PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Condominio: uso o abuso della cosa comune, questo è il dilemma!

Cassazione civile, sez. II, Sentenza del 14.3.2022 n. 8177, Presidente A. Cosentino, Estensore A. Carrato Massima: “I limiti posti dall’art. 1102 c.c. all’uso della cosa comune non impediscono al singolo comunista di installare un cancello su un ballatoio comune, al fine di servirsi del bene anche per fini esclusivamente propri e di trarne ogni possibile utilità, purché sia garantita agli altri comunisti l’ordinaria accessibilità ed il godimento comune della “res”, circostanza che deve essere provata dal partecipante che pretende di usare il bene in modo particolare”. CASO Tizio e Caio, proprietari di un appartamento, convenivano in giudizio innanzi al Tribunale di Brescia Sempronia, anch’essa proprietaria di un appartamento confinante a quello degli attori nel medesimo fabbricato, affinché, accertata la comproprietà…

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Gli arbitri possano imporre termini perentori, determinando la decadenza da allegazioni e deduzioni per chi non li abbia rispettati?

Cass. sez. I, 4 luglio 2023, n.18772 Pres. Amendola – Rel. Terrusi Arbitrato – Procedimento arbitrale – Norme applicabili – Procedimento arbitrale – Libertà delle forme – Assenza di previsioni nella convenzione di arbitrato – Possibilità dell’arbitro di regolare lo svolgimento del giudizio – Modalità – Condizioni (artt. 112, 816 bis, 819 n.9 c.p.c.;  24 e 111 Cost.) [1] Il procedimento arbitrale è improntato al principio di libertà delle forme, sicché, ove nulla sia stato previsto nella convenzione di arbitrato, spetta all’arbitro regolare lo svolgimento del giudizio, anche assegnando termini perentori per la produzione di mezzi di prova, purché ne abbia dato avviso alle parti, salvaguardando così il loro diritto di difesa. Ne consegue che è, invece, precluso all’arbitro di…

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Il custode giudiziario del bene immobile pignorato non è tenuto, di regola, a partecipare alle assemblee condominiali

Cass. civ., sez. II, 19 ottobre 2023, n. 29070 – Pres. Manna – Rel. Chieca Espropriazione immobiliare – Custode giudiziario – Partecipazione all’assemblea condominiale – Legittimazione – Condizioni Massima: “In assenza di un’espressa previsione normativa e salvo che il giudice dell’esecuzione abbia fornito sul punto specifiche istruzioni operative con il provvedimento di nomina o con altro successivo, la partecipazione alle assemblee condominiali non può ritenersi inclusa fra i compiti del custode giudiziario”. CASO I proprietari di alcune unità immobiliari facenti parte di un condominio chiedevano l’annullamento della delibera con cui era stato nominato il nuovo amministratore, affermandone l’invalidità in quanto all’assemblea aveva preso parte un condomino proprietario di appartamento sottoposto a pignoramento e affidato alla custodia dell’Istituto Vendite Giudiziarie. La…

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La clausola che subordina il trasferimento della proprietà al pagamento del prezzo non configura una condizione sospensiva di avv. Paolo Cagliari

Cass. civ., sez. II, 11 maggio 2023, n. 12851 – Pres. Di Virgilio – Rel. Picaro Parole chiave: Esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto – Sentenza ex art. 2932 c.c. – Trasferimento della proprietà subordinato al versamento del prezzo – Condizione sospensiva – Esclusione – Risoluzione del rapporto per inadempimento – Condizioni [1] Massima: “Quando l’effetto traslativo derivante dalla sentenza emessa ai sensi dell’art. 2932 c.c. sia subordinato al pagamento del prezzo o del saldo del prezzo, l’evento futuro e incerto non è estraneo alle parti e non perde la sua natura di prestazione essenziale della compravendita, sicché la controparte, per svincolarsi dal rapporto negoziale costituito dalla sentenza, deve fare valere l’inadempimento o la tardività dell’adempimento come…

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Violazione del regolamento condominiale e svolgimento di attività di affittacamere

Tribunale Ordinario di Roma, V sezione civile, Sentenza n. 14050 del 29.09.2022, Giudice dott. Fabiana Corbo Massima: “È orientamento giurisprudenziale ormai consolidato quello per cui le clausole regolamentari (come lo è quella che pone il divieto di “concedere in affitto camere vuote o mobiliate da farne comunque uso contrario alla tranquillità, al decoro e al buon nome del caseggiato”), che limitano i diritti dominicali dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive, devono essere approvate da tutti i condomini, in quanto hanno valore negoziale”. CASO Il caso descrive una controversia legale complessa che coinvolge gli attori proprietari di immobili all’interno di un condominio, e Sempronio, oltre alla società denominata Alfa S.r.l, in qualità di convenuti. La causa era iniziata atto di…

