PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sulla revocabilità della sentenza di revocazione emessa dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 4 settembre 2017, n. 20724 – Presidente Aniello – Estensore Lamorgese Revocazione – Sentenze di cassazione – (C.p.c. art. 391 bis, 391 ter, 395, 403) Le sentenze e le ordinanze emesse dalla Corte di cassazione nel giudizio di revocazione non sono suscettibili di una nuova impugnazione per revocazione alla luce del divieto, posto dall’art. 403 c.p.c., di proposizione di una nuova domanda di revocazione avverso la sentenza che si sia pronunciata su una prima domanda ex art. 395 c.p.c. CASO La parte, soccombente sia (i) nel giudizio di rinvio susseguente alla cassazione della sentenza della Corte d’appello “A” che aveva emesso nei suoi confronti sentenza di condanna generica al risarcimento del danno sia (ii) nel giudizio proseguito…

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Tra la sezione specializzata per le imprese e quella ordinaria il rapporto è di competenza

Trib. Bologna, IV Sezione Civile, ord., 28 giugno 2017 – G.U. Salina Giurisdizione e competenza – Controversia in materia di diritto industriale – Sezione specializzata in materia di impresa – Competenza (Cod. Propr. Ind., artt. 98, 99, 134; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012 n.1). Giurisdizione e competenza – Sezione specializzata in materia di impresa e sezione ordinaria presso il medesimo tribunale – Rapporti – Questione di competenza (Cod. proc. civ., art. 5; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012, n.1). [1] La controversia che abbia ad oggetto, tra l’altro, illeciti qualificati nella domanda introduttiva del giudizio come di diritto industriale ai sensi degli artt. 98 e 99 c.p.i….

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Il tempo della notificazione a mezzo pec

Gli avvocati fanno uso sempre più frequente della posta elettronica certificata per effettuare le notificazioni cd. “in proprio”. Peraltro, il messaggio di posta elettronica può essere trasmesso a qualsiasi orario. Diviene quindi essenziale l’individuazione del momento (giorno e orario) in cui si perfeziona la notificazione per il notificante ex artt. 3 bis, co. 3, l. n. 54/1993 e 16 septies d.l. n. 179/2012. Alla discutibile soluzione offerta dalla Cassazione (già analizzata in questa newsletter) si contrappone la recentissima ordinanza con la quale la Corte di Appello di Milano ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 16 septies.  Le disposizioni normative. Ai sensi dell’art. 3 bis, co. 3, l. 21 gennaio 1994, n. 53, in materia di notificazioni da parte degli…

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La fideiussione nel contratto di locazione

Molto spesso per i contratti di locazione, oltre al conosciuto deposito cauzione, può essere prevista anche una disposizione contrattuale con la quale è previsto l’obbligo di stipula e presentazione di una fideiussione, sia essa assicurativa o bancaria, sia per i contratti di locazione “a uso abitativo”, ex L. 431/1998, e sia per i contratti “a uso diverso da quello abitativo”, ex L. 392/1978. La polizza fideiussoria è regolamentata dal codice civile agli articoli 1938, 1956 e 1957, ove sono stabilite le regole di funzionamento di tale tipologia contrattuale che prevede la presenza di almeno tre soggetti. Sotto il profilo generale, infatti, con il contratto di fideiussione sorge l’obbligo in capo al fideiussore di garantire, a favore di un altro soggetto (c.d. creditore), l’adempimento di un debito altrui (c.d. soggetto garantito). In altri termini, con il contratto di…

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La tempestività del deposito dell’istanza di vendita

Cass., Sez. III sent., 28 luglio 2017, n. 18758 Espropriazione forzata – Esecuzione immobiliare – Deposito istanza di vendita – Termine perentorio – Dies a quo – Dal perfezionamento del pignoramento – Nozione – Principio della scissione soggettiva degli effetti della notifica – Inapplicabilità (art. 497 cod. proc. civ.) [1] Il termine per il deposito dell’istanza di vendita previsto dall’art. 497 cod. proc. civ., che decorre dal perfezionamento della notifica del pignoramento e non dalla sua trascrizione, va individuato per entrambe le parti nell’epoca di perfezionamento della notificazione nei confronti del destinatario.  CASO [1] Nell’ambito di una procedura di espropriazione immobiliare incardinata dinanzi al tribunale fiorentino, il debitore aveva eccepito la inefficacia del pignoramento per tardivo deposito della istanza di…

