Diritto e reati societari

Ponte Morandi: esclusi gli enti, imputati ex D. Lgs. n. 231 del 2001, come responsabili civili

Tribunale Genova, Sez. II, Ordinanza, 19 settembre 2022 Parole chiave: incidente probatorio – responsabilità amministrativa da reato dell’ente – responsabilità civile – responsabile civile e civilmente obbligato per la pena pecuniaria Massima: “Il responsabile civile ha diritto ad essere estromesso ex art. 86 c.p.p. anche laddove abbia partecipato all’assunzione delle prove nella qualità di soggetto indagato dell’illecito amministrativo di cui all’art. 25 septies D. Lgs. n. 231 del 2001, in quanto ciò che rileva al fine dell’operatività dei meccanismo di estromissione è la veste formale nella quale la partecipazione all’assunzione della prova è avvenuta, dipendendo solo da essa lo specifico contenuto del mandato ricevuto dal difensore e la strategia difensiva da adottare, in ragione delle differenze strutturali tra la responsabilità amministrativa…

Continua a leggere...

Da indizi probatori gravi, precisi e concordanti può essere desunta la qualità di socio occulto

Tribunale delle Imprese di Bologna, Sentenza n. 138/2022 pubbl. il 17/01/2022. Parole chiave: Società di capitali – socio occulto – presunzioni – indizi probatori – onere della prova. Massima: “La mera prestazione di garanzie non può essere, di per sé, considerata quale chiaro sintomo di una partecipazione de facto alla società garantita, ma qualora tale circostanza sia incontestata ed incontrovertibile, oltre che corroborata da altrettanto validi apporti probatori, gravi, precisi e concordanti, può essere valutata dal Giudice, ex art. 2729 c.c., quale indice rivelatore in capo al garante della qualità di socio occulto”. Disposizioni applicate: 2729 c.c. Con il giudizio in esame, una S.r.l. ha proposto opposizione ad un decreto ingiuntivo ottenuto dall’ex amministratore della medesima che, in forza di…

Continua a leggere...

La rimozione di vincoli alla circolazione delle azioni legittima il recesso del socio ex art. 2437 c. 2 lett b) c.c. indipendentemente dalla sua rilevanza sostanziale

Cassazione civile, Sezione I, Sentenza n. 20546 del 27 giugno 2022. Parole chiave: recesso del socio – vincoli di circolazione delle azioni – rimozione – modifica – statuto –  rilevanza sostanziale – legittimazione – Massima: “Al fine di accertare la legittimità del recesso a norma dell’art. 2437 c. 2 lett b) c.c., è sufficiente verificare se la modifica statutaria abbia rimosso un vincolo alla circolazione delle azioni prima esistente, indipendentemente dal fatto se tale modifica abbia o meno una rilevanza sostanziale rispetto alla precedente disciplina”. Disposizioni applicate: art 2437, comma 2, lett b) c.c. L’ex socio della società Alfa S.p.A. ha convenuto in giudizio quest’ultima società, al fine di far accertare e dichiarare che la modifica della clausola di cui…

Continua a leggere...

Il recesso ad nutum del socio di S.r.l. nelle società con termine prefissato ma lontano nel tempo

Cass. civ., Sez. I, ordinanza del 5 settembre 2022, n. 26060. Parole chiave: recesso del socio – ad nutum – società a responsabilità limitata. Massima: “La possibilità per il socio di una società per azioni di recedere ad nutum sussiste solo nel caso in cui la società sia contratta a tempo indeterminato e non anche a tempo determinato, sia pure lontano nel tempo, convergendo in tal senso sia gli elementi rappresentati dal dato testuale della disciplina del recesso nelle società di capitali sia la prevalenza, sull’interesse del socio al disinvestimento, dell’interesse della società a proseguire nella gestione del progetto imprenditoriale e dei terzi alla stabilità dell’organizzazione imprenditoriale ed all’integrità della garanzia patrimoniale offerta esclusivamente dal patrimonio sociale, non potendo questi…

Continua a leggere...

S.r.l. fallita: l’azione di responsabilità proposta dal socio deve essere proseguita dal curatore, pena la sua improcedibilità

Cass. Civ., Sez. I, ordinanza, 22 giugno 2022, n. 20180 Parole chiave: Azione di responsabilità dei soci –– Legittimazione – Sopravvenuto fallimento della società – Sopravvenuto difetto di legittimazione attiva del socio – Unico soggetto legittimato alla prosecuzione – Prosecuzione dell’azione da parte del curatore – Conseguenze Massima: “In caso di fallimento di S.r.l., è il curatore, ai sensi dell’art. 146, comma 2, lett. a), L. fall., l’unico soggetto legittimato a proseguire l’azione di responsabilità sociale già promossa dal socio, nella qualità di sostituto processuale della società, ai sensi dell’art. 2476, comma 3, c.c.. Ne consegue, che ove il curatore manifesti l’intento di non proseguire l’azione originariamente promossa, la domanda va dichiarata improcedibile per il sopravvenuto difetto di legittimazione attiva dei…

Continua a leggere...

