DIRITTO E REATI SOCIETARI

Nessun diritto di recesso per il socio che ha concorso alla realizzazione dell’operazione

Cass. civ., Sez. I, Sentenza, 14 novembre 2025, n. 30133 Parole chiave: Società di capitali – Deliberazione assembleare – Recesso del socio – Concorso del socio alla deliberazione – Esclusione del diritto di recesso del socio Massima: “In tema di società di capitali, la previsione dell’art. 2437, comma 1, cod. civ., come novellato dal D. Lgs. n. 6 del 2003, secondo cui “hanno diritto di recedere, per tutte o parte delle loro azioni, i soci che non hanno concorso alle deliberazioni riguardanti (…)”, deve intendersi riferita sia alla fattispecie in cui la “deliberazione” assembleare abbia costituito un avvenimento considerato in sé stesso, cioè un fatto puntuale nel tempo, sia all’ipotesi in cui la medesima “deliberazione” abbia costituito l’ultimo atto di una…

Continua a leggere...

La cancellazione di una società dal registro delle imprese, con conseguente estinzione della stessa, comporta altresì l’estinzione automatica dei crediti della società medesima?

Cass. civ., Sez. Unite, Sentenza, 16/07/2025, n. 19750 Parole chiave: estinzione della società – cancellazione volontaria della società dal registro delle imprese – fenomeno successorio – bilancio di liquidazione della società – mere pretese – crediti incerti ed illiquidi Massima: “La cancellazione di una società dal registro delle imprese, con conseguente estinzione della società stessa, non comporta l’estinzione automatica dei crediti della stessa. Tali crediti sono trasferiti ai soci, salvo che il creditore abbia inequivocamente manifestato la volontà di rimettere il debito, comunicandola al debitore. La mancata iscrizione del credito nel bilancio di liquidazione non giustifica di per sé la presunzione di avvenuta rinuncia, e incombe al debitore convenuto in giudizio dall’ex-socio l’onere di allegare e provare la sussistenza dei presupposti…

Continua a leggere...

S.r.l. con assemblea non funzionante, causa di scioglimento della società e clausola compromissoria

Tribunale di Milano, 6 maggio 2025, Pres. e rel. Mambriani Parole chiave Società a responsabilità limitata – Assemblea – Impossibilità di funzionamento – Causa di scioglimento – Clausola compromissoria – Incompetenza del giudice – Competenza degli arbitri Massima: “In materia di s.r.l., laddove lo statuto contenga una clausola compromissoria dall’ampia formulazione, anche le questioni concernenti l’esistenza di una causa di scioglimento della società sono di competenza degli arbitri, con la conseguenza che il giudice adito deve dichiarare la propria incompetenza in favore di quella del collegio arbitrale”. Disposizioni applicate Art. 2484 c.c. (cause di scioglimento), art. 838 bis c.p.c. (oggetto ed effetti di clausole compromissorie statutarie) CASO Una s.r.l. presenta 3 soci, con la seguente ripartizione del capitale: 50%, 25%…

Continua a leggere...

Soci illimitatamente responsabili e beneficium excussionis: non opera se il titolo giudiziale è divenuto definitivo nei confronti dei soli soci

Cassazione civile, Sezione III, Sentenza n. 27367 del 13 ottobre 2025 Parole chiave: beneficio di preventiva escussione – società in nome collettivo – snc – titolo esecutivo – giudicato – opposizione a decreto ingiuntivo – precetto – opposizione a precetto – soci illimitatamente responsabili – beneficium excussionis – azione esecutiva Massima: “In caso di decreto che ingiunga il pagamento di una somma di denaro ad una società in nome collettivo ed ai suoi soci illimitatamente responsabili, in via tra loro solidale, ma diretta e incondizionata, non opera il beneficio della preventiva escussione a favore dei soci intimati in base al monitorio divenuto definitivo nei loro confronti, essendo la fonte dell’obbligazione dei soci non il rapporto sociale, ma il titolo giudiziale…

Continua a leggere...

Presunzione di distribuzione degli utili extrabilancio nelle società di capitali a ristretta base azionaria ed estraneità del contribuente rispetto alla gestione sociale

Cassazione civile sez. trib. – 02/02/2025, n. 2464 Massima: “In materia di società di capitali a ristretta base azionaria è ammissibile la presunzione di distribuzione degli utili extrabilancio ai soci, incombendo su questi ultimi la prova della mancata distribuzione degli utili (in quanto accantonati o reinvestiti dalla società) o della totale estraneità del contribuente rispetto alla gestione sociale”. Parole chiave: Avviso di accertamento – presunzione di distribuzione utili extrabilancio – società di capitali – ristretta base azionaria – prova contraria. CASO La vicenda in esame trae origine dalla notifica, da parte della Guardia di Finanza ad una S.r.l., di quattro avvisi di accertamento relativi alla rideterminazione del maggior reddito della società, i quali, non impugnati dalla società, sono diventati definitivi….

Continua a leggere...

