Il Condomìnio risponde dei danni subiti dal giardino di un condòmino in occasione dei lavori svolti sulle parti comuni
di Francesco Luppino, Dottore in giurisprudenza-
Convenzione di arbitrato estero e rilevabilità del difetto di giurisdizione del giudice italiano
di Valentina Baroncini, Avvocato e Ricercatore di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona - 21 Giugno 2022
Cass., sez. un., 27 maggio 2022, n. 17244, Pres. Curzio – Est. De Chiara [1] Arbitrato – Arbitrato internazionale – Rilevabilità d’Ufficio dell’assenza di giurisdizione – Impossibilità (art. 806 c.p.c.) Massima: "Il fondamento di qualsiasi arbitrato – e quindi anche di quello internazionale – è da rinvenirsi nella libera scelta delle parti, la quale soltanto consente di derogare al precetto contenuto nell’art. 102 Cost., costituendo uno dei possibili modi di disporre, anche in senso negativo, del diritto di cui all’art. 24, comma 1, Cost.; con la conseguente impossibilità di individuare la fonte dell’arbitrato in una volontà autoritativa, e la necessità di attribuire alla norma di cui all’art. 806 c.p.c. il carattere di principio generale, costituzionalmente garantito, dell’intero ordinamento. Le parti…
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Vendita forzata e opposizione agli atti esecutivi: la sospensione feriale è inapplicabile al termine per il versamento del prezzo di aggiudicazione
di Stefania Volonterio, Avvocato - 21 Giugno 2022
Cassazione civile, Sez. III, sent. 8 giugno 2022, n. 18421, Pres. Vivaldi, Est. Saija Espropriazione immobiliare - vendita forzata - aggiudicazione – versamento del prezzo – inadempienza dell’aggiudicatario – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. artt. 585, 586, 587, 617; L. n. 742 del 1969, art. 1) Massima: “Il termine di venti giorni per la proposizione dell’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. avverso il decreto di trasferimento di cui all’art. 586 c.p.c. decorre dalla conoscenza legale o di fatto del provvedimento, ovvero dal momento in cui la conoscenza del vizio da cui è affetto il bene (qualora integrante gli estremi del c.d. aliud pro alio), si è conseguita o sarebbe stata conseguibile secondo la diligenza ordinaria, non rilevando…
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La responsabilità del gestore di supermercato è di natura contrattuale o extracontrattuale?
di Paolo Cagliari, Avvocato - 21 Giugno 2022
Cass. civ., sez. III, 19 maggio 2022, n. 16224 – Pres. Sestini – Rel. Spaziani Parole chiave: Compravendita – Obbligazioni del venditore – Consegna – Protezione dell’incolumità del compratore – Sussistenza – Danno derivante da cose presenti nei locali del venditore – Responsabilità extracontrattuale Massima: "Nella vendita conclusa all’interno di un supermercato, allorché la compromissione dell’incolumità fisica del compratore non sia occasionata dalle modalità di adempimento delle obbligazioni del venditore, ma piuttosto dalla potenzialità dannosa delle cose che si trovano all’interno del locale, il danno non è legato all’attuazione dell’obbligo contrattuale e non è ascrivibile alla mancata osservanza della dovuta diligenza adempitiva da parte del venditore, ma all’esplicazione della predetta potenzialità dannosa delle cose che si trovano nel supermercato, sicché…
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La previsione statutaria di un obbligo di preventiva conciliazione all’interno di un regolamento non integra la fattispecie della clausola compromissoria
di Saverio Luppino, Avvocato - 21 Giugno 2022
Corte di Cassazione, Sezione II, Ordinanza del 14 Febbraio 2022 n.4711, Presidente Dott. Felice Manna, Relatore Dott.ssa Rossana Giannaccari Massima: “La clausola del regolamento di condominio che, per i casi di contrasto tra condomini, preveda l'obbligo di esperire il tentativo di amichevole composizione della lite, non integra una clausola compromissoria, sicché da essa non può derivare alcuna preclusione all'esercizio dell'azione giudiziaria, giacché i presupposti processuali per la validità del procedimento sono stabiliti nel pubblico interesse e possono trovare il loro fondamento soltanto nella legge e non nell'autonomia privata”. CASO La controversia traeva origine dalla domanda giudiziale proposta dal Condominio (OMISSIS), sito in Monza, nei confronti dei codomini Tizia e Caio al fine di accertare l’illegittimità degli interventi, ritenuti oltretutto lesivi…
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Cognome ai figli: libera scelta e fine della prevalenza del cognome paterno
di Giuseppina Vassallo, Avvocato - 21 Giugno 2022
