FAMIGLIA E SUCCESSIONE
L’affidamento del cane quando la coppia si separa
Cassazione civile sez. II, ordinanza del 24/03/2023, n. 8459 Negata all’ex partner la frequentazione col cane per la carenza di prova dell’instaurazione di un rapporto significativo, vista la breve relazione sentimentale durata solo quattro mesi. La Corte di Cassazione ha esaminato il caso sempre più frequente di richiesta di affidamento e frequentazione dell’animale così detto “di affezione” quando la coppia si separa. CASO All’indomani della fine di una relazione sentimentale, una donna agisce in giudizio contro l’ex per chiedere l’accertamento della proprietà del cane acquistato durante il loro rapporto, l’affidamento dell’animale e il risarcimento dei danni morali e patrimoniali. Il tribunale di Padova accertava che la proprietà del cane fosse del compagno ma riconosceva alla donna, nell’interesse del cane stesso,…
Continua a leggere...Imposte sulle successioni: l’esenzione può applicarsi anche per le partecipazioni in società residenti in altro Stato dell’UE
Cass. Civ. Sez. trib., 23 febbraio 2023, n. 5674 – PAOLITTO – Presidente – MONDINI – Relatore. (Art. 3, comma 4-ter d.lgs. 346/1990) Massima: “In tema di imposta sulle successioni e donazioni, l’esenzione di cui all’art. 3, comma 4-ter, terzo periodo, del d.lgs. n. 346 del 1990 si applica anche per le partecipazioni in società residenti in altro Stato nell’Unione Europea alle stesse condizioni normativamente stabilite per il passaggio di quote o azioni di società residenti in Italia e, cioè, che col trasferimento sia integrato o mantenuto, da parte degli aventi causa, il controllo di diritto sulla società partecipata e che gli stessi si impegnino a mantenere il controllo societario per un periodo non inferiore a cinque anni dalla data…
Continua a leggere...Il Tribunale di Milano ammette la contestuale domanda divorzio nel procedimento di separazione consensuale
Tribunale Milano sez. IX, 05/05/2023 n. 3542 Separazione consensuale con contestuale domanda di divorzio (art. 473 bis.49 c.p.c. – art. 3, n. 2, lett. b) legge n. 898/70) Massima: Ammissibile la richiesta contestuale di separazione e divorzio anche nel procedimento di separazione consensuale, con previsione di conferma delle medesime condizioni pattuite in separazione, decorso il termine di sei mesi per la proponibilità della domanda di divorzio, con nuova comparizione innanzi al giudice o nelle sostitutive note scritte di trattazione. CASO La sentenza del Tribunale di Milano si è pronunciata sulla possibilità di depositare il ricorso per separazione consensuale contenente la contestuale domanda di divorzio, facendo applicazione della nuova norma di cui all’art. 473 bis.49 c.p.c. Oltre alle condizioni di affidamento…
Continua a leggere...Donazioni lesive dei diritti dei legittimari e modalità di riduzione
Cass. Civ., Sez. 2, Ordinanza n. 35461 del 02/12/2022 Successioni “mortis causa” – successione necessaria – reintegrazione della quota di riserva dei legittimari – azione di riduzione (lesione della quota di riserva) – oggetto – donazione legittimario – reintegrazione della quota di riserva – azione di riduzione – modalità di riduzione delle donazioni – dalla più recente alla più vecchia – inderogabilità – scelta del legittimario di ridurre una donazione anteriore senza previamente aggredire quella posteriore – limiti – onere del legittimario (e del giudice) di scomputare dal valore della riduzione richiesta il valore della riduzione che il legittimario avrebbe potuto chiedere al donatario posteriore. In tema di tutela dei diritti del legittimario, le donazioni che il “de cuius” abbia…
Continua a leggere...Revisione dell’assegno divorzile all’ex coniuge: devono essere considerati anche gli obblighi di mantenimento verso i figli del nuovo coniuge
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 27/04/2023, n. 11155 Modifica assegno divorzile – Obblighi di mantenimento – nuovo nucleo familiare (Art. 143 c.c. – art. 9 legge n. 898/1970) Massima: “In sede di revisione dell’assegno divorzile deve essere analizzata anche la costituzione di una nuova famiglia da parte dell’obbligato, considerando che gli obblighi gravanti su entrambi i coniugi verso la famiglia, comprendono anche i figli nati dalla precedente relazione di uno dei coniugi, in forza del dovere di solidarietà in ambito familiare”. CASO Un uomo agisce in giudizio per ottenere la revisione dell’assegno divorzile stabilito nel 2013, allegando una serie di circostanze sopravvenute. In primo luogo, un nuovo matrimonio con una donna con due figli, non riconosciuti dal padre biologico,…
Continua a leggere...Nullo il testamento sottoscritto a seguito della commissione del reato di circonvenzione d’incapace