Come si qualifica ed in cosa consiste la responsabilità del collegio sindacale per omissione dei dovuti controlli?

Cass. pen., Sez. V, Sent., 02/10/2025, n. 32560 Parole chiave: collegio sindacale – reato di bancarotta – responsabilità per omesso controllo – amministratori di società – libri e scritture contabili – falsi in bilancio Massima: “I componenti del collegio sindacale di una società fallita rispondono per concorso nei reati di bancarotta se, omettendo i dovuti controlli, hanno consentito agli amministratori di porre in essere condotte illecite. La responsabilità dei sindaci si estende non solo alla verifica formale della contabilità, ma anche alla congruità della stessa rispetto alla realtà aziendale”. Disposizioni applicate: art. 2409 c.c. – art 2403 c.c. – artt. 217, comma primo, n. 4, e 224 legge fall. CASO E QUESTIONI La controversia oggetto della pronuncia in commento inerisce all’impugnazione della sentenza resa dalla…

Continua a leggere...

Il consigliere cessato dalla carica per effetto della clausola statutaria simul stabunt simul cadent non ha diritto al risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. I, Ord. 16/01/2025, n. 1121 Riferimenti normativi: artt. 2386, 2409 duodecies c.c. Massima: “La cessazione dalla carica dei membri del consiglio di sorveglianza di una s.p.a. per effetto di una clausola statutaria simul stabunt simul cadent non è equiparabile ad un’implicita revoca senza giusta causa degli stessi, con la conseguenza che a loro favore non sorge alcun diritto al risarcimento del danno, a meno che non provino l’impiego abusivo della clausola in loro danno”. Parole chiave: società per azioni – consiglio di sorveglianza – revoca consiglieri – clausola statutaria simul stabunt simul cadent CASO E QUESTIONI La vicenda trae origine dalla cessazione dalla carica di due membri del consiglio di sorveglianza di una spa, scaturita dalla revoca,…

Continua a leggere...

Revoca dell’amministratore di S.r.l.: facciamo il punto?

Tribunale Brescia, Sentenza, 9 luglio 2025, n. 3004 Parole chiave: Società – Statuto – Socio in genere – Amministratore Massima: “Gli amministratori di una società sono tenuti ad accertare tempestivamente il verificarsi di una causa di scioglimento e a iscrivere la relativa dichiarazione nel registro delle imprese senza indugio. La pubblicazione del bilancio non esonera dall’obbligo di accertamento e iscrizione della causa di scioglimento. Il mancato adempimento di tali obblighi può determinare una responsabilità risarcitoria nei confronti della società, dei soci, dei creditori sociali e dei terzi.” Disposizioni applicate: Artt. 1725, 2383 e 2475 codice civile All’occasione dell’impugnazione da parte di un ex amministratore di S.r.l. della delibera assembleare che ne aveva disposto la revoca, la sezione imprese del Tribunale…

Continua a leggere...

L’azione di ripetizione tra società di persone e soci, relativa al recupero delle anticipazioni di utili non conseguiti, può essere qualificata quale azione generale di indebito ai sensi dell’art. 2033 c.c.?

Cass. civ., Sez. III, Ord., 21/07/2025, n. 20514 Parole chiave: società di persone – azione di ripetizione dell’indebito – prescrizione ordinaria decennale – utili societari non conseguiti. Massima: “In tema di ripetizione di somme anticipate ai soci di società di persone a titolo di utili non realmente conseguiti, l’azione di restituzione promossa dalla società costituisce una ripetizione di indebito oggettivo ex art. 2033 c.c., non potendosi qualificare come inerente ai diritti derivanti da rapporti sociali, e pertanto è soggetta alla prescrizione ordinaria decennale ex art. 2946 c.c.”. Disposizioni applicate: art. 2033 c.c. – art. 2949 c.c. – art. 2315 c.c. – art. 2949 c.c. La controversia oggetto della sentenza in commento muove da un’azione legale esercitata dall’Amministratore giudiziario e custode delle quote sociali della società…

Continua a leggere...

Estinzione della società e successione processuale: gli ex soci sono legittimati passivi a prescindere dall’effettiva percezione di somme in sede di riparto

Cassazione civile, Sezione III, Ordinanza 17734 del 1° luglio 2025 Parole chiave: estinzione – società – successione – successore universale – responsabilità – somme – riscosse – cancellazione – riparto – legittimazione ad agire – società estinta – società cancellata – utilità – bilancio finale Massima: “In caso di trasferimento del diritto controverso in corso di causa per atto inter vivos a titolo particolare, e successiva estinzione della società cedente, i soci devono essere qualificati come successori a titolo universale nella sola posizione processuale della società estinta, ai sensi dell’art. 110 c.p.c., con conseguente legittimazione a proseguire il giudizio, in applicazione dell’art. 111 c.p.c., quale parte originaria. Tale subentro opera sul piano esclusivamente processuale e attiene alla regolare prosecuzione del…

Continua a leggere...