Soft Skills

Diversity e inclusion: perché possono diventare un punto di forza nello studio legale

Promuovere la diversity e l’inclusione all’interno di un’organizzazione di lavoro non è solo un imperativo etico, ma può rappresentare un vero e proprio punto di forza strategico. Diversità di prospettive, background ed esperienze possono portare infatti a soluzioni innovative, ad una maggiore comprensione delle necessità dei clienti e, quindi, ad un vantaggio competitivo rispetto ai concorrenti. Partiamo da qui per raccontare come, in concreto, questi concetti che oggi sono all’ordine del giorno, ma spesso ancora disattesi, possono offrire agli studi legali ottime opportunità di crescita e di sviluppo sotto ogni punto di vista. La diversity nello studio legale Nello studio legale, la diversità e l’inclusione sono concetti che possono andare ben oltre il mero rispetto delle norme antidiscriminatorie. Si tratta…

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Linguaggio e diversity: liberare il potenziale attraverso le parole

Da qualche tempo a questa parte mi sto interessando del tema della Diversity Equity & Inclusion. Moltissimo è stato già scritto ma mi domando se non sia comunque utile continuare a parlarne vista la distanza che separa gli studi da una situazione se non ottimale quantomeno soddisfacente. Per inquadrare il discorso e procedere in modo ordinato, credo che sia utile partire (perdonatemi se la prendo un po’ alla larga) dal linguaggio che usiamo tutti i giorni. Tranquillizzatevi: non mi dilungherò sulla questione del maschile sovraesteso (in questi giorni tornato alla ribalta dopo che l’Università di Trento ha annunciato di aver approvato il nuovo regolamento di Ateneo scrivendolo tutto al femminile, indipendentemente dal fatto che le persone che vi si designano…

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Marketing e Comunicazione: i professionisti di questo settore accusano maggiore stress da lavoro

Secondo il dossier “Osservatorio sul benessere psicologico nelle aziende italiane” prodotto da Serenis, piattaforma digitale per il benessere mentale e un centro medico autorizzato, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova, che ha sviluppato un questionario per esplorare il benessere mentale dei lavoratori in Italia, è emerso che la categoria di lavoratori ad essere maggiormente colpito da forme di malessere psicologico è proprio quella di chi presta la sua professione nel marketing e nella comunicazione. Si tratta, infatti,  del 21,9% degli intervistati, che mostra un livello di ansia e stress superiore a quello di tutte le altre aree aziendali. La ricerca ha coinvolto 1500 tra lavoratori (26,9%) e lavoratrici (71,8%) tra i 18 e gli oltre 60 anni. I dati…

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Change management nello studio legale: cosa sapere e a cosa fare attenzione

Il change management, ovvero la capacità di gestire il cambiamento organizzativo, è una competenza fondamentale all’interno di uno studio legale. In uno scenario di mercato in così rapida evoluzione, dove la professione come la abbiamo sempre conosciuta sta lasciando spazio a nuove dinamiche, la gestione sapiente del cambiamento è una priorità per ogni studio. Lo studio legale è chiamato oggi a confrontarsi con le sfide della digitalizzazione, della globalizzazione, della diversificazione dei bisogni dei clienti: nuove sfida, ma anche nuove opportunità. Cosa bisogna sapere, dunque, per poter gestire e non subire il cambiamento? Quali competenze è utile avere in studio, per poter sfruttare al meglio le opportunità, anche tecnologiche, a cominciare dall’Intelligenza Artificiale? Il change management è un tema estremamente…

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Lo storytelling nella professione legale per valorizzare le competenze

L’avvocato non è abituato a comunicare, tantomeno a fare marketing. Questo lo sappiamo, perché il passaparola ha da sempre rappresentato il principale, se non l’unico, strumento di engagement di nuova clientela. La situazione è cambiata da almeno un decennio e accanto al passaparola si sono sviluppati altri canali e nuovi strumenti di business development. La comunicazione sul web, attraverso il sito di studio e i social sono solo alcuni dei canali oggi disponibili. Ma come utilizzare al meglio questi strumenti digitali?  La maggior parte degli studi legali si limita ad “informare”, cioè a descrivere sul proprio sito internet di cosa si occupa, come si è organizzati, chi sono i professionisti di studio. Anche i social network di studio, laddove ci…

