PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sull’irrilevanza della tacita o espressa accettazione del contraddittorio sulla domanda formulata per la prima volta in appello

Cass., sez. un., 9 gennaio 2020, n. 157, Pres. Petitti, Rel. Genovese Procedimento civile – Appello – Divieto di domande nuove – Principio del doppio grado di giurisdizione – Ordine pubblico – Inammissibilità – Rilievo d’ufficio – Accettazione del contraddittorio irrilevanza (C.p.c. art. 345, 360 Il divieto di proporre domande nuove in appello sancito dall’art. 345 c.p.c., comma 1, in quanto espressione del principio del doppio grado di giurisdizione, costituisce regola di ordine pubblico; conseguentemente, la sua violazione deve essere rilevata anche d’ufficio in sede di legittimità, senza che possa spiegare alcuna influenza l’eventuale accettazione del contraddittorio ad opera della controparte. CASO Il principio di diritto è affermato dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione a definizione di una lunga…

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Non serve esperire la conciliazione obbligatoria per chiedere un decreto ingiuntivo in materia di controversie tra utenti e operatori nelle telecomunicazioni

Cass., Sez. Un., 28 aprile 2020, n. 8240 (Pres. Mammone, Rel. Rubino) Procedimento per ingiunzione – Controversie tra utenti e operatori di servizi di telecomunicazioni – Tentativo obbligatorio di conciliazione – Condizione di procedibilità – Esclusione (C.p.c. art. 633 ss.; art. 1, comma 11, L. 31 luglio 1997, n. 249.) In tema di controversie tra le società erogatrici dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti, non è soggetto all’obbligo di esperire il preventivo tentativo di conciliazione, previsto dall’art. 1, comma 11, della L. 31 luglio 1997 n. 249, chi intenda richiedere un provvedimento monitorio, essendo il preventivo tentativo di conciliazione strutturalmente incompatibile con i procedimenti privi di contraddittorio o a contraddittorio differito. CASO La vicenda prende le mosse da un decreto ingiuntivo richiesto…

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Danno da cose in custodia: il caso fortuito è ravvisabile anche nella condotta del danneggiato

Cass. civ., sez. III, 5 maggio 2020, n. 8478 – Pres. Travaglino – Rel. Valle [1] Responsabilità civile – Danni da cose in custodia – Concorso colposo – Dovere di cautela – Nesso eziologico – Criterio probabilistico di regolarità causale – Evento dannoso – Comportamento imprudente – Caso fortuito – Condotta del danneggiato – Dovere generale di ragionevole cautela (Cod. civ. art. 1227; 2051) [1] “In tema di responsabilità civile per danni da cose in custodia, la condotta del danneggiato, che entri in interazione con la cosa, si atteggia diversamente a seconda del grado di incidenza causale sull’evento dannoso, in applicazione – anche ufficiosa – dell’art. 1227, comma 1, c.c., richiedendo una valutazione che tenga conto del dovere generale di…

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Il punto della Corte di Giustizia Europea: dal “condomino consumatore” verso il “condominio consumatore”

Corte Giustizia Unione Europea, sez. I, Sentenza 2 aprile 2020, n. C- 329/19 Condominio – procedimento principale avanti il Giudice nazionale – clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori – applicabilità al condominio – questione pregiudiziale dinanzi al Giudice europeo – sussiste. Riferimenti normativi: Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) – Direttiva CEE 5 aprile 1993, n. 93/13/CEE – Legge 6 febbraio 1996 n. 52 (c.d. Legge Comunitaria 1994) – Direttiva CEE 25 ottobre 2011, n. 2011/83/UE (c.d. Consumer Rights) – art. 1117, 1129 e 1131 c.c. – D.Lgs. 6 settembre 2005 n. 206 (c.d. Codice del Consumo) – Regolamento CE 04/07/2012 n. 650/2012 “… la Corte ha già dichiarato che una persona diversa da una persona fisica, che…

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L’art. 91 del decreto Cura-Italia e l’esclusione della responsabilità del debitore per ritardi e inadempimenti durante l’epidemia da Coronavirus

Sintesi del focus L’epidemia da Covid-19 e le misure di contenimento del Governo rendono più difficile adempiere ai contratti. Dal punto di vista civilistico, si pone la questione se il debitore risponda dei propri inadempimenti come avviene in situazioni ordinarie, oppure se la sua responsabilità venga alleggerita dalle drammatiche circostanze sanitarie che stiamo vivendo. L’art. 91 del decreto n. 18 del 2020 (“Cura-Italia”) prevede una esclusione della responsabilità del debitore. Si tratta di una disposizione di estrema importanza pratica per tutto il contenzioso che sta per sorgere in relazione ai contratti non correttamente adempiuti durante il periodo di emergenza epidemiologica. Contenuto L’art. 91 del d.l. n. 18 del 2020 recita: “il rispetto delle misura di contenimento di cui al presente…

