PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Nella conversione del pignoramento si tiene conto dei creditori intervenuti anche successivamente all’istanza del debitore, ma prima dell’udienza fissata per l’ammissione del debitore alla conversione

Cassazione civile, sesta sez., ordinanza del 13 gennaio 2020, n. 411; Pres. Frasca; Rel. D’Arrigo Nella determinazione delle somme dovute per la conversione del pignoramento, si deve tenere conto anche dei creditori intervenuti successivamente all’istanza, fino all’udienza in cui il giudice provvede (ovvero si riserva di provvedere) sulla stessa con l’ordinanza di cui dell’art. 495, comma 3, c.p.c. Caso In data 26 settembre 2014 il debitore esecutato C.F. faceva richiesta di conversione del pignoramento ai sensi dell’art. 495 c.p.c. Il Giudice dell’esecuzione fissava l’udienza del 27 novembre 2014 per provvedere sull’istanza. Nel frattempo, in data 31 ottobre 2014, Italfondiario s.p.a. interveniva nel processo esecutivo. Il Giudice dell’esecuzione, provvedendo ex art. 495, co. 3, c.p.c., determinava le somme dovute per la…

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Preliminare di compravendita e pericolo di evizione

Cass. civ., sez. II, 29 novembre 2019, n. 31314 – Pres. San Giorgio – Rel. Carbone Parole chiave: Contratto preliminare – Trascrizione di domanda giudiziale – Pericolo di evizione – Sussistenza – Rifiuto del promissario acquirente di stipulare il contratto definitivo – Legittimità  Massima: Nel preliminare di compravendita, in applicazione analogica dell’art. 1481 c.c., il promissario acquirente può rifiutarsi di addivenire alla stipula del definitivo qualora sussista un pericolo concreto e attuale di evizione del bene promesso, anche se tale pericolo non sia stato determinato da colpa del promittente venditore. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1351, 1460, 1481. Caso Il 25 novembre 2005 veniva concluso un contratto preliminare di compravendita avente per oggetto un’unità abitativa facente parte di un complesso…

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Azione possessoria del condominio per immissione di fumi e odori nei confronti del conduttore di un immobile

Tribunale Civile di Milano, Sez. 4^, 20.11.2019 n.5424, estensore dott.ssa M. Andretta Condominio – attribuzioni dell’amministratore – manutenzione nel possesso – parti comuni –art.1130, n. e 4;  1170 c.c.; 669 ter e 703 cpc. “Sussiste la legittimazione in giudizio del ricorrente all’esercizio dell’azione possessoria in esame, TRATTANDOSI DI AZIONE VOLTA ALLA CONSERVAZIONE DI UN BENE COMUNE ED AL RISPETTO DEL REGOLAMENTO CONDOMINIALE e, dunque, rientrante nelle attribuzioni dell’amministratore condominiale (art.1130, nn.1 e 4 c.c.).” Caso A causa dell’apertura di un esercizio commerciale presso uno stabile condominiale da parte di un conduttore per lo svolgimento di attività di ristorazione senza somministrazione, con preparazione di cibi da asporto, veniva a crearsi una situazione di generale intollerabilità di utilizzo del cortile comune da…

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La tutela dell’abitazione del debitore: l’evoluzione normativa dal Codice della crisi e dell’insolvenza al processo esecutivo immobiliare – II parte

Leggi la prima parte dell’articolo Il nuovo ordine di liberazione Il legislatore, con le modifiche apportate all’art. 560 cpc in materia di liberazione dell’immobile, ha affidato la delicata fase completamente al custode. La liberazione dell’immobile, fino alle procedure esecutive immobiliari iniziate prima del 11.02.2019, è disposta dal giudice dell’esecuzione, con provvedimento impugnabile ai sensi dell’art. 617 cpc, quando ritiene di non autorizzare il debitore a continuare ad abitare l’immobile stesso. Nonostante l’utilizzo del verbo “abitare”, la liberazione dell’immobile può essere adottata per ogni tipo di immobile, anche se adibito ad attività di impresa, arte o professione. La liberazione dell’immobile è in favore dell’aggiudicatario o l’assegnatario o l’acquirente e senza oneri per questi, da ciò appare chiaro che le spese di…

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La violazione delle norme sulla notificazione costituisce eccezione de iure tertii, che può essere sollevata soltanto dalla parte interessata

Cass. sez. III, 29 Ottobre 2019, n. 27607. Relatore Cons. Dell’Utri Marco [1] Notificazioni e comunicazioni in materia civile – Rinnovazione della notificazione dell’atto di citazione per nullità – Omissione ed erronea Dichiarazione della contumacia omessa od erronea – Eccezione relativa – Possibilità per altro convenuto di sollevarla – Esclusione – Fondamento – (Cost. art. 24, Cod. proc. civ. artt. 112 e 360). La nullità dell’atto di citazione per violazione delle norme sulla notificazione, al pari dell’inosservanza delle prescrizioni sulla costituzione regolare del contraddittorio nei confronti di altro convenuto, con conseguente dichiarazione erronea di contumacia, costituiscono eccezioni c.d. “de iure tertii” deducibili soltanto dalla parte direttamente interessata e non da altro convenuto. CASO [1] Avverso la sentenza della Corte d’Appello…