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Sulla notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c. in caso di differenza fra residenza anagrafica e residenza o domicilio effettivi

Cass. civ., sez. II, 28 settembre 2023, n. 27540 (ord.) – Pres. Manna – Rel. Poletti Notificazione ex art. 140 C.p.c. – Diversità fra stabile dimora e residenza anagrafica – conoscibilità della residenza o domicilio effettivo – obbligo di notifica alla residenza o domicilio effettivo – sussistenza (C.p.c. art. 140) Massima: “La notifica ai sensi dell’art. 140 c.p.c., presso la residenza anagrafica del destinatario dell’atto, in realtà dimorante stabilmente altrove, deve ritenersi correttamente eseguita solo qualora non possa addebitarsi al notificante l’inosservanza dell’obbligo di ordinaria diligenza nell’accertamento dell’effettiva residenza del destinatario della stessa” (massima non ufficiale). CASO La fattispecie in esame trae origine da un procedimento sommario ex art. 702 bis C.p.c. (ante-riforma Cartabia), promosso da un legale al fine di…

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Il debitore che interferisce illecitamente nelle operazioni di vendita non è legittimato a chiederne la sospensione

Cass. civ., sez. III, 21 agosto 2023, n. 24913 – Pres. De Stefano – Rel. Saija Espropriazione immobiliare – Vendita – Potere di sospensione ex art. 586 c.p.c. – Sollecitazione – Condizioni e limiti Massima: “Il potere del giudice dell’esecuzione di revocare l’aggiudicazione, una volta che egli abbia avuto contezza di fatti delittuosi che abbiano illecitamente interferito nella determinazione del giusto prezzo di vendita, tali da alterarne l’esito, non è utilmente suscettibile di sollecitazione da parte di chi quei fatti ha compiuto”. CASO Avvenuta l’aggiudicazione dell’immobile pignorato, il debitore esecutato proponeva opposizione ex art. 617 c.p.c. sia avverso l’ordinanza con cui il giudice dell’esecuzione aveva disatteso la richiesta di sospendere la vendita ai sensi dell’art. 586 c.p.c., sia avverso il…

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Furto d’auto in parcheggio a pagamento e responsabilità del gestore

Cass. civ., Sez. II, ord., 27.06.2023, n. 18277 – Pres. Di Virgilio – Rel. Ginnaccari Contratto di deposito – Parcheggio in area recintata – Accessibilità mediante ritiro di biglietto e superamento di sbarra – Avviso di mancanza di custodia – Irrilevanza – Condizioni – Fondamento [1] L’offerta al pubblico di parcheggio meccanizzato – relativa ad un’area recintata accessibile mediante ritiro di biglietto e superamento di una sbarra di accesso – ingenera il legittimo affidamento da parte di chi vi accede che in essa sia compresa la custodia, cosicché deve ritenersi che nell’oggetto del contratto sia ricompresa la relativa obbligazione, rispetto alla quale risultano irrilevanti eventuali clausole di esonero di responsabilità in capo al gestore del parcheggio contenute nel biglietto di…

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Successione a titolo particolare e legittimazione attiva all’azione di manutenzione

Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 3.9.2021 n. 23868, Presidente R.M. Di Virgilio, Estensore A. Casadonte Massima: “Ai fini della legittimazione attiva all’esercizio dell’azione di manutenzione, la richiesta qualità di possessore del bene non è incompatibile con la possibilità che il soggetto che ha subito la molestia e quello che agisce processualmente per la tutela possessoria siano diversi, attesa la facoltà prevista dall’art. 1146, comma 2 c.c. di invocare in caso di successione a titolo particolare, inter vivos o mortis causa, il cumulo del possesso di chi esercitava il possesso al momento della turbativa con quello di chi lo esercita al momento del ricorso possessorio, sempre che ne sussista il titolo e l’instaurazione della relazione di fatto con il bene”….

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Ritardi nei lavori, perdita del superbonus al 110% e risarcimento del danno da perdita di chance di efficientamento energetico

Tribunale di Frosinone, 2 novembre 2023, Giudice Masetti Parole chiave Contratto di appalto – Superbonus – Ritardi nei lavori – Risoluzione del contratto – Restituzione dell’acconto – Perdita di chance – Risarcimento del danno Massima: “In caso di ritardata realizzazione dei lavori di efficientamento energetico, imputabile all’impresa appaltatrice, laddove si superi il termine di legge per usufruire della detrazione fiscale al 110%, l’impresa cui sono imputabili i ritardi nei lavori è tenuta a risarcire il danno patito dal committente, danno da calcolarsi nella misura della differenza rispetto alla successiva e inferiore aliquota (90%) di detrazione usufruibile”. Disposizioni applicate Art. 1453 c.c. (risolubilità del contratto per inadempimento), art. 119 d.l. n. 34/2020 (incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine…

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