Procedimenti di cognizione e ADR

Tra la sezione specializzata per le imprese e quella ordinaria il rapporto è di competenza

Trib. Bologna, IV Sezione Civile, ord., 28 giugno 2017 – G.U. Salina Giurisdizione e competenza – Controversia in materia di diritto industriale – Sezione specializzata in materia di impresa – Competenza (Cod. Propr. Ind., artt. 98, 99, 134; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012 n.1). Giurisdizione e competenza – Sezione specializzata in materia di impresa e sezione ordinaria presso il medesimo tribunale – Rapporti – Questione di competenza (Cod. proc. civ., art. 5; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012, n.1). [1] La controversia che abbia ad oggetto, tra l’altro, illeciti qualificati nella domanda introduttiva del giudizio come di diritto industriale ai sensi degli artt. 98 e 99 c.p.i….

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Il tempo della notificazione a mezzo pec

Gli avvocati fanno uso sempre più frequente della posta elettronica certificata per effettuare le notificazioni cd. “in proprio”. Peraltro, il messaggio di posta elettronica può essere trasmesso a qualsiasi orario. Diviene quindi essenziale l’individuazione del momento (giorno e orario) in cui si perfeziona la notificazione per il notificante ex artt. 3 bis, co. 3, l. n. 54/1993 e 16 septies d.l. n. 179/2012. Alla discutibile soluzione offerta dalla Cassazione (già analizzata in questa newsletter) si contrappone la recentissima ordinanza con la quale la Corte di Appello di Milano ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 16 septies.  Le disposizioni normative. Ai sensi dell’art. 3 bis, co. 3, l. 21 gennaio 1994, n. 53, in materia di notificazioni da parte degli…

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L’avvio tardivo del procedimento di mediazione non dà luogo all’improcedibilità della domanda

App. Milano 24 maggio 2017 – Pres. Santosuosso, Rel. Fiecconi Mediazione – Rapporti con il processo – Condizione di procedibilità – (D.leg. 4 marzo 2010, n 28, attuazione dell’art. 60 della l. 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5). [1] Il mancato rispetto del termine di quindici giorni assegnato dal giudice per avviare il procedimento di mediazione non determina l’improcedibilità della domanda, che opera unicamente nel caso di mancato esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione. CASO [1] La pronuncia trae origine dall’impugnazione della sentenza n. 156 del 21 gennaio 2016 con cui il Tribunale di Monza aveva dichiarato l’improcedibilità di un’opposizione a decreto ingiuntivo per la tardiva proposizione…

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Atti processuali in formato elettronico senza estensione «p7m»: le Sezioni Unite chiamate a pronunciarsi sulla loro validità

Cass. civ., Sez. VI – 3, ord., 31.8.2017, n. 20672 – Pres. Armano – Rel. De Stefano [1] Atto processuale civile – Atto di parte – Documento informatico – Disposizioni tecniche specifiche – Violazione – Conseguenze (c.p.c. artt. 121, 125, 156 –  d.m. 21.2.2011, n. 44, art. 11 – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, art. 12) [2] Notificazioni in materia civile – Notificazione a mezzo posta elettronica certificata – Documento informatico allegato all’atto del processo – Originale formato su supporto analogico – Firma digitale – CAdES – Necessità (c.p.c., art. 125 – l. 21.1.1994, n. 53, art. 3-bis – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, artt. 12, 13 e 19-bis [1] Va rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la questione – di massima di…

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L’ammissibilità del riesame del trattenimento del cittadino straniero in esecuzione del decreto di espulsione

Abstract L’istituto del riesame del trattenimento del cittadino di paese extra UE destinatario di un decreto di espulsione trova diretta applicazione nell’ordinamento italiano, per effetto della immediata applicazione della Direttiva 2008/115/CE che prevede tale istituto; il riesame può essere richiesto, con il procedimento camerale ex artt. 737 c.p.c., sulla base di circostanze di fatto nuove o non considerate nella convalida o nella proroga del trattenimento. 1.La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, prevede all’art. 15, comma 3, che il trattenimento è riesaminato ad intervalli ragionevoli su richiesta del cittadino di un paese terzo interessato o d’ufficio. Il termine entro cui gli Stati membri…

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Compensi professionali dell’avvocato e “zone d’ombra” del foro del consumatore

