Responsabilità civile

Danno da fumo: per aversi corresponsabilità del fumatore non basta una generica conoscenza della nocività del fumo ma è necessaria la conoscenza dello specifico rischio connaturato alla pratica del fumo

Cass. civ., sez. III, ord. 23 maggio 2025, n. 13844 – Pres. Scarano – Rel. Gorgoni [1] Responsabilità civile – Attività pericolose – Condotta colposa del danneggiato – Nesso causale tra la cosa in custodia e il danno – Danno da fumo – Conoscenza o effettiva conoscibilità dei rischi specifici connaturati alla pratica di fumo (Cod. civ. art. 2050) Massima: [1] “Solamente a fronte della conoscenza o della effettiva conoscibilità dei rischi specifici connaturati alla pratica del fumo, può configurarsi un concorso di colpa del consumatore fumatore. L’esercente l’attività pericolosa è tenuto ad adottare, in relazione al contesto di riferimento, misure precauzionali anche al di là di quelle strettamente imposte dalla legge, anche e soprattutto sul piano dell’informazione, al fine…

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Occupazione dell’immobile dopo il recesso ingiustificato dalle trattative: nella liquidazione del danno deve tenersi conto del periodo di detenzione illegittima

Cass. civ., sez. II, 13 maggio 2025, n. 12679 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano [1] Responsabilità civile – Responsabilità precontrattuale – Recesso ingiustificato dalle trattative – Risarcimento del danno – Detenzione illegittima dell’immobile  (Cod. civ. art. 1337) [1]Massima: “Colui il quale, in pendenza delle trattative per la stipula di un contratto di vendita, ottenga comunque dal proprietario la detenzione dell’immobile non può ritenersi detentore di buona fede nel caso in cui l’altra partegli manifesti in modo inequivoco la volontà di recedere dalle trattative e recuperare la detenzione dell’immobile. Pertanto, anche se il recesso dalle trattative sia stato ingiustificato e dia luogo a responsabilità precontrattuale, nella liquidazione del danno conseguente il giudice di merito deve tenere conto del periodo…

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Responsabilità del procacciatore d’affari infedele che riscuote i corrispettivi delle vendite in contanti e non li consegna al venditore

Tribunale di Nocera Inferiore, 24 marzo 2025, n. 1056 Parole chiave Procacciatore d’affari – Riscossioni – Pagamenti in contanti – Prova – Obbligo di consegna al venditore Massima: “Nel caso in cui il pagamento delle merci venga effettuato dall’acquirente in contanti nelle mani del procacciatore d’affari, procacciatore che da lungo tempo si occupa di promuovere la vendita dei beni a uno specifico cliente finale, la circostanza che il procacciatore non consegni i proventi incassati al venditore delle merci non è opponibile all’acquirente, il quale – avendo pagato a persona che appare legittimata a ricevere i pagamenti (il procacciatore) – è liberato dall’obbligo di pagare una seconda volta i medesimi importi al venditore”. Disposizioni applicate Art. 1189 c.c. (pagamento al creditore…

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Per le Sezioni Unite non è configurabile l’esimente del diritto di cronaca giudiziaria quando si attribuisce erroneamente ad un soggetto la qualità di imputato anziché di indagato (e/o lo si accusa di un fatto diverso da quello per cui si indaga)

Cass. civ., Sez. Un., 18 marzo 2025, n. 13200 – Pres. P. D’Ascola – Rel. E. Vincenti [1] Responsabilità civile da diffamazione a mezzo stampa – Erronea attribuzione della qualità di imputato anziché di indagato ovvero di un fatto diverso da quello per cui si indaga – Esimente del diritto di cronaca giudiziaria – Configurabilità – Esclusione – Eccezione (Cost., art. 21; Cod. civ., artt. 1223, 2043, 2059, 1337, 1338; Cod. pen., artt. 51 e 595; Legge 8 febbraio 1948, n. 47, art. 11) [1] In tema di diffamazione a mezzo stampa, l’esimente del diritto di cronaca giudiziaria, qualora la notizia sia mutuata da un provvedimento giudiziario, non è configurabile ove si attribuisca ad un soggetto, direttamente o indirettamente, la…

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Danno da prodotto difettoso e altre fattispecie concorrenti di responsabilità (in particolare nell’ambito della responsabilità da inoculazione di vaccino)

