Rimessa all’Adunanza Plenaria la questione dell’applicabilità, al giudizio amministrativo, del meccanismo di sanatoria di cui all’art. 182, co. 2, c.p.c.
di Martina Mazzei, Avvocato-
Ammissibilità dell'eccezione di arbitrato irrituale
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona - 15 Luglio 2025
Tribunale di Ragusa, 11 giugno 2025, n. 890 [1] Arbitrato – Arbitrato irrituale – Eccezione di compromesso – Natura - Rilevabilità Massima: "L’eccezione di compromesso non pone un problema di competenza ma di merito per ogni tipo di arbitrato, atteso che sia l’arbitrato rituale che quello irrituale costituiscono espressione della stessa autonomia negoziale, essendo liberi gli interessati di sottoporre la loro controversia su diritti ad uno o più privati, anziché ai Giudici dello Stato, e differenziandosi tra di loro solo in ordine alla previsione dell’eventualità dell’omologazione del lodo, parametrata sulle regole di controllo di una sentenza civile." CASO [1] Il socio accomandante di una s.a.s., dopo aver estinto un finanziamento erogato a favore della società medesima, otteneva un decreto ingiuntivo…
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È responsabile del reato di falso in atto pubblico il notaio delegato alla vendita forzata che attesti falsamente di aver partecipato di persona a esperimenti di vendita, ancorché deserti
di Paolo Cagliari, Avvocato - 15 Luglio 2025
Cass. pen., sez. V, 28 febbraio 2025, n. 16012 – Pres. Borrelli – Rel. Brancaccio Esecuzione forzata – Delega delle operazioni di vendita – Mancata presenza del professionista delegato all’esperimento di vendita – Attestazione della presenza nel verbale – Falso ideologico in atto pubblico – Sussistenza Massima: “Commette il reato di falso ideologico in atto pubblico il professionista delegato ai sensi dell’art. 591-bis c.p.c. che, nel verbale dell’esperimento di vendita, attesti la presenza sua e di altre parti nel luogo in cui doveva svolgersi l’asta, pur non essendo ivi fisicamente presente.” CASO Un notaio cui erano state delegate le operazioni di vendita ai sensi dell’art. 591-bis c.p.c. veniva imputato del reato di falso ideologico in atto pubblico, dal momento che,…
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La trascrizione del preliminare è inefficace se il contratto definitivo non è concluso e trascritto nei termini previsti dall’art. 2645-bis, comma 3, c.c.
di Paolo Cagliari, Avvocato - 15 Luglio 2025
Cass. civ., sez. II, 22 marzo 2025, n. 7634 – Pres. Orilia – Rel. Oliva Parole chiave: Contratto preliminare – Trascrizione – Effetti – Conclusione del contratto definitivo – Termini – Inosservanza – Conseguenze [1] Massima: “Gli effetti della trascrizione del contratto preliminare cessano e si considerano come mai prodotti se, entro un anno dalla data convenuta dalle parti per la conclusione del contratto definitivo (eventualmente posticipata in forza di atto trascritto prima di tale data) e, in ogni caso, entro tre anni dalla trascrizione medesima, non sia eseguita la trascrizione del contratto definitivo o di altro atto che costituisca comunque esecuzione del contratto preliminare o della domanda giudiziale di cui all’art. 2652, comma 1, n. 2), c.c.” Disposizioni applicate:…
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Nullità e l’annullabilità delle delibere di ripartizione delle spese condominiali
di Saverio Luppino, Avvocato - 15 Luglio 2025
Cassazione civile, sez. II, Sentenza del 14.03.2022 n. 8185, Pres. F. Manna, Es. G. Fortunato Massima: “Le delibere assembleari in materia di ripartizione delle spese condominiali sono nulle per “impossibilità giuridica” dell'oggetto ove l'assemblea, esulando dalle proprie attribuzioni, modifichi i criteri di ripartizione delle spese, stabiliti dalla legge o in via convenzionale da tutti i condomini, da valere - oltre che per il caso oggetto della delibera - anche per il futuro, mentre sono semplicemente annullabili nel caso in cui i suddetti criteri vengano soltanto violati o disattesi nel singolo caso deliberato e devono essere necessariamente impugnate nel termine di trenta giorni dalla comunicazione” La Suprema corte interviene e chiarisce ancora una volta la distinzione tra violazione continuativa e permanente…
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Liquidazione controllata e requisiti di accesso: la disponibilità del debitore è satisfattiva?
