Responsabilità civile

Danno da prodotto difettoso e altre fattispecie concorrenti di responsabilità (in particolare nell’ambito della responsabilità da inoculazione di vaccino)

Cass. civ., Sez. III, Sent., 28.03.2025, n. 8224 – Dott. E. Vincenti Onere della prova (art. 2697 c.c.) – Responsabilità del produttore (artt. 114-127 Cod. Cons.) – Responsabilità per l’esercizio di attività pericolose (art. 2050 c.c.) – Responsabilità aquiliana (art. 2043 c.c.) Massima: “Nel caso di danno da prodotto difettoso, la responsabilità del produttore può essere accertata sulla base della disciplina specifica di cui agli artt. 114-127 del D.Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo), senza che sia consentita la coesistenza o la commistione con le fattispecie di responsabilità di cui agli artt. 2043 e 2050 c.c., che dovranno trovare applicazione in coerenza con la disciplina per essi specificamente dettata dal Legislatore.” CASO Tizio conveniva in giudizio Alfa per sentirla condannare…

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L’onere della prova nella responsabilità per danno cagionato da animali selvatici

 Cass. civ., Sez. III, Ord., 6.04.2025, n. 9043 – Dott. A. Moscarini Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) – Onere della prova (art. 2697 c.c.) Massima: “Nell’ipotesi di danni causati dalla fauna selvatica, a norma dell’art. 2052 c.c., grava sul danneggiato l’onere di dimostrare il nesso causale tra il comportamento dell’animale e l’evento lesivo. Spetta, invece, al soggetto responsabile della custodia della fauna, dimostrare la prova liberatoria del fortuito, evidenziando che la condotta dell’animale si è posta del tutto al di fuori della propria sfera di controllo come causa autonoma, eccezionale, imprevedibile o comunque non evitabile neanche con l’adozione delle più adeguate e diligenti misure”. CASO Tizio citava in giudizio…

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Morte dell’animale d’affezione e risarcimento del danno non patrimoniale

Tribunale di Prato, 25.01.2025, n. 51 Contratto di deposito – Responsabilità contrattuale – Responsabilità extra-contrattuale – Perdita dell’animale d’affezione – Danno non patrimoniale – Diritto inviolabile della persona – Risarcimento.   [1] In un contratto di deposito, il depositante che lamenta i danni subìti dalla cosa depositata ha l’onere di provare l’avvenuta consegna e la sussistenza dei danni. Spetta invece al depositario dimostrare che i danni sono attribuibili a circostanze esterne o alla natura stessa del bene. CASO La pronuncia in commento trae origine dal decesso di una cagnolina affidata dai proprietari ad una pensione per animali, per qualche giorno. A seguito di un malore, per il quale non era stata curata adeguatamente, la cagnolina decedeva. Quando i proprietari apprendevano la…

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Il concorso tra la presunzione di responsabilità per danno da animali e quella da circolazione di veicoli

Cass. civ., Sez. III, Ord., 07.01.2025, n. 197 – Dott. R. Rossi Circolazione stradale – Responsabilità civile – Responsabilità per danno cagionato da animali selvatici (art. 2052 c.c.) – Responsabilità del conducente (art. 2054 c.c.) Massima: “La presunzione di responsabilità ex art. 2052 c.c. si confronta con la presunzione di colpa del conducente ex art. 2054 c.c.: se uno dei soggetti oltrepassa la presunzione posta a suo carico, la responsabilità grava sull’altro, altrimenti entrambi vanno esenti da responsabilità o ne rispondono in pari misura”. CASO Tizio conveniva in giudizio la Regione Alfa per sentirla condannare al risarcimento dei danni riportati dalla sua autovettura a seguito dell’impatto con un capriolo avvenuto lungo una strada provinciale. All’esito del giudizio di primo grado,…

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La responsabilità del Comune per le strade in custodia

Cass. civ., Sez. III, Ordinanza, 18/12/2024, n. 33136, Rel. Dott. P. Gianniti Responsabilità da cose in custodia (art. 2051 c.c.) Massima: “In materia di responsabilità per la custodia di strade, occorre distinguere fra i casi in cui il danno sia conseguenza di un vizio intrinseco alla struttura della cosa, oppure sia da ascrivere all’intervento di agenti esterni, normalmente imputabili alla natura, al traffico, al pubblico degli utenti o ad un singolo soggetto terzo (un masso, un animale, una macchia d’olio, ecc.); in tale seconda evenienza, la responsabilità non è imputabile oggettivamente all’ente pubblico, per il solo fatto della presenza dell’ostacolo, ma occorre che risulti che l’intrusione è stata agevolata dalla peculiare conformazione del bene; oppure dal difetto di manutenzione o…