Cass. civ., Sez. III, Sent., 28.03.2025, n. 8224 – Dott. E. Vincenti Onere della prova (art. 2697 c.c.) – Responsabilità del produttore (artt. 114-127 Cod. Cons.) – Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose (art. 2050 c.c.) – Responsabilità aquiliana (art. 2043 c.c.) Massima: “Nel caso di danno da prodotto difettoso, la responsabilità del produttore può essere accertata sulla base della disciplina specifica di cui agli artt. 114-127 del D.Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo), senza che sia consentita la coesistenza o la commistione con le fattispecie di responsabilità di cui agli artt. 2043 e 2050 c.c., che dovranno trovare applicazione in coerenza con la disciplina per essi specificamente dettata dal Legislatore.” CASO Tizio conveniva in giudizio Alfa per sentirla condannare…

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L’onere della prova nella responsabilità per danno cagionato da animali selvatici

 Cass. civ., Sez. III, Ord., 6.04.2025, n. 9043 – Dott. A. Moscarini Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) – Onere della prova (art. 2697 c.c.) Massima: “Nell’ipotesi di danni causati dalla fauna selvatica, a norma dell’art. 2052 c.c., grava sul danneggiato l’onere di dimostrare il nesso causale tra il comportamento dell’animale e l’evento lesivo. Spetta, invece, al soggetto responsabile della custodia della fauna, dimostrare la prova liberatoria del fortuito, evidenziando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o comunque non evitabile neanche con l’adozione delle più adeguate e diligenti misure”. CASO Tizio citava in giudizio…

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Morte dell’animale d’affezione e risarcimento del danno non patrimoniale

Tribunale di Prato, 25.01.2025, n. 51 Contratto di deposito – Responsabilità contrattuale – Responsabilità extra-contrattuale – Perdita dell’animale d’affezione – Danno non patrimoniale – Diritto inviolabile della persona – Risarcimento.   [1] In un contratto di deposito, il depositante che lamenta i danni subìti dalla cosa depositata ha l’onere di provare l’avvenuta consegna e la sussistenza dei danni. Spetta invece al depositario dimostrare che i danni sono attribuibili a circostanze esterne o alla natura stessa del bene. CASO La pronuncia in commento trae origine dal decesso di una cagnolina affidata dai proprietari ad una pensione per animali, per qualche giorno. A seguito di un malore, per il quale non era stata curata adeguatamente, la cagnolina decedeva. Quando i proprietari apprendevano la…

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Il concorso tra la presunzione di responsabilità per danno da animali e quella da circolazione di veicoli

Cass. civ., Sez. III, Ord., 07.01.2025, n. 197 – Dott. R. Rossi Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) – Responsabilità del conducente (art. 2054 c.c.) Massima: “La presunzione di responsabilità ex art. 2052 c.c. si confronta con la presunzione di colpa del conducente ex art. 2054 c.c.: se uno dei soggetti oltrepassa la presunzione posta a suo carico, la responsabilità grava sull’altro, altrimenti entrambi vanno esenti da responsabilità o ne rispondono in pari misura”. CASO Tizio conveniva in giudizio la Regione Alfa per sentirla condannare al risarcimento dei danni riportati dalla sua autovettura a seguito dell’impatto con un capriolo avvenuto lungo una strada provinciale. All’esito del giudizio di primo grado,…

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La responsabilità del Comune per le strade in custodia

Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 18/12/2024, n. 33136, Rel. Dott. P. Gianniti Responsabilità da cose in custodia (art. 2051 c.c.) Massima: “In materia di responsabilità per la custodia di strade, occorre distinguere fra i casi in cui il danno sia conseguenza di un vizio intrinseco alla struttura della cosa, oppure sia da ascrivere all’intervento di agenti esterni, normalmente imputabili alla natura, al traffico, al pubblico degli utenti o ad un singolo soggetto terzo (un masso, un animale, una macchia d’olio, ecc.); in tale seconda evenienza, la responsabilità non è imputabile oggettivamente all’ente pubblico, per il solo fatto della presenza dell’ostacolo, ma occorre che risulti che l’intrusione è stata agevolata dalla peculiare conformazione del bene; oppure dal difetto di manutenzione o…

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Libertà di autodeterminazione nelle scelte terapeutiche e risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. III, ord., 22.05.2024, n. 14245 – Pres. Travaglino – Rel. Vincenti Responsabilità civile – Professionisti -Attività medico-chirurgica – Patologia ad esito infausto-Condotte truffaldine e fraudolente relative alla tipologia di cure e all’efficacia curante delle stesse – Lesione del diritto all’autodeterminazione -Sussistenza – Sufficienza ai fini risarcitori – Fondamento – Fattispecie [1] La condotta truffaldina e fraudolenta consistente nel prospettare falsamente come efficaci, per una patologia incurabile e ad esito infausto, cure alternative a quelle tradizionali è idonea a determinare una lesione della libertà di autodeterminazione del paziente, sufficiente a giustificare la condanna al risarcimento del danno per la perdita di quel ventaglio di opzioni, tra le quali egli ha il diritto di scegliere, nella prospettiva dell’imminenza della…

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