La nullità dei finanziamenti per gli acquisti di azioni opera anche per le società cooperative (banche venete)
di Valerio Sangiovanni, Avvocato-
È tempestivo, nel c.d. “vecchio rito”, il rilievo d’ufficio dell’incompetenza, quando effettuato all’udienza successiva all’integrazione del contraddittorio
di Franco Stefanelli, Avvocato - 25 Marzo 2025
Cass., Sez. III, Ord., ud. 13 gennaio 2025, 14 gennaio 2025, n. 918, Pres. De Stefano – Est. Valla. [1] Competenza civile – Incompetenza – Rilevabilità d’ufficio – Udienza di rinvio per integrazione del contraddittorio – Tempestività. (cod. proc. civ., artt. 38 e 102) Quando sia disposta l’integrazione del contraddittorio, è tempestivo il rilievo ex officio dell’incompetenza, ai sensi dell’art. 38 cod. proc. civ., se effettuato all’udienza immediatamente successiva all’adempimento ordinato (fattispecie relativa al regime processuale precedente la c.d. “Riforma Cartabia”). CASO Con atto di citazione in riassunzione (a seguito di negata sospensione endoesecutiva della procedura esecutiva presso terzi, richiesta con opposizione ex art. 615 cod. proc. civ. promossa da I. S.p.a., con cui era eccepito: a) in compensazione il…
-
Anche nel giudizio di divisione gli atti del professionista delegato vanno impugnati con il reclamo ex art. 591-ter c.p.c.
di Paolo Cagliari, Avvocato - 25 Marzo 2025
Cass. civ., sez. II, 23 gennaio 2025, n. 1628 – Pres. Manna – Rel. Fortunato Divisione – Delega delle operazioni di vendita a un professionista – Vizi degli atti – Impugnazione – Reclamo ex art. 591-ter c.p.c. – Opposizione agli atti esecutivi – Atti del giudice – Ammissibilità Massima: "Le contestazioni relative alle difficoltà pratiche incontrate dal professionista delegato alle operazioni di vendita nell’ambito del giudizio divisionale o i vizi degli atti dallo stesso compiuti debbono essere sottoposti al giudice ai sensi dell’art. 591-ter c.p.c., fatta salva l’opposizione ex art. 617 c.p.c., in via derivata o in via diretta, contro il primo atto successivo del giudice, quando si tratti di risolvere, con efficacia di giudicato, le controversie insorte tra le…
-
Gestore crisi d’impresa: una figura chiave per le aziende
di Redazione - 25 Marzo 2025
Il Gestore della Crisi d’Impresa è un professionista di fondamentale importanza nel panorama economico attuale, incaricato di risanare aziende in difficoltà e garantire il corretto svolgimento delle procedure concorsuali. Le disposizioni relative alla crisi d’impresa sono oggetto di frequenti aggiornamenti, per cui un rigoroso approfondimento periodico è indispensabile per i professionisti al fine di operare con sicurezza e autorevolezza nel rispetto delle leggi in vigore. L'Università degli Studi Guglielmo Marconi, in collaborazione con Euroconference, propone due percorsi formativi dedicati ai professionisti incaricati della gestione e del controllo delle procedure relative alla crisi d’impresa. Corso Abilitante per l'Iscrizione all'Elenco dei Gestori della Crisi d'Impresa Fornisce una formazione completa per diventare gestore della crisi d’impresa, preparandoti a gestire procedure concorsuali, risanare aziende…
-
Omessa manutenzione delle parti comuni e responsabilità dell’amministratore di condominio per il danno subito dal locatore per effetto del recesso anticipato del contratto da parte del conduttore
di Francesco Luppino, Dottore in legge e cultore della materia di diritto privato presso l'Università degli Studi di Bologna - 25 Marzo 2025
Tribunale di Bologna, sentenza del 11/03/2025, causa R.G. N. 5085/2023, Giudice dott. Marco D’Orazi. CASO Tizio concede a Caio un immobile con contratto di locazione ad uso diverso. Caio, artista di fama internazionale, adibiva l’immobile locato a proprio laboratorio, studio ed atelier, per la custodia ed occasionale esposizione delle proprie opere d’arte. Successivamente si verificavano diverse problematiche, in particolare, tre episodi di allagamento del fondo e sversamento delle fosse biologiche condominiali con conseguente umidità, distacchi dell’intonaco, presenza di muffe nonché caduta di calcinacci che provocavano danni ai beni di proprietà del conduttore. In conseguenza di tali criticità, Caio preannunciava di voler recedere anticipatamente dal contratto che veniva risolto con riconsegna dell’unità al locatore. Tizio depositava ricorso 447 bis c.p.c. avanti…
-
La sottoscrizione del testamento pubblico: condizioni e implicazioni giuridiche
di Corrado De Rosa, Notaio - 25 Marzo 2025
Tribunale Viterbo, Sentenza, 07/01/2025, n. 7 - Dott. Eugenio Maria Turco - Presidente - Dott. Paolo Bonofiglio - Giudice Dott.ssa Fiorella Scarpato - Giudice Relatore Massima: “La sottoscrizione da parte del testatore in un testamento pubblico è un elemento essenziale che, in caso di impedimento fisico, deve essere giustificato mediante una dichiarazione resa in modo veritiero. In caso contrario, l'atto testamentario potrebbe essere dichiarato nullo per difetto di forma, conformemente all'art. 606 c.c..[1]” (Articoli di riferimento: 603 e 606 c.c.) CASO Nel 2021 il sig. AA ha adito il Tribunale di Viterbo chiedendo che fosse dichiarata la nullità del testamento pubblico del padre sig. BB redatto in data 6 luglio 2018; ha chiesto quindi al Tribunale che, a seguito della nullità,…
-
Il reato di illecita influenza sull’assemblea ex art. 2636 c.c.
