21 Settembre 2021

The great resignation 

di Giulia Maria Picchi - Senior partner Marketude Scarica in PDF

Alla fine di agosto, la testata Wired ha pubblicato un articolo che ho trovato estremamente interessante dal titolo “The Great Resignation is here and no one is prepared”.

A livello mondiale i dati parlano chiaro: a fronte di una sovrabbondanza di offerte di lavoro, un numero quasi altrettanto elevato di persone sta dando le dimissioni e uscendo in massa dalle aziende.

E così i datori di lavoro si trovano oggi in grande difficoltà, complice la pandemia che ha abituato le persone a gestire le attività da remoto e ha fornito loro l’opportunità di riflettere sulla loro vita, sul loro ruolo, su quanto in effetti fossero valorizzate le loro capacità e, soprattutto, su quello che desiderano veramente da un impiego.

E’ la tempesta perfetta: da un lato la ripresa dopo la pandemia di tutte quelle attività che avevano rallentato fino a fermarsi e che ora invece hanno bisogno di forza lavoro, dall’altro i vaccini che hanno progressivamente allentato le restrizioni e consentito il rientro fisico in ufficio e, dall’altro ancora, una massa di persone che non è più disponibile a tornare “alla precedente normalità” e che si trova anche nelle condizioni di poter scegliere che lavoro fare senza troppe difficoltà data la grande offerta di posizioni vacanti a disposizione.

The great resignation.

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