Impugnazioni

La notificazione dell’impugnazione al procuratore cancellatosi volontariamente dall’albo

Cass., Sez. I, 28 gennaio 2016, n. 1611 (ord.) Pres. Di Palma – Rel. Bisogni Scarica la sentenza  Impugnazioni civili – Appello – Inammissibilità – Notificazione – Validità – Cancellazione procuratore albo avvocati (Cod. proc. civ., artt. 85, 301, co. 2 e 3, 330)  [1] Sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, essendosi riscontrato un contrasto nella giurisprudenza di legittimità circa il regime giuridico (validità ovvero nullità sanabile ovvero inesistenza) della notificazione dell’impugnazione effettuata al procuratore cancellatosi volontariamente.  CASO[1] La parte soccombente in primo grado propone appello, notificando, nei termini di rito, l’atto introduttivo al procuratore dell’appellato, ovverosia il medesimo avvocato che aveva difeso parte appellata in primo grado. La Corte di merito, a…

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La domanda inammissibile ex art. 345 c.p.c. interrompe la prescrizione

Cass. civ., sez. un., 27 gennaio 2016, n. 1516Scarica la sentenza Ricorso in appello – Domanda nuova – Interruzione della prescrizione – Operatività. (Cod. civ., artt. 2943, 2945; Cod. proc. civ., artt. 170, 345) [1] La proposizione di una domanda nuova in appello, pur se inammissibile, è atto idoneo a interrompere prescrizione.  CASO[1] La pronuncia in epigrafe muove dal ricorso avverso una sentenza d’appello che ha dichiarato la prescrizione del diritto di credito azionato a titolo di arricchimento senza causa. La Corte d’appello non ha riconosciuto alcuna efficacia interruttiva, né istantanea né sospensiva, alla medesima domanda di arricchimento che era stata precedentemente proposta in altro giudizio, in quanto, in quella sede, la domanda era stata dichiarata inammissibile ex art. 345…

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Interesse ad impugnare per vizio dell’integrità del contraddittorio e ragionevole durata del processo

Cass. civ., sez. III, 20 gennaio 2016, n. 895 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Azione revocatoria ordinaria – Litisconsorzio necessario – Pretermissione del debitore alienante in appello – Integrità contraddittorio – Concreto ed attuale interesse ad impugnare – Necessità (Cod. proc. civ., artt. 100, 102, 331)  [1] L’impugnazione fondata sulla violazione del litisconsorzio necessario in sede di gravame è inammissibile ove non sia corredata dalla allegazione e dalla dimostrazione dell’interesse della parte impugnante alla partecipazione del pretermesso al giudizio di impugnazione (nella specie, nell’ambito di un’azione revocatoria, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dal creditore avverso la sentenza di appello emessa all’esito di un’impugnazione, promossa dal terzo acquirente, in cui il contraddittorio non era stato…

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Alle Sezioni Unite il regime di devoluzione in appello delle eccezioni rigettate

Con l’ordinanza interlocutoria n. 4058, la Seconda sezione ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite, chiamate a chiarire se la parte, totalmente vittoriosa nel merito in primo grado, abbia l’onere di proporre appello incidentale ex art. 343 c.p.c. oppure la riproposizione ex art. 346 c.p.c. al fine di devolvere al giudice del gravame le eccezioni espressamente respinte. Il caso: Cass., Sez. II, 3 marzo 2016, n. 4058  La controversa vicenda che ha dato luogo all’ordinanza di rimessione può così riassumersi. Per resistere a un’azione di annullamento del contratto il convenuto eccepiva la prescrizione. Tale eccezione veniva rigettata, anche se il convenuto risultava poi comunque vittorioso nel merito in forza di altre ragioni….

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Sull’inammissibilità e/o improcedibilità del ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado per omessa indicazione od omessa prova della data di comunicazione dell’ordinanza

Cass., Sez. VI-Lavoro, 10 marzo 2016, n. 4738 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione ex art. 348 ter c.p.c. – Mancata indicazione della data di comunicazione dell’ordinanza filtro – Ammissibilità o inammissibilità – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 348 ter, 366)  Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione ex art. 348 ter c.p.c. – Mancato deposito della prova circa la data di comunicazione dell’ordinanza filtro – Procedibilità o improcedibilità – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c., artt. 348 ter, 369, co. 2, n. 2)  [1] Rilevato che costituisce questione di massima di particolare importanza, oltretutto oggetto di contrasto giurisprudenziale, la sorte del ricorso per cassazione, proposto ex art. 348 ter c.p.c., nei casi di mancata indicazione della data…

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In tema di pregiudizialità della giurisdizione rispetto alla competenza

