PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La vessatorietà della clausola compromissoria ne comporta sempre l’invalidità anche se non tempestivamente eccepita dal consumatore

Cass. civ., sez. I, 5 marzo 2024, n. 5936 – Pres. Scotti – Rel. Iofrida Parole chiave: Contratto tra consumatore e professionista – Clausola compromissoria – Assenza di trattativa individuale – Vessatorietà – Mancata eccezione in sede arbitrale – Annullabilità del lodo arbitrale – Sussistenza [1] Massima: “Il lodo rituale reso sulla base di una clausola arbitrale contenuta in un contratto concluso fra un consumatore e un professionista che non abbia formato oggetto di trattativa individuale, è annullabile anche se, nel corso del giudizio arbitrale, non ne sia stata eccepita la vessatorietà”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1341, 1342; d.lgs. 206/2005, art. 33 CASO A un’impresa veniva commissionata la ristrutturazione di un immobile: nel contratto d’appalto concluso con la committente…

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Impedimento del giudice alla sottoscrizione della sentenza 

Cass., sez. III, 30 ottobre 2024, n. 28038, Pres. De Stefano, Est. Valle [1] Atti processuali – Provvedimenti – Contenuto della sentenza – Sottoscrizione – Impedimento del presidente del collegio. L’attestazione della impossibilità di firma da parte di un giudice (nella specie del presidente del collegio giudicante) per impedimento (nella specie per cessazione del rapporto di impiego) è incensurabile, poiché la fede privilegiata, di cui all’art. 2700 c.c., assiste l’attestazione dell’impedimento in esame ma non anche il giudizio ad essa connesso dal quale scaturisce, se positivo, la legittimità della mancata sottoscrizione della sentenza da parte del magistrato impedito, e nondimeno lo stesso giudizio non può essere sindacato in sede di impugnazione, essendo ad esso intrinseco un margine di discrezionalità, direttamente…

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Inopponibile il pagamento anticipato dei canoni di locazione se la quietanza non è appositamente trascritta nei RR.II. prima del pignoramento

Cass. civ., sez. III, 24 settembre 2024, n. 25584 – Pres. Travaglino – Rel. Fanticini Espropriazione immobiliare – Immobile locato – Pagamento anticipato dei canoni – Opponibilità – Trascrizione del contratto di locazione da cui risulti il pagamento anticipato – Insufficienza – Trascrizione della liberazione – Necessità [1] A norma dell’art. 2918 c.c., applicabile anche nell’espropriazione immobiliare del bene locato, il pagamento anticipato di canoni non scaduti alla data del pignoramento per un periodo eccedente i tre anni ha effetti liberatori nei confronti dei creditori e del custode giudiziario se la liberazione è trascritta prima del pignoramento con un’autonoma formalità pubblicitaria ex art. 2643, n. 9), c.c., non essendo a tal fine sufficiente la trascrizione del solo contratto di locazione…

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Infortunio durante la lezione di educazione fisica: la Suprema Corte esclude la responsabilità dell’istituto scolastico

Cass. civ., Sez. III, ord., 25.07.2024, n. 20790 – Pres. Travaglino – Rel. Tassone Responsabilità civile – Attività sportiva – Danno subìto dallo studente durante una lezione di educazione fisica consistente nella simulazione di una fase del gioco del rugby – Riconducibilità ad attività pericolosa ex art. 2050 c.c. – Esclusione – Fondamento [1] In tema di danni conseguenti a un infortunio subìto da uno studente durante una lezione di educazione fisica, per configurare la responsabilità della scuola ai sensi dell’art. 2048  c.c., è necessario che il danno sia conseguenza del fatto illecito di un altro studente e che la scuola non abbia predisposto tutte le misure idonee ad evitare il fatto. Spetta allo studente provare l’illecito e alla scuola dimostrare l’inevitabilità del danno nonostante le cautele adottate. [2] In…

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La disciplina consumeristica applicabile al condominio

Corte di Cassazione, Ordinanza del 23.05.2024 n. 14410, Sez. II, Presidente Dott. L. Scarano, Estensore Dott.ssa A. Moscarini Massima: “Al contratto concluso con un professionista da un amministratore di condominio, ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei suoi partecipanti, si applica la disciplina di tutela del consumatore, agendo l’amministratore stesso come mandatario con rappresentanza dei singoli condomini, i quali devono essere considerati consumatori, in quanto persone fisiche operanti per scopi estranei ad attività imprenditoriale o professionale”. CASO La società Gamma, impresa erogatrice di servizi di riscaldamento ambienti ed acqua ad uso sanitario, dichiarava di aver concluso con il Condominio Beta sito in Milano, un contratto di appalto e somministrazione di energia elettrica, comprensivo dell’ulteriore servizio di…

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Costituzione del supercondominio ipso iure et facto

