Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 8 Luglio 2025
Cass., sez. II, 12 giugno 2025, n. 15666, Pres. Di Virgilio Est. Cavallino [1] Processo di cognizione – Interruzione del processo – Morte o impedimento del procuratore Massima: “La morte dell’unico difensore della parte costituita, che intervenga nel corso del giudizio, determina automaticamente l’interruzione del processo, anche se il giudice e le altre parti non ne abbiano avuto conoscenza, e preclude ogni ulteriore attività processuale, con la conseguente nullità degli atti successivi e della sentenza eventualmente pronunciata.” CASO [1] Un avvocato, assistito da un difensore di fiducia, proponeva nei confronti di una società calcistica domanda di pagamento delle competenze professionali spettanti per l’attività difensiva svolta nel corso di un processo penale relativo alla falsificazione di documenti occorrenti per il conseguimento...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 24 Giugno 2025
Cass., sez. trib., 4 giugno 2025, n. 14914, Pres. Crucitti Est. Fracanzani [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Vizio motivazionale - Sussistenza Massima: “Ricorre il vizio di omessa o apparente motivazione della sentenza allorquando il giudice di merito ometta di indicare gli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento ovvero li indichi senza un’approfondita loro disamina logica e giuridica, rendendo, in tal modo, impossibile ogni controllo sull’esattezza e sulla logicità del suo ragionamento” CASO [1] L’incaricato per la riscossione notificava alla s.r.l. contribuente il fermo amministrativo a tutela di diverse cartelle di pagamento e avvisi di addebito notificati fra il 2009 e il 2014, mai onorati. Reagiva la contribuente, protestando plurime irregolarità nella notifica, che ne inficiavano l’esistenza,...
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Impugnazioni
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 10 Giugno 2025
Cass., sez. II, 13 maggio 2025, n. 12695, Pres. ed Est. Mocci Massima: “La deduzione del vizio di omessa pronuncia, ai sensi dell’art. 112 c.p.c., postula, per un verso, che il giudice di merito sia stato investito di una domanda o eccezione autonomamente apprezzabili e ritualmente e inequivocabilmente formulate e, per altro verso, che tali istanze siano state puntualmente riportate nel ricorso per cassazione nei loro esatti termini e non genericamente o per riassunto del relativo contenuto, con l’indicazione specifica, altresì, dell’atto difensivo e/o del verbale di udienza nei quali l’una o l’altra erano state proposte, onde consentire la verifica, innanzitutto, della ritualità e della tempestività e, in secondo luogo, della decisività delle questioni prospettatevi. Pertanto, non essendo detto vizio...
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Procedimenti di cognizione e ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 27 Maggio 2025
Cass., sez. un., 25 aprile 2025, n. 10933, Pres. D’Ascola, Est. Criscuolo [1] Vendita - Vendite speciali di immobili – Prova in genere in materia civile - Onere della prova. Massima: “L’art. 7, 3°co., della legge 28 febbraio 1985, n. 47, nella parte in cui non fa salvo il diritto di ipoteca iscritto a favore del creditore non responsabile dell’abuso edilizio e iscritto in data anteriore alla trascrizione dell’atto di accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione a demolire, è incostituzionale. La confisca edilizia non può estinguere automaticamente il diritto di ipoteca del creditore non responsabile dell’abuso.” CASO [1] Il massimo organo di nomofilachia – investito del ricorso all’esito di un’opposizione agli atti esecutivi avente ad oggetto l’ordinanza del giudice dell’esecuzione di rigetto dell’istanza...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 20 Maggio 2025
Cass., sez. I, 5 febbraio 2025, n. 2840, Pres. Terrusi – Est. Fidanzia [1] Fallimento – Ammissione al passivo – Arbitrato - Lodo. Massima: “Il lodo arbitrale rituale, in quanto pienamente assimilabile ad una sentenza giurisdizionale sin dall’ultima sottoscrizione, a norma dell’art. 824-bis c.p.c., è come tale opponibile alla procedura fallimentare dalla suddetta data, nella quale il provvedimento viene a esistenza e comincia a produrre i suoi effetti.” CASO [1] Una s.r.l. presentava domanda di insinuazione allo stato passivo di un’altra s.r.l. allegando, quale titolo del proprio credito, un lodo arbitrale rituale precedentemente ottenuto, e consacrante l’esistenza di un diritto di credito nei confronti della debitrice fallita. Il giudice delegato, rilevato come il lodo arbitrale non fosse stato reso esecutivo...
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