Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 10 Giugno 2025
Il 1° agosto 2024 è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/1689 del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 giugno 2024 che stabilisce regole armonizzate sull'Intelligenza Artificiale (noto anche come Regolamento sull'Intelligenza Artificiale o AI Act). Questo primo quadro giuridico globale sull'Intelligenza Artificiale rappresenta una pietra miliare nella regolamentazione delle tecnologie emergenti, con particolare attenzione all'impatto sui diritti fondamentali e sulla sicurezza dei cittadini europei. Anche se le tempistiche di effettiva applicabilità di questa regolamentazione non sono propriamente vicina (per i sistemi ad alto rischio di cui ci si occupa nel presente articolo l’orizzonte è il 2026), è bene iniziare ad analizzare quali sono i punti più interessanti e potenzialmente critici di questa normativa. Nel contesto di tale analisi...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 13 Maggio 2025
Il progetto di riforma dell'ordinamento forense presentato dal Consiglio Nazionale Forense delinea un quadro normativo profondamente rinnovato per l'avvocatura italiana. Appare dunque opportuno esaminarne alcuni tratti salienti che si pongono come fortemente innovativi del quadro normativo esistente. Rafforzamento dell'esclusività professionale La riforma potenzia significativamente l'ambito di attività riservate esclusivamente agli avvocati. L'articolo 4, infatti, non solo conferma l'esclusività dell'assistenza e rappresentanza nei procedimenti giudiziari, ma la estende espressamente alle "procedure arbitrali, nei procedimenti di risoluzione alternative delle controversie, nei procedimenti di volontaria giurisdizione e nei procedimenti amministrativi a carattere contenzioso e precontenzioso." Inoltre, il progetto di legge prevede che l'attività di consulenza e assistenza legale, quando svolta in modo "continuativo, sistematico, organizzato e dietro corrispettivo", diventi prerogativa esclusiva degli iscritti...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 11 Marzo 2025
Inquadramento normativo e problematica giuridica L’utilizzo sempre più diffuso di strumenti di sottoscrizione digitale comporta necessariamente l'insorgere problematiche sino a poco fa confinate al mondo analogico, prima fra tutte quella dell'attribuzione della paternità dei documenti informatici sottoscritti con firma digitale. Come noto, la disciplina normativa di riferimento è contenuta nel Codice dell'Amministrazione Digitale (d. lgs. n. 82/2005), che all'art. 20, comma 1-bis, prevede in particolare che "il documento informatico soddisfa il requisito della forma scritta e ha l'efficacia prevista dall'articolo 2702 del Codice civile quando vi è apposta una firma digitale". Il successivo comma 1-ter prevede invece significativamente che “l'utilizzo del dispositivo di firma elettronica qualificata o digitale si presume riconducibile al titolare di firma elettronica, salvo che questi dia...
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Processo civile telematico
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 11 Febbraio 2025
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 1254 del 18 gennaio 2025, Sezione II Civile, ha affrontato nuovamente il tema dell’efficacia probatoria, nel processo civile, dei messaggi WhatsApp e degli Sms prodotti come semplice screenshot e non accompagnati da una perizia forense in grado di confermarne l’autenticità o la provenienza. Si è dunque affermato che i “messaggi whatsapp e gli "sms" conservati nella memoria di un telefono cellulare sono utilizzabili quale prova documentale e, dunque, possono essere legittimamente acquisiti mediante la mera riproduzione fotografica, con la conseguente piena utilizzabilità dei messaggi estrapolati da una "chat" di whatsapp mediante copia dei relativi "screenshot", tenuto conto del riscontro della provenienza e attendibilità degli stessi. Ne consegue che il messaggio di posta...
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Nuove tecnologie e Studio digitale
di Giuseppe Vitrani, Avvocato
- 5 Novembre 2024
L'obbligo di diligenza nell'utilizzo e nella gestione della Posta Elettronica Certificata (PEC) rappresenta oggi uno dei cardini della responsabilità professionale dell'avvocato. Con la sentenza n. 134/2024, il Consiglio Nazionale Forense (CNF) ha affermato in modo chiaro l'importanza del costante monitoraggio della casella PEC, stabilendo che la sua trascuratezza configura una violazione degli obblighi deontologici con conseguenze disciplinari significative. Questa decisione del CNF, nata da un caso in cui un avvocato non aveva adeguatamente curato la lettura delle comunicazioni ricevute (e, a dire il vero, aveva poi aggravato la situazione di fatto rappresentando al cliente una situazione diversa da quella che si andava prospettando), offre lo spunto per riflettere sui doveri di probità, dignità, fedeltà e diligenza previsti dal Codice Deontologico...
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