Diritto e reati societari

La delibera in tema di modifica della durata della S.r.l. non rientra fra le cause di recesso previste dall’art. 2437 c.c.

Cass. civ., Sez. I, Sentenza, 24 febbraio 2022, n. 6280 Parole chiave: società – società di capitali – statuto (modificazioni) – socio, in genere Massima: “In tema di recesso del socio dalla società per azioni, la deliberazione di riduzione della durata della società che comporti il passaggio della durata da tempo indeterminato a durata a tempo determinato non attribuisce al socio un autonomo diritto di recesso ex lege alla stregua della disciplina dettata dall’art. 2437, primo comma, lett. e) cod. civ., perché tale effetto consegue solo nel caso di eliminazione delle cause di recesso previste ex lege derogabili e di eliminazione delle ulteriori clausole di recesso specificamente previste dallo statuto, ove consentito (ipotesi che nel caso in esame non ricorrono).”…

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I presupposti per il controllo giudiziario ex art. 2409 c.c.  

Tribunale di Catanzaro, Sezione Specializzata in materia di Impresa, decreto del 22 settembre 2021 Parole chiave: società di capitali – società a responsabilità limitata – controllo giudiziario – gravi irregolarità –– mala gestio – irregolarità gestionali Massima: “Va esclusa l’applicabilità del controllo giudiziario a tutte quelle irregolarità c.d. informative o puramente formali che, per quanto gravi, non sono idonee a produrre effetti negativi immediati e diretti sul patrimonio o sull’attività sociale. L’intervento del Tribunale ex art. 2409 c.c. è ipotizzabile esclusivamente quando l’operato dell’organo amministrativo si profila come gravemente azzardato nello svolgimento dell’attività di amministrazione, con conseguente prevedibile verificarsi di conseguenze fortemente negative per la società (come, ad esempio, in presenza di operazioni che esulano palesemente dall’oggetto sociale o che…

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Perdita di valore della partecipazione societaria per fatto illecito di terzi: il risarcimento del danno spetta solo alla società e non anche ai soci

Tribunale di Roma, Sezione XII, Sentenza n. 561 del 17 gennaio 2022 Parole chiave: risarcimento – danno diretto alla società – responsabilità extracontrattuale – fatto illecito del terzo – effetto indiretto al socio – Massima: “Qualora una società di capitali subisca, per effetto dell’illecito commesso da un terzo, un danno, ancorché esso possa incidere negativamente sui diritti attribuiti al socio dalla partecipazione sociale, nonché sulla consistenza di questa, il diritto al risarcimento compete solo alla società e non anche a ciascuno dei soci, in quanto l’illecito colpisce direttamente la società ed il suo patrimonio, obbligando il responsabile al relativo risarcimento, mentre l’incidenza negativa sui diritti del socio, nascenti dalla partecipazione sociale, costituisce soltanto un effetto indiretto di detto pregiudizio e…

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Il principio di sussidiarietà nel sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente

Cass. pen., Sez. V, sentenza 18 febbraio 2021, n. 6391 Parole chiave: Reati societari – confisca diretta – confisca per equivalente – sussidiarietà. Massima: “Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di valore, per la sua sussidiarietà alla confisca diretta ai sensi dell’art. 2641 cod. civ., è subordinato alla impossibilità, anche solo transitoria e reversibile, di individuare e apprendere i beni costituenti il prodotto, profitto o strumento del reato”. Disposizioni applicate: Artt. 2622, 2638 e 2641 c.c. La sentenza in commento riguarda un provvedimento di un Tribunale che ha disposto, ai sensi dell’art. 2641 c.c., il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca diretta e per equivalente, di una rilevante somma di denaro nei confronti di Tizio – sottoposto ad indagini per i…

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Controversia avente ad oggetto il pagamento del compenso dell’amministratore: perché è competente la sezione specializzata in materia di impresa?

Tribunale Ravenna, Sentenza, 3 gennaio 2022 Parole chiave: società – società di capitali – compenso dell’amministratore – competenza Massima: “Appartiene alla competenza della sezione specializzata in materia di impresa la controversia instaurata da un amministratore di società nei confronti della società e avente ad oggetto le somme da quest’ultima dovute a titolo di compenso per l’attività da lui svolta, in quanto rientrante nel concetto di “rapporti societari” di cui all’art. 3, secondo comma, lett. a), D. Lgs. n. 168/2003″. Disposizioni applicate: art. 3, secondo comma, lett. a), D. Lgs. n. 168/2003, art. 645 c.p.c. Nella fattispecie in esame, il Tribunale di Ravenna è stato chiamato a pronunciarsi su un’eccezione di incompetenza sollevata nell’ambito di un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo avente…