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L’applicazione non retroattiva del nuovo termine lungo per la revocazione delle decisioni della Corte di Cassazione

Cass., Sez. un., sent., 23 aprile 2020, n. 8091 Pres. Petitti – Rel. Scrima Impugnazioni civili – Revocazione delle sentenze della Corte di cassazione – Termine lungo – Dimezzamento – Applicazione retroattiva – Esclusione (C.p.c. artt. 360, 375, 391-bis; d.l. 31 agosto 2016, n. 168, conv. con modif. in l. 25 ottobre 2016, n. 197, art. 1-bis) [1] Il termine semestrale per la proposizione del ricorso per revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, così ridotto, in sede di conversione del d.l. 31 agosto 2016, n. 168, dalla l. 25 ottobre 2016, n. 197, si applica in relazione ai soli provvedimenti pubblicati dopo l’entrata in vigore della stessa (30 ottobre 2016), in difetto di specifica disposizione transitoria e in applicazione della…

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L’ordinanza provvisoria di rilascio ex art. 665 c.p.c. non è impugnabile, neppure con regolamento di competenza

Cass. civ., Sez. VI – 3, Ord. 05-03-2020, n. 6319 – Pres. Frasca – Rel. Scrima. La questione di competenza, come ogni altra questione volta a contestare la domanda di merito, può ben essere sollevata già nell’udienza di comparizione, anche al fine di contrastare l’accoglimento dell’eventuale istanza finalizzata a conseguire l’ordinanza di rilascio, ma il suo esame è compiuto in quella sede in funzione della sola decisione su tale domanda incidentale. CASO Pr. concedeva in locazione un immobile a P.C.; successivamente intimava alla conduttrice lo sfratto per morosità, convenendola per la convalida dinanzi al Tribunale di Nola. C. si opponeva alla convalida eccependo, ex multis, la pendenza avanti al medesimo Tribunale di un altro giudizio tra le stesse parti, avente…

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L’omessa comunicazione dell’avvenuto concepimento di un figlio può integrare gli estremi della responsabilità civile ex art. 2043 c.c.

Cass. civ., sez. III, 5 maggio 2020, n. 8459 – Pres. Armano – Rel. Olivieri 1] Responsabilità civile – Risarcimento del danno – Omessa comunicazione – Identità genitoriale – Condotta non iure – Danno ingiusto – Dolo – Colpa – Nascituro – Rapporto di filiazione – Illecito extracontrattuale (Cod. civ. art. 2043) [1] “L’omessa comunicazione all’altro genitore, da parte della madre, consapevole della paternità, dell’avvenuto concepimento di un figlio si traduce, ove non giustificata da un oggettivo apprezzabile interesse del nascituro e nonostante tale comunicazione non sia imposta da alcuna norma, in una condotta “non iure” che, se posta in essere con dolo o colpa, può integrare gli estremi di una responsabilità civile ai sensi dell’art. 2043 c.c. poiché suscettibile…

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Rispetto dei limiti di legge e giudizio di intollerabilità delle immissioni sonore

Corte di Cassazione Civile, Sesta sezione, ordinanza 6.02.2020 n.2757 (Presidente L.G. Lombardo, relatore Dott. Milena Falaschi). “In materia di immissioni sonore, mentre è senz’altro illecito il superamento dei limiti di accettabilità stabiliti dalla normativa rilevante in materia, l’eventuale rispetto degli stessi non può far considerare senz’altro lecite le immissioni, dovendo il giudizio sulla loro tollerabilità formularsi alla stregua dei principi di cui all’art 844 c.c.. Invero, se le emissioni acustiche superano, per la loro particolare intensità e capacità diffusiva, la soglia di accettabilità prevista dalla normativa a tutela di interessi della collettività, a maggior ragione le stesse, ove si risolvano in immissioni nell’ambito della proprietà del vicino, devono perciò solo considerarsi intollerabili ai sensi dell’art. 844 cc, e, pertanto, illecite,…

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Responsabilità medica ed emergenza sanitaria

Nel presente contributo, premessa una breve disamina circa l’applicazione giurisprudenziale della legge 8 marzo 2017, n. 24 (c.d. legge Gelli-Bianco) e più in generale delle norme in materia di responsabilità medica, ci si interroga su come l’attuale situazione di emergenza sanitaria che sta colpendo l’intero paese potrà essere valutata nelle già ventilate cause di risarcimento danni da malpractice medica relative a fatti connessi all’infezione da Covid-19. L’applicazione giurisprudenziale della legge 8 marzo 2017, n. 24 (c.d. legge Gelli-Bianco). A poco più di tre anni dalla sua entrata in vigore, la nuova disciplina della responsabilità medica introdotta con la legge 8 marzo 2017, n. 24 (conosciuta come legge Gelli-Bianco), oltre ad essere oggetto di numerosi contributi dottrinali, comincia a trovare applicazione…

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