Diritto e reati societari

Comunicazione di informazione privilegiata a carattere preciso e insider trading

Corte di Giustizia dell’Unione Europea, Grande Sezione, Sentenza, 15 marzo 2022, n. 302/20 Parole chiave: Rinvio pregiudiziale – Abuso di mercato – Informazione privilegiata – Informazione avente carattere preciso – Strumenti finanziari – Carattere illecito della comunicazione di un’informazione privilegiata – Eccezioni Massima: “La divulgazione da parte di un giornalista di informazioni privilegiate in merito all’imminente pubblicazione di un articolo relativo ad indiscrezioni su società quotate in borsa è lecita quando è necessaria all’esercizio della professione di giornalista ed avviene nel rispetto del principio di proporzionalità”. Disposizioni applicate: artt. 10 e 21 del Regolamento UE n. 596/2014 Nel caso in esame, un giornalista aveva pubblicato sul sito web di un giornale due articoli che riportavano voci di offerte di acquisto…

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Le modalità di convocazione dell’assemblea dei soci di una S.r.l.

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Sentenza n. 619/2020 pubblicata il 16/04/2020 (RG n. 18611/2018) Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – delibera assembleare – convocazione assemblea – irregolarità della convocazione – nullità della delibera Massima: “E’ legittima la convocazione dell’assemblea da parte del socio di una S.r.l. che abbia la partecipazione di almeno un terzo nel capitale sociale ex art. 2479 c.c.; secondo una parte consistente  della giurisprudenza di merito, tale norma deve essere interpretata estensivamente e la suddetta facoltà di convocazione deve ritenersi esercitabile dal socio sia nel caso di inerzia dell’organo amministrativo, sia in difetto di inerzia, in tutti i casi in cui in cui il socio intenda convocare direttamente l’assemblea…

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Esclusione del socio di una S.r.l.: è nulla la clausola statutaria generica e/o arbitraria

Tribunale di Napoli, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza del 23 marzo 2022. Parole chiave: esclusione del socio – giusta causa – specificità – clausola statutaria – genericità – arbitrarietà – gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dal contratto sociale – Massima: “La clausola di esclusione del socio di una S.r.l. che si limiti a riprodurre le previsioni di cui all’art. 2286 c.c. in tema di società di persone (i.e. “l’esclusione di un socio può aver luogo per gravi inadempienze delle obbligazioni che derivano dal contratto sociale”) è affetta da nullità, dovendo essere specificati nella clausola stessa i presupposti della sua operatività ed in particolare da quali gravi inadempimenti degli obblighi sociali si possa far discendere l’esclusione del socio”….

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La prescrizione del reato presupposto non impedisce l’accertamento della responsabilità amministrativa della persona giuridica

Cass. pen., Sez. VI, sentenza del 9 ottobre 2020, n. 28210 Parole chiave: Prescrizione – reato presupposto – responsabilità amministrativa della persona giuridica. Massima: “In tema di responsabilità degli enti, in presenza di una declaratoria di prescrizione del reato presupposto, il giudice, ai sensi dell’art. 8, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231, deve procedere all’accertamento autonomo della responsabilità amministrativa della persona giuridica nel cui interesse e nel cui vantaggio l’illecito fu commesso che, però, non può prescindere da una verifica, quantomeno incidentale, della sussistenza del fatto di reato.” Disposizioni applicate: Artt. 157, 319, 321 c.p.; art. 8, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 8 giugno 2001 n. 231 Il Decreto Legislativo 231/2001, che ha introdotto…

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Consiglieri tutti senza deleghe? Rispondono comunque solidalmente per gli illeciti deliberati o posti essere dal consiglio di amministrazione

Cass. Pen., Sez. III, Sentenza, 28 marzo 2022, n. 11087 Parole chiave: Società – Consiglio di Amministrazione – Amministratori – Imposte e tasse in genere – Reati tributari – Sequestro preventivo Massima: “A meno che l’atto non rientri nelle attribuzioni delegate al comitato esecutivo o taluno dei consiglieri che ne sono parte, tutti i componenti del consiglio di amministrazione rispondono – salvo il meccanismo di esonero contemplato dall’art. 2392 c.c., comma 3 che prevede l’esternazione e l’annotazione dell’opinione in contrasto da parte del consigliere dissenziente nonché immune da colpa – degli illeciti deliberati dal consiglio anche se in fatto non decisi o compiuti da tutti i suoi componenti”. Disposizioni applicate: art. 2381 c.c., art. 2392 c.c., art. 2, D. Lgs. n. 74/2000 Nel…

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Doveri e responsabilità del liquidatore di una società di capitali