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Nell’appostare in bilancio i versamenti di denaro dei soci occorre verificare l’effettiva volontà dei medesimi

Cassazione civile sez. VI, 16/11/2021, (ud. 17/06/2021, dep. 16/11/2021), n. 34503. Parole chiave: Società a responsabilità limitata – bilancio – annullamento delibera – dazione di denaro – conferimento – finanziamento soci – versamento a fondo perduto – versamento in conto capitale Massima: “L’organo amministrativo non è arbitro di appostare in bilancio le dazioni di denaro dei soci in favore della società, né di mutare la voce relativa, successivamente alla iscrizione originaria, dovendo essa rigorosamente rispecchiare la effettiva natura e causa concreta delle medesime, il cui accertamento, nella interpretazione della volontà delle parti, è rimesso all’apprezzamento riservato al giudice del merito (principio di diritto richiamato nella sentenza in commento)”. Disposizioni applicate: artt. 1362, 246, 2481 e 2481-bis c.c. Con il giudizio…

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Liquidazione della quota del socio uscente ex art. 2289 c.c.: decorrenza della prescrizione del diritto di credito 

Cassazione civile, Sezione VI – 1, Ordinanza n. 1200 del 17 gennaio 2022. Parole chiave: uscita del socio – socio uscente – recesso – costituzione in mora – prescrizione – interruzione della prescrizione – liquidazione della quota sociale – esigibilità – Massima: “L’art. 2289 c.c., relativo alla liquidazione della quota del socio uscente, prevede che la prestazione sia esigibile dal socio creditore alla scadenza del termine di sei mesi dallo scioglimento del rapporto, sicché la prescrizione del diritto di credito avente tale oggetto decorre dallo spirare del suddetto termine semestrale”. Disposizioni applicate: articolo 2289 c.c. Tizio, ex socio dalla società Alfa, ha citato in giudizio innanzi al Tribunale di Oristano la medesima società, domandano la condanna di quest’ultima al pagamento…

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Versamento in conto capitale dell’usufruttuario in luogo del nudo proprietario

Tribunale di Bologna, Sez. spec. in materia di imprese, sentenza del 23 dicembre 2014, n. 3721. Parole chiave: Usufrutto – Quote sociali – Società a responsabilità limitata – Capitale sociale Massima: “L’usufruttuario di quote di una S.r.l. non può trarre in concreto vantaggio dal versamento spontaneamente effettuato in conto capitale, perché la disciplina di legge, e in particolare l’art. 2352 c.c., richiamato dall’art. 2471 bis c.c., pur attribuendo il diritto di voto all’usufruttuario, non gli consentono di sottoscrivere l’aumento di capitale, riservato invece al nudo proprietario.” Disposizioni applicate: Artt. 985, 986, 2352 e 2471 bis c.c. Secondo il Tribunale di Bologna, la disciplina civilistica (v. artt. 2352 e 2471 bis c.c.), pur attribuendo il diritto di voto all’usufruttuario, non gli…

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La responsabilità degli amministratori di società per il pagamento di debiti sociali in violazione della par condicio creditorum

Tribunale Milano, Sez. spec. in materia di impresa, Sentenza, 14 settembre 2021, n. 7286 Parole chiave: società – società di capitali – organi sociali – amministratori – azione di responsabilità contro gli amministratori – danno da pagamento preferenziale Massima: “Quando la società versa in stato di insufficienza patrimoniale irreversibile, il pagamento di debiti sociali senza il rispetto delle cause legittime di prelazione – quindi in violazione della par condicio creditorum – costituisce un fatto generativo di responsabilità degli amministratori verso i creditori, salvo che sia giustificato dal compimento di operazioni conservative dell’integrità e del valore del patrimonio sociale, a garanzia dei creditori medesimi, o di operazioni assimilabili.” Disposizioni applicate: artt. 146 l.f., artt. 2393, 2394 e 2476 c.c. Nella fattispecie…

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Il recesso in una società di capitali avente una durata eccedente quella della vita media dei soci

Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 7130/2021 pubbl. l’8 settembre 2021. Parole chiave: Società di capitali – Società per azioni – recesso – recesso ad nutum – società a tempo indeterminato – durata della società Massima: in una società per azioni è escluso il diritto di recesso ad nutum del socio nel caso in cui lo statuto preveda una durata prolungata della società (ad esempio fino al 2100), non potendo tale ipotesi essere assimilata a quella prevista dall’art. 2437 c. 3° c.c. applicabile alle società costituite a tempo indeterminato. Ciò in quanto occorre necessariamente fornire un’interpretazione restrittiva delle cause che legittimano la fuoriuscita del socio dalle società di capitali, in relazione alle quali prevalgono esigenze…

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