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Libertà di autodeterminazione nelle scelte terapeutiche e risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. III, ord., 22.05.2024, n. 14245 – Pres. Travaglino – Rel. Vincenti Responsabilità civile – Professionisti -Attività medico-chirurgica – Patologia ad esito infausto-Condotte truffaldine e fraudolente relative alla tipologia di cure e all’efficacia curante delle stesse – Lesione del diritto all’autodeterminazione -Sussistenza – Sufficienza ai fini risarcitori – Fondamento – Fattispecie [1] La condotta truffaldina e fraudolenta consistente nel prospettare falsamente come efficaci, per una patologia incurabile e ad esito infausto, cure alternative a quelle tradizionali è idonea a determinare una lesione della libertà di autodeterminazione del paziente, sufficiente a giustificare la condanna al risarcimento del danno per la perdita di quel ventaglio di opzioni, tra le quali egli ha il diritto di scegliere, nella prospettiva dell’imminenza della…

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Errata scelta del trattamento medico e responsabilità sanitaria

Cass. civ., Sez. III, ord., 27.09.2024, n. 25825 – Pres. Scrima – Rel. Cricenti Attività medico-chirurgica – Responsabilità civile – Accertamento del nesso causale – Giudizio controfattuale – Relazione tra condotta alternativa lecita ed evento concretamente verificato  [1] In tema di accertamento del nesso causale nella responsabilità sanitaria, il giudizio controfattuale va compiuto ponendo in relazione la condotta alternativa lecita con l’evento concretamente verificatosi e di cui si duole il danneggiato, ossia chiedendosi se tale specifico danno era evitabile sostituendo la condotta posta in essere con quella alternativa. CASO Un paziente, a causa di persistenti dolori alla schiena, si rivolgeva ad uno specialista ortopedico, che diagnosticava una lombosciatalgia, priva di interessamento neurologico, ed escludeva la necessità di un intervento chirurgico, ritenendo più indicato un trattamento conservativo….

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Danno da perdita del rapporto parentale e onere della prova 

Cass. Civ., 21 ottobre 2024, n. 27142, Ord., Rel. Dott.ssa F. Fiecconi Danni in materia civile – Danno non patrimoniale – Danno da lesione del rapporto parentale – Onere della prova (art. 2059 c.c., art. 2697 c.c.) Massima: “In tema di risarcimento del danno da perdita del rapporto parentale, sussiste una presunzione iuris tantum di esistenza del pregiudizio configurabile per i membri della famiglia nucleare “successiva” (coniuge e figli) che si estende anche ai membri della famiglia “originaria” (genitori e fratelli), senza che assuma ex se rilievo il fatto che la vittima ed il superstite non convivessero o che fossero distanti. Esiste poi una presunzione iuris tantum di esistenza del pregiudizio per ciò che attiene la c.d. sofferenza morale e…

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Responsabilità da cose in custodia: l’ente proprietario di una strada si presume responsabile anche per i danni derivanti dai c.d. dissuasori di sosta

Cass. civ., sez. III, 24 aprile 2024, n. 11140 – Pres. De Stefano– Rel. Guizzi [1] Responsabilità da cose in custodia – Responsabilità dell’ente proprietario della strada – Dissuasori di sosta – Prova liberatoria – Presunzione di colpa  (Cod. civ. art. 2041). [1] “In tema di responsabilità da cose in custodia ex art. 2051 c.c., l’ente proprietario di una strada si presume responsabile dei sinistri riconducibili alle condizioni della struttura ed alla conformazione della stessa e delle sue pertinenze, ivi compresi i cosiddetti ‘‘dissuasori di sosta’’, salva la dimostrazione che l’installazione di tali manufatti sia avvenuta ad opera di terzi, in area a questi assegnata e in forza di uno specifico titolo abilitativo e con esclusione di qualunque potere di…

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Infortunio durante la lezione di educazione fisica: la Suprema Corte esclude la responsabilità dell’istituto scolastico

Cass. civ., Sez. III, ord., 25.07.2024, n. 20790 – Pres. Travaglino – Rel. Tassone Responsabilità civile – Attività sportiva – Danno subìto dallo studente durante una lezione di educazione fisica consistente nella simulazione di una fase del gioco del rugby – Riconducibilità ad attività pericolosa ex art. 2050 c.c. – Esclusione – Fondamento [1] In tema di danni conseguenti a un infortunio subìto da uno studente durante una lezione di educazione fisica, per configurare la responsabilità della scuola ai sensi dell’art. 2048  c.c., è necessario che il danno sia conseguenza del fatto illecito di un altro studente e che la scuola non abbia predisposto tutte le misure idonee ad evitare il fatto. Spetta allo studente provare l’illecito e alla scuola dimostrare l’inevitabilità del danno nonostante le cautele adottate. [2] In…

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