Procedimenti di cognizione e ADR

I rapporti tra sospensione necessaria ex art. 295 c.p.c. e sospensione facoltativa ex art. 337 c.p.c.

Cass., sez. VI, 1° giugno 2021, n. 15230, Pres. Amendola – Est. Positano [1] Sospensione del processo – Sospensione facoltativa – Motivazione del provvedimento – Necessità (artt. 295, 337 c.p.c.) La sospensione discrezionale in parola è ammessa ove il giudice del secondo giudizio motivi esplicitamente le ragioni per le quali non intende riconoscere l’autorità della prima sentenza, già intervenuta sulla questione ritenuta pregiudicante, chiarendo perché non ne condivide il merito o le ragioni giustificatrici. CASO [1] A seguito di un sinistro stradale asseritamente provocato da un’avaria del motociclo appena acquistato, un soggetto proponeva, nell’agosto 2012, ricorso ex art. 696 c.p.c. al fine di accertare le cause di tale incidente. Con atto di citazione del luglio 2018, il medesimo si rivolgeva…

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Le Sezioni Unite confermano che per la prova di avvenuta notifica occorre il C.A.D.

Cass., Sez. Un., ud. 23 febbraio 2021, 15 aprile 2021, n. 10012, Pres. Di Iasi – Est. Manzon. [1] Procedimento civile – Procedimento tributario – Notificazione a mezzo posta – Irreperibilità relativa del contribuente – C.A.D. – Necessità – Fondamento (Cost., artt. 23, 111; cod. proc. civ., artt. 99, 112 140; cod. civ., art. 2967; l. n. 890/1982, art. 8) [1] In tema di notifica di un atto impositivo ovvero processuale tramite il servizio postale secondo le previsioni della l. n. 890/1982, qualora l’atto notificando non venga consegnato al destinatario per rifiuto a riceverlo ovvero per temporanea assenza del destinatario stesso ovvero per assenza/inidoneità di altre persone a riceverlo, la prova del perfezionamento della procedura notificatoria può essere data dal…

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Non costituisce errore di fatto revocatorio l’omesso rilievo dell’invalidità della notificazione del ricorso per Cassazione

Cass., sez. III, 26 maggio 2021, n. 14610, Pres. Travaglino – Est. Diflorio [1] Ricorso per Cassazione – Revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione – Errore di fatto – Nozione (artt. 391-bis, 395 c.p.c.) Mentre l’omesso esame del fatto sostanziale o processuale è suscettibile di dare luogo rispettivamente al vizio motivazionale o alla violazione di norma processuale, l’errore revocatorio implica l’attività di falsa supposizione dell’esistenza o inesistenza di un fatto processuale o sostanziale, non oggetto di controversia fra le parti, incontrastabilmente escluse, l’esistenza o inesistenza, dagli atti o documenti di causa.  CASO [1] All’esito di un giudizio sfociato in una pronuncia di legittimità, la Regione Basilicata proponeva ricorso per revocazione avverso la decisione della Corte di cassazione denunciando l’esistenza…

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CTU su fatti estranei al thema decidendum: la nullità è rilevabile d’ufficio o su istanza di parte? 

Cass. civ., sez. I, 14 aprile 2021, n. 9811 – Pres. De Chiara – Rel. Valitutti [1] Consulenza tecnica – Violazione del principio dispositivo – Nullità – Indagini peritali su fatti estranei al thema decidendum – Rilevabilità ad istanza di parte – Rilevabilità d’ufficio – Rimessione alle Sezioni Unite (Cod. proc. civ. artt. 62 ss, 156, 157, 194 ss) [1] “La prima sezione civile ha rimesso gli atti al primo presidente per l’assegnazione alle Sezioni Unite della questione, oggetto di contrasto tra le decisioni della Corte, se in tema di consulenza tecnica di ufficio lo svolgimento di indagini peritali su fatti estranei al “thema decidendum” della controversia in violazione del principio dispositivo, cagioni una nullità della medesima consulenza tecnica, da…

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Nullità insanabile della sentenza pronunciata da un organo collegiale e sottoscritta  da un magistrato che non componeva il collegio giudicante

Cass., sez. lavoro, 9 marzo 2021, n. 6494, Pres. Balestrieri – Rel. Garri Sentenza – Contenuto –  Sottoscrizione di un giudice estraneo al collegio – Nullità ex artt. 132 e 161, comma 2, c.p.c. – Rilevabilità d’ufficio – Provvedimenti conseguenziali della corte di cassazione – Rinvio allo stesso giudice – Riesame del merito – Necessità  (C.p.c. artt. 132,  161 c. 2, 354, c. 1, 360, c. 1, n. 4, e 383, c. 4) [1] La sottoscrizione di una sentenza emessa da un organo collegiale ad opera di un magistrato che non componeva il collegio giudicante, in luogo del magistrato (nella specie, il presidente) che ne faceva parte e che avrebbe dovuto sottoscriverla, integra l’ipotesi della mancanza della sottoscrizione della sentenza…

