Disposizioni applicate: art. 2265 c.c. Nel caso in…

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Sulla fallibilità delle ONLUS: quando la produzione commerciale supera lo scopo solidaristico

Cass. civ. n. 29245 del 20 ottobre 2021 link Parole chiave: Imprenditore – Cooperative – Attività commerciale – Attività solidale Onlus –- Fallibilità Massima: “E’ assoggettabile al fallimento, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2545- terdecies c.c., 2082 c.c. e 1 l.fall, una società cooperativa sociale che svolga attività commerciale secondo i criteri di economicità (lucro oggettivo), senza che rilevi l’eventuale assunzione della qualifica Onlus ai sensi del d.lgs n. 460 del 1997, art. 10, trattandosi di norma speciale di carattere fiscale che non integra la “diversa previsione di legge” contemplata dal secondo comma dell’art 2545 -terdecies c.c.. L’accertamento della natura commerciale dell’attività svolta da una società cooperativa sociale, ai fini della sua assoggettabilità a fallimento, compete all’autorità giudiziaria,…

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La nullità di una clausola di opzione put per violazione del divieto di patto leonino in caso di esclusione dalle perdite sociali

Corte d’Appello di Milano – Sentenza n. 1195/2020 pubblicata il 20 maggio 2020 Parole chiave: opzione put – cessione di quote – patto leonino – società di capitali – società a responsabilità limitata Massima: la previsione di un’opzione put che, nel contesto di una più ampio meccanismo contrattuale, consenta ad un socio di essere sempre escluso dalla partecipazione alle perdite, e ciò anche nel caso di perdita integrale di capitale sociale ed azzeramento del valore della partecipazione sociale, costituisce un’ipotesi di violazione del divieto di patto leonino e di deroga non consentita della funzione del contratto associativo (come indicata nell’art. 2247 c.c. che richiede il conferimento “di beni o servizi per l’esercizio in comune di un’attività economica allo scopo di…

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L’esdebitazione fallimentare tra passato, presente e futuro

Trib. Trani, 7 giugno 2021,  Pres.  Rana- Est. Infantini Parole chiave: Fallimento di persona fisica- Esdebitazione- Termine di decadenza – Condizioni di meritevolezza. Massima: Nel procedimento di esdebitazione del fallito, ai fini del computo del termine di decadenza per la presentazione della domanda, si applica la sospensione dei termini disposta dalla normativa emergenziale Covid.  Nel merito delle condizioni per l’esdebitazione, esse sussistono anche quando taluni debiti non siano stati pagati affatto, essendo invero sufficiente che, effettuati i riparti, sia pagata almeno per una parte dei debiti esistenti, oggettivamente intesi, e sia consentita al giudice del merito, secondo il suo prudente apprezzamento, una valutazione comparativa di tale consistenza rispetto a quanto complessivamente dovuto. Riferimenti normativi:  artt.  142- 143 l. fall.; artt….

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