PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La condotta imprudente del beneficiario della garanzia può liberare il fideiussore dalla propria obbligazione

Cass. civ., sez. III, 12 dicembre 2019, n. 32478 – Pres. Vivaldi – Rel. Sestini Parole chiave: Contratto di appalto – Polizza fideiussoria a garanzia dell’inadempimento dell’appaltatore – Pagamento del saldo del corrispettivo nonostante la presenza di vizi e difetti – Condotta lesiva degli interessi del fideiussore – Sussistenza – Domanda di pagamento proposta dal committente garantito – Rigetto – Legittimità [1] Massima: Gli obblighi di correttezza e di buona fede che permeano la vita del contratto impongono alla parte garantita di salvaguardare la posizione del proprio fideiussore, con la conseguenza che la loro violazione non consente l’esercizio di pretese nei confronti del garante, nella misura in cui la sua posizione sia stata aggravata dal garantito. Disposizioni applicate: cod. civ.,…

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La natura giuridica e gli effetti del regolamento del supercondominio

Cass. civ., sez. II, 10 settembre 2019, n. 30246 – Pres. Felice – Rel. Scarpa [1] Comunione – Diritti reali – Condominio negli edifici – Regolamento di condominio – Supercondominio – Clausole delimitanti i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive – Opponibilità ai successivi acquirenti – Condizioni – Fondamento – Configurabilità come atto di liberalità – Esclusione – Ragioni (Cod. civ. artt. 1117, 1117 bis, 1138). [1] “Il regolamento di un supercondominio, predisposto dall’originario unico proprietario del complesso di edifici, accettato dagli acquirenti nei singoli atti di acquisto e trascritto nei registri immobiliari, in virtù del suo carattere convenzionale, vincola tutti i successivi acquirenti senza limiti di tempo, non solo relativamente alle clausole che disciplinano…

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No alla negoziazione assistita obbligatoria per le domande già assoggettate a mediazione obbligatoria

Corte Cost., Sent., ud. 9 ottobre 2019, 12 dicembre 2019, n. 266, Pres. Carosi – Est. Sciarra. [1] Procedimento civile – Negoziazione assistita obbligatoria – Requisiti di necessità ed urgenza del decreto legge – Termine – Procedimenti conciliativi – Motivazione inadeguata sulla rilevanza – Inammissibilità (Cost., artt. 3, 24 e 77; art. 3 d.l. 12 settembre 2014, n. 132, conv. con modificazioni in l. 10 novembre 2014, n. 162; art. 23 d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28) [1] È inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 1, secondo e terzo periodo, d.l. n. 132/14, conv., con mod., in l. n. 162/2014, in riferimento agli artt. 3 e 77 Cost., in quanto l’ordinanza di rimessione non consente la verifica…

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L’azione restitutoria delle somme pagate in forza di un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo poi revocato non va sospesa nelle more dell’impugnazione della sentenza di accoglimento dell’opposizione

Cass, sez. VI, 21/11/2019, n. 30389 (ord.); Pres. Lombardo; Rel. Criscuolo Procedimento d’ingiunzione – Opposizione – Revoca di decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo – Effetto espansivo esterno della riforma – Restituzione delle somme pagate – Sospensione necessaria del processo avente ad oggetto la domanda restitutoria – Rapporto di pregiudizialità-dipendenza – Insussistenza (c.p.c. artt. 282, 295, 336, 337, 653). Il principio secondo cui il diritto alla restituzione delle somme pagate in esecuzione di una sentenza provvisoriamente esecutiva, successivamente riformata in appello, sorge, ai sensi dell’art. 336 c.p.c., per il solo fatto della riforma della sentenza e può essere fatto valere immediatamente, se del caso anche con procedimento monitorio, trova applicazione analogica nei giudizi di opposizione a decreto ingiuntivo, che si concludono con…

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Vendita di beni di consumo e difetto di conformità: il consumatore può esperire l’azione risarcitoria in via autonoma qualora i rimedi primari di cui all’art. 130 Cod. Cons. siano impossibili o eccessivamente onerosi

Cass. civ. Sez. Seconda Sent., 20/01/2020, n. 1082, Pres. Manna, Est. Tedesco Vendita beni di consumo – Consumatore – riparazione o sostituzione impossibile o eccessivamente onerosa – Domanda di risarcimento danno [1]In tema di vendita di beni di consumo affetti da vizio di conformità, ove la riparazione o la sostituzione risultino, rispettivamente, impossibile ovvero eccessivamente onerosa, va riconosciuto al consumatore, benché non espressamente contemplato dall’art. 130, comma 2, cod. consumo, ed al fine di garantire al medesimo uno standard di tutela più elevato rispetto a quello realizzato dalla Direttiva n. 44 del 1999, il diritto di agire per il solo risarcimento del danno, quale diritto attribuitogli da altre norme dell’ordinamento, secondo quanto disposto dall’art. 135, comma 2, del cod. consumo. Disposizioni applicate…

