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Concordato preventivo in continuità aziendale: presupposti applicativi

Cassaz., 15 giugno 2023, n. 17092 – Pres. F.A. Genovese – Rel. L. Abete – Est. R. Amatore Parole chiave: Concordato preventivo – Esecuzione – Concordato preventivo in continuità aziendale – Componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell’attività aziendale – Rilevanza – Eventuale modificazione di una parte dell’attività produttiva – Ininfluenza Massima: “Il concordato preventivo è qualificabile come in continuità aziendale, salvi i casi di abuso dello strumento, allorquando alla liquidazione atomistica di una parte dei beni dell’impresa si accompagni una componente di qualsiasi consistenza di prosecuzione dell’attività aziendale, tanto al momento dell’ammissione al concordato, quanto all’atto del successivo trasferimento cui l’azienda in esercizio dev’essere dichiaratamente destinata, senza che rilevi in senso ostativo all’applicazione del regime ex art. 186-bis l….

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Lo smart working nella professione legale prende avvio

Lo smart working in pochi mesi ha dapprima rappresentato una necessità per poter continuare a lavorare nonostante l’emergenza sanitaria e poi ha cominciato a rappresentare una valida alternativa organizzativa per gli studi e le aziende. In poche settimane l’Italia è passata da 570mila lavoratori in smart working ad oltre 6milioni. Con l’arrivo dell’estate e l’affievolirsi della crisi epidemiologica, molte attività sono tornate ad organizzarsi in presenza, spesso facendo un mix tra lavoro agile e lavoro in presenza. Dall’autunno le cose sono nuovamente cambiate e la necessità ha portato studi professionali e aziende a doversi servire in modo massiccio dello smart working per coniugare le attività lavorative con le esigenze sanitarie. Questa volta, però, lo spirito è stato diverso, nel senso…

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Responsabilità di BPER e UBI verso gli azionisti delle quattro banche risolte

PROGRAMMA Gli acquisti di azioni e obbligazioni di banche Le azioni e le obbligazioni delle banche La sottoscrizione di azioni illiquide e la successiva svalutazione delle azioni La risoluzione delle banche (d.lgs. n. 180 del 2015 e provvedimento di Banca d’Italia del 22 novembre 2015) Le obbligazioni subordinate e il loro azzeramento La responsabilità degli enti-ponte e di BPER e UBI La creazione delle good banks e il trasferimento di attivi a passivi alle nuove banche L’acquisto degli enti-ponte da parte di BPER e UBI Tribunale di Ferrara, 28 ottobre 2017: la responsabilità di Nuova Cassa di risparmio di Ferrara quale successore della vecchia Carife Tribunale di Milano, 8 novembre 2017: la responsabilità di Nuova Banca delle Marche quale successore…

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Come finanziare il contenzioso

Litigation Funding: cos’è, come funziona, chi sono i fondi d’investimento specializzati Questioni legali nei rapporti tra finanziatore terzo, cliente e avvocato Contratto di confidenzialità e non uso Lettera d’intenti Contratto di finanziamento Questioni deontologiche nei rapporti tra finanziatore terzo, cliente e avvocato Controllo e gestione del contenzioso Compenso per l’avvocato Tipologia di cause finanziabili e modalità di finanziamento Contenzioso commerciale: class actions, danno ambientale, danno medico, contenzioso bancario/finanziario, azioni di responsabilità e altro contenzioso fallimentare, altro contenzioso Finanziamento della singola causa e finanziamento di portafogli di cause. Accordi strutturali con studi legali

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Fra una settimana arriva a Roma il DIG.Eat11, l’evento annuale e gratuito su digitalizzazione e privacy

10 maggio 2018 – Roma (Centro Congressi Piazza di Spagna – Via Alibert, 5A) Restano ancora pochi giorni per iscriversi gratuitamente al DIG.Eat, l’evento nazionale su digitalizzazione e privacy organizzato da ANORC, ANORC Professioni e AIFAG, con la collaborazione di Euronotaries e del Digital & Law Department. Il titolo completo dell’evento, che si svolgerà il 10 maggio a Roma al Centro Congressi Piazza di Spagna (via Alibert 5A) è “DIG.Eat 2018: Tutti compliant?… Tutti compliant fino a prova contraria!”, e c’è tempo fino alle ore 12 del 9 maggio per registrarsi cliccando qui. Il livello di compliance del nostro Paese verrà simbolicamente ‘processato’ in un Atrium, con sette processi dedicati a GDPR (General Data Protection Regulation), firme digitali, atto notarile…