La mancata tenuta delle scritture contabili non esonera il curatore fallimentare dall’onere di dimostrare il nesso di causalità tra il dissesto e la condotta degli amministratori

Corte di Cassazione, Sez. I civ., 12 maggio 2022, n. 15245 – Pres. Francesco A. Genovese Parole chiave: Società di capitali – scritture contabili – azione di responsabilità – mala gestio – onere della prova. Massima: “nell’azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare a norma dell’art. 146 c. 2° L. Fall., la mancata o irregolare tenuta delle scritture contabili, pur se addebitabile all’amministratore convenuto, non giustifica che il danno risarcibile sia determinato e liquidato nella misura corrispondente alla differenza tra il passivo accertato e l’attivo liquidato in sede fallimentare, potendo tale criterio essere utilizzato solo quale parametro per una liquidazione equitativa, ove però ne sussistano le condizioni, e sempreché il ricorso a tale criterio sia, in ragione delle circostanze del…

Continua a leggere...

Il socio di una S.p.A. può impugnare le delibere del C.d.A. solo se direttamente lesive dei diritti del socio stesso

Tribunale di Catanzaro, Sezione Specializzata in materia di Impresa, ordinanza del 27 aprile 2022 Parole chiave: impugnazione – delibera del consiglio di amministrazione – diritto del socio – interesse patrimoniale – lesione del diritto del socio – lesione diretta e immediata – Massima: “In tema di società per azioni, il socio non può tout court impugnare una decisione del consiglio di amministrazione ritenuta illegittima per la violazione da parte degli amministratori di norme legali o statutarie, dovendo il socio sempre dimostrare la lesione diretta ed immediata della delibera consiliare nella propria sfera giuridico-patrimoniale ai sensi dell’art. 2388 c. 4 c.c.”. Disposizioni applicate: articoli 2378, 2377 e 2388 c.c. Con ricorso proposto ai sensi degli artt. 2378, 2377 e 2388 c.c.,…

Continua a leggere...

La riserva non distribuibile ex art. 2426 n. 4 c.c. non può essere utilizzata a copertura delle perdite se dal bilancio risultano iscritte altre riserve che possono far fronte a tali perdite

Cass. civ., Sez. I, sentenza del 5 maggio 2022, n. 14210. Parole chiave: Bilancio – riserva non distribuibile – valore partecipazioni in imprese controllate o collegate. Massima: “La riserva non distribuibile ex art. 2426 n. 4 c.c. è una riserva che deve essere intaccata solo dopo che altre riserve prive del vincolo di non distribuibilità siano state già erose dalle perdite. Laddove, dunque, bilancio recasse iscritte nel netto numerose altre riserve, tali riserve devono essere prioritariamente utilizzate a copertura delle perdite.” Disposizioni applicate: 2426, 2446, 2447 c.c. I soci di Alfa costruttori S.p.A., con delibera di approvazione del bilancio dell’anno X, hanno destinato l’utile netto conseguito in tale esercizio a riserva non distribuibile ai sensi dell’art. 2426, comma 1, n….

Continua a leggere...

Può la riserva da plusvalenza essere utilizzata per la copertura delle perdite?

Cassazione civile, sez. I, 12 Maggio 2022, n. 15087 Parole chiave: Società di capitali – Società per azioni – Bilancio – Contenuto – Criteri di valutazione – Riserve non distribuibili ex art. 2426, comma 1, n. 4, c.c. – Utilizzabilità a riduzione delle perdite – Presupposti – Limiti Massima: “In tema di società di capitali, la riserva costituita, ai sensi dell’art. 2426, comma 1, n. 4, c.c., dalle plusvalenze, derivanti dalla valutazione delle partecipazioni in imprese controllate secondo il criterio del patrimonio netto, ha natura di riserva non distribuibile, basandosi su un valore solo stimato e non ancora realizzato, e può essere utilizzata per la copertura delle perdite solo dopo l’assorbimento di ogni altra riserva distribuibile iscritta in bilancio. (Nella…

Continua a leggere...

La giusta causa di revoca dell’amministratore nelle società di persone

Tribunale di Torino, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Ordinanza del 4 giugno 2021 in esito a procedimento cautelare ex art. 700 c.p.c. (RG n. 8324/2021) Parole chiave: Società di persone – Società Semplice – revoca dell’amministratore – azione di responsabilità – mala gestio – Massima: “La giusta causa di revoca dell’amministratore di società di persone di cui all’art. 2259 c. 3° c.c. viene integrata da qualsiasi evento che costituisca la violazione degli obblighi propri dell’amministratore e incida negativamente sul carattere fiduciario del rapporto di gestione o, comunque, ne renda impossibile il naturale svolgimento”. Non risulta applicabile alle società di persone la disposizione di cui all’art. 2409 c.c., posto che essa trova applicazione solamente in relazione alle società di capitali, anche…

Continua a leggere...