Procedimenti di cognizione e ADR

La decisione della Consulta sulla “necessaria presenza del giudice nell’ufficio giudiziario” nell’udienza telematica ovvero domus est ubi cor est

Corte Cost, Sent., ud. 18 novembre 2020, 11 dicembre 2020, n. 269, Pres. Coraggio – Est. Petitti.  [1] [2] Procedimento civile – COVID-19 – Udienze da remoto – Giudice – Presenza nell’ufficio giudiziario – Inammissibilità – Rimessione atti (Cost., artt. 3, 32, 77 e 97; d.l. n. 18/2020, art. 83, comma 7, lett. f), conv. in l. 27/2020, come modificato dal d.l. 28/2020, art. 3, comma 1, lett. c)) [1] Sono manifestamente inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 83, comma 7, lettera f), D.L. 17 marzo 2020, n. 18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, in l. 24 aprile 2020, n….

Continua a leggere...

Inosservanza delle disposizioni sulla composizione dell’organo giudicante: rimessione della causa in primo grado se la parte è privata di un grado di giudizio

Cass., sez. I, 15 dicembre 2020, n. 28640, Pres. Scotti – Est. Caradonna [1] Impugnazioni – Rimessione della causa in primo grado – Violazione delle norme sulla composizione dell’organo giudicante (artt. 50-quater, 161, 354 c.p.c.) L’inosservanza delle disposizioni sulla composizione dell’organo che abbia privato il ricorrente di un grado di giudizio di merito, impedendogli la deduzione del vizio di composizione del giudice quale motivo di impugnazione davanti ad altro giudice di merito, determina la rimessione della causa al primo giudice per un nuovo esame della domanda. CASO [1] Un soggetto presentava domanda di protezione internazionale e umanitaria innanzi alla Commissione territoriale competente per il relativo riconoscimento. La richiesta veniva rigettata, e il provvedimento negativo emesso dalla Commissione veniva impugnato dinnanzi…

Continua a leggere...

Processo sommario di cognizione e domanda riconvenzionale: un apprezzabile intervento della Corte Costituzionale

Corte Cost., sent., 26 novembre 2020, n. 253 Pres. Morelli – Rel. Amoroso Procedimento civile – Processo sommario di cognizione – Inammissibilità della domanda riconvenzionale soggetta a riserva di collegialità – Incostituzionalità (Cost. artt. 3, 24; C.p.c. artt. 183-bis, 702-bis, 702-ter) [1] Va dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 702-ter, secondo comma, ultimo periodo, c.p.c., nella parte in cui non prevede che, qualora con la domanda riconvenzionale sia proposta una causa pregiudiziale a quella oggetto del ricorso principale e la stessa rientri tra quelle in cui il tribunale giudica in composizione collegiale, il giudice adito possa disporre il mutamento del rito fissando l’udienza di cui all’art. 183 c.p.c. CASO [1] Il Tribunale di Termini Imerese era adito, nelle forme del processo sommario di…

Continua a leggere...

La procura alle liti non può essere prodotta in allegato alla nota di deposito della procura medesima

Cass., sez. III, 4 novembre 2020, n. 24472, Pres. Armano – Est. Iannello [1] Parti e difensori – Difensori – Patrocinio – Procura alle liti – Validità (artt. 83, 125 c.p.c.) Non è tassativa l’elencazione degli atti processuali, sui quali può essere apposta la procura speciale alle liti, contenuta nell’art. 83, comma 3, c.p.c., purché l’atto sia depositato al momento della costituzione in giudizio (v. l’art. 125 c.p.c.) e la controparte non abbia sollevato specifiche contestazioni sulla regolarità del mandato. Occorre, però, che si tratti pur sempre di “atto processuale”, sia pure nella nozione lata, riferita cioè a qualunque elemento del processo di realizzazione della tutela giurisdizionale (fattispecie in cui la nuova procura era stata prodotta in allegato a nota…

Continua a leggere...

Lodo arbitrale: la questione sul dies a quo da cui decorre il “termine lungo” per l’impugnazione

Cass. sez. I, 24 settembre 2020, n. 20104 Pres. Giancola e Rel. Scotti Lodo – Annullamento – Termine per l’impugnazione – Decorrenza – Rimessione della causa al Primo Presidente per l’assegnazione alle Sezioni Unite  (art. 374 co. 2, 825, 828 c.p.c.) La questione concernente il dies a quo del cosiddetto “termine lungo” per l’impugnazione del lodo arbitrale è suscettibile di una pluralità di soluzioni e configura una questione di massima di particolare importanza meritevole di sottoposizione alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 374, comma 2, c.p.c. CASO Un’associazione temporanea di imprese conveniva in giudizio avanti la Corte di Appello una società cooperativa chiedendo l’annullamento del lodo pronunciato fra le parti e l’accoglimento nel merito delle domande…

Continua a leggere...

