Impugnazioni

Inesistenza e nullità della notificazione dell’atto di impugnazione

Cass., sez. III, 8 settembre 2022, n. 26511, Pres. Frasca – Est. Cirillo [1] Notificazione – Inesistenza e/o nullità – Caratteri e distinzioni – Fattispecie (artt. 160, 330 c.p.c.) Massima: “L’inesistenza della notificazione è configurabile, in base ai principi di strumentalità delle forme degli atti processuali e del giusto processo, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell’atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un’attività priva degli elementi costitutivi essenziali idonei a rendere riconoscibile un atto qualificabile come notificazione, ricadendo ogni altra ipotesi di difformità dal modello legale nella categoria della nullità. Tali elementi consistono: a) nell’attività di trasmissione, svolta da un soggetto qualificato, dotato, in base alla legge, della possibilità giuridica di compiere detta attività,…

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La nullità proposta per la prima volta in appello si converte in eccezione ammissibile ex art. 345, 2°co., c.p.c.

Cass., sez. I, 29 settembre 2022, n. 28377, Pres. De Chiara – Est. Vannucci [1] Appello – nuova domanda di nullità – inammissibile – conversione in eccezione ammissibile (art. 345 c.p.c.) Massima: “La domanda di accertamento della nullità proposta per la prima volta in appello e inammissibile ai sensi dell’art. 345, comma 1, c.p.c., deve essere convertita dal giudice ed esaminata nel merito come eccezione di nullità legittimamente formulata dall’appellante, come consentito dal secondo comma del medesimo articolo”.  CASO [1] Un soggetto conveniva in giudizio davanti al Tribunale di Bologna un istituto di credito domandando, in applicazione del T.U. finanza, l’accertamento della nullità, per mancanza di forma scritta, del contratto “quadro” di investimento in valori mobiliari a suo tempo stipulato…

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La parte vittoriosa nel merito ma soccombente su eccezioni di rito deve proporre appello incidentale

Cass., sez. II, 13 settembre 2022, n. 26850, Pres. Falaschi – Est. Falaschi [1] Eccezioni di rito – Rigetto- Appello incidentale – Riproposizione (artt. 342, 343, 346 c.p.c.) Massima: “Con riguardo alle eccezioni di rito, qualora esse siano state disattese espressamente o indirettamente dal primo giudice, non è dubbio che la parte soccombente su di esse, ma vittoriosa quanto all’esito finale della lite, si trovi in posizione di soccombenza. Ne deriva che se essa vuole ottenere che l’eccezione sia riesaminata dal giudice del gravame, investito dell’appello principale sul merito della controparte, deve farlo proponendo appello incidentale, non invece ai sensi dell’art. 346 c.p.c.”.  CASO [1] Il provvedimento che si commenta ha deciso un giudizio scaturito dalla riunione tra un primo…

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Decadenza dall’impugnazione e limiti alla rimessione in termini

Cass., sez. V, 7 luglio 2022, n. 21649, Pres. Crucitti – Est. Cortesi [1] Impugnazioni civili – Decadenza – Rimessione in termini – Art. 153, comma 2, c.p.c. – Decadenza dall’impugnazione – Causa non imputabile collegata alla violazione di obblighi informativi da parte del difensore – Rilevanza – Esclusione – Fondamento – Fattispecie (art. 153 c.p.c.) Massima: “L’istituto della rimessione in termini ex art. 153, comma 2, c.p.c. non può trovare applicazione alla decadenza dall’impugnazione laddove la causa non imputabile dedotta a sostegno della relativa istanza sia collegata a violazioni commesse da parte del difensore, di obblighi informativi caratteristici del rapporto di mandato, trattandosi di profili attinenti ad una patologia di quest’ultimo, e come tali destinati ad assumere rilevanza esclusivamente…

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I presupposti del ricorso per revocazione ex art. 391 bis c.p.c.

Cass. sez. III, 09 maggio 2022, n. 14552, Pres. Spirito – Rel. Pellecchia Agricoltura – Prelazione (diritto di)- Revocazione (giudizio di) – Fondamento. (artt. 366, 391 bis co. 2, 395 c.p.c., art. 8, l. 26 maggio 1965, n. 590, art. 7, l. 14 agosto 1971, n. 817) Massima:” Il combinato disposto dell’art. 391 bis e dell’art. 395 c.p.c., n. 4, non prevede come causa di revocazione della sentenza di cassazione l’errore di diritto, sostanziale o processuale, e l’errore di giudizio o di valutazione. Il ricorso per revocazione,  è soggetto al disposto dell’art. 366 c.p.c., secondo cui la formulazione del motivo deve risolversi nell’indicazione specifica, chiara e immediatamente intellegibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell’errore e nell’esposizione delle…

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Procura speciale e ricorso per cassazione: si torna alle Sezioni Unite?

