Natura delle società di cartolarizzazione
di Federico Callegaro, Cultore di Diritto Commerciale presso l' Università degli Studi di Verona-
L’inesatta descrizione del bene pignorato invalida la vendita forzata purché sia fatta tempestivamente valere con opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c.
di Paolo Cagliari, Avvocato - 3 Dicembre 2024
Cass. civ., sez. III, 7 ottobre 2024, n. 26164 – Pres. De Stefano – Rel. Gianniti Esecuzione forzata – Vizi determinanti l’improseguibilità dell’esecuzione rilevabili ex officio – Opposizione ex art. 617 c.p.c. avverso i successivi atti esecutivi nei quali il vizio si riproduce – Ammissibilità – Termine Massima: "Nell’ambito del processo esecutivo, i vizi determinanti l’improseguibilità dell’esecuzione, insanabili e rilevabili ex officio dal giudice, possono essere fatti valere dalla parte interessata mediante l’opposizione ex art. 617 c.p.c. proposta avverso i successivi atti esecutivi nei quali si riproducano, ferma restando la necessità di rispettare il termine decadenziale previsto dalla citata disposizione, decorrente dal giorno in cui tali atti siano compiuti o conosciuti (e comunque entro gli sbarramenti preclusivi correlati alla conclusione…
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Danno da perdita del rapporto parentale e onere della prova
di Daniele Calcaterra, Avvocato - 3 Dicembre 2024
Cass. Civ., 21 ottobre 2024, n. 27142, Ord., Rel. Dott.ssa F. Fiecconi Danni in materia civile – Danno non patrimoniale – Danno da lesione del rapporto parentale – Onere della prova (art. 2059 c.c., art. 2697 c.c.) Massima: "In tema di risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, sussiste una presunzione iuris tantum di esistenza del pregiudizio configurabile per i membri della famiglia nucleare "successiva" (coniuge e figli) che si estende anche ai membri della famiglia "originaria" (genitori e fratelli), senza che assuma ex se rilievo il fatto che la vittima ed il superstite non convivessero o che fossero distanti. Esiste poi una presunzione iuris tantum di esistenza del pregiudizio per ciò che attiene la c.d. sofferenza morale e…
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È nulla la delibera condominiale se la convocazione non indica il luogo della riunione
di Saverio Luppino, Avvocato - 3 Dicembre 2024
Tribunale di Rimini, Sez. Unica Civile, Sentenza del 14.08.2023 n. 774, Giudice Dott.ssa Chiara Zito Massima: “In tema di condominio, è nulla e, perciò, è impugnabile anche dai condòmini che vi hanno partecipato, la delibera condominiale se la convocazione non indica il luogo di riunione. Infatti, in mancanza di indicazione nel regolamento condominiale della sede per le riunioni assembleari, l'amministratore ha il potere di scegliere quella più opportuna, ma con il duplice limite che essa sia nei confini della città ove è ubicato l'edificio e che il luogo sia idoneo, fisicamente e moralmente, a consentire a tutti i condòmini di esser presenti e di partecipare ordinatamente alla discussione. Pertanto, l'amministratore che abbia convocato la riunione e prenda atto dell'inidoneità del…
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Atto di donazione nullo e usucapione
di Matteo Ramponi, Avvocato - 3 Dicembre 2024
Cass. Civ., Sez. 3, Ordinanza n. 9566 del 09/04/2024 Atto di donazione nullo - Interversio possessionis - Idoneità - Sussistenza - Opposizione del detentore - Necessità - Esclusione – Fattispecie Massima: "In tema di usucapione, l'atto di donazione nullo, sebbene inidoneo a trasferire la proprietà, può costituire elemento idoneo a determinare l'interversione della detenzione in possesso, tale da rendere il successivo possesso atto all'usucapione, senza la necessità di alcun atto oppositivo da parte del detentore nei confronti del possessore". (Nella specie, la S.C. ha cassato la sentenza di merito che aveva rigettato la domanda di usucapione abbreviata svolta dal detentore e basata sulla circostanza dell'informale donazione del fondo da parte dell'originaria proprietaria, trattandosi di donazione nulla per mancanza dell'atto pubblico,…
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La remunerazione, da parte di una società cooperativa agricola, dei conferimenti di prodotti eseguiti dal socio attiene ad un rapporto giuridico diverso e autonomo rispetto al contratto sociale
di Ilaria Tironi, Dottoressa in legge - 3 Dicembre 2024
Tribunale Venezia, Sez. spec. in materia di imprese, Sent., 10/09/2024, n. 3092 Parole chiave: società cooperativa agricola – conferimenti di prodotti da parte dei soci – remunerazione – bilancio Massima: “In una società cooperativa agricola, il socio ha diritto alla remunerazione del prezzo dei prodotti conferiti alla società, in quanto tale “conferimento”, pur trovando la propria origine all'interno di una relazione di natura associativa, costituisce l'adempimento di una prestazione contrattuale autonoma e diversa dal rapporto societario, la quale si inserisce nello schema di un contratto a prestazioni corrispettive avente una causa del tutto omogenea a quella di una compravendita e/o di una somministrazione. Tale remunerazione non può essere pertanto essere considerata equivalente ad una distribuzione di riserve indivisibili e può…
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Impugnazione dei piani di riparto (parziali e finale) nella liquidazione coatta amministrativa d’imprese assicurative: profili critici
di Luca Andretto, Avvocato - 3 Dicembre 2024
Cass. civ., sez. I, 25 luglio 2024, n. 20862 - Pres. Cristiano - Rel. Pazzi Parole chiave Liquidazione coatta amministrativa - Imprese di assicurazione e riassicurazione - Ripartizione dell’attivo - Riparti parziali - Impugnazione - Riparto finale - Analogia - Opposizione allo stato passivo - Composizione del tribunale - Collegiale - Inosservanza - Nullità Massima: "In tema di liquidazione coatta amministrativa, i riparti parziali sono impugnabili facendo applicazione analogica della procedura prevista per il riparto finale, secondo le modalità previste dall'art. 213, comma 3, LF, mentre nella liquidazione coatta amministrativa delle assicurazioni i riparti parziali sono impugnabili secondo le modalità previste dagli artt. 98 e 99 LF., in ragione del combinato disposto degli artt. 261, comma 3, e 254, comma…
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Rapporti tra esecuzione per credito fondiario e liquidazione giudiziale
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 3 Dicembre 2024
L’art. 41 del TUB disciplina l’esecuzione immobiliare per credito fondiario e regola i suoi rapporti con la procedura di liquidazione giudiziale. Come noto, la questione della sopravvivenza dei privilegi fondiari nel contesto del Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (CCII) è stata decisa dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 22914/2024 ai sensi dell'art. 363 bis c.p.c., a seguito del rinvio pregiudiziale operato dal Tribunale di Brescia, nei seguenti termini: il creditore fondiario può avvalersi del “privilegio processuale” di cui all’art. 41, comma 2, d.lgs. n. 385 del 1993 sia nel caso di sottoposizione del debitore esecutato alla procedura concorsuale di liquidazione giudiziale di cui agli artt. 121 e ss. del d.lgs. n. 14 del 2019, sia nel caso…
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Sostenibilità d’impresa: il ruolo del professionista
Aggiornamento per professionisti promotori della transizione delle imprese verso modelli di impresa rigenerativi
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Modalità procedurali e tecniche di negoziazione nella composizione negoziata, nella mediazione civile e commerciale
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Diritto processuale amministrativo
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Tecnica e redazione dei contratti commerciali in ambito nazionale ed internazionale
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Contenzioso del lavoro: tra diritto processuale e diritto sostanziale
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