14 Novembre 2017

Risk management: gli effetti positivi per le imprese

di Antonio Candotti Scarica in PDF

Indipendentemente dalla dimensione, dal settore e dagli obiettivi aziendali, oggi non c’è impresa che possa esimersi dalla gestione dei rischi. Il Risk Management è ormai un tema centrale nella definizione delle strategie d’impresa, in quanto ci si sta rendendo progressivamente conto che contribuisce al miglioramento dell’organizzazione, sia in termini di efficacia, sia in termini di efficienza dei processi, riducendo costi e passività e portando quindi, nel tempo, un contributo positivo al Conto Economico.

La “gestione dei rischi” è la naturale conseguenza dell’evoluzione del concetto di controllo: per sapere cosa si deve presidiare, occorre conoscere i rischi correlati all’attività svolta. Si tratta di un processo che in maniera destrutturata e spesso inconsapevole è insito nell’azione stessa dell’“intraprendere”, cioè del fare impresa, ma che è entrato nella cultura d’impresa come strumento a servizio della gestione del business – ne sentiamo parlare col nome di Enterprise Risk Management (ERM)- solo di recente.

In questi ultimi anni, tra l’altro, stiamo assistendo al graduale allargamento del perimetro di riferimento della gestione dei rischi: l’attenzione crescente per i temi di Corporate Social Responsibility e le previsioni normative di una sempre maggiore responsabilità a carico delle imprese per la tutela di aspetti di rilevanza pubblica quali la sicurezza sul lavoro ed in generale la tutela della persona e dell’ambiente, hanno portato all’inclusione dell’analisi dei rischi correlati a tali tematiche nei processi di Risk Management delle imprese.

Orientare la propria impresa verso logiche di sviluppo “sostenibile” implica quindi la capacità di analizzare in modo organico il contesto in cui si opera, individuare i rischi nei diversi ambiti – non solo quello economico-finanziario – e con riferimento alle diverse tipologie di stakeholder e definire le modalità e gli strumenti più adeguati per gestirli.

La sfida, ci suggeriscono gli studiosi, è trasformare i rischi in opportunità che generino elementi distintivi e contribuiscano ad accrescere la competitività, generando valore sostenibile per l’impresa.

Si tratta quindi di un aspetto evolutivo della cultura d’impresa che valorizza il concetto di responsabilità, cioè la capacità di dare riposte corrette ed esaustive, implicando necessariamente un processo di conoscenza, di valutazione e rendicontazione. Un esercizio di trasparenza che favorisce e accelera la valorizzazione del capitale intangibile dell’impresa – umano, relazionale ed organizzativo – con effetti positivi in ogni ambito della gestione, dalla governance ai processi operativi, e incide positivamente sulla credibilità e sulla reputazione dell’impresa.

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