Corte di Cassazione, Ordinanza del 07.04.2023 n. 9551, Sez. II, Presidente Dott. F. Manna, Estensore Dott.ssa V. Pirari «Ai fini della costituzione di un supercondominio, non è necessaria né la manifestazione di volontà dell’originario costruttore, né quella di tutti i proprietari delle unità immobiliari di ciascun condominio, venendo il medesimo in essere “ipso iure et facto”, se il titolo o il regolamento condominiale non dispongono altrimenti, trattandosi di una fattispecie legale in cui una pluralità di edifici, costituiti o meno in distinti condomini, sono ricompresi in una più ampia organizzazione condominiale, legati tra loro dall’esistenza di talune cose, impianti e servizi comuni (quali il viale di accesso, le zone verdi, l’impianto di illuminazione, la guardiola del portiere, il servizio di…

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La fattura elettronica non è titolo sufficiente per ottenere un decreto ingiuntivo

Tribunale Roma, Sez. VII, Decr., 24 settembre 2024 Pres. Balestrieri – Rel. Garri Decreto ingiuntivo – Fattura elettronica – Necessità – (C.p.c. artt. 634) Massima: “Non è possibile emettere un decreto ingiuntivo soltanto sulla base delle fatture, seppure elettroniche. La ratio dell’art. 634 c.p.c., relativo alla prova scritta, si fonda sulla peculiare valenza della contabilità ordinata, indice di affidabilità del soggetto alla cui attività si riferisce, per cui la fatturazione elettronica, pur assicurando elevati standard di certezza e autenticità, non risulta di per sé idonea ad ottenere un decreto ingiuntivo (in applicazione di tale principio, il Giudice di merito ha emesso un decreto di richiesta di integrazione documentale, invitando il ricorrente a depositare, entro 30 giorni, estratto autentico notarile delle…

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Il decreto ingiuntivo è opponibile alla massa dei creditori, soltanto se l’opposizione è stata rigettata o dichiarata estinta con provvedimento passato in giudicato prima del fallimento

Cass. civ., sez. I, 5 agosto 2024, n. 22125 – Pres. Cristiano – Rel. Vella Fallimento – Decreto ingiuntivo – Opposizione del debitore poi fallito – Rigetto o estinzione – Opponibilità alla massa fallimentare – Condizioni Massima: “Il decreto ingiuntivo che sia stato opposto dal debitore poi fallito è opponibile alla massa dei creditori, a condizione che la sentenza di rigetto dell’opposizione o l’ordinanza di estinzione sia divenuta non più impugnabile – per decorso del relativo termine – prima della dichiarazione di fallimento [ora di apertura della liquidazione giudiziale], restando irrilevante che con i detti provvedimenti sia stata o meno dichiarata l’esecutorietà del decreto monitorio ai sensi dell’art. 653 c.p.c., ovvero che sia stato pronunciato, prima dell’apertura del concorso tra…

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Limiti operativi della Responsabilità Civile Auto

Cass. civ., Sez. III, Sentenza, 17/04/2024, n. 10394, Rel. Dott. S. Guizzi Giaime Veicoli (circolazione assicurazione obbligatoria) – Risarcimento del danno – Danno dolosamente provocato – Copertura nei confronti del danneggiato – Sussistenza – Verificazione del sinistro in area di circolazione non ordinariamente adibita a transito veicolare – Rilevanza – Esclusione – Utilizzazione del veicolo in modo conforme alla sua funzione abituale – Sufficienza Massima: “L’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile automobilistica copre, nei soli confronti del danneggiato e non pure del responsabile, anche il danno dolosamente provocato da quest’ultimo, anche quando l’area di circolazione non risulta ordinariamente adibita a transito, purché l’utilizzazione del veicolo sia conforme alla sua funzione abituale, come avviene allorché il danno sia determinato dal suo movimento,…

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Condominio: legittimazione processuale dell’amministratore

Corte di Cassazione, Ordinanza del 31.07.2024 n. 21506, Sez. II, Presidente Dott. L. Orilia, Estensore Dott. S. Oliva Massima: “Il secondo comma dell’art. 1131 c.c., nel prevedere la legittimazione passiva dell’amministratore in ordine ad ogni lite avente ad oggetto interessi comuni dei condomini (senza distinguere tra azioni di accertamento ed azioni costitutive o di condanna), deroga alla disciplina valida per le altre ipotesi di pluralità di soggetti passivi, soccorrendo, così, all’esigenza di rendere più agevole ai terzi la chiamata in giudizio del condominio, senza la necessità di promuovere il litisconsorzio passivo nei confronti dei condomini. Pertanto, riguardo ad azioni negatorie e confessorie di servitù, la legittimazione passiva dell’amministratore del condominio sussiste anche nel caso in cui l’azione sia diretta ad…

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