PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La tutela penale in ambito vitivinicolo: uno sguardo alla riforma e alla sottile (“ma non troppo”) differenza tra la fattispecie dell’art. 515 c.p. e 517 quater c.p.

Noto come ormai il settore agroalimentare ed in particolare quello vitivinicolo abbiano assunto un’importanza fondamentale e centrale nel sistema economico del nostro Paese. La crescita che procede da anni a ritmi impensabili per altri comparti del nostro sistema produttivo ha fatto aumentare l’attenzione del Legislatore anche per approntare una tutela sanzionatoria (amministrativa e penale) che possa dare effettiva e concreta risposta alle richieste dall’Unione Europea di maggior tutela, aspettativa da declinarsi in provvedimenti proporzionati, efficaci e dissuasivi in caso di violazione della normativa. Nella citata prospettiva, il 21 aprile 2015 è stata istituita una Commissione di studio, poi nominata “Caselli” perché presieduta dal dott. Giancarlo Caselli, finalizzata a redigere una riforma dei reati in materia agroalimentare, a tutela dell’eccellenza del…

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Regolamento necessario di competenza e fori facoltativi

Cass., sez. VI, 3 novembre 2019, n. 28403 Pres. De Stefano – Rel. Rubino  Competenza civile – Competenza per territorio – Diritti di obbligazione – Foro facoltativo – Luogo in cui l’obbligazione e’ sorta – contratto redatto in forma solenne – Conclusione – Luogo della sottoscrizione dell’atto innanzi al notaio – Precedente corrispondenza tra i professionisti incaricati dalle parti – Irrilevanza. (C.p.c., artt. 20, 42 e 47; C.c., artt. 1326, 1335) [1] In tema di contratti redatti con la forma solenne dell’atto notarile, ai fini della individuazione del foro facoltativo del luogo in cui è sorta l’obbligazione ex art. 20 c.p.c., il luogo della conclusione del contratto coincide con quello in cui le parti hanno sottoscritto l’atto davanti al notaio,…

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Il decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo non necessita di un ulteriore provvedimento di esecutorietà ex art. 654 c.p.c. a seguito di rigetto dell’opposizione

 Cass. civ., Sez. lavoro, ord. 04-12-2019, n. 31702 (Pres. Manna, rel. Cavallaro) Decreto ingiuntivo – Provvisoria esecuzione ex art. 642 c.p.c. – Opposizione – Sentenza di rigetto – Provvedimento che dichiara l’esecutorietà – Necessità – Esclusione. In caso di sentenza di rigetto dell’opposizione proposta avverso il decreto ingiuntivo dichiarato provvisoriamente esecutivo ex art. 642 c.p.c., al fine di procedere all’esecuzione non è necessario che al decreto sia conferita anche l’esecutorietà ai sensi dell’art. 654 c.p.c., non potendo equipararsi l’opposizione proposta dalla parte destinataria dell’ingiunzione al provvedimento giudiziale di revoca della provvisoria esecuzione già concessa. CASO La Corte d’appello di Bari, in riforma della pronuncia di primo grado, aveva rigettato l’opposizione agli atti esecutivi proposta ex art. 617, comma 1, c.p.c….

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Immissioni e danno non patrimoniale

Cass. civ. sez. II 22 gennaio 2019 n. 26882 – Pres. Lombardo – Rel. Oliva [1] Immissioni – Immissioni di fumo – Danno risarcibile – Danno alla salute – Accorgimenti tecnici – Responsabilità del proprietario del fondo (Cod. civ. artt. 844, 2043). [1] “L’esistenza di immissioni non implica necessariamente un danno risarcibile, poiché quando il fenomeno può essere eliminato mediante accorgimenti tecnici, il danno alla salute può essere escluso; in caso di immissioni di fumo eccedenti il limite della normale tollerabilità, non può essere risarcito il danno non patrimoniale consistente nella modifica delle abitudini di vita del danneggiato, in difetto di specifica prospettazione di un danno attuale e concreto alla sua salute o di altri profili di responsabilità del proprietario…

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Condominio: utilizzo del lastrico solare di proprietà esclusiva e divieti regolamentari – antenna telefonia cellulare

Corte di Cassazione civile, Sezione seconda, sentenza 10.9.2019 n.32685, Presidente F. Manna, relatore dott. Aldo Carrato Impugnazione delibera condominiale, violazione articolo 1102 e 1122 c.c. “I divieti ed i limiti di destinazione alle facoltà di godimento dei condomini sulle unità immobiliari in proprietà esclusiva devono risultare da espressioni incontrovertibilmente rivelatrici di un intento chiaro, esplicito ed inequivoco; pertanto, l’individuazione della regola dettata dal regolamento condominiale di origine contrattuale, nella parte in cui impone detti limiti e divieti, va svolta rifuggendo da interpretazioni di carattere estensivo, sia per quanto concerne l’ambito delle limitazioni imposte alla proprietà individuale, sia per quanto attiene ai beni alle stesse soggetti”. CASO La vicenda trae origine dall’impugnazione di una delibera condominiale che vietava ad uno dei…