Corte Costituzionale, sentenza del 31/05/2022, n.131 Attribuzione del cognome ai figli (art. 262 c.c. II comma – art. 237c.c. II comma – art. 299 c.c. III comma – art. 27 L. 184/93) Massima: "Le norme sull'attribuzione del cognome ai figli al momento del riconoscimento o ai figli nati nel matrimonio, o agli adottati sono costituzionalmente illegittime nella parte in cui prevedono l'assegnazione del cognome paterno, anziché prevedere che il figlio assuma i cognomi dei genitori, nell'ordine da loro concordato, fatto salvo l'accordo, alla nascita, per attribuire il cognome di uno di loro soltanto". Dopo il comunicato del 27 aprile 2022, arriva il deposito della sentenza integrale della Corte costituzionale. Tutti i figli, nati nel matrimonio o riconosciuti, compresi gli adottivi,…
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La giusta causa di revoca dell’amministratore nelle società di persone
di Eleonora Giacometti, Avvocato - 21 Giugno 2022
Tribunale di Torino, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Ordinanza del 4 giugno 2021 in esito a procedimento cautelare ex art. 700 c.p.c. (RG n. 8324/2021) Parole chiave: Società di persone – Società Semplice – revoca dell’amministratore – azione di responsabilità – mala gestio – Massima: "La giusta causa di revoca dell’amministratore di società di persone di cui all’art. 2259 c. 3° c.c. viene integrata da qualsiasi evento che costituisca la violazione degli obblighi propri dell’amministratore e incida negativamente sul carattere fiduciario del rapporto di gestione o, comunque, ne renda impossibile il naturale svolgimento". Non risulta applicabile alle società di persone la disposizione di cui all’art. 2409 c.c., posto che essa trova applicazione solamente in relazione alle società di capitali, anche…
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L’esdebitazione riguarda anche i debiti tributari per Iva non soddisfatti
di Silvia Zenati, Avvocato e Dottore Commercialista - 21 Giugno 2022
Corte di Cassazione, sentenza n. 18124/2022, del 6 giugno 2022 Parole chiave Esdebitazione – liberazione del fallito persona fisica dai debiti residui verso i creditori concorsuali non soddisfatti – credito I.v.a. dell’Agenzia delle Entrate – applicabilità Massima: "In tema di fallimento, l’esdebitazione del fallito di cui agli artt. 142 e 143 L. fall. è applicabile anche ai debiti IVA, non contrastando con la disciplina comunitaria (cd. “Sesta Direttiva”), in materia di sistema comune di imposta sul valore aggiunto". Disposizioni applicate artt. 142 e 143 l.fall. - art. 4, par. 3, TUE - artt. 2 e 22 Direttiva 77/388/CEE del Consiglio, del 17 maggio 1977 La controversia che ha dato luogo alla pronuncia in commento trae origine da una cartella di…
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Preavviso di imminente registrazione nelle banche dati gestite dai SIC
di Fabio Fiorucci, Avvocato - 21 Giugno 2022
L’art. 125, comma 3, TUB prevede l’obbligo di preventiva informazione del consumatore, in via autonoma o anche unitamente all’invio di solleciti di pagamento, a fronte della prima segnalazione a una banca dati di « informazioni negative », così come analogamente previsto dall’art. 4, comma 7 (ratione temporis vigente) del Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati del 2004: « al verificarsi di ritardi nei pagamenti, il partecipante, anche unitamente all’invio di solleciti o di altre comunicazioni, avverte l’interessato circa l’imminente registrazione dei dati in uno o più sistemi di informazioni creditizie ». Prima di procedere alla segnalazione relativa al primo ritardo nei rimborsi l’intermediario ha dunque il dovere di avvisare preventivamente l’interessato che può evitare l’iscrizione…
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Studi legali: dove si ferma la disponibilità per i clienti?
di Mario Alberto Catarozzo - Coach, Formatore, Consulente – CEO di MYPlace Communications - 21 Giugno 2022
In questa continua lotta per la competitività degli studi professionali, la tempestività, l’essere disponibile H24, l’essere sempre connesso, raggiungibile e pronto a rispondere sembra essere la via che molti studi legali (e non) hanno scelto per arrivare primi. Ma sarà davvero la scelta giusta? Sarà questa la soluzione vincente? Analizziamo insieme i pro e i contro della eccessiva disponibilità del professionista verso i clienti. Prima di partire con l’analisi, permettetemi una sintesi: distinguiamo il prendersi cura del cliente – che è sacrosanto – dal servilismo; ricordiamo, inoltre, che il cliente va educato se vogliamo essere apprezzati e rispettati. Partiamo, dunque, da questi due assunti e da lì muoveremo i nostri passi. CONTINUA A LEGGERE
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