Cass. civ.,sez. un., 5 gennaio 2016, n. 29 Scarica la sentenza Regolamento “facoltativo” di competenza – Condizioni minime di legalità costituzionale – Rilievo d’ufficio del difetto di giurisdizione in assenza di giudicato – Operatività (art. 37 c.p.c.) Regolamento “facoltativo” di competenza – Pregiudizialità della questione di giurisdizione su quella di competenza in presenza di res judicata (art. 37 c.p.c.) [1] In assenza di giudicato sul capo attinente alla giurisdizione, presenti le condizioni minime di legalità costituzionale e proposta istanza di regolamento facoltativo di competenza, la Suprema Corte può rilevare d’ufficio (ex art. 37 c.p.c.) il difetto di giurisdizione del giudice ordinario. [2] Ove si sia formato il giudicato sulla questione di giurisdizione, non potendo più l’impugnazione del capo riguardante la…

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Cass., sez. un., 27 gennaio 2016, n. 1517

Scarica la sentenza Giudizio di revocazione – Fase rescindente – Accertamento dell’esistenza o del contenuto del rapporto giuridico sostanziale – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 395) Ricorso per cassazione successivo a giudizio di revocazione – Motivi di giurisdizione non attinenti alla sentenza che ha deciso sulla revocazione – Ammissibilità – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 37, 395; Cod. proc. amm., art. 110) [1] Nel giudizio di revocazione la fase rescindente ha per oggetto l’accertamento del denunziato vizio della sentenza impugnata, e non l’esistenza o il contenuto del rapporto giuridico sostanziale, in ordine al quale la sentenza stessa ha deciso, dal momento che solo l’eventuale fase rescissoria a cognizione piena rinnova il giudizio su tali punti. [2] La giurisdizione sull’impugnazione revocatoria…

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Sull’autenticità del provvedimento comunicato via pec dalla cancelleri

Cass., Sez. VI-3, 22 febbraio 2016, n. 3386  Scarica la sentenza Impugnazioni civili – regolamento di competenza – procedibilità – deposito in copia autentica della decisione impugnata – provvedimento comunicato via pec dalla cancelleria – autenticità – sussistenza (C.p.c. artt. 47, co. 3, 369, co. 2, n. 2; D.L. 179/2012: artt. 16, co. 4, 16 bis, co. 9 bis)  [1] L’onere di deposito in copia autentica della decisione impugnata, ai fini della procedibilità del regolamento necessario di competenza proposto, è assolto con il deposito del provvedimento comunicato dalla cancelleria, tramite posta elettronica certificata, ai sensi dell’art. 16, co. 4, d.l. 179/2012, convertito con modificazioni nella l. 221/2012.  CASO[1] Avendo proposto istanza per regolamento necessario di competenza, il ricorrente depositava ex…

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Sul regime d’impugnazione dell’ordinanza filtro ex artt. 348 bis e ter c.p.c.

Dopo aver analizzato le diverse tesi concernenti l’ambito applicativo del c.d. filtro in appello, nonché il conseguente regime d’impugnazione dell’ordinanza d’inammissibilità, si da conto della recente pronuncia della Cassazione a sezioni unite, 2 febbraio 2016, n. 1914, intervenuta per dirimere i conflitti interpretativi insorti.  La riforma del 2012 e l’introduzione dell’ordinanza – filtro in appello L’art. 54, co. 1, lett. a) e d), d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni nella l. 7 agosto 2012, n. 134, ha introdotto la possibilità, per il giudice d’appello, di dichiarare con ordinanza  l’inammissibilità dell’impugnazione proposta. Tale previsione è stata estesa alle controversie in materia di lavoro (art. 436 bis c.p.c.); viceversa, l’operatività dell’istituto è stata esclusa nel processo tributario (art. 54,…

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Deposito di copia della sentenza impugnata in appello (art. 347, co. 2, c.p.c.)

Cass., sez. I, 16 novembre 2015, n. 23395 (sent.) Pres. Di Palma – Rel. Giancola Scarica la sentenza  Impugnazioni civili – Appello – Improcedibilità – Deposito di copia della sentenza impugnata  (Cod. proc. civ., artt. 347, co. 2, 348)  [1] Quando, in sede di appello, la parte appellante deposita copia non integrale della sentenza di primo grado, la Corte di merito non può dichiarare immediatamente l’improcedibilità dell’impugnazione, ma deve assegnare alla parte un termine per ri-depositare una copia completa del provvedimento impugnato. CASO[1] La parte soccombente in primo grado propone appello costituendosi nei termini di rito e inserendo nel proprio fascicolo di parte la sentenza impugnata, così come prescritto all’art. 347, co. 2, c.p.c. La Corte di merito pronuncia l’improcedibilità dell’impugnazione…

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