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Sul carattere definitivo o meno, ai fini della validità della riserva, della sentenza emessa nel corso del giudizio

Cass., Sez. Un., 19 aprile 2021, n. 10242 Pres. Di Iasi, Rel. Carrato Procedimento civile – Sentenza non definitiva – Riserva – Appello – Ammissibilità (C.p.c. artt. 36, 40, 104, 274, 279, 339, 340, 361) Ai fini dell’individuazione della natura definitiva o non definitiva di una sentenza che abbia deciso su una delle domande cumulativamente proposte tra le stesse parti, deve aversi riguardo agli indici di carattere formale desumibili dal contenuto intrinseco della stessa sentenza, quali la separazione della causa e la liquidazione delle spese di lite in relazione alla causa decisa. Tuttavia, qualora il giudice, con la pronuncia intervenuta su una delle domande cumulativamente proposte, abbia liquidato le spese e disposto per il prosieguo del giudizio in relazione alle…

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La riunione dei procedimenti pendenti dinanzi alla Corte di Cassazione

Cass., Sez. Un., 30 marzo 2021, n. 8774, Pres. Di Iasi – Est. Doronzo [1] Ragionevole durata del processo – Diritto fondamentale – Conseguenti poteri giudiziali – Dovere di evitare dispendio di attività processuali inutili – Riunione di procedimenti fuori dalle ipotesi di cui agli artt. 115 e 82 disp. att. c.p.c. – Istanza – Requisiti – Valutazione del giudice – Applicabilità nel giudizio di cassazione – Fattispecie (artt. 127, 175 c.p.c.; artt. 82, 115 disp. att. c.p.c.) Il rispetto del diritto fondamentale ad una ragionevole durata del processo impone al giudice, ai sensi degli artt. 175 e 127 c.p.c., di evitare ed impedire comportamenti che siano di ostacolo ad una sollecita definizione dello stesso, tra i quali rientrano quelli…

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Ancora sulla distinzione tra legittimazione ad agire e titolarità del diritto sostanziale dedotto in giudizio

Cass., sez. VI, 22 aprile 2021, n. 10640, Pres. Doronzo – Est. Ponterio [1] Processo civile – Legittimazione ad agire – Titolarità del diritto sostanziale dedotto – Differenze (art. 81 c.p.c.) La titolarità della posizione soggettiva, attiva o passiva, vantata in giudizio è un elemento costitutivo della domanda e attiene al merito della decisione, sicché spetta all’attore allegarla e provarla, salvo il riconoscimento, o lo svolgimento di difese incompatibili con la negazione da parte del convenuto. Contestazioni, da parte del convenuto, della titolarità del rapporto controverso dedotto dall’attore hanno natura di mere difese, proponibili in ogni fase del giudizio, senza che l’eventuale contumacia o tardiva costituzione assuma valore di non contestazione o alteri la ripartizione degli oneri probatori (nella specie,…

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Sui rapporti tra il rigetto dell’istanza di disposizione della consulenza tecnica d’ufficio e l’applicazione dell’art. 2697 c.c.

Cass., sez. II., 19 febbraio 2021, n. 4518 Pres. Di Virgilio, Rel. Tedesco Procedimento civile – Consulenza tecnica d’ufficio – Onere della prova – Giudice –Ammissibilità – (C.p.c. artt. 61, 62, 194, 195; C.c. art. 2697) L’ammissione della consulenza tecnica costituisce esercizio di un potere discrezionale del giudice di merito; ciò non toglie, però, che il giudice non possa, da un lato, negare ingresso all’istanza di consulenza tecnica e, dall’altro, ritenere nel contempo indimostrati i fatti che, per effetto della consulenza stessa, si sarebbero potuti invece, provare. CASO La decisione in commento trae origine dal contenzioso tra l’attrice, istituita erede con un primo testamento olografo del 15 luglio 1986 e la convenuta, istituita con testamento pubblico successivo avente ad oggetto,…

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È nulla la sentenza depositata prima della scadenza dei termini ex art. 190 c.p.c.? La parola alle Sezioni Unite

Cass., sez. II, 9 marzo 2021, n. 6451, Pres. Lombardo – Est. Carrato [1] Processo civile – Assegnazione dei termini ex art. 190 c.p.c. – Deliberazione della sentenza prima della loro scadenza – Conseguenze – Nullità – Condizioni – Contrasto (artt. 190, 352 c.p.c.) La Seconda Sezione ha trasmesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione, oggetto di contrasto e, in ogni caso, di massima di particolare importanza, circa le condizioni richieste per l’affermazione della nullità della sentenza emessa prima della scadenza dei termini (entrambi ovvero anche uno solo di essi) concessi alle parti ex art. 190 c.p.c. (massima ufficiale)  CASO [1] All’esito del secondo grado di giudizio di una controversia di natura immobiliare,…

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