Cass., Sez. VI, ord. 9 giugno 2017, n. 14514 Liquidazione compensi avvocato – Opposizione a decreto ingiuntivo – Foro del consumatore – Società in accomandita semplice – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 47, 633, 637; cod. civ., art. 1469 bis ss.; D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206, c.d. codice del consumo, art. 3, 33) [1] La regola del foro esclusivo del consumatore non trova applicazione nel caso di giudizio avente ad oggetto i compensi per l’attività svolta da un avvocato in favore del socio accomandatario di una S.a.s. qualora l’attività forense abbia riguardato l’attività imprenditoriale e commerciale del cliente.  CASO [1] Il provvedimento è già stato pubblicato in questo Settimanale, nel numero del 12 settembre 2017, con nota di F….

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La clausola compromissoria di arbitrato estero sottrae alla giurisdizione del giudice italiano il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

Cass., sez. un., 18 settembre 2017 n. 21550  Arbitrato e clausola compromissoria – Arbitrato estero – Clausola compromissoria di arbitrato estero – Regolamento di giurisdizione – Giurisdizione italiana – Sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 41, 806, 808; L. 5 gennaio 1994, n. 25)[1] In presenza di una clausola compromissoria in arbitrato estero, l’eccezione di compromesso è idonea a far dichiarare il difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria ordinaria in relazione al giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, posto che tale procedimento, essendo escluso dalla deroga alla giurisdizione arbitrale dei procedimenti definiti “sommari o conservativi”, rimane soggetto ad arbitrato.  CASO [1] Veniva proposto regolamento preventivo di giurisdizione ai sensi dell’art. 41 c.p.c. per far dichiarare alle Sezioni unite – stante la clausola…

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Regolamento di giurisdizione: termine di proponibilità e altre questioni

Cass., Sez. Un., 13 giugno 2017, n. 14650 – Pres. Rordorf – Rel. Di Virgilio Giurisdizione – Regolamento – Proponibilità – Termine ultimo – Udienza di precisazione delle conclusioni – Fattispecie (art. 41 c.p.c.; art. 15, R.D. 16 marzo 1942, n. 267) [1] Il regolamento di giurisdizione è ammissibile sino a quando non viene assunta la riserva sulla dichiarazione di fallimento (Nella specie il regolamento era stato proposto in una giudizio prefallimentare dopo l’udienza in cui la causa veniva trattenuta in decisione).  CASO [1] Con ricorso per regolamento di giurisdizione notificato in data 25.10.2016, il Sig. V.A., socio de La Picentina Alimentari s.r.l., prospettava alla Corte di Cassazione la carenza di giurisdizione del giudice italiano (segnatamente del Tribunale di Salerno)…

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E’ possibile partecipare al procedimento di mediazione mediante conferimento di procura speciale all’avvocato

Tribunale di Verona, ord., 11 maggio 2017 – Giudice Vaccari Mediazione – Partecipazione personale delle parti – Rapporti con il processo, condizione di procedibilità – Rappresentanza in giudizio – Procura alle liti (D.lgs. 4 marzo 2010, n 28, Attuazione dell’art. 60 della l. 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5, 8; cod. proc. civ., art. 83). [1] Le parti possono conferire procura speciale ad altri soggetti, compresi i loro difensori, per farsi rappresentare nel procedimento di mediazione, a condizione che sia espressamente conferito loro il potere di parteciparvi. CASO [1] La pronuncia si sofferma sulla possibilità per la parte di delegare il proprio difensore a partecipare alla procedura di mediazione nel…

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Violazione del consenso informato e onere della prova

Cass. civ., Sez. III, 5 luglio 2017, n. 16503 – Pres. Travaglino – Est. Di Stefano Prova civile – Lesione del diritto al consenso informato  – Risarcimento del danno – Ripartizione dell’onere probatorio (Cost. artt. 3, 32; Cod. civ. art. 2697; l. 23 dicembre 1978, n. 833, art. 33). [1] In caso di violazione del diritto al consenso informato, il paziente può essere risarcito per lesione del diritto al consenso informato anche se non dimostra che, ove correttamente informato, non si sarebbe sottoposto al trattamento medico .  IL CASO [1] Con atto di citazione notificato nel marzo del 2007, l’attore si rivolge al Tribunale per chiedere la condanna sia dell’Azienda ospedaliera, che del medico, al risarcimento del danno iatrogeno e…

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