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Accertamento verso società di persone e litisconsorzio necessario

In materia tributaria, l’unitarietà dell’accertamento che è alla base della rettifica delle dichiarazioni dei redditi delle società di persone e delle associazioni di cui all’articolo 5 D.P.R. 917/1986 e dei soci delle stesse e la conseguente automatica imputazione dei redditi a ciascun socio, proporzionalmente alla quota di partecipazione agli utili ed indipendentemente dalla percezione degli stessi, comporta che il ricorso tributario proposto, anche avverso un solo avviso di rettifica, da uno dei soci o dalla società riguarda inscindibilmente sia la società che tutti i soci, salvo che si prospettino questioni personali. Ne consegue che i soggetti anzidetti devono essere tutti parte dello stesso procedimento e la controversia non può essere decisa limitatamente ad alcuni soltanto di essi. Di talché il ricorso proposto anche da uno soltanto dei soggetti…

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Nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza: le procedure di allerta

Fermo restando che ad oggi non siamo certi che l’iter procedurale di approvazione del nuovo Codice della crisi e dell’insolvenza si perfezioni, stante l’imminente scadenza della legislatura, tratteremo nel presente contributo le novità relative all’introduzione di specifici istituti di allerta. Prima di entrare nel merito degli istituti di allerta, si ritiene opportuno richiamare l’attenzione sulle definizioni fornite dal nuovo Codice relative alla crisi d’impresa ed all’insolvenza che, come precisato nella relazione di accompagnamento allo schema del decreto legislativo, sono state formulate in modo semplice e facilmente leggibile, evitando eccessivi tecnicismi, ma tenendo opportunamente conto dei suggerimenti della scienza aziendalistica; in modo particolare lo stato di crisi d’impresa viene definito all’articolo 2 come lo “stato didifficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far…

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Delegato nelle vendite immobiliari

Il Master ha come obiettivo specializzare il professionista che intende svolgere l’attività di delegato nelle vendite immobiliari alla luce anche della Riforma ex L.119/2016 che ha inciso sul tema. Il numero crescente di espropriazioni forzate che si sono registrate negli ultimi anni ha aumentato di fatto la richiesta da parte dei Tribunali di avvalersi di figure sempre più competenti e preparate. Verranno quindi analizzate con taglio operativo: le modalità di conservazione e gestione del bene pignorato tutte le fasi della procedura di vendita  e i controlli da eseguire sul fascicolo delle esecuzioni che il professionista deve seguire gli adempimenti richiesti, nonché le problematiche che più spesso si riscontrano nella pratica professionale nella redazione del decreto di trasferimento e nel progetto di distribuzione Durante il Master verranno utilizzati fac-simili e…

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L’apprendimento esperienziale

  L’Italia si caratterizza per un’evidente schizofrenia legislativa, dimostrata dall’utilizzo indiscriminato di quello che dovrebbe rappresentare uno strumento azionabile solamente in caso di urgenza: il decreto legge. A questa costante evoluzione, e a volte negazione, di quanto stabilito anche a distanza di poco tempo, quasi si volessero costruire costanti castelli di carta, deve aggiungersi anche, da un lato, la prassi che si occupa di interpretare norme a volte criptiche o scritte male e, dall’altro, la giurisprudenza (sia essa di merito o di legittimità), che rappresenta l’interpretazione ultima delle norme. Il professionista, quasi come un novello Robinson Crusoe, si trova a volte in difficoltà in quanto, non bisogna dimenticarlo, esercita in uno dei Paesi con la più alta percentuale di burocratizzazione,…

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Esperienziale: una modalità innovativa e coinvolgente di fare formazione

  Il professionista moderno è una figura che deve interagire in un ambiente dinamico ed evoluto, in cui la velocità di esecuzione, nonché gli input che pervengono, si sono sviluppati in maniera più che esponenziale rispetto a quanto, di norma, l’uomo moderno, in ragione delle sue esperienze, è abituato a recepire. Questo è dovuto a una sempre maggior multifunzionalità del professionista. In questo contesto assumono sempre maggior rilevanza e preminenza le caratteristiche proprie del professionista, intese non quali bagaglio e competenze professionali, requisiti che si riconoscono di default, bensì caratteriali intese quali problem solving nonché velocità di reazione. Nella pratica quotidiana, tuttavia, tali requisiti non si possono, salvo casi rari, possedere in quanto tali, bensì si acquisiscono attraverso l’esperienza. Ecco…

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