SOCIETÀ E FALLIMENTO

Reati 231: la prescrizione si interrompe con la richiesta di rinvio al giudizio depositata

Cass. pen., Sez. IV, Sentenza, 31 gennaio 2022, n. 3287 Parole chiave: Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società – Associazioni o enti privi di personalità giuridica – In genere – Prescrizione penale Massima: “Con riferimento agli illeciti di cui al D. Lgs. n. 231 del 2001, la richiesta di rinvio a giudizio, in quanto atto di contestazione dell’illecito amministrativo, interrompe, per il sol fatto della sua emissione, la prescrizione e ne sospende il decorso dei termini fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio.” Disposizioni applicate: Artt. 22 e 59 del D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001, art. 2945 c.c. Nel caso in esame, il Tribunale di prime cure aveva ritenuto che non si…

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I presupposti e l’onere della prova sottesi all’azione di responsabilità ex art. 2476 c.c.  

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 1587/2020 pubbl. il 11/11/2020, RG n. 14048/2018. Parole chiave: azione di responsabilità – società a responsabilità limitata – gravi irregolarità –– mala gestio – irregolarità gestionali Massima: “La norma di cui all’art. 2476 c.c. contempla una responsabilità degli amministratori in termini colposi, come emerge chiaramente dal primo comma della disposizione menzionata, in cui si fa riferimento alla inosservanza dei doveri quale criterio di valutazione e di imputazione della responsabilità, e dalla circostanza che il prosieguo della norma consente all’amministratore di andare esente da responsabilità, fornendo la prova positiva di essere immune da colpa. Il comportamento rilevante ai fini dell’esercizio dell’azione di responsabilità è solamente quello che abbia causato un…

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Ammessa la modifica soggettiva del RTI se il mandatario o una delle mandanti anche in fase di gara perde i requisiti di partecipazione previsti dall’art.80 D.Lgs. n. 50/2016

Cons. St., A.P., 25 gennaio 2022, n. 2 – Pres. Patroni Griffi, Est. Forlenza Parole chiave Contratti pubblici – raggruppamenti temporanei – perdita requisiti partecipazione – procedure concorsuali. Massima: “La modifica soggettiva del raggruppamento temporaneo di imprese, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione ex art. 80 D. Lgs. 18 aprile 2016 n. 50 da parte del mandatario o di una delle mandanti, è ammessa non solo in sede di esecuzione ma anche nella fase di gara”. Riferimenti normativi Art. 48, co. 17 Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – Art. 48, co. 18 Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – Art. 48, co. 19ter Codice contratti pubblici (d.lgs. 50/2016)  – art. 80 Codice dei contratti pubblici (d.lgs. 50/2016) CASO La questione…

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Responsabilità dell’amministratore in conflitto di interessi

Cassazione civile, Sezione I, Ordinanza n. 8012 dell’11 marzo 2022. Parole chiave: amministratore – socio – conflitto di interessi – incompatibilità – responsabilità dell’amministratore – mala gestio – business judgement rule – pregiudizio – Massima: “La situazione di conflitto di interessi attiene alla sussistenza di un rapporto di incompatibilità tra le esigenze del rappresentato e quelle personali del rappresentante o di un terzo che egli, a sua volta, rappresenti, e può integrare ipotesi di responsabilità gestoria, tutte le volte che risulti avere il medesimo, perseguendo l’interesse incompatibile con quello della società amministrata, cagionato un danno a quest’ultima”. Disposizioni applicate: articoli 2393-2394 c.c. e 146 Legge Fallimentare Il caso in esame prende le mosse dal comportamento tenuto da Caia, ex amministratrice…

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Rinnovazione della notificazione del ricorso per dichiarazione di fallimento

Cass. 22 febbraio 2022, n. 5858, Pres. Genovese, Est. Terrusi (ord.) Parole chiave: ricorso per dichiarazione di fallimento – notificazione a mezzo PEC da parte della cancelleria – esito negativo – rinnovazione della notificazione a cura del creditore istante – obbligo di reiterare il tentativo a mezzo PEC – non sussiste Massima: “Ai sensi della l.fall., art. 15, se la notificazione a cura della cancelleria all’indirizzo di posta elettronica certificata del debitore sia risultata impossibile o non abbia avuto esito positivo, l’onere della notificazione ricade definitivamente sul solo ricorrente, e va assolto nello specifico modo previsto dalla legge; sicché la rinnovazione della notificazione, che sia stata disposta dal giudice, deve essere effettuata a cura del ricorrente medesimo senza che debba essere…

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Il credito del socio finanziatore di una società di capitali non è esigibile fino a quando non sia superata la situazione prevista dall’art. 2467, comma 2, c.c.

