PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’esimente di cui all’art. 598 cod. pen. non opera per le espressioni offensive contenute negli scritti stragiudiziali

Cass., Sez. III, Ord., ud. 26 giugno 2019, 5 settembre 2019, n. 22184, Pres. Travaglino – Rel. Scoditti [1] Espressioni offensive – Scritti difensivi – Scritti stragiudiziali – Risarcimento del danno – Esimente (cod. proc. civ., art. 89; cod. pen., artt. 51, 595, 598) [1] La scriminante di cui all’art. 598 cod. pen., secondo cui non sono punibili le offese contenute negli scritti presentati o nei discorsi pronunciati dalle parti o dai loro patrocinatori nei procedimenti dinanzi all’Autorità giudiziaria, ovvero dinanzi a un’Autorità amministrativa, quando le offese concernono l’oggetto della causa o del ricorso amministrativo, non trova applicazione agli scritti, che non siano relativi ad una controversia giudiziaria o ad un ricorso amministrativo. CASO [1] La Società Alfa convenne in…

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Estinzione della procedura esecutiva ed effetto interruttivo della prescrizione

Cassazione civile, Sez. III, Sentenza 9 maggio 2019, n. 12239. Pres. Vivaldi, Estensore Porreca Prescrizione civile – Interruzione – Atti interruttivi – In genere – Pignoramento – Effetto interruttivo permanente della prescrizione – Fino alla chiusura anticipata del procedimento esecutivo per causa non riconducibile al creditore procedente – Sussistenza – Effetto interruttivo istantaneo – Condizioni – Fattispecie. In tema di prescrizione, l’effetto interruttivo permanente determinato dall’atto di pignoramento si protrae, agli effetti dell’art. 2945, comma 2, c.c., fino al momento in cui il processo esecutivo abbia fatto conseguire al creditore procedente, in tutto o in parte, l’attuazione coattiva del suo diritto ovvero, alternativamente, fino alla chiusura anticipata del procedimento determinata da una causa non ascrivibile al creditore medesimo, mentre, in caso contrario, all’interruzione deve riconoscersi effetto istantaneo, a…

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Per l’operatività della prelazione pignoratizia è necessaria l’indicazione del credito e dell’oggetto della garanzia

Cass. civ., sez. I, 6 giugno 2019, n. 15421 – Pres. Didone – Rel. Dolmetta Parole chiave: Pegno – Data certa – Regime di prova agevolato – Applicabilità alle banche autorizzate all’esercizio dell’attività bancaria – Condizioni per l’operatività della prelazione – Sussistenza dei requisiti prescritti dall’art. 2787, commi 2 e 3, c.c. – Necessità [1] Massima: La peculiare disciplina dettata dal comma 4 dell’art. 2787 c.c., che consente di provare con ogni mezzo la data di costituzione della garanzia pignoratizia, è applicabile anche alle banche, che possono compiere professionalmente operazioni di credito su pegno, ma non esclude che, affinché la prelazione possa operare, debbano sussistere le altre condizioni prescritte dalla legge e, in particolare, dai commi 2 e 3 del…

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Non sussiste alcuna violazione del diritto all’abitazione nel caso di ingiunzione a demolire un immobile abusivamente realizzato

Corte di Cassazione,  III Sez. Penale, Sentenza del 20 agosto 2019 n.36257, Pres. Luca Ramacci – Rel. Alessio Scarcella Art. 2 Cost. – Art. 42 Cost. – Art. 1022 c.c. – Art. 54  c.p.- Art. 8 CEDU “L’immobile costruito abusivamente va demolito, anche quando costituisce l’abitazione di un’anziana in precarie condizioni economiche”. “Il fondamento della previsione non è quello di sanzionare ulteriormente l’autore dell’illecito, ma quella di eliminare le conseguenze dannose della condotta medesima rimuovendo la lesione del territorio verificatasi”. “In tema di reati edilizi, non sussiste un diritto assoluto all’inviolabilità del domicilio, tale da precludere l’esecuzione dell’ordine di demolizione di un immobile abusivo, finalizzato a ristabilire l’ordine giuridico violato”.[1] FATTO Nella fattispecie in esame, i fatti originano dalla condotta…

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Una palestra di troppo in condominio

Tribunale di Catania, Sez. III civ., Sentenza del 31 gennaio 2019 n. 454 Giudice Onorario dott. Antonino A.M. Milazzo Art. 1138 c.c. – L. n. 220 del 2012 “Il regolamento di condominio predisposto dall’originario unico proprietario dell’intero edificio, ove accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli piani e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere convenzionale e vincola tutti i successivi acquirenti non solo con riferimento alle clausole che disciplinano l’uso o il godimento dei servizi delle parti comuni, ma anche con riferimento a quelle che restringono i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive.”[1] Il regolamento di condominio Il  regolamento condominiale è “ il complesso delle norme alle quali tutti i condomini devono attenersi  nell’uso delle…

