Nuove tecnologie e Studio digitale

Irap non dovuta sui compensi da amministratore e sindaco

Nel corso degli ultimi anni si è sviluppato un intenso dibattito giurisprudenziale sul tema della sussistenza (o meno) del presupposto dell’esercizio abituale di un’attività autonomamente organizzata, che costituisce requisito necessario per l’applicazione dell’Irap ai sensi dell’articolo 2 D.Lgs. 446/1997, anche con riguardo ai compensi percepiti dal dottore commercialista relativamente alle attività di amministratore e sindaco. Secondo l’orientamento largamente prevalente della Corte di Cassazione, deve infatti escludersi da imposizione ai fini dell’Irap la quota di base imponibile che un lavoratore autonomo, abitualmente esercente una professione intellettuale, consegue senza avvalersi di un’autonoma organizzazione. In applicazione di tale principio, quindi, è stato stabilito che i compensi derivanti dall’esercizio degli uffici di amministratore e sindaco di società non siano da assoggettare a Irap ove…

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Irreperibilità relativa del destinatario e validità della notifica

La notificazione di un atto tributario deve essere effettuata con le modalità previste dall’articolo 140 c.p.c. (deposito presso la casa comunale dell’atto, affissione dell’avviso alla porta del destinatario in busta chiusa e sigillata, invio della raccomandata con avviso di ricevimento), quando siano conosciuti la residenza e l’indirizzo del destinatario ma non si sia potuto eseguire la consegna perché questi (o altro soggetto indicato dall’articolo 139 c.p.c.) non sia stato rinvenuto in detto indirizzo, da dove, tuttavia non risulta trasferito (irreperibilità relativa). Deve invece essere eseguita la notifica dell’atto applicando la disciplina prevista dall’articolo 60, lett. e), D.P.R. 600/1973 che prevede che “quando nel Comune nel quale deve eseguirsi la notificazione non vi è abitazione, ufficio o azienda del contribuente, l’avviso…

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Le novità del modello IVA 2018

È stata di recente pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate la bozza del modello Iva 2018, relativo all’anno 2017, che, come noto, dovrà essere presentato, esclusivamente in via autonoma, entro il 30 aprile 2018. In sintesi, le principali novità rispetto al modello dell’anno precedente sono le seguenti: FRONTESPIZIO È stato eliminato il riquadro “Sottoscrizione dell’ente o società controllante” a seguito della modifiche apportate all’articolo 73, comma 3, D.P.R. 633/1972 dalla Finanziaria 2017; non è infatti più previsto che la società controllante, in una procedura di liquidazione Iva di gruppo, debba sottoscrivere la dichiarazione delle controllate. QUADRO VE La novità del quadro VE – Operazioni attive e determinazione del volume d’affari, riguarda la ridenominazione nella sezione 4 del rigo VE38 “Operazione…

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Somministrazione di carburante con regole ad hoc nel netting

Tra le diverse modalità di certificazione degli acquisti di carburante per autotrazione, una procedura particolarmente utilizzata dalle società che impiegano importanti flotte aziendali è quella del “netting”: il sistema di rifornimento gestito mediante l’utilizzo di specifiche carte “fedeltà” rilasciate direttamente dalle compagnie petrolifere. Il netting rappresenta nella pratica un particolare contratto di somministrazione atto a semplificare il processo di acquisto di carburante per le società aderenti al sistema delle tessere magnetiche, destinato a diffondersi sempre di più grazie alle semplificazioni amministrative e contabili che ne conseguono. Rispetto alla normale “catena di acquisto” del carburante, nella quale il bene viene inizialmente ceduto al gestore dell’impianto di distribuzione dalla compagnia petrolifera e, successivamente, erogato al cliente finale dal distributore in sede di rifornimento, con il contratto di netting si instaurano di fatto due distinti rapporti…

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L’acconto Iva 2017

Entro il prossimo 27 dicembre i contribuenti soggetti Iva dovranno effettuare l’ultimo pagamento dell’anno, l’acconto Iva 2017. I metodi alternativi per la determinazione dell’acconto sono tre: metodo storico; metodo previsionale; metodo delle operazioni effettuate. Il primo è sicuramente il più utilizzato, poiché considerato più utile e più semplice, mentre gli altri due meglio si adattano a talune situazioni. L’acconto così determinato poi potrà essere scomputato dall’imposta dovuta risultante dalla liquidazione effettuata per il mese di dicembre per i contribuenti mensili (con pagamento al 16 gennaio 2018), per il quarto trimestre 2017 per i contribuenti trimestrali speciali (con pagamento entro il 16 febbraio 2018), o dalla liquidazione annuale per l’anno 2017 per i contribuenti trimestrali su opzione (pagamento entro il 16…

