Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
Liquidazione controllata e requisiti di accesso: la disponibilità del debitore è satisfattiva?
Tribunale di Chieti 10 giugno 2025 Parole chiave: Sovraindebitamento – Procedure – Liquidazione controllata – Rispetto dei requisiti di accesso – Attivo liquidabile Massima: “L’adesione del debitore alla domanda proposta dal creditore non vincola in alcun modo il giudice, né preclude il controllo rigoroso sulla sussistenza dei presupposti sostanziali previsti dalla legge. La natura pubblicistica della procedura impone infatti che l’apertura della liquidazione controllata avvenga solo in presenza di condizioni che giustifichino l’attivazione del meccanismo concorsuale e fra tali condizioni vi è – imprescindibilmente – l’offerta di una qualche utilità da parte del debitore, quale manifestazione minima ma necessaria della sua meritevolezza. L’accesso alla procedura non può quindi essere consentito sulla sola base di dichiarazioni di intenti prive di concretezza…
Continua a leggere...Concordato preventivo e aumento di capitale sociale con esclusione diritto opzione dei soci
Tribunale di Palermo, 5/2/2025 Parole chiave: Concordato preventivo, aumento capitale sociale, modifica statuto, esclusione del diritto di opzione di alcuni soci, art. 2441 Codice Civile, classi, bilanciamento diritti del socio e risanamento aziendale, piani concordatari ultra-quinquennali, obbligo informativa ai soci, diritti dei soci di acquisire informazioni. Riferimenti normativi: artt. 90, 92, 120 bis e 120 ter CCII Massima: “E’ legittima la modifica dello statuto e l’aumento di capitale funzionale alla ristrutturazione aziendale che esclude il diritto di opzione di alcuni soci. È rispettato il bilanciamento tra diritti dei soci e risanamento aziendale se: è stata formata una classe votante che comprende i soci, in presenza di modifiche dello statuto societario che incidano direttamente sul diritto di partecipazione dei soci stessi;…
Continua a leggere...Opposizione allo stato passivo: esclusione dei compensi del professionista per l’accesso alla procedura di concordato
Trib. Ferrara, sez. civile, 13 febbraio 2025 – Est. Cocca – Pres. Martinelli Parole chiave Liquidazione giudiziale – concordato preventivo – opposizione stato passivo – credito professionista – eccezione d’inadempimento. Massima: “Nel valutare l’ammissibilità allo stato passivo dei compensi del professionista richiesti per la predisposizione e la presentazione della domanda concordataria, bisogna verificare se la prestazione, espletata anteriormente e posteriormente alla domanda concordataria, sia stata coerente con le finalità proprie della procedura, contribuendo alla conservazione o all’incremento dei valori aziendali dell’impresa. L’ammissione del concordato non prova ipso iure l’adempimento, che va parametrato alla prova, da parte del professionista, di aver contribuito alla redazione di una proposta avente caratteristiche tali da assolvere al suo scopo istituzionale, ossia permettere ai creditori di…
Continua a leggere...Accordi di ristrutturazione inadempiuti e apertura del fallimento: quale credito va ammesso al passivo?
Cassazione Civile, Sez. I, 15 dicembre 2024, n. 33445 – Pres. M. Cristiano, Rel. C. Crolla Cassazione Civile, Sez. I, 15 dicembre 2024, n. 33446 – Pres. M. Cristiano, Rel. C. Crolla Cassazione Civile, Sez. I, 17 dicembre 2024, n. 32996 – Pres. M. Cristiano, Rel. A. Pozzi Parole chiave: Accordi di ristrutturazione dei debiti – Omologazione – Inesecuzione degli accordi – Successivo fallimento – Risoluzione per impossibilità sopravvenuta dei singoli accordi – Riespansione dell’originaria obbligazione Massima: “La dichiarazione di fallimento successiva all’omologazione degli accordi di ristrutturazione fa sì che l’attuazione del piano sia resa impossibile per l’intervento di un evento che, sovrapponendosi alla procedura minore, inevitabilmente lo rende irrealizzabile; ne discende il venir meno della causa di risanamento posta…
Continua a leggere...Principio di competitività nella selezione dell’acquirente nel trasferimento d’azienda nella composizione negoziata
Trib. Milano, 6 aprile 2025, Est. Pipicelli Parole chiave Crisi d’impresa – Composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa – Trasferimento d’azienda – Autorizzazione – Principio di competitività nella selezione dell’acquirente Massima: “Non può del tutto derogarsi al rispetto del principio di competitività nella selezione dell’acquirente, che non significa necessità a tutti i costi del ricorso a una gara seppur informale, ma che va correttamente interpretato come oggettiva e necessaria scelta del miglior offerente, che può essere demandata allo stesso debitore sotto il controllo dell’esperto, purché si documenti oggettivamente la trasparenza del percorso di individuazione dell’offerente. Il Tribunale non risulta avere un potere conformativo o di imposizione della gara o di forme anche minime di competizione, laddove la stessa società…
Continua a leggere...Identificazione, nella disciplina della crisi di impresa, dell’interesse sociale con l’interesse al risanamento dell’impresa ai fini della valutazione della gravità delle conseguenze in relazione alla richiesta di sospensione di delibera societaria ex art. 2378 comma 4 cc.
