PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Nullità o annullabilità della deliberazione dell’assemblea che ripartisce le spese condominiali: il contrasto giurisprudenziale al vaglio delle Sezioni Unite

Cass. civ. Sez. Seconda, Ordinanza interlocutoria 1/10/2019, n. 24476, Pres. Manna, Est. Scarpa Condominio – Regime invalidità delibere – Invalidità delibera ripartizione oneri condominiali – Nullità o annullabilità – Violazione criteri normativi o regolamentari di suddivisione spese [1] La Seconda Sezione ha trasmesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite di tre questioni, oggetto di contrasto, e precisamente: a) quale sia il regime dell’invalidità afferente la delibera con cui l’assemblea ripartisca gli oneri condominiali in violazione dei criteri normativi o regolamentari di suddivisione delle spese; b) se, nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere debba, o meno, operare, allorché si tratti…

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Inammissibilità del ricorso straordinario per cassazione avverso il provvedimento reso in sede di reclamo cautelare e sull’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo o dell’esecuzione (artt. 615, comma 1, e 624 c.p.c.)

È principio ormai acquisito grazie all’intervento nomofilattico delle Sezioni Unite che il provvedimento con il quale il giudice dell’opposizione all’esecuzione decida sull’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo ex art. 615, c. 1, c.p.c. sia impugnabile con il rimedio del reclamo ai sensi dell’art. 669 terdecies c.p.c. avanti al collegio del tribunale cui appartiene il giudice monocratico o nel cui circondario ha sede il giudice di pace che ha emesso il provvedimento sull’istanza per inibitoria proposta dall’opponente a precetto (v., da ultimo e definitivamente, Cass., sez. un., 23 luglio 2019, n. 19889, con nota di V. Scappini, È reclamabile ex art. 669 terdecies c.p.c. il provvedimento del giudice dell’opposizione a precetto sull’istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo, proposta ai…

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È imputabile alla parte il ritardo della notificazione dovuto a negligenze dell’agenzia di servizi di cui il difensore si avvalga

Cass., sez. VI, 25 settembre 2019, n. 23839, Pres. Genovese – Est. Iofrida [1] Rimessione in termini – Condizioni – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 153). L’istituto della rimessione in termini, previsto dall’art. 153 c.p.c., comma 2 come novellato dalla L. n. 69 del 2009, di più ampia portata rispetto alla norma di cui all’art. 184 bis c.p.c., siccome operante anche con riguardo al termine per proporre impugnazione, richiede comunque la dimostrazione che la decadenza sia stata determinata da una causa non imputabile alla parte, perché cagionata da un fattore estraneo alla sua volontà. CASO [1] A seguito del diniego espresso dalla competente Commissione territoriale alla richiesta di protezione internazionale dallo stesso presentata, un cittadino del Bangladesh ricorreva innanzi al…

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L’ordinanza che sospende l’efficacia esecutiva della delibera assembleare di esclusione del socio non ha efficacia anticipatoria e non sopravvive all’estinzione del giudizio di merito

Cassazione civile, prima sez., ordinanza del 7 ottobre 2019, n. 24939; Pres. Valitutti; Rel. Caiazzo “Il provvedimento cautelare sospensivo dell’efficacia della delibera di esclusione del socio di s.a.s. non può avere contenuto anticipatorio della sentenza costitutiva che, sola, accerta i presupposti legittimanti l’esclusione del socio stesso dalla compagine societaria, comportando, in caso di accoglimento, la produzione dell’effetto modificativo dell’assetto societario poiché esplica un’efficacia interinale ontologicamente coincidente al contenuto della sentenza e non riveste, dunque, i caratteri di una pronuncia accessoria diretta a salvaguardare gli effetti esecutivi discendenti dalla (emananda) medesima sentenza costitutiva”. CASO Il Tribunale di Bolzano, con ordinanza cautelare del 2 aprile 2004, sospese l’efficacia della delibera assembleare che aveva escluso il socio H.B. dalla Hotel Lago s.a.s. Con…

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Gli obblighi professionali gravanti sul notaio rogante

Cass. civ., sez. III, ord. 26 luglio 2019, n. 20297 – Pres. Amendola – Rel. Fiecconi [1] Obbligazioni – Responsabilità – Obblighi professionali – Notaio – Negligenza – Compravendita – Trascrizione della domanda giudiziale – Rischi non prevedibili (Cod. civ. artt. 1176; 1218; 2230; 2236; 2697) [1] “Non incorre in responsabilità per negligenza professionale il notaio che – nell’ipotesi di compravendita di un immobile gravato dalla trascrizione di una domanda giudiziale pregiudizievole chiaramente indicata nel rogito – abbia omesso di avvertire l’acquirente di ulteriori, ipotetici ed eventuali rischi, non prevedibili al momento della stipula, correlati alla proposizione, quale possibile sviluppo della controversia pendente, di altre domande non ancora avanzate.” CASO [1] Il caso sottoposto all’attenzione della Corte di Cassazione origina…