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L’omessa segnalazione alle parti di una questione rilevabile d’ufficio e la necessaria prospettazione delle ragioni che avrebbero potuto essere fatte valere dalla parte

Cass., Sez. Prima, Ord., ud. 16 marzo 2018, 24.05.2018, n. 12973 Contraddittorio – questione rilevabile d’ufficio – nullità della sentenza  (cod. proc. civ., art. 101) [1] Affinché l’omessa segnalazione di una questione rilevabile d’ufficio posta alla base della decisione provochi la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa, la parte che se ne avvale deve prospettare in concreto le ragioni che avrebbe potuto far valere nel caso il contraddittorio sulla predetta eccezione fosse stato tempestivamente attivato. CASO La società Alfa, consorziata mandataria della società Beta, propone opposizione allo stato passivo del fallimento di quest’ultima sostenendo di vantare diversi crediti nei confronti della fallita, generati da vari inadempimenti della società Beta che avrebbero causato un danno rilevante alla società…

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Sfratto per morosità – Liquidazione delle spese di lite: il criterio del decisum e del disputatum tra antinomia normativa e integrazione reciproca

Cass. civ. Sez. VI – 3, Ord., (ud. 04-04-2019) 19-07-2019, n. 19606 Rel. Iannello – Pres. Frasca Ai fini della liquidazione delle spese di lite nel giudizio di impugnazione dell’ordinanza provvisoria di rilascio, adottata ex art. 665 c.p.c. a seguito dell’opposizione del conduttore, il valore della causa non è dato dall’ammontare della morosità su cui si fonda l’intimazione di sfratto, ma è costituito dal valore della parte del rapporto controverso tra le parti, ossia dal valore dei canoni scaduti e a scadere per tutta la rimanente durata della locazione. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che, non essendo stati offerti elementi sufficienti per pervenire a tale determinazione, la causa fosse di valore indeterminato). Fatti di causa S.P. promuoveva avanti al…

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Locazione e patto traslativo di imposta: per le Sezioni Unite è valida la clausola contrattuale che obbliga il conduttore a farsi carico di imposte e tasse relative all’immobile locato

Cass. civ., Sezioni Unite, 08 marzo 2019, n. 6882 – Pres. Vivaldi – Rel. Scarano Locazione di immobile ad uso non abitativo – Patto di traslazione di imposta – Nullità ex art. 53 Cost. – Nullità ex art. 79 l. 392/1978 – Validità – Condizioni. (art. 53 Cost.; art. 79 l. 392/1978; art. 1363 c.c.; art. 1366 c.c.; 1369 c.c.) [1] È valida la clausola del contratto di locazione ad uso diverso da abitazione secondo la quale nel corso dell’intera durata del rapporto il conduttore si farà carico di ogni tassa, imposta e onere relativo al bene locato ed al contratto tenendo conseguentemente manlevato il locatore relativamente agli stessi, il quale sarà, invece, tenuto al pagamento delle tasse, imposte e…

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La restituzione del bene immobile concesso al figlio in comodato gratuito, “soccombe” al vincolo di destinazione del bene ad abitazione coniugale ?

Corte d’Appello di Napoli, Sentenza 27 febbraio 2019 n.1004, Pres. Dott.ssa Maria Rosaria Castiglione Morelli, Cons. Rel. Dott.ssa Elvira Bellantoni Art. 1022 c.c. – Art. 1023 c.c. -Art. 1809 c.c. – Art. 2704 c.c. “Ove il comodato di un immobile è stipulato in favore di un nucleo familiare già formato o in via di formazione, ha carattere vincolato alle esigenze abitative familiari, con la conseguenza che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l’eventuale crisi coniugale, salva l’ipotesi di sopravvenienza di un urgente ed imprevisto bisogno ai sensi dell’art. 1809, co.2, c.c.; in tal caso il giudice deve esercitare con la massima attenzione il controllo di proporzionalità e adeguatezza nel comparare le particolari esigenze di…

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L’opposizione al decreto ingiuntivo europeo: il punto dopo le pronunce delle Sezioni Unite nn. 2840 e 2841 del 2019

Il decreto ingiuntivo europeo, rectius l’Ingiunzione di Pagamento Europea (altrimenti nota sotto l’acronimo IPE), è istituto processuale introdotto nel nostro ordinamento con il Regolamento CE n. 1896/2006. Pur senza poter entrare nell’analitica disamina della disciplina regolamentare, è fuor di dubbio che si tratta di una procedura assai semplificata, come dimostra la possibilità che l’istanza di ingiunzione sia depositata anche dalla parte personalmente, senza il ministero del difensore e attraverso la mera compilazione di moduli, altrettanto agevolmente estratti dal sito internet ejustice, senza neppure la necessità di documentare il credito, rispondendo al modello della c.d. monizione pura, basata unicamente sulle allegazioni del creditore che si afferma tale e che la richiede. Nonostante questo, l’IPE è strumento che poco successo ha riscosso…

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