Ordinanza 03 aprile 2025, Tribunale di Milano, Sez. XV Civ. Sezione Specializzata in materia di Impresa; Parole chiave: Annullamento delibera; Cautelare; Sospensione; Perdita del capitale sociale; Interesse sociale; Interesse al risanamento; Massima: “In stato di crisi, nella valutazione comparativa richiesta dall’art. 2378 co 4 cc, a fronte di un pregiudizio della socia ricorrente, o comunque eventualmente riparabile in termini risarcitori, va considerata preminente il pregiudizio per la società di per sé irreparabile in quanto attinente alle stesse condizioni di sopravvivenza operativa dell’impresa unitaria del gruppo.” Riferimenti normativi: Art. 2086 cc, art. 2378 cc; art. 44 CCII; art. 120 bis e ss CCII; art. 284 CCII; CASO Con ricorso ex art. 2378 co 4 cc., la ricorrente aveva richiesto la…
Continua a leggere...Inammissibile il PRO (piano di ristrutturazione soggetto a omologazione) di natura meramente liquidatoria
Trib. Roma, sez. 14^ civile, 25 marzo 2025, decr. – Pres. Jachia – Rel. Cottone Parole chiave Piano di ristrutturazione soggetto a omologazione – ammissione – scrutinio – ritualità – vizi di legittimità – continuità aziendale – assenza – liquidazione – cessazione dell’impresa – inammissibilità – integrazioni al piano – nuovi documenti – esclusione Massime: [1] A fronte della domanda di omologazione di un piano di ristrutturazione ex art. 64 bis CCII, il tribunale in sede di ammissione non si limita a un controllo meramente formale del rispetto delle norme procedimentali, ma è tenuto a rilevare eventuali vizi di legittimità tali da rendere sin dall’inizio evidente che il piano proposto non è omologabile. [2] Il piano di ristrutturazione soggetto ad…
Continua a leggere...Opponibile al fallimento il lodo arbitrale sottoscritto dagli arbitri
Cass., sez. I, 5 febbraio 2025, n. 2840, Pres. Terrusi – Est. Fidanzia [1] Fallimento – Ammissione al passivo – Arbitrato – Lodo. Massima: “Il lodo arbitrale rituale, in quanto pienamente assimilabile ad una sentenza giurisdizionale sin dall’ultima sottoscrizione, a norma dell’art. 824-bis c.p.c., è come tale opponibile alla procedura fallimentare dalla suddetta data, nella quale il provvedimento viene a esistenza e comincia a produrre i suoi effetti.” CASO [1] Una s.r.l. presentava domanda di insinuazione allo stato passivo di un’altra s.r.l. allegando, quale titolo del proprio credito, un lodo arbitrale rituale precedentemente ottenuto, e consacrante l’esistenza di un diritto di credito nei confronti della debitrice fallita. Il giudice delegato, rilevato come il lodo arbitrale non fosse stato reso esecutivo…
Continua a leggere...Mutuo solutorio: la soluzione delle Sezioni Unite
Sezioni Unite – n. 5841 del 18 febbraio 2025[1] Parole chiave: Contratti bancari – mutuo solutorio – titolo esecutivo Riferimenti normativi Cod. Civ..: art. 832, art. 1214art. 1231, art. 1813, art. 1814, art. 1852; L.F. artt. 182-bis e 182-quater, art. 1852; C.P.C.: art. 474. CASO La questione sulla quale verte il provvedimento di legittimità trova fondamento in un provvedimento del Tribunale di Ferrara, emesso nel settembre 2016, avente ad oggetto l’utilizzo delle somme erogate a fronte di un Finanziamento Ipotecario e gli effetti che ne derivano in ragione della lamentata natura dell’utilizzo della somma erogata a pagamento solutorio (di obbligazioni pregresse), ed oggetto di impugnazione avanti la Corte d’Appello di Bologna che lo rigettava con sentenza resa pubblica il 4…
Continua a leggere...La dichiarazione di fallimento determina la risoluzione dell’accordo di ristrutturazione dei debiti per impossibilità sopravvenuta
Cass. civ., sez. I, 17 dicembre 2024, n. 32996 – Pres. Cristiano – Rel. Pazzi Parole chiave: Accordo di ristrutturazione dei debiti – Omologazione – Successiva dichiarazione di fallimento – Impossibilità di attuazione del piano di risanamento – Sussistenza – Risoluzione per impossibilità giuridica sopravvenuta – Conseguenze [1] Massima: “In tema di accordi di ristrutturazione ex art. 182-bis l.fall., la dichiarazione di fallimento successiva all’omologazione dell’accordo fa sì che l’attuazione del piano sia resa impossibile per l’intervento di un evento che, sovrapponendosi alla procedura minore, inevitabilmente lo rende irrealizzabile; ne discende il venire meno della causa di risanamento posta a base di ciascuno dei singoli accordi di ristrutturazione dei debiti, cui consegue la loro risoluzione per impossibilità giuridica sopravvenuta della…
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