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La responsabilità del professionista e la conseguente richiesta del danno

I rapporti tra il professionista e il proprio cliente sono disciplinati da specifiche disposizioni contenute nel codice civile. In tale ambito, le prestazioni di servizio svolte dal consulente fiscale e legale riguardano lo svolgimento di una serie di attività quali, a titolo esemplificativo, la tenuta e la conservazione della contabilità, il versamento delle imposte, la predisposizione del bilancio d’esercizio e dei relativi allegati, il rilascio di pareri e studi di fattibilità. La normativa sostanziale di riferimento prevede che, nell’ambito dei rapporti di consulenza, l’oggetto dell’obbligazione di mezzi è una prestazione conforme al criterio della diligenza sancito dall’articolo 1176 codice civile, a prescindere dal raggiungimento di un determinato risultato. Quindi, il professionista deve adempiere la propria obbligazione semplicemente utilizzando la diligenza del buon padre di famiglia ispirandosi, nello svolgimento della propria attività, ai migliori standard etici e professionali. Di contro nelle obbligazioni di risultato, disciplinate dall’articolo 1218 del codice civile, il…

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La sicurezza delle password dello studio professionale

Un tema che si pone sempre più all’ordine del giorno negli studi legali è quello della sicurezza delle dotazioni informatiche o degli strumenti informatici d’ausilio alla professione. Molto si è detto e scritto della necessità di dotarsi di antivirus o di effettuare periodici (o meglio, quotidiani) backup dei dati al fine di non disperdere il lavoro dell’avvocato; si tratta di temi importantissimi, che richiedono adeguate trattazioni e continui aggiornamenti. In questa sede non si tratterà però di tali argomenti, bensì di alcune utili risorse “a costo zero” che il professionista può sfruttare sia per fare un check-up sulla sicurezza delle proprie dotazioni che per migliorare la gestione di alcuni strumenti cruciali per la professione, prime fra tutte le miriadi di…

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Le garanzie della pec

Alcuni recenti arresti giurisprudenziali rendono attuale una riflessione sulle garanzie che offre il sistema di Posta Elettronica Certificata, notoriamente posto a base dell’attività di notificazione da parte degli avvocati e di invio di notificazioni e comunicazioni da parte delle cancellerie degli uffici giudiziari. La breve riflessione pare opportuna soprattutto alla luce di una recente pronuncia della Corte di Cassazione con la quale si è affermato che “da un punto di vista tecnico informatico, la Pec può contenere file allegati. Tuttavia, da un punto di vista legale, il gestore Pec non offre la garanzia della genuinità degli stessi. In buona sostanza il Gestore Pec non certifica affatto il contenuto del messaggio….una trasmissione Pec certifica che una certa trasmissione è avvenuta tra…

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L’avvocato dev’essere digitale (lo dice anche la Corte di Cassazione)

Da qualche giorno è oggetto di commento una sentenza della Corte di Cassazione, la n. 22320 del 27 giugno – 25 settembre 2017, che, eccettuati alcuni arresti in tema di efficacia e garanzia di autenticità delle firme elettroniche da approfondire meglio in separata tesi, spende parole importanti in punto dotazioni informatiche dello studio legale. Oggetto del contendere era infatti la mancata lettura di un file con estensione .p7m (dunque munito di firma digitale in formato CAdES) e la conseguente argomentazione in forza della quale veniva “prospettata pure una disparità di trattamento con le notifiche cartacee (o, rectius, in formato analogico) per la pienezza della conoscenza e/o conoscibilità che queste, a differenza di quelle telematiche, assicurerebbero ove si imponesse al destinatario…

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Le potenzialità della PEC alla luce del regolamento eIDAS

A seguito dell’entrata in vigore del regolamento UE n. 910/14, meglio noto come eIDAS, ci si è interrogati su quale inquadramento giuridico dare alla nostra posta elettronica certificata e ci è in maniera unanime trovati d’accordo sull’inquadramento della stessa come servizio di recapito elettronico certificato semplice ex art. 43 reg. eIDAS. I servizi di recapito elettronico certificato qualificato, previsti dal successivo art. 44, richiedono infatti requisiti che non possono essere assicurati dalla nostra PEC, primo fra i quali la garanzia, con elevato livello di sicurezza, dell’identità del mittente. È noto infatti che l’accesso alla casella PEC, al pari di una normale casella mail, è regolamentato da comuni user-ID e password, che certamente integrano una firma elettronica semplice ma non una…

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