La Suprema Corte riafferma l’indifferenziata applicabilità della sanatoria ex art. 182 c.p.c. ai casi di nullità e inesistenza della procura ad litem

Cass., sent., 29 ottobre 2020, n. 23958 – Pres. Gorjan – Rel. Giannaccari Procedimento civile – Procura alle liti – Inesistenza- Sanatoria ai sensi dell’art. 182 c.p.c. – Ammissibilità (C.p.c. artt. 83, 125, 182)  [1] L’art. 182, 2° comma, c.p.c., nella formulazione introdotta dalla L. n. 69 del 2009, art. 46, comma 2 (da ritenersi applicabile anche nel giudizio d’appello), secondo cui il giudice che accerti un difetto di rappresentanza, assistenza o autorizzazione è tenuto a consentirne la sanatoria, assegnando un termine alla parte che non vi abbia provveduto di sua iniziativa, con effetti ex tunc, senza il limite delle preclusioni derivanti dalle decadenze processuali, trova applicazione anche qualora la procura manchi del tutto oltre che quando essa sia inficiata…

Continua a leggere...

La notifica con modalità telematica si perfeziona per il notificante se la ricevuta di accettazione è generata entro  le ore 23.59.59

Cass., Sez. I, Ord., ud. 26 febbraio 2019, 25.06.2020, n. 12224 Notifica – perfezionamento  (art. 16 septies, d.l. n. 179/2012 e 147 cod. proc. civ.) [1] Deve ritenersi tempestiva la notifica avvenuta dopo le ore 21 dell’ultimo giorno utile, purché la ricevuta di accettazione da parte del sistema telematico sia generata entro le ore 24. CASO Con sentenza n. 492/2018 la Corte di appello di Potenza ha dichiarato inammissibile per tardività l’appello proposto da H.V. avverso l’ordinanza del Tribunale di Potenza che aveva rigettato la sua domanda per il riconoscimento dello status di rifugiato politico, e ciò in ragione del fatto che la notifica telematica era stata effettuata dopo le ore 21 dell’ultimo giorno utile. Il sig. H.V., pertanto, ha…

Continua a leggere...

Opposizione a decreto ingiuntivo: l’onere di esperire il procedimento di mediazione obbligatoria grava in capo al creditore opposto

Cass., Sez. Un., 18 settembre 2020, n. 19596, Pres. Mammone – Est. Cirillo [1] Opposizione a decreto ingiuntivo – Onere di esperire il procedimento di mediazione ex art- 5 del d.lgs. n. 28 del 2010 – Parte gravata – Individuazione – Parte opposta – Conseguenze (artt. 645, 647 c.p.c.; art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010). Nelle controversie soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1-bis, del d.lgs. n. 28 del 2010, i cui giudizi vengono introdotti con un decreto ingiuntivo, una volta instaurato il relativo giudizio di opposizione e decise le istanze di concessione o sospensione del decreto, l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta; ne consegue che, ove essa non…

Continua a leggere...

Gratuito patrocinio: nessuna liquidazione al legale se la mediazione ha esito negativo e se non è seguita dalla fase giudiziale

Cass. sez. II, 31 Agosto 2020, n. 18123. Pres. e Rel. Gorjan Soggetti, competenza e giurisdizione civile – Avvocato – Mediazione obbligatoria – Gratuito patrocinio – Compenso. (D.P.R . 30 maggio 2002, n. 115, art. 74, 75, 82; D.Lgs. 4 marzo 2010, n. 28, artt. 5, 8, 17, co. 5 bis) Il difensore della parte ammessa al patrocinio a spese dello Stato non ha diritto al compenso professionale a carico dell’Erario per l’attività svolta nella fase della mediazione obbligatoria, cui non è seguita la proposizione della lite. CASO Il ricorrente è un avvocato che, in sede di mediazione obbligatoria, aveva rappresentato un cliente ammesso al patrocinio a spese dello Stato. Espletata negativamente tale procedura, la lite non era stata promossa,…

Continua a leggere...

Sul regime della rilevabilità dei vizi conseguenti alla violazione dei divieti di prova testimoniale ex art. 2725 c.c.

Cass., Sez. Un., 5 agosto 2020, n. 16723 Pres. Mammone – Rel. Scarpa Procedimento civile – Istruzione probatoria – Contratti per i quali è richiesta la forma scritta ad probationem – Divieto di prova testimoniale – Violazione – Rilevabilità d’ufficio della conseguente nullità – Esclusione (C.C. artt. 1967, 2721, 2725; C.p.c. art. 157) [1] L’inammissibilità della prova testimoniale di un contratto che deve essere provato per iscritto, ai sensi dell’art. 2725 c.c., comma 1, attenendo alla tutela processuale di interessi privati, non può essere rilevata d’ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata prima dell’ammissione del mezzo istruttorio; qualora, nonostante l’eccezione d’inammissibilità, la prova sia stata egualmente assunta, è onere della parte interessata opporne la nullità secondo le modalità dettate…

Continua a leggere...