Cass., Sez. VI-3, ud. 12 gennaio 2022, 2 marzo 2022, n. 6946, Pres. Amendola – Est. Tatangelo. [1] Procura speciale – Ricorso per cassazione – Requisito della specialità – “Collocazione topografica” della procura (cod. proc. civ., artt. 83, 365) Rilevate difformità tra indirizzi interpretativi di legittimità ed a fronte dell’evidente rilevanza della questione, rimette il ricorso (nuovamente) alle Sezioni Unite, perché: a) in primo luogo, sia valutata l’attualità e l’effettiva portata del principio secondo cui la specialità della procura difensiva per il giudizio di legittimità può essere soddisfatta in virtù di un criterio non relativo al suo contenuto ma anche solo di carattere meramente “topografico”; b) laddove si ritenesse di confermare il suddetto principio, siano chiaramente individuate le ipotesi in…

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Deduzione di errore materiale a mezzo di revocazione ex art. 395, n. 4, c.p.c.: la conversione del rimedio in istanza di correzione

Cass., Sez. Un., 14 aprile 2022, n. 12210 Pres. Amendola – Rel. Perrino Revocazione ordinaria per errore di fatto – Deduzione di errore materiale – Conversione in istanza di correzione – Ammissibilità (C.p.c. artt. 287, 391-bis, 395; L. n. 69/2009 art. 59) Massima: “Se è da escludere la possibilità di convertire in ricorso per revocazione l’istanza di correzione con la quale sia stato fatto valere un errore che il giudice abbia ricondotto alle previsioni dell’art. 395, n. 4, c.p.c., non altrettanto vale nella speculare eventualità di deduzione a mezzo di istanza di revocazione di quello che il giudice finisca per qualificare come mero errore materiale, suscettibile di correzione ai sensi dell’art. 287 c.p.c.”. CASO [1] Vistosi investito, a séguito di rimessione…

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Mancanza dell’esposizione sommaria dei fatti di causa ex art. 366, n. 3), c.p.c.

Cass., sez. I, 1° marzo 2022, n. 6611, Pres. Cristiano – Est. Vella [1] Omessa esposizione dei fatti di causa – Inammissibilità – Integrazione con gli atti di causa – Esclusione – Fondamento (art. 366 c.p.c.) Massima: “Il ricorso per cassazione in cui manchi completamente l’esposizione dei fatti di causa e del contenuto del provvedimento impugnato è inammissibile; tale mancanza non può essere superata attraverso l’esame delle censure in cui si articola il ricorso, non essendone garantita l’esatta comprensione in assenza di riferimenti alla motivazione del provvedimento censurato, né attraverso l’esame di altri atti processuali, ostandovi il principio di autonomia del ricorso per cassazione”. CASO [1] Un cittadino nigeriano presentava al Tribunale di Napoli richiesta di riconoscimento dello status di…

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Quando ricorre il vizio di motivazione apparente ex art. 360, n. 5), c.p.c.?

Cass., sez. VI, 1° marzo 2022, n. 6758, Pres. Bisogni – Est. Iofrida [1] Sentenza – Motivazione apparente – Vizio ex art. 360 n. 5 c.p.c. – Sussistenza – Fondamento (artt. 360 c.p.c.) Massima: “Ricorre il vizio di motivazione apparente della sentenza, denunziabile in sede di legittimità ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. quando essa, benché graficamente esistente, non renda, tuttavia, percepibile il fondamento della decisione, perché recante argomentazioni obiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento, non potendosi lasciare all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche, congetture”. CASO [1] Il provvedimento in commento trae origine da un giudizio di impugnazione di un provvedimento di rigetto…

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Vizio di extrapetizione della sentenza d’appello e cassazione senza rinvio: un’ipotesi particolare

Cass., sent., 7 marzo 2022, n. 7367Pres. Lombardo – Rel. Grasso Appello – Esame di motivo non proposto – Vizio di extrapetizione – Cassazione con rinvio per l’esame di motivi di gravame rimasti indebitamente assorbiti (C.p.c. artt. 112, 342, 382, 383, 384) Massima: “Consolidata dal sopraggiunto giudicato quella parte della statuizione di primo grado non impugnata dall’appellante, non v’è ragione di precludere al giudice dell’appello il vaglio di quei profili di doglianza (questi sì devoluti), rimasti non esaminati, perché assorbiti dalla pronuncia di accoglimento di motivi d’appello mai posti; preclusione inevitabile ove la decisione d’appello fosse cassata senza rinvio”. CASO [1] L’asserito proprietario di un terreno, divenuto tale in forza di successione ereditaria, ha convenuto in giudizio una coppia di coniugi…

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