Corte d’Appello di Milano, Sezione Specializzata in materia d’Impresa, Sentenza n. 2660/2021 pubblicata il 16/09/2021 (RG n. 1728/2020). Parole chiave: Società di capitali – Società a responsabilità limitata – liquidazione – liquidatore – par condicio creditorum – prelazione – azione di responsabilità – amministrazione – mala gestio. Massima: “Il liquidatore di società di capitali ha il dovere di procedere ad un’ordinata liquidazione del patrimonio sociale, pagando i debiti secondo il principio della “par condicio creditorum”; in particolare, egli ha l’obbligo di accertare la composizione dei debiti sociali e di riparare eventuali errori od omissioni commessi dagli amministratori nel rappresentare la situazione contabile e patrimoniale della società, riconoscendo debiti eventualmente non appostati nei bilanci e graduando l’insieme dei debiti sociali, dopo…

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Responsabilità degli enti in forza del D.lgs. 231/2001: la cancellazione della società dal registro delle imprese non determina l’estinzione dell’illecito

Cassazione penale, Sezione IV, Sentenza n. 9006 del 17 marzo 2022 Parole chiave: responsabilità dell’ente – cancellazione della società – estinzione dell’illecito – estinzione fisiologica e non fraudolenta – morte della persona fisica – Massima: “La cancellazione dal registro delle imprese della società alla quale si contesti (nel processo penale che si celebra anche nei confronti di persone fisiche imputate di lesioni colpose con violazione della disciplina antinfortunistica) la violazione del D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231, art. 25-septies, comma 3, in relazione al reato di cui all’art. 590 c.p., che si assume commesso nell’interesse ed a vantaggio dell’ente, non determina l’estinzione dell’illecito alla stessa addebitato”. Disposizioni applicate: art. 25-septies c. 3 D.lgs. n. 231 del 8 giugno 2001, art….

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L’annullamento del contratto stipulato da una società di capitali in conseguenza di conflitto di interessi

Cass. civ., Sez. II, ordinanza del 21 marzo 2022, n. 9054. Parole chiave: Amministratore – Società per azioni – conflitto di interessi. Massima: “L’art. 1394 c.c. rappresenta la base giuridica dell’azione di annullamento di un contratto stipulato in conflitto di interessi laddove il conflitto di interessi si manifesta al momento dell’esercizio del potere rappresentativo (es. in assenza di deliberazione), la prova del conflitto è raggiungibile per mezzo di presunzioni semplici e in assenza di deliberazioni è chiaro come non assuma valore, ai fini della convalida del contratto, la conoscenza del conflitto di interessi da parte di un organo deliberativo di una società.” Disposizioni applicate: Artt. 1394, 1399, 2373, 2391 e 2729 c.c. Con l’ordinanza in commento, la Cassazione fornisce interessanti…

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Reati 231: la prescrizione si interrompe con la richiesta di rinvio al giudizio depositata

Cass. pen., Sez. IV, Sentenza, 31 gennaio 2022, n. 3287 Parole chiave: Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche e delle società – Associazioni o enti privi di personalità giuridica – In genere – Prescrizione penale Massima: “Con riferimento agli illeciti di cui al D. Lgs. n. 231 del 2001, la richiesta di rinvio a giudizio, in quanto atto di contestazione dell’illecito amministrativo, interrompe, per il sol fatto della sua emissione, la prescrizione e ne sospende il decorso dei termini fino al passaggio in giudicato della sentenza che definisce il giudizio.” Disposizioni applicate: Artt. 22 e 59 del D. Lgs. n. 231 dell’8 giugno 2001, art. 2945 c.c. Nel caso in esame, il Tribunale di prime cure aveva ritenuto che non si…

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I presupposti e l’onere della prova sottesi all’azione di responsabilità ex art. 2476 c.c.  

Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 1587/2020 pubbl. il 11/11/2020, RG n. 14048/2018. Parole chiave: azione di responsabilità – società a responsabilità limitata – gravi irregolarità –– mala gestio – irregolarità gestionali Massima: “La norma di cui all’art. 2476 c.c. contempla una responsabilità degli amministratori in termini colposi, come emerge chiaramente dal primo comma della disposizione menzionata, in cui si fa riferimento alla inosservanza dei doveri quale criterio di valutazione e di imputazione della responsabilità, e dalla circostanza che il prosieguo della norma consente all’amministratore di andare esente da responsabilità, fornendo la prova positiva di essere immune da colpa. Il comportamento rilevante ai fini dell’esercizio dell’azione di responsabilità è solamente quello che abbia causato un…

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