Responsabilità civile

Responsabilità dell’Istituto scolastico: l’obbligo di vigilanza deve essere commisurato al grado di maturità dell’allievo

Cass. civ. sez. III, ord. 20 ottobre 2025, n. 27923 – Pres. Frasca – Rel. Guizzi [1] Responsabilità civile – Danno cagionato all’allievo – Culpa in vigilando – Maturità dell’allievo – Grado di prevedibilità della condotta (Cod. civ. 2048) [1] “La domanda di iscrizione presso un istituto scolastico e la conseguente ammissione dell’allievo generano un vincolo negoziale che impone all’istituto l’obbligo di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità dell’alunno per tutto il tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica. Tuttavia, tale obbligo deve essere commisurato al grado di maturità dell’allievo, con una vigilanza decrescente al crescere dell’età e della capacità di discernimento dello stesso. La non prevedibilità della condotta dannosa posta in essere da un alunno prossimo alla maggiore età…

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Il danno non patrimoniale da perdita del rapporto parentale e onere della prova nel caso di soggetti conviventi ma estranei alla c.d. famiglia nucleare

Cass. civ., sez. III, 26 giugno 2025, n. 17208– Pres. Lina – Rel. Dell’Utri [1] Responsabilità – Risarcimento del danno – Danni non patrimoniali – Danno da perdita del rapporto parentale – Iure proprio – Azione proposta dai nipoti per il decesso del nonno (Cod. civ. artt. 2059) [1] “In tema di domanda di risarcimento del danno non patrimoniale “da uccisione”, proposta “iure proprio” dai congiunti dell’ucciso, questi ultimi devono provare l’effettività e la consistenza della relazione parentale, rispetto alla quale il rapporto di convivenza non costituisce presupposto necessario, ma solo elemento probatorio utile a dimostrarne l’ampiezza e la profondità, e ciò anche ove l’azione sia proposta dal nipote per la perdita del nonno, tanto perché la “società naturale”, cui…

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La normativa in materia di safeguarding e il contrasto dello sport alla violenza di genere e agli abusi sui minori

La Riforma dello sport in materia di safeguarding ha imposto a tutti gli Enti di affiliazione e a società e associazioni sportive dilettantistiche e professionistiche di adeguare il proprio assetto organizzativo alle finalità di tutela dei minori e prevenzione e contrasto della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, con l’obiettivo di promuovere nel mondo dello sport diritti e responsabilità per la salvaguardia di interessi di primaria importanza sociale. Con la legge 8 agosto 2019, n° 86, recante le “Deleghe al Governo e altre disposizioni in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”, il legislatore ha voluto demandare l’adozione di numerose misure riguardanti, ex multis, l’ordinamento sportivo, il titolo sportivo, gli enti sportivi professionistici…

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Violazione del mandato e concorso tra azione di annullamento del contratto concluso dal rappresentante e azione di risarcimento del danno

Cass. civ., sez. II, 17 giugno 2025, n. 16374 – Pres. Falaschi – Rel. Pirari Parole chiave: Mandato – Rappresentanza – Procura – Poteri del rappresentante – Violazione – Conclusione del contratto – Annullamento – Risarcimento del danno per violazione del mandato – Concorso delle due azioni – Ammissibilità – Conseguenze – Differente regime di prescrizione del diritto [1] Massima: “In tema di rappresentanza, la procura, quale negozio unilaterale col quale il rappresentato investe il rappresentante del potere di compiere un atto giuridico in suo nome e in sua vece, implica necessariamente la sussistenza di un rapporto sottostante che ne giustifica il rilascio e che, in assenza di deduzioni su specifici rapporti gestori con la stessa astrattamente compatibili, può ricondursi…

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Furto in abitazione privata agevolato dai ponteggi e responsabilità dell’appaltatore e del condominio

Corte di cassazione, Sez. III, 12.09.2025, n.25122 – Pres. De Stefano – Rel. Guizzi Responsabilità civile – Furto in appartamento agevolato da ponteggi – Responsabilità dell’impresa esecutrice dei lavori – Responsabilità del condominio committente – Sussistenza – Condizioni Massima: “È configurabile la responsabilità del condominio ex art. 2051 cod. civ., per danni derivanti dal furto consumato da persona introdottasi in appartamento servendosi di impalcature installate per lavori di riattazione dello stabile condominiale, qualora siano trascurate le ordinarie norme di diligenza e manchino le cautele idonee ad impedire l’uso anomalo delle impalcature”. CASO L’attrice, vittima di un furto nel proprio appartamento, in cui i ladri si erano introdotti, accedendo da un ponteggio esterno, che circondava l’edificio per lavori di ristrutturazione, commissionati dal condominio, citava in giudizio sia l’impresa che il…

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Venditore e agenzia di mediazione: responsabili solidalmente