Cass. civ., Sez. I, sentenza del 15 maggio 2019, n. 12994. Parole chiave: Finanziamento del socio – postergazione – crisi. Massima: “La postergazione disposta dall’art. 2467 c.c., opera già durante la vita della società e non solo nel momento in cui si apra un concorso formale con gli altri creditori sociali, integrando una condizione di inesigibilità legale e temporanea del diritto del socio alla restituzione del finanziamento, sino a quando non sia superata la situazione prevista dalla norma. La società è tenuta a rifiutare al socio il rimborso del finanziamento, in presenza della situazione di difficoltà economico-finanziaria indicata dalla legge, ove sussistente sia al momento della concessione del finanziamento, sia al momento della richiesta di rimborso, che è compito dell’organo…

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Legittimazione alla presentazione di proposte concorrenti nel concordato preventivo

Trib. Padova, 2 aprile 2021, Pres. G.G. Amenduni – Rel. M. Sabino Parole chiave: Concordato preventivo – Ammissione – Proposte concorrenti – Legittimazione Massima: “Nel caso in cui un terzo, che non sia operatore finanziario specializzato, proceda all’acquisto a titolo oneroso di crediti, per un ammontare idoneo a consentirgli la formulazione di proposte concorrenti, non può considerarsi violata la riserva di attività finanziaria stabilita dall’art. 106 T.U.B., né può conseguentemente affermarsi la nullità dei relativi contratti di cessione dei crediti”. Disposizioni applicate Art. 163 l. fall. – Art. 106 T.U.B. Con la pronuncia in commento, il Tribunale di Padova affronta una delle principali problematiche applicative della disciplina delle proposte concorrenti legata all’individuazione dei soggetti legittimati a presentarle nel caso specifico di…

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La delibera in tema di modifica della durata della S.r.l. non rientra fra le cause di recesso previste dall’art. 2437 c.c.

Cass. civ., Sez. I, Sentenza, 24 febbraio 2022, n. 6280 Parole chiave: società – società di capitali – statuto (modificazioni) – socio, in genere Massima: “In tema di recesso del socio dalla società per azioni, la deliberazione di riduzione della durata della società che comporti il passaggio della durata da tempo indeterminato a durata a tempo determinato non attribuisce al socio un autonomo diritto di recesso ex lege alla stregua della disciplina dettata dall’art. 2437, primo comma, lett. e) cod. civ., perché tale effetto consegue solo nel caso di eliminazione delle cause di recesso previste ex lege derogabili e di eliminazione delle ulteriori clausole di recesso specificamente previste dallo statuto, ove consentito (ipotesi che nel caso in esame non ricorrono).”…

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Datio in solutum e revocatoria fallimentare

Corte d’Appello di Venezia, sentenza n. 2165/2021 del 14.07.2021 (pubbl. 30.07.2021)   Parole chiave: datio in solutum; revocatoria fallimentare. Massima: “Non è giuridicamente configurabile che l’obbligazione di pagare il prezzo della compravendita avvenga mediante la restituzione del medesimo bene oggetto del contratto, ossia che “la cosa venduta paghi sé stessa“. Riferimenti normativi: art. 1197 co. 1 cc; art. 67 co. 1 n. 2 LF CASO Con sentenza n. 1965/2017 il Tribunale di Venezia accertava e dichiarava inefficacia nei confronti della massa dei creditori del Fallimento e, conseguentemente, revocava ai sensi dell’art. 67 co. 1 n. 2 del R.D. 16.03.1942 n. 267 tutti i pagamenti che la società – anteriormente al fallimento – aveva eseguito in favore del soggetto concedente a mezzo consegna…

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I presupposti per il controllo giudiziario ex art. 2409 c.c.  

Tribunale di Catanzaro, Sezione Specializzata in materia di Impresa, decreto del 22 settembre 2021 Parole chiave: società di capitali – società a responsabilità limitata – controllo giudiziario – gravi irregolarità –– mala gestio – irregolarità gestionali Massima: “Va esclusa l’applicabilità del controllo giudiziario a tutte quelle irregolarità c.d. informative o puramente formali che, per quanto gravi, non sono idonee a produrre effetti negativi immediati e diretti sul patrimonio o sull’attività sociale. L’intervento del Tribunale ex art. 2409 c.c. è ipotizzabile esclusivamente quando l’operato dell’organo amministrativo si profila come gravemente azzardato nello svolgimento dell’attività di amministrazione, con conseguente prevedibile verificarsi di conseguenze fortemente negative per la società (come, ad esempio, in presenza di operazioni che esulano palesemente dall’oggetto sociale o che…

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