Procedimenti di cognizione e ADR

Sul regime della rilevabilità dei vizi conseguenti alla violazione dei divieti di prova testimoniale ex art. 2725 c.c.

Cass., Sez. Un., 5 agosto 2020, n. 16723 Pres. Mammone – Rel. Scarpa Procedimento civile – Istruzione probatoria – Contratti per i quali è richiesta la forma scritta ad probationem – Divieto di prova testimoniale – Violazione – Rilevabilità d’ufficio della conseguente nullità – Esclusione (C.C. artt. 1967, 2721, 2725; C.p.c. art. 157) [1] L’inammissibilità della prova testimoniale di un contratto che deve essere provato per iscritto, ai sensi dell’art. 2725 c.c., comma 1, attenendo alla tutela processuale di interessi privati, non può essere rilevata d’ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata prima dell’ammissione del mezzo istruttorio; qualora, nonostante l’eccezione d’inammissibilità, la prova sia stata egualmente assunta, è onere della parte interessata opporne la nullità secondo le modalità dettate…

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Sulla distinzione tra contestazione del fatto e osservazione del difetto di prova

Cass., sez. VI., 27 agosto 2020, n. 17889 Pres. Amendola, Rel. Cirillo Procedimento civile – Principio di non contestazione – Allegazione – Difetto di prova in ordine ad un fatto costitutivo (C.c. art. 2697; c.p.c. artt. 115, 116) Dire che di un fatto manca la prova non equivale, di per sé, a dire che quel fatto è da ritenere contestato: conseguentemente, la parte ha onere di affermare esplicitamente che il fatto allegato dalla controparte non è storicamente accaduto, dovendosi ritenere, in difetto di tale espressa dichiarazione, che l’affermazione si estrinsechi nella semplice osservazione della mancanza di prova del fatto, inidonea a sortire gli effetti della contestazione di cui all’art. 115 c.p.c. CASO L’attore conviene la società erogatrice del carburante lamentando…

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Alcuni principi giurisprudenziali in materia di giuramento decisorio

Cass., sez. II, 25 agosto 2020, n. 17718, Pres. D’Ascola – Est. Tedesco [1] Giuramento – Giuramento decisorio – Deferimento – Omessa notificazione personale dell’ordinanza di rinvio dell’assunzione – Mancata prestazione – Conseguenze (artt. 233, 237, 239 c.p.c.). In materia di giuramento decisorio, devono essere notificati alla parte chiamata a rendere il giuramento non solo l’ordinanza che ammette il giuramento, ma anche i provvedimenti di rinvio della detta udienza fissata per la sua assunzione, nonostante che l’anteriore notifica del provvedimento di ammissione l’abbia posta in condizione di conoscere i termini del giuramento. Conseguentemente l’effetto della soccombenza, che l’art. 239 c.p.c. collega alla sola mancata comparizione del delato o al suo rifiuto di prestare il giuramento, deve escludersi nell’ipotesi in cui…

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Produzione in giudizio di un telegramma: prova presuntiva dell’avvenuta consegna dell’atto e base per la presunzione di conoscenza in capo al destinatario ex art. 1335 c.c.

Cass., sez. II, 25 agosto 2020, n. 17720, Pres. D’Ascola – Est. Varrone [1] Obbligazioni e contratti – Prova in genere in materia civile – Vendita (artt. 1335, 2727, 2729 c.c.). La presunzione di conoscibilità di un atto giuridico recettizio richiede la prova, anche presuntiva, ma avente i requisiti di cui all’art. 2729 c.c., che esso sia giunto all’indirizzo del destinatario, sicché, in caso di contestazione, la prova della spedizione non è in sé sufficiente a fondare la presunzione di conoscenza, salvo il caso in cui, per le modalità di trasmissione dell’atto (raccomandata, anche senza avviso di ricevimento o telegramma), o per i particolari doveri di consegna dell’agente postale, si possa presumere l’arrivo nel luogo di destinazione. Di conseguenza la…

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La notifica di atti al collega di altro studio incaricato di riceverli

Cass., sez. VI, 30 giugno 2020, n. 12985, Pres. Frasca – Est. Porreca [1] Notificazione – Al collega di studio limitrofo dello stesso stabile – Luogo in cui la notifica deve essere eseguita (artt. 139, 140 c.p.c.; 7 L. n. 890/1982). È ragionevole ritenere che, pur nella situazione di esistenza di due studi in interni diversi dello stesso stabile, il collega dell’interno limitrofo possa essere officiato di ricevere atti, se questo suo manifestarsi come addetto è localizzato nel luogo in cui la notifica deve essere eseguita. CASO [1] All’esito di un giudizio amministrativo, il Consiglio di Stato riformava la decisione assunta dal TAR dichiarando il difetto di giurisdizione di tale giudice, trattandosi di controversia di diritto comune. Adite mediante ricorso…