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È escluso il rimedio dell’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. avverso il decreto di trasferimento se, potendolo fare, non si è impugnato il provvedimento di proroga del saldo prezzo

Cass., sez. Terza Civile, dep. 10/12/2019, n. 32136-2019, Pres. De Stefano – Est. Rossetti CASO [1] Prima della scadenza del termine per il pagamento del prezzo, gli aggiudicatari depositavano al Giudice dell’esecuzione una istanza di proroga del termine per il pagamento del prezzo, sulla quale il Giudice si esprimeva per l’accoglimento, valutando la non imputabilità  ai medesimi del ritardo. Preso atto della proroga, l’esecutato depositava il mese successivo istanza di revoca del predetto provvedimento, istanza rigettata dal Giudice dell’esecuzione. Infine,  successivamente al saldo del prezzo da parte degli aggiudicatari, veniva emesso il decreto di trasferimento. Tale decreto veniva quindi impugnato dall’esecutato a norma dell’art. 617 c.p.c. con richiesta di declaratoria di nullità del medesimo, motivata dal fatto che il termine…

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La liquidazione delle spese di lite può essere unitaria solo se i processi separatamente promossi siano poi riuniti

Cass., sez. un., 27 novembre 2019, n. 31030, Pres. Mammone – Est. Doronzo [1] Spese di lite – Liquidazione – Riduzione – Presupposti (d.m. n. 55/2014, art. 4). Il d.m. n. 55 del 2014, art. 4, comma 2, che prevede la liquidazione di un unico compenso nel caso in cui l’avvocato assista più soggetti aventi la stessa posizione processuale o una sola parte contro più soggetti, con possibilità di un suo aumento percentuale per ogni soggetto oltre il primo, presuppone, secondo la formula della norma in esame, le ipotesi dell’unicità della causa o di una pluralità di cause riunite e non è pertanto operante nella diversa ipotesi di assistenza e difesa di più persone aventi la stessa posizione processuale, o…

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La condanna alla consegna è inidonea a fondare l’esecuzione per espropriazione

Cass., sez. VI, 18/12/2019, n. 33723 – Pres. Frasca, rel. Tatangelo In caso di condanna alla consegna di beni mobili di cui il debitore abbia perduto la disponibilità, il diritto del creditore a ottenere il pagamento dell’equivalente monetario dei suddetti beni non più consegnabili all’obbligato va fatto valere in un nuovo processo di cognizione che ne accerta la effettiva sussistenza e che in concreto ne liquidi l’importo, non potendo essere azionato direttamente in via esecutiva sulla base del semplice titolo di condanna alla consegna, di per sé non idoneo a fondare l’esecuzione per espropriazione, ma solo quella di cui agli artt. 605 e segg. c.p.c., tanto meno in base a una auto-quantificazione del valore dei beni perduti effettuata dal creditore,…

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Nullità del contratto di investimento e abuso del diritto dell’investitore

Cass. civ., sez. un., 4 novembre 2019, n. 21647 – Pres. Mammone – Rel. Acierno Parole chiave: Contratti di investimento – Mancanza di forma scritta del contratto quadro – Nullità – Invalidità degli ordini di investimento – Nullità selettiva – Abuso del diritto – Verifica dei pregiudizi e dei vantaggi derivanti dalle operazioni eseguite – Necessità [1] Massima: La nullità per difetto di forma scritta, contenuta nell’art. 23, comma 3, del d.lgs. n. 58 del 1998, può essere fatta valere esclusivamente dall’investitore, con la conseguenza che gli effetti processuali e sostanziali dell’accertamento operano soltanto a suo vantaggio. L’intermediario, tuttavia, ove la domanda sia diretta a colpire soltanto alcuni ordini di acquisto, può opporre l’eccezione di buona fede, se la selezione…

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La Corte di Giustizia Europea ed il metodo di fatturazione dell’energia termica negli immobili in condominio

CORTE Giustizia Europea, Lussemburgo, C-708/17 e C- 725/17 EVN BULGARIA TOPLOFIKASTIA/STEFANOVA E T TOPLOFIKASTIA MITKO, pubblicata il 05.12.2019  “Il diritto dell’Unione non osta ad una normativa nazionale secondo cui ogni proprietario di un appartamento sito in un immobile detenuto in condominio è tenuto a contribuire alle spese del riscaldamento delle parti comuni “ CASO La questione sottoposta alla Corte di Giustizia Europea riguarda due differenti ricorsi – poi riuniti – finalizzati ad ottenere il pagamento di fatture riguardanti il consumo di teleriscaldamento a proprietari di immobili in condominio, a fronte del rifiuto da essi manifestato al pagamento, in quanto non utilizzatori di essi immobili e soprattutto non destinatari del contratto di fornitura di calore (teleriscaldamento) concluso dal Condominio. SOLUZIONE La…

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