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L’avvio tardivo del procedimento di mediazione non dà luogo all’improcedibilità della domanda

App. Milano 24 maggio 2017 – Pres. Santosuosso, Rel. Fiecconi Mediazione – Rapporti con il processo – Condizione di procedibilità – (D.leg. 4 marzo 2010, n 28, attuazione dell’art. 60 della l. 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5). [1] Il mancato rispetto del termine di quindici giorni assegnato dal giudice per avviare il procedimento di mediazione non determina l’improcedibilità della domanda, che opera unicamente nel caso di mancato esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione. CASO [1] La pronuncia trae origine dall’impugnazione della sentenza n. 156 del 21 gennaio 2016 con cui il Tribunale di Monza aveva dichiarato l’improcedibilità di un’opposizione a decreto ingiuntivo per la tardiva proposizione…

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Il difetto di integrazione del contraddittorio non può essere rilevato d’ufficio per la prima volta nel giudizio di rinvio

Cass., sez. VI, 11 settembre 2017 n. 21096 Rinvio civile – Litisconsorzio necessario – Mancata integrazione del contraddittorio – Rilievo da parte del giudice di rinvio – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 394). [1] Nel giudizio di rinvio dalla Corte di cassazione non può essere eccepita o rilevata di ufficio la non integrità del contraddittorio a causa di un’esigenza originaria di litisconsorzio (art. 102 c.p.c.) quando tale questione non sia stata dedotta con il ricorso per cassazione e rilevata dal giudice di legittimità, dovendosi presumere che il contraddittorio sia stato ritenuto integro in quella sede, con la conseguenza che, nel giudizio di rinvio e nel successivo giudizio di legittimità possono e devono partecipare, in veste di litisconsorti necessari, soltanto…

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Atti processuali in formato elettronico senza estensione «p7m»: le Sezioni Unite chiamate a pronunciarsi sulla loro validità

Cass. civ., Sez. VI – 3, ord., 31.8.2017, n. 20672 – Pres. Armano – Rel. De Stefano [1] Atto processuale civile – Atto di parte – Documento informatico – Disposizioni tecniche specifiche – Violazione – Conseguenze (c.p.c. artt. 121, 125, 156 –  d.m. 21.2.2011, n. 44, art. 11 – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, art. 12) [2] Notificazioni in materia civile – Notificazione a mezzo posta elettronica certificata – Documento informatico allegato all’atto del processo – Originale formato su supporto analogico – Firma digitale – CAdES – Necessità (c.p.c., art. 125 – l. 21.1.1994, n. 53, art. 3-bis – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, artt. 12, 13 e 19-bis [1] Va rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la questione – di massima di…

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Sospensione del processo esecutivo in favore delle vittime di usura o estorsione e sindacato del giudice dell’esecuzione

Cass., Sez. Un., 20 settembre 2017, n. 21854; Pres. Amoroso; Est. Frasca; P.M. Fuzio (conf.) Esecuzione forzata in genere – Processi esecutivi promossi nei confronti delle vittime dell’usura – Sospensione – Decreto del P.M. – Poteri del giudice dell’esecuzione (legge 23 febbraio 1999, n. 44, Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura, art. 20, comma 7). Il Giudice dell’esecuzione cui sia stato trasmesso il provvedimento del Pubblico ministero che, ai sensi dell’art. 20, comma 7, l. n. 44/1999, dispone la sospensione dei termini di una procedura esecutiva a carico di soggetti vittime di richieste estorsive o di usura, non può sindacare le valutazioni del giudice penale circa la sussistenza dei presupposti della provvidenza…

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L’ammissibilità del riesame del trattenimento del cittadino straniero in esecuzione del decreto di espulsione

Abstract L’istituto del riesame del trattenimento del cittadino di paese extra UE destinatario di un decreto di espulsione trova diretta applicazione nell’ordinamento italiano, per effetto della immediata applicazione della Direttiva 2008/115/CE che prevede tale istituto; il riesame può essere richiesto, con il procedimento camerale ex artt. 737 c.p.c., sulla base di circostanze di fatto nuove o non considerate nella convalida o nella proroga del trattenimento. 1.La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, prevede all’art. 15, comma 3, che il trattenimento è riesaminato ad intervalli ragionevoli su richiesta del cittadino di un paese terzo interessato o d’ufficio. Il termine entro cui gli Stati membri…

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