Cassazione civile sez. II, 06/02/2023, n. 3523 – LOMBARDO – Presidente – CRISCUOLO – Relatore (art. 1418 c.c., art. 654 c.p.p.) Di Corrado De Rosa Massima: “Il contratto stipulato per effetto diretto del reato di circonvenzione d’incapace è nullo, ai sensi dell’art. 1418 c.c., per contrasto con norma imperativa, dovendosi ravvisare una violazione di disposizioni di ordine pubblico in ragione delle esigenze d’interesse collettivo sottese alla tutela penale, trascendenti quelle di mera salvaguardia patrimoniale dei singoli contraenti perseguite dalla disciplina sull’annullabilità dei contratti (nella specie, è stata dichiarata la nullità delle schede testamentarie stante l’avvenuto accertamento della commissione del reato di circonvenzione di incapace posto in essere proprio in occasione della redazione di tali atti).” CASO C.A.M., F.A. e F.L.,…
Continua a leggere...Il deposito sul conto cointestato di denaro personale non è donazione indiretta tra coniugi
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 03/04/2023 n.9197 Comunione legale dei coniugi – denaro personale sul conto cointestato (art. 179 comma 1 lett. b) c.c. – art. 1298 comma 2 c.c.) Massima: “Il deposito di denaro o di titoli, non rientranti nella comunione in quanto beni personali ai sensi dell’art. 179 comma 1 lett. b) c.c., in un conto cointestato tra i coniugi in comunione legale, non può essere configurato come donazione indiretta all’altro coniuge, se non c’era l’intenzione dell’ex coniuge di effettuare un atto di liberalità”. CASO Il marito separato agisce per chiedere la restituzione delle somme illegittimamente prelevate dalla moglie in pendenza di separazione (oltre 200.000 euro) dal conto cointestato ai coniugi. Il denaro non sarebbe entrato nella…
Continua a leggere...Ancora sulla necessità delle certificazioni ipocatastali nei giudizi di divisione
Cassazione Civile, Sez. 6, ordinanza n. 6228 del 02/03/2023 COMUNIONE DEI DIRITTI REALI – SCIOGLIMENTO – Divisione giudiziale – Produzione dei certificati relativi a iscrizioni e trascrizioni sull’immobile da dividere – Onere a pena di inammissibilità o improcedibilità della domanda – Esclusione * “Pur condividendo l’esigenza che, nel giudizio di divisione ereditaria, occorra offrire la dimostrazione dell’appartenenza dei beni al de cuius o più genericamente la prova della comproprietà, deve precisarsi come, pure in presenza di contestazioni dei coeredi, non grava a carico dell’attore l’onere di quella prova rigorosa richiesta nel caso di azione di rivendicazione o di quella di mero accertamento positivo della proprietà, poiché non si tratta di accertare positivamente la proprietà dell’attore negando quella dei convenuti, ma di…
Continua a leggere...Il figlio di nove anni deve essere ascoltato nuovamente nel giudizio di appello perché il fattore tempo in fase di crescita è rilevante
Cassazione civile sez. I, ordinanza del 03/03/2023, n. 6503 Ascolto del minore – reiterazione nel giudizio di appello (Art. 337 bis, 337 ter e 337 octies c.c.) Massima: “In tema di affidamento e collocamento del figlio di età inferiore ai dodici anni, il mancato ascolto dello stesso nel giudizio di appello non può ritenersi “sanato” dalla precedente audizione avvenuta due anni prima, perché il fattore tempo in fase di crescita deve essere considerato. L’ascolto del minore infradodicenne capace di discernimento è un adempimento previsto a pena di nullità, perché finalizzato a raccogliere le sue opinioni e a valutare le sue necessità, dovendosi ritenere irrilevante che sia stato sentito in altri precedenti procedimenti”. CASO La Corte d’appello di Firenze aveva disposto…
Continua a leggere...Successione necessaria: diritto di abitazione del coniuge superstite sulla casa familiare e distribuzione delle quote ereditarie
Cassazione civile sez. II, 09/02/2023, n. 4008 – CARRATO – Presidente – TEDESCO – relatore (C.c. artt. 540, 542, 556) Massima: “In tema di successione necessaria e in presenza dei presupposti per il riconoscimento dei diritti del coniuge superstite sulla casa familiare ex art. 540, comma 2, c.c., la determinazione della quota riservata che spetta a ciascuno dei legittimari in concorso deve considerare i diritti del coniuge sulla casa familiare, posto che tali diritti, acquistati dal coniuge a titolo di legato, sono sottratti dal relictum ereditario e non anche dal patrimonio sul quale sono calcolate le quote riservate ai legittimari. Secondo quanto dispone l’art. 540, comma 2, c.c. in tema di successione necessaria, qualora il valore dei diritti del coniuge sulla casa familiare superi la…
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