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Sulla validità della copia notificata dell’atto di citazione e sull’autonomia della procura speciale rilasciata al difensore

Cass., sez. II, 3 giugno 2020, n. 10450, Pres. Manna – Est. San Giorgio [1] Mancata sottoscrizione della copia notificata della citazione – Rilevanza – Esclusione – Condizioni (artt. 125, 163, 164 c.p.c.). La mancanza della sottoscrizione del difensore nella copia notificata della citazione non incide sulla validità di questa, ove detta sottoscrizione risulti nell’originale e la copia notificata fornisca alla controparte sufficienti elementi per acquisire la certezza della sua rituale provenienza da quel procuratore (massima ufficiale).  [2] Nullità della citazione – Ordine di rinnovazione – Conseguenze sulla validità della procura speciale rilasciata a margine o in calce alla stessa – Esclusione – Fondamento (artt. 125, 163, 164 c.p.c.). La procura speciale rilasciata al difensore, quand’anche a margine o in…

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Controversie tra utenti e società telefoniche: conseguenze del mancato esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione

Cass. Sez. Un, 28 aprile 2020, n. 8241 Pres. Mammone – Rel. Rubino Conciliazione – Tentativo obbligatorio di conciliazione – Telecomunicazioni – Condizione di proponibilità della domanda e non di procedibilità – Assenza di una pronuncia in rito conclusiva – Sospensione del giudizio – Fissazione del termine per permettere alle parti di procedere al tentativo (art. 1, 11° comma, L. 31 luglio 1997, n. 249, art. 1, comma 3, Delib. n. 182/02/CONS) [1] La mancanza del previo esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione, richiesto per poter dare inizio a una controversia in materia di telecomunicazioni, determina l’improcedibilità della domanda e non la sua improponibilità, con la conseguenza che il giudice, senza emettere una pronuncia in rito, deve sospendere il giudizio…

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È esclusa la sanatoria successiva alla notificazione del ricorso per cassazione dei vizi attinenti alla sua sottoscrizione ovvero all’esistenza della procura speciale

Cass., sez. III, 15 giugno 2020, n. 11592, Pres. Frasca – Est. Fiecconi [1] Ricorso per cassazione – Sottoscrizione del ricorso – Autenticazione della procura speciale – Difensore non abilitato al patrocinio presso le giurisdizioni superiori – Sanatoria successiva alla notificazione – Esclusione (artt. 125, 365, 366, 369 c.p.c.). L’ordinamento esige che la sottoscrizione del ricorso e la procura debbano esistere nel momento in cui il ricorso è chiamato a svolgere la sua funzione quale atto introduttivo del processo di cassazione, e, dunque, al momento del suo operare in tal senso, cioè all’atto della sua notificazione. La sottoscrizione del difensore è un requisito di contenuto-forma come fa manifesto la norma dell’art. 125 c.p.c.. La procura speciale altrettanto, se non conferita…

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La Cassazione ribadisce l’ammissibilità della prova testimoniale in funzione chiarificatrice del contenuto degli accordi contrattuali

Cass., Sez. II, ord., 27 maggio 2020, n. 9952Pres. Campanile – Rel. San Giorgio Prova civile – Prova diretta a precisare il contenuto negoziale di un documento – Limiti di ammissibilità della prova testimoniale – Insussistenza (C.c. artt. 1362, 2721, 2722, 2725) [1] I limiti legali di ammissibilità della prova orale non operano allorché la stessa sia diretta non già a contestare il contenuto di un documento ma a renderne esplicito il significato. CASO [1] Il provvedimento in epigrafe rappresenta l’attuale, anche se non definitivo (visto il disposto rinvio della causa al giudice di merito), punto d’arrivo del giudizio instaurato dai promissari acquirenti di un appartamento contro i promittenti venditori e il mediatore al fine di sentirne pronunciare la condanna,…

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L’applicazione non retroattiva del nuovo termine lungo per la revocazione delle decisioni della Corte di Cassazione

Cass., Sez. un., sent., 23 aprile 2020, n. 8091 Pres. Petitti – Rel. Scrima Impugnazioni civili – Revocazione delle sentenze della Corte di cassazione – Termine lungo – Dimezzamento – Applicazione retroattiva – Esclusione (C.p.c. artt. 360, 375, 391-bis; d.l. 31 agosto 2016, n. 168, conv. con modif. in l. 25 ottobre 2016, n. 197, art. 1-bis) [1] Il termine semestrale per la proposizione del ricorso per revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, così ridotto, in sede di conversione del d.l. 31 agosto 2016, n. 168, dalla l. 25 ottobre 2016, n. 197, si applica in relazione ai soli provvedimenti pubblicati dopo l’entrata in vigore della stessa (30 ottobre 2016), in difetto di specifica disposizione transitoria e in applicazione della…

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