Corte di Cassazione, Sentenza del 16 aprile 2025 n. 9969, Terza Sezione Civile, Giudice Dott. G. Travaglino, Relatore I. Ambrosi. Massima: “Ai fini della responsabilità solidale di cui all’art. 2055, comma 1, c.c., norma sulla causalità materiale integrata nel senso dell’art. 41 c.p., è richiesto solo che il fatto dannoso sia imputabile a più persone, ancorché le condotte lesive siano fra loro autonome e pure se diversi siano i titoli di responsabilità – contrattuale ed extracontrattuale – in quanto la norma considera essenzialmente l’unicità del fatto dannoso e riferisce tale unicità unicamente al danneggiato, senza intenderla come identità delle norme giuridiche violate; la fattispecie di responsabilità implica che sia accertato il nesso di causalità tra le condotte, caso per caso,…

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Danno da perdita dei bonus edilizi per inadempimento dell’appaltatore

Tribunale Pavia, Sez. III, 17/03/2025, n. 340 – dott. G. Rocchetti Contratto d’appalto – inadempimento contrattuale – risoluzione del contratto e risarcimento del danno – danno da perdita di chance – onere della prova Massima: “In materia di bonus edilizi in genere e di risarcimento del danno al committente, la mera scadenza del termine utile ad accedere al beneficio fiscale non determina in automatico un danno patrimoniale, ossia una perdita effettiva nella sfera patrimoniale del committente-creditore della prestazione rimasta inadempiuta per fatto e colpa dell’appaltatore. Non ammettendo il nostro ordinamento il risarcimento di danni in re ipsa, il committente è, quindi, onerato di provare non solo l’osservanza degli adempimenti e la sussistenza di tutti i requisiti soggettivi e tecnici richiesti…

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Danno da fumo: per aversi corresponsabilità del fumatore non basta una generica conoscenza della nocività del fumo ma è necessaria la conoscenza dello specifico rischio connaturato alla pratica del fumo

Cass. civ., sez. III, ord. 23 maggio 2025, n. 13844 – Pres. Scarano – Rel. Gorgoni [1] Responsabilità civile – Attività pericolose – Condotta colposa del danneggiato – Nesso causale tra la cosa in custodia e il danno – Danno da fumo – Conoscenza o effettiva conoscibilità dei rischi specifici connaturati alla pratica di fumo (Cod. civ. art. 2050) Massima: [1] “Solamente a fronte della conoscenza o della effettiva conoscibilità dei rischi specifici connaturati alla pratica del fumo, può configurarsi un concorso di colpa del consumatore fumatore. L’esercente l’attività pericolosa è tenuto ad adottare, in relazione al contesto di riferimento, misure precauzionali anche al di là di quelle strettamente imposte dalla legge, anche e soprattutto sul piano dell’informazione, al fine…

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Occupazione dell’immobile dopo il recesso ingiustificato dalle trattative: nella liquidazione del danno deve tenersi conto del periodo di detenzione illegittima

Cass. civ., sez. II, 13 maggio 2025, n. 12679 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano [1] Responsabilità civile – Responsabilità precontrattuale – Recesso ingiustificato dalle trattative – Risarcimento del danno – Detenzione illegittima dell’immobile  (Cod. civ. art. 1337) [1]Massima: “Colui il quale, in pendenza delle trattative per la stipula di un contratto di vendita, ottenga comunque dal proprietario la detenzione dell’immobile non può ritenersi detentore di buona fede nel caso in cui l’altra partegli manifesti in modo inequivoco la volontà di recedere dalle trattative e recuperare la detenzione dell’immobile. Pertanto, anche se il recesso dalle trattative sia stato ingiustificato e dia luogo a responsabilità precontrattuale, nella liquidazione del danno conseguente il giudice di merito deve tenere conto del periodo…

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Responsabilità del procacciatore d’affari infedele che riscuote i corrispettivi delle vendite in contanti e non li consegna al venditore

Tribunale di Nocera Inferiore, 24 marzo 2025, n. 1056 Parole chiave Procacciatore d’affari – Riscossioni – Pagamenti in contanti – Prova – Obbligo di consegna al venditore Massima: “Nel caso in cui il pagamento delle merci venga effettuato dall’acquirente in contanti nelle mani del procacciatore d’affari, procacciatore che da lungo tempo si occupa di promuovere la vendita dei beni a uno specifico cliente finale, la circostanza che il procacciatore non consegni i proventi incassati al venditore delle merci non è opponibile all’acquirente, il quale – avendo pagato a persona che appare legittimata a ricevere i pagamenti (il procacciatore) – è liberato dall’obbligo di pagare una seconda volta i medesimi importi al venditore”. Disposizioni applicate Art. 1189 c.c. (pagamento al creditore…

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