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Diniego di rinnovo del contratto alla prima scadenza e fondatezza del motivo

Corte di Cassazione, Terza Sez. Civ. Sentenza n. 19523 del 19 luglio 2019 Pres. Adelaide Amendola – Rel. Cons. Marco Dell’Utri Art. 3 Legge n. 431/98 – Art. 2697 c.c. – Art. 2729 c.c. “La circostanza consistente nell’effettiva adibizione dell’immobile ad abitazione del figlio locatore, a seguito del diniego del rinnovo della locazione alla prima scadenza, integri gli estremi di una vera e propria condizione per il valido ed efficace esercizio della corrispondente facoltà potestativa del locatore […] circostanze di fatto la dimostrazione del cui ricorso necessariamente costituisce materia di un onore probatorio imposto a carico del locatore, là dove quest’ultimo intenda concretamente avvalersi della facoltà potestativa in tal senso riconosciuta dal legislatore in presenza di detti presupposti di fatto”[1]…

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Il risarcimento del danno da lesione del diritto all’oblio

Il diritto di cronaca, ossia il diritto di raccontare accadimenti reali per mezzo stampa, trova il suo fondamento, a livello nazionale, nell’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione e, a livello comunitario, negli artt. 10 CEDU e 11 della Carta di Nizza. La stampa gioca un ruolo fondamentale in una società democratica ed è suo preciso dovere divulgare notizie ed opinioni con riferimento a tutte le questioni di pubblico interesse. I giornalisti, tuttavia, sono soggetti a doveri e responsabilità, come previsto dalla legge sulla stampa (L. n. 47 del 1948) e dal codice deontologico, e devono agire in buona fede per fornire informazioni accurate e affidabili nel rispetto dei diritti inviolabili della persona tutelati all’art 2 Cost….

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Sull’interesse oggettivamente valutabile alla tutela processuale frazionata

Cass., sez. lav., 4 settembre 2019, n. 22107. Pres. Bronzini, Rel. Piccone Procedimento civile – Domanda giudiziale – Frazionamento – Ricorso – Inammissibilità -Abuso del processo (Cost., artt. 24 e 111; C.c. artt. 1175, 1375; C.p.c. artt. 99, 100, 183, 273, 274) Le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, benché relativi ad un medesimo rapporto di durata tra le parti, possono essere proposte in separati processi, ma, ove le suddette pretese creditorie, oltre a far capo ad un medesimo rapporto tra le stesse parti, siano anche, in proiezione, inscrivibili nel medesimo ambito oggettivo di un possibile giudicato o, comunque, fondate sullo stesso fatto costitutivo, – sì da non poter essere accertate separatamente se non a costo…

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La Cassazione conferma che l’opponente a decreto ingiuntivo, per chiamare in causa un terzo, deve chiedere l’autorizzazione al giudice, ai sensi dell’art. 269 c.p.c., in quanto convenuto in senso sostanziale

Cass. civ. sez. II, 26 agosto 2019, n.21706, Pres. Manna, Rel. Scarpa Procedimento monitorio – Opposizione a decreto ingiuntivo – Chiamata in causa del terzo – Atto di citazione – 269 c.p.c. MASSIMA L’opponente a decreto ingiuntivo, che intenda chiamare in causa un terzo (nella specie, altresì, nell’opposizione a decreto ingiuntivo innanzi al giudice di pace), non può direttamente citarlo per la prima udienza ma deve chiedere al giudice, nell’atto di opposizione, di essere a ciò autorizzato. Ciò in quanto, nel procedimento per ingiunzione, per effetto dell’opposizione, non si verifica alcuna inversione della posizione sostanziale delle parti nel giudizio contenzioso, nel senso che il creditore mantiene la veste di attore e l’opponente quella di convenuto anche in ordine ai poteri…

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La risarcibilità iure hereditatis del danno catastrofale

Cass. civ., sez. VI, ord. 17 settembre 2019, n. 23153– Pres. Frasca – Rel. Positano [1] Responsabilità – Risarcimento del danno – Danni non patrimoniali – Danno catastrofale – Iure hereditatis – Condizioni di risarcibilità – Lasso di tempo – Lucidità – Vittima (Cod. civ. artt. 2056; 2059) [1] “Nella fattispecie in cui le risultanze processuali dimostrino che la persona sia rimasta lucida nello spatium temporis tra la lesione e la morte, dalla lesione al diritto alla dignità della persona umana (art. 2 Cost.) deriva la risarcibilità del danno non patrimoniale che sussiste sia sotto il profilo stricto sensu biologico sia sotto il profilo psicologico morale.” CASO [1] Con atto di citazione Tizio e Sempronia convenivano in giudizio, davanti al…

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