di Asia Bartolini, Dottoressa in Legge - 25 Marzo 2025
Cass. pen., Sez. V, Sent., 03/07/2024, n. 26135 Parole chiave: reato di illecita influenza sull’assemblea – art. 2636 c.c. – maggioranza societaria – ingiusto profitto – reato di evento – determinazione fraudolenta della maggioranza societaria – verbale assembleare falso. Massima: “Il delitto di illecita influenza sulla assemblea ex art. 2636 cod. civ. è un reato di evento, posto a tutela dell'interesse al corretto funzionamento dell'organo assembleare; gli atti fraudolenti o simulati devono effettivamente determinare la maggioranza in assemblea, il che presuppone che una assemblea sia stata effettivamente tenuta, non risultando invece sufficiente ad integrare la condotta di reato la sola simulazione della tenuta della assemblea. La responsabilità penale per il delitto di illecita influenza sull'assemblea ai sensi dell'art. 2636 cod. civ., può essere configurata anche quando le maggioranze sono state calcolate come se vi fosse stata…
-
Legittimazione al reclamo avverso l’omologazione degli accordi di ristrutturazione dei debiti
di Carlo Trentini, Avvocato - 25 Marzo 2025
Cassazione Civile, Sez. I, 29 dicembre 2024, n. 34840 – Pres. M. Ferro, Est. A. Fidanzia Parole chiave: Accordi di ristrutturazione dei debiti – Reclamo avverso la sentenza di omologazione – Soggetti legittimati Massima: “In tema di accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis l.fall., la natura contenziosa del procedimento di omologa comporta che la legittimazione a proporre reclamo avverso il decreto di omologazione spetta solo a coloro che abbiano assunto formalmente la qualità di parte nelle precedenti fasi e gradi del giudizio, anche se regolato mediante rinvio agli artt. 737 e ss. c.p.c. (In applicazione del principio, la S.C. ha confermato il provvedimento impugnato che aveva escluso la legittimazione a proporre reclamo all'Agenzia delle Entrate che si era…
-
Corte di Cassazione e i presupposti dell'azione risarcitoria per concessione abusiva di credito a imprese in crisi
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 25 Marzo 2025
La Cassazione, con l’ordinanza n. 28320 del 4 novembre 2024, ha chiarito i presupposti dell'azione risarcitoria contro gli istituti di credito per concessione abusiva di credito a soggetti in stato di crisi o insolvenza. Ai sensi dell’art. 218 L. Fall. (ratione temporis vigente), costituisce reato, nonché illecito civile, la condotta degli amministratori, dei direttori generali, dei liquidatori e, in generale, degli imprenditori che esercitano attività commerciale, i quali, anche al di fuori dei casi di bancarotta, ricorrono o continuano a ricorrere al credito dissimulando il dissesto o lo stato di insolvenza. In tal caso, il curatore fallimentare è legittimato ad agire nei confronti della banca, qualora la posizione di quest’ultima, in qualità di terzo responsabile solidale, sia configurata come corresponsabile…
-
Passaggi generazionali negli Studi legali: sfida o opportunità?
di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude - 25 Marzo 2025
Negli Studi legali, il passaggio generazionale rappresenta sempre un momento particolarmente critico. Se nelle imprese familiari questo tema è (o almeno dovrebbe essere) affrontato con strategie di lungo termine e strumenti strutturati, negli Studi professionali la successione è spesso lasciata a dinamiche informali, che rischiano di comprometterne la continuità e la crescita. Nell’attuale contesto, complici l’evoluzione del mercato legale, l’ingresso di nuove tecnologie e il cambiamento delle aspettative dei giovani professionisti, il passaggio generazionale presenta ulteriori difficoltà e non si limita più solo una mera questione di trasferimento della leadership, ma riguarda anche la capacità di trasformare lo studio adottando nuovi modelli organizzativi. CONTINUA A LEGGERE
-
Come tutelare il cliente nel contenzioso bancario
Approfondimento dedicatoa alla tutela del cliente nell'ambito delle controversie bancarie
-
Sostenibilità d’impresa: il ruolo del professionista
Aggiornamento per professionisti promotori della transizione delle imprese verso modelli di impresa rigenerativi
-
Mediazione e negoziazione assistita: novità del correttivo Cartabia
Le principali novità
-
Diritto della hospitality digitale
Approfondimento dei principi giuridici fondamentali necessari per orientarsi in questo nuovo ambito del diritto
-
Legal english: contract law and company law
Terminologia e struttura di contratti internazionali e documenti societari
CERCA IN ARCHIVIO