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La responsabilità civile per la lesione del diritto all’onore e alla reputazione

Cass. civ. Sez. III, 29 ottobre 2019, n. 27592 – Pres. Spirito – Rel. Rossetti [1] Diffamazione a mezzo stampa – Diritto all’onore – Diritto alla reputazione – Continenza verbale – Scriminante – Responsabilità civile – Verità putativa – Interesse pubblico alla diffusione – Diritto di cronaca e critica (Cod. civ. art. 2043 c.c.) [1] “L’esimente della verità putativa dei fatti narrati, idonea ad escludere la responsabilità̀ dell’autore d’uno scritto offensivo dell’altrui reputazione, sussiste solo a condizione che: a) l’autore abbia compiuto ogni diligente accertamento per verificare la verosimiglianza dei fatti riferiti; b) l’autore abbia dato conto con chiarezza e trasparenza della fonte da cui ha tratto le sue informazione, e del contesto in cui, in quella fonte, esse erano…

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Il lastrico solare condominiale: la presunzione di comproprietà ex art. 1117 c.c. può essere vinta soltanto dall’esistenza di un titolo contrario

Corte di Cassazione – Sesta sez. civile-2 – Sentenza n. 22339/2019 Condominio – lastrico solare – parti comuni – la prova della proprietà esclusiva del lastrico solare – presunzione di comproprietà – art. 1117 c.c. “Non ha rilevanza la circostanza per cui nel caso di specie il lastrico sia raggiungibile da una sola unità immobiliare o serva all’uso esclusivo di un singolo condomino; infatti, esso è oggetto di proprietà comune dei diversi proprietari dei piani o porzioni di piano dell’edificio in applicazione della presunzione sancita dall’art. 1117 cod. civ., ove non risulti in contrario, in modo chiaro ed univoco, dal titolo”. “…il catasto è preordinato a fini essenzialmente fiscali, di conseguenza il diritto di proprietà, al pari degli altri diritti…

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La tutela dell’abitazione del debitore: l’evoluzione normativa dal Codice della crisi e dell’insolvenza al processo esecutivo immobiliare – I parte

Uno sguardo all’attuale normativa concorsuale La tutela della casa di abitazione del debitore, nel corso degli anni, anche alla luce della persistente crisi economica, ha indotto il legislatore ad introdurre nell’ordinamento dei contributi normativi atti a salvaguardare il soggetto che, considerato più debole dall’ordinamento, subisce l’espropriazione della propria abitazione. Con l’avvento della L. 3/2012 e con le modifiche alla legge fallimentare intervenute nel 2006, è stata regolamentata la vendita dell’abitazione del debitore soggetto a procedure concorsuali nel rispetto e nei limiti della tutela degli interessi dei creditori. L’art. 47 c. 2 lf dispone che “la casa di proprietà del fallito, nei limiti in cui è necessaria all’abitazione di lui e della sua famiglia, non può essere distratta da tale uso…

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Alcuni chiarimenti sul rilievo in giudizio dell’eccezione di prescrizione estintiva

Cass., sez. III, 12 dicembre 2019, n. 32485, Pres. Amendola – Est. Guizzi [1] Prescrizione estintiva – Dies a quo – Rilievo d’ufficio – Condizioni (art. 101, 112 c.p.c.). La riserva alla parte del potere di sollevare l’eccezione di prescrizione estintiva implica che ad essa sia fatto onere soltanto di allegare l’inerzia del titolare del diritto fatto valere in giudizio e di manifestare la volontà di profittare dell’effetto estintivo, non anche di indicare direttamente o indirettamente le norme applicabili al caso di specie, l’identificazione delle quali spetta al potere-dovere del giudice, al cui rilievo officioso – sebbene previa attivazione del contraddittorio sulla relativa questione – spetta l’individuazione di una norma di previsione di un termine diverso. CASO [1] Alcuni soggetti,…

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Il regime di impugnazione del provvedimento che dichiara l’inammissibilità del ricorso per consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c., condannando la parte ricorrente alle spese

Cassazione civile sez. III – 26/09/2019, n. 23976; Pres. Amendola; Rel. Scrima Consulenza tecnica preventiva – Inammissibilità del ricorso – Condanna alle spese – Ricorso per cassazione – Inammissibile – Reclamo al collegio ex art. 669 terdecies  c.p.c. – Ammissibilità (Cost. art. 111, comma 7; c.p.c. artt. 696, 696 bis, 669 septies, 669 terdecies, 669 quaterdecies). In materia di procedimento di consulenza tecnica preventiva ex art. 696 bis c.p.c., il mancato accoglimento dell’istanza è reclamabile anche in relazione alla sola statuizione sulle spese processuali, ma non è impugnabile con ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 111, comma 7, Cost., trattandosi di provvedimento privo, anche con riferimento alle disposizioni sulle spese, dei caratteri della definitività e della decisorietà. CASO R.F. e…

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