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Funzione sociale del diritto dominicale: tutela del diritto alla salute nel condominio

Tribunale di Taranto, sezione I civile, sentenza 12 giugno 2019 n. 1580 – Giudice Unico Dott.ssa Patrizia G. Nigri Comunione e condominio – proprietà e azione petitoria per la tutela di diritti fondamentali della persona – innovazioni (eliminazione barriere architettoniche) – attivazione procedura condominiale ex lege – presupposti – assenza di deliberazione ad hoc – modifiche della cosa comune a spese proprie del proprietario/comunista – presupposti e limiti – sussiste  Riferimenti normativi: art. 2 e 42 Cost. – art. 832 c.c. – art. 1102 c.c. – art. 1120 c.c. – art. 1136 c.c. – art. 2 L.n. 13/1989  “… la L.n. 13 del 1989 all’art. 2 prevede che “le deliberazioni che hanno per oggetto le innovazioni da attuare negli edifici…

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La domanda di risarcimento del danno da lite temeraria deve essere obbligatoriamente proposta nel giudizio che si ritiene temerariamente iniziato o contrastato

Cass. Civ., sez. I, 9 dicembre 2019, n. 32029, Pres. Giancola – Est. Campese. Responsabilità processuale aggravata – Lite temeraria – Domanda di risarcimento danni ex art. 96 commi 1 e 2 c.p.c. – Ammissibilità in giudizio autonomo e distinto. (Cod. civ. art. 263; Cod. proc. civ. art. 96 commi 1 e 2) La domanda di risarcimento danni ex art. 96 c.p.c., poiché riguardante un’attività processuale, non può costituire l’oggetto di un giudizio autonomo e distinto rispetto a quello che si ritiene temerariamente iniziato o contrastato, dovendo essere necessariamente formulata, invece, in quest’ultimo. Ciò, anche in considerazione dei principi generali di economia processuale e non contraddittorietà. CASO Il Tribunale di Napoli, con sentenza divenuta cosa giudicata, accoglieva la domanda ex…

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L’opposizione a precetto è ammissibile soltanto se la notificazione del decreto ingiuntivo è inesistente, non se è semplicemente nulla

Cassazione civile, Sez. VI, Ordinanza 15 novembre 2019, n. 29729. Pres. Frasca, Estensore D’Arrigo Ingiunzione (procedimento per) – Notificazione a precedente indirizzo di residenza – Inesistenza della notificazione – Non sussiste – Nullità della notificazione – Sussiste – Opposizione a precetto – Inammissibilità – Opposizione tardiva a decreto ingiuntivo – Ammissibilità La nullità della notificazione del decreto ingiuntivo non determina in sé l’inesistenza del titolo esecutivo e, pertanto, non può essere dedotta mediante opposizione a precetto o all’esecuzione intrapresa in forza dello stesso, ai sensi degli artt. 615 e 617 c.p.c., restando invece attribuita alla competenza funzionale del giudice dell’opposizione al decreto – ai sensi dell’art. 645 c.p.c. e, ricorrendone le condizioni, dell’art. 650 c.p.c. – la cognizione di ogni…

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La responsabilità dell’hosting provider

Cass. civ. Sez. I, 19 marzo 2019, n. 7708 – Pres. Genovese – Rel. Nazzicone [1] Responsabilità – Hosting provider – Diritto d’autore – Proprietà intellettuale – Conoscenza legale dell’illecito – Illiceità dell’altrui condotta – Possibilità di attivarsi – Vigilanza generale e preventiva (D. Lgs. n. 70 del 2003, artt. 16 e 17) [1] “Nell’ambito dei servizi della società dell’informazione, la responsabilità dell’hosting provider, prevista dall’art. 16 D. Lgs. 9 aprile 2003, n. 70, sussiste in capo al prestatore dei servizi che non abbia provveduto all’immediata rimozione dei contenuti illeciti, nonché se abbia continuato a pubblicarli, pur quando ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: a) sia a conoscenza legale dell’illecito perpetrato dal destinatario del servizio, per averne avuto notizia dal titolare…

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Azione possessoria e tutela parti comuni del fabbricato: legittimazione attiva e limiti regolamentari

Tribunale di Milano – Quarta sez. civile – Ordinanza n. 5966/2019 del 17.12.2019 Condominio – parte comune – servitù negativa – legittimazione attiva amministratore di condominio – azioni possessorie – muri perimetrali. “Il regolamento di condominio predisposto dall’originario unico proprietario dell’intero edificio, ove accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli piani e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere convenzionale e vincola tutti i successivi acquirenti non solo con riferimento alle clausole che disciplinano l’uso o il godimento dei servizi o delle parti comuni, ma anche a quelle che restringono i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive, venendo a costituire su queste ultime una servitù reciproca.” “I condomini di un edificio, come l’amministratore loro rappresentante istituzionale,…

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