di Marta Bellini, Avvocato e Professore a contratto Università degli Studi di Verona - 15 Luglio 2025
Tribunale di Chieti 10 giugno 2025 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Rispetto dei requisiti di accesso – Attivo liquidabile Massima: “L'adesione del debitore alla domanda proposta dal creditore non vincola in alcun modo il giudice, né preclude il controllo rigoroso sulla sussistenza dei presupposti sostanziali previsti dalla legge. La natura pubblicistica della procedura impone infatti che l'apertura della liquidazione controllata avvenga solo in presenza di condizioni che giustifichino l’attivazione del meccanismo concorsuale e fra tali condizioni vi è - imprescindibilmente - l'offerta di una qualche utilità da parte del debitore, quale manifestazione minima ma necessaria della sua meritevolezza. L'accesso alla procedura non può quindi essere consentito sulla sola base di dichiarazioni di intenti prive di concretezza…
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Atto compiuto dall’amministratore eccedendo i propri poteri di rappresentanza: una ipotesi di inopponibilità di tali limitazioni nei confronti dei terzi, ex art. 2384, co. 2, c.c.
di Asia Bartolini, Dottoressa in Legge - 15 Luglio 2025
Cass. civ., Sez. III, Ord., 03/03/2025, n. 5647 Parole chiave: società per azioni – rappresentanza della società – amministratori – atti eccedenti i poteri conferiti – nullità degli atti compiuti – oggetto sociale. Massima: “Il contratto stipulato dall'amministratore di una società eccedendo dai poteri di rappresentanza fissati dall'atto costitutivo e dallo statuto non è affetto da nullità, poiché l'art. 2384, comma 2, c.c., nel testo ratione temporis applicabile, prevede solo l'inopponibilità delle limitazioni di tali poteri ai terzi, salvo che questi abbiano agito intenzionalmente a danno della società, così escludendo implicitamente che la violazione della disposizione possa essere invocata dal terzo contraente.”. Disposizioni applicate: art. 2384 c.c. Il presente giudizio di Cassazione muove dalla controversia insorta tra la Nephrocare S.p.A. e…
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Composizione negoziata e misure cautelari: l’inibizione dell’escussione della garanzia MCC
di La Scala Società tra Avvocati - 14 Luglio 2025
È ormai noto che le ristrutturazioni aziendali, quale che sia la procedura scelta, abbiano oggi un comune denominatore costituito dalla presenza di finanziamenti bancari assistiti dalla garanzia statale (MCC/ SACE/ISMEA ecc..). È altrettanto noto come tale circostanza di per sé costituisca una complicazione alla redazione di Piani e/o Progetti di risanamento e, nell’ambito delle procedure stragiudiziali, alla conduzione delle trattative, non potendosi ignorare, da un lato, la presenza dalla garanzia e, d’altro lato, il fatto che l’eventuale credito di regresso del garante statale è un credito di natura privilegiata (il privilegio ex art. 9 d.lgs. 31 marzo 1998, n. 123). E, infatti, nella impostazione dei processi ristrutturativi e delle relative strategie è ormai circostanza comune doversi scontrare con il dato…
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Profili essenziali del contratto di apertura di credito
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 15 Luglio 2025
L’apertura di credito – nella pratica bancaria nota anche come fido o affidamento bancario – è il contratto col quale la banca (accreditante) si obbliga a tenere a disposizione dell’altra parte (accreditato) una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato (art. 1842 c.c.), con facoltà dell’accreditato di utilizzare tale somma secondo le modalità convenute. L’oggetto dell’apertura di credito – che ha trovato la propria sistemazione dogmatica ad opera del Messineo - non è il godimento di una somma ma il godimento di una disponibilità (Cass. 6 maggio 1969 n. 1539): tale circostanza differenzia e caratterizza l’apertura di credito rispetto ad altri contratti di credito, imperniati sulla erogazione delle somme (Cass. 4 febbraio 2000 n.…
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D&I: esiste un toolkit che può aiutare gli Studi Legali
di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude - 15 Luglio 2025
Intervista a Antonia Verna, partner di Portolano Cavallo Studio Legale, membro di IBA D&I Council e Vice Chair di IBA European Regional Forum che ha contribuito al Diversity & Inclusion Toolkit di IBA Nel novembre 2023, l’International Bar Association (IBA) ha pubblicato il suo primo Diversity and Inclusion Toolkit, un documento pensato per aiutare studi legali di tutto il mondo a strutturare in modo operativo e concreto le proprie politiche D&I. È liberamente disponibile e utilizzabile: https://www.ibanet.org/DI-Toolkit-for-Lawyers A contribuire alla redazione del documento anche l’avvocata Antonia Verna, partner di Portolano Cavallo Studio Legale, esperta di Mergers & Acquisitions, Venture Capital e Joint Venture e attiva da anni sui temi dell’inclusione, della governance e del benessere organizzativo. L’abbiamo intervistata per capire come nasce…
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