PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 21 Ottobre 2025
Cass., sez. II, 22 settembre 2025, n. 25917, Pres. Falaschi, Est. Amato [1] Irragionevole durata dei processi – equa riparazione – irrisorietà del danno. Massima: "In tema dell’equa riparazione prevista dalla Legge Pinto per l’irragionevole durata dei processi, il criterio dell’irrisorietà deve essere valutato sia oggettivamente (valore della pretesa) sia soggettivamente (condizioni personali della parte), ma non può mai essere automatico". CASO [1] Una s.p.a. depositava ricorso presso la Corte d’Appello di Napoli per richiedere la corresponsione dell’indennizzo per l’irragionevole durata della procedura concorsuale, alla quale aveva partecipato in veste di creditore chirografario ammesso al passivo per un valore di Euro 34.706,00, aperta dinanzi al Tribunale di Avellino con sentenza del 14 ottobre-8 novembre 2005, e chiusa con decreto pubblicato...
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PROCEDIMENTI DI COGNIZIONE E ADR
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 7 Ottobre 2025
Cass., sez. III, 9 settembre 2025, n. 24867, Pres. Rubino, Est. Guizzi Massima: “L’incapacità a testimoniare - da eccepirsi tempestivamente dalla parte e non rilevabile d’ufficio - resta distinta dalla valutazione della attendibilità del teste, attenendo esse a profili del tutto diversi”. CASO [1] In seguito a un sinistro stradale, il danneggiato proponeva dinanzi al giudice di pace di Imperia domanda risarcitoria nei confronti del soggetto danneggiante e della società assicuratrice dello stesso, addebitandogli l’intera responsabilità di quanto occorso. La dinamica del sinistro veniva confermata da due testimoni dell’attore (terzi trasportati a bordo della vettura del medesimo). La domanda, addebitata la responsabilità del sinistro all’attore, veniva rigettata, con decisione confermata all’esito dell’appello proposto dinanzi al Tribunale d’Imperia. In particolare, nella...
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IMPUGNAZIONI
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 23 Settembre 2025
Cass., sez. III, 24 luglio 2025, n. 21107, Pres. Rubino, Est. Valle [1] Appello – mezzi di prova – ammissibilità. Massima: “In sede di appello, la Corte territoriale non può basare il proprio convincimento su prove già dichiarate inutilizzabili dal giudice di primo grado, senza aprire il contraddittorio tra le parti in ordine all’utilizzabilità di tali prove”. CASO [1] La decisione che si commenta scaturisce da un giudizio promosso per ottenere il risarcimento del danno subito da una persona fisica a seguito di una caduta causata da un tombino scoperto. Tale procedimento, nell’ambito del quale il Comune convenuto chiamava in causa la società gestrice dell’acquedotto, si concludeva con sentenza del Tribunale di Bari di rigetto della domanda proposta. La sentenza...
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CRISI DI IMPRESA
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 16 Settembre 2025
Cass., sez. un., 25 aprile 2025, n. 10933, Pres. D’Ascola – Est. Criscuolo [1] Imposta sui redditi - Imposta reddito società – Vendita – Vendite speciali di immobili – Prova in genere in materia civile – Onere della prova. Massima: “L’art. 7, terzo comma, della legge 28 febbraio 1985, n. 47, nella parte in cui non fa salvo il diritto di ipoteca iscritto a favore del creditore non responsabile dell’abuso edilizio e iscritto in data anteriore alla trascrizione dell’atto di accertamento dell’inottemperanza all’ingiunzione a demolire, è incostituzionale. La confisca edilizia non può estinguere automaticamente il diritto di ipoteca del creditore non responsabile dell’abuso.” CASO [1] La pronuncia in epigrafe, conformandosi alla sentenza di Corte Cost., 3 ottobre 2024, n. 160...
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IMPUGNAZIONI
di Valentina Baroncini, Professore associato di Diritto processuale civile presso l'Università degli Studi di Verona
- 9 Settembre 2025
Cass., sez. III, 23 luglio 2025, n. 20786, Pres. Rubino Est. Guizzi [1] Appello – domande ed eccezioni nuove – nuovi documenti – ammissibilità. Massima: "Il divieto di produzione di nuovi documenti in appello, di cui al vigente testo dell’art. 345, comma 3, c.p.c., può essere superato solo ove il giudice accerti che non era possibile provvedere al tempestivo deposito nel giudizio di primo grado, per causa non imputabile alla parte, restando a tal fine ininfluente l’indispensabilità del documento ai fini del decidere". CASO [1] La decisione che si commenta scaturisce da un giudizio promosso per ottenere da una compagnia assicuratrice il risarcimento del danno subito in conseguenza di un incidente stradale occorso mentre l’attore e una collega, terza trasportata...
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