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Le tante sfumature del washing

Negli articoli precedenti, ho cominciato a introdurre il tema del greenwashing spiegando da dove nasce questo termine, che cosa significa oggi e soprattutto che -gravi- implicazioni comporta una comunicazione di questo tipo. Implicazioni in grado di alterare le decisioni dei consumatori di fatto orientandoli verso scelte che non corrispondono ai loro desiderata e, in ultima analisi, sabotando quel processo di revisione dei comportamenti di consumo che viene ritenuto necessario per rallentare fino ad arrestare le conseguenze del cambiamento climatico. In questo contesto era impensabile che non intervenisse il legislatore e, infatti, non è mancata la voce dell’Unione Europea: lo scorso 17 gennaio 2024, il Parlamento Europeo ha adottato la Direttiva contro il Greenwashing e le informazioni fuorvianti con l’obiettivo dichiarato…

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La comunicazione non è una competizione

In molti casi, e in particolar modo nel corso degli ultimi mesi, ho avuto la sensazione che la comunicazione fosse affrontata da alcuni professionisti, come una competizione tra studi. Una sorta di start nel quale, proprio come nelle gare di atletica, è solo il più veloce, colui o colei che taglia il traguardo, che si aggiudica la medaglia d’oro. Mi sono soffermata su questo, a pensare, analizzarne, i motivi, le cause. Vi chiederete se sono arrivata ad una conclusione? Si. La comunicazione da alcuni viene trattata proprio come se fosse una competizione, ma questo, in particolar modo, a mio avviso, accade a causa di un appiattimento dei contenuti, di una mancanza di originalità, della carenza di spunti, ma anche per…

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Generazioni nello studio legale: da problema a opportunità (se sai come gestirle)

Per capire il fenomeno che stiamo vivendo oggi delle multi-generazionalità negli studi professionali dobbiamo partire da una considerazione preliminare: la velocità dei cambiamenti culturali negli ultimi 50 anni è stata tale da “comprimere” temporalmente le generazioni. In altre parole, la singola generazione che prima avevano un arco temporale molto lungo, tanto da comprendere persone nate di decenni molto distanti tra di loro, oggi si sono “accorciate”. QUALI GENERAZIONI Cominciamo con il definire cos’è una “generazione” di persone. Con tale espressione si intende un gruppo di persone nate in un determinato arco temporale e caratterizzate dalla medesima cultura, che ne definisce le caratteristiche: modi di vestire, valori, tecnologia utilizzata, esperienze sociali e storiche. Le generazioni vengono per comodità identificate da etichette…

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Come si manifesta il greenwashing

 “Una forma di appropriazione indebita di virtù e qualità ecosensibili per conquistare il favore dei consumatori o, peggio, per far dimenticare la propria cattiva reputazione di azienda le cui attività compromettono l’ambiente”[1] o ancora “È greenwashing quando un’affermazione sulla sostenibilità contiene informazioni false o capaci di ingannare consumatori, investitori e altri partecipanti al mercato, oppure quando vengono omesse informazioni rilevanti per le loro decisioni”[2] – queste sono solo due delle tante definizioni che, una volta creato il neologismo greenwashing, sono state date a questo termine. Prima di addentrarci ad esplorare le tante sfumature del termine washing – perché, come ormai ben sappiamo, l’ambiente non è l’unica dimensione da prendere in considerazione e anche il washing interessa tutte le aree ESG…

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……… in memoria di Guido!

E’ scomparso un Gigante! Perché di questo si trattava. Nella notte tra il 5 e 6 dicembre è venuto a mancare improvvisamente l’avv. Guido Martinelli, grande amico e stimato professionista ma soprattutto uno dei “padri” del diritto sportivo, disciplina che ha seguito con passione e competenza per oltre 40 anni. Recentemente, complici anche le due riforme del Terzo Settore ma, soprattutto, quella dello Sport, ha avuto un ruolo importante a fianco del legislatore per cercare di migliorare l’impianto normativo di quest’ultima, consapevole degli effetti che le nuove norme certamente produrranno nel suo tanto amato mondo sportivo nei prossimi decenni. Prima come atleta, allenatore, poi come dirigente di federazione, ed anche presidente di sodalizi sportivi, ha poi proseguito la sua passione…

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