Diritto Bancario

Collegamento negoziale tra mutuo fondiario e rapporti di conto corrente da estinguere

Ricorre un collegamento negoziale «ove più contratti autonomi, ciascuno caratterizzato dalla propria causa, formano oggetto di stipulazioni coordinate, nell’intenzione delle parti, alla realizzazione di uno scopo pratico unitario, costituito, di norma, dall’agevolare la realizzazione della funzione economico-sociale dell’un d’essi» (Cass., Sez. Un., 27.3.2008, n. 7930). Affinché possa configurarsi un collegamento negoziale in senso tecnico, che impone la considerazione unitaria della fattispecie, è necessario che ricorrano sia il requisito oggettivo, costituito dall’esistenza di un nesso teleologico tra i negozi, volti alla regolamentazione degli interessi reciproci delle parti nell’ambito di una finalità pratica consistente in un assetto economico globale ed unitario, sia il requisito soggettivo, costituito dal comune intento pratico delle parti di volere non solo l’effetto tipico dei singoli negozi in…

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I costi di reperimento e produzione della documentazione bancaria

L’art. 119, comma 4, TUB stabilisce che il cliente (colui che gli succede a qualunque titolo o che ne subentra nell’amministrazione dei beni) ha diritto di ottenere, a proprie spese, non oltre 90 giorni dalla richiesta, «copia della documentazione inerente singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione». Riguardo alla annosa questione dei costi addebitabili alla clientela per l’accesso alla documentazione bancaria, gli intermediari creditizi devono indicare al cliente, al momento della richiesta, le presumibili spese. È diffuso il ragionevole convincimento che debbano essere recuperati dalla banca solo i costi vivi sostenuti per la ricerca e la produzione della documentazione (ex multis ABF Milano n. 69/2010;…

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La modifica unilaterale delle condizioni contrattuali (art. 118 TUB)

Lo ius variandi ex art. 118 TUB è norma eccezionale (in deroga all’art. 1372, comma 1, c.c.), insuscettibile di applicazione analogica ai sensi dell’art. 14 disp. prel. c.c. La possibilità di modifica unilaterale delle condizioni contrattuali deve essere prevista in contratto e «approvata specificamente dal cliente» (art. 118, comma 1, TUB), a riprova della sostanziale vessatorietà della pattuizione; se non è prevista o non è approvata specificamente, le banche e gli intermediari finanziari non possono adottare modifiche unilaterali. È stabilita una significativa differenziazione normativa tra i contratti a tempo indeterminato (ad es. conto corrente bancario, apertura di credito a tempo indeterminato) e i contratti di durata (ad es. mutui, leasing, apertura di credito a tempo determinato). Solo nei primi è…

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Il diritto di accesso alla documentazione bancaria

L’art. 119, comma 4, TUB stabilisce che il cliente, colui che gli succede a qualunque titolo o che ne subentra nell’amministrazione dei beni hanno diritto di ottenere, a proprie spese, non oltre 90 giorni dalla richiesta, «copia della documentazione inerente singole operazioni poste in essere negli ultimi dieci anni. Al cliente possono essere addebitati solo i costi di produzione di tale documentazione». Anche il garante – per Banca d’Italia è qualificabile come “cliente” qualsiasi soggetto, persona fisica o giuridica, che ha in essere un rapporto contrattuale con l’intermediario – può richiedere la documentazione delle operazioni bancarie dell’obbligato principale/soggetto garantito, per verificarne la regolarità (Trib. La Spezia 30.5.2019; Trib. Parma 3.4.2019; Trib. Taranto 3.1.2019; Trib. Prato 13.4.2015 e 8.10.2015). Per quanto…

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Anatocismo e usura

Anatocismo e usura (nota a sentenza del Tribunale di Roma 8 febbraio 2021): un contributo del Prof. Fabrizio Cacciafesta  Il Trib. Roma 8.2.2021 n. 2441 ha rilevato che «Qualora il piano di ammortamento sia calcolato utilizzando la formula matematica finanziaria della capitalizzazione composta, gli interessi sono qualificati sulla base di una formula esponenziale, mentre qualora sia calcolato secondo la formula della capitalizzazione semplice, gli interessi hanno uno sviluppo lineare», evidenziando altresì che «nel calcolo di mutui ultrannuali la capitalizzazione composta determina un maggior debito per interessi, nella stessa misura degli interessi anatocistici, ma senza che ciò derivi dal fenomeno anatocistico contemplato dall’art. 1283 c.c.» (dello stesso tenore, riguardo all’impiego della capitalizzazione composta nell’ammortamento alla francese, le conclusioni di Trib. Torino…

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Accordi a “saldo e tralcio” e segnalazione in Centrale dei rischi

Con l’espressione “saldo e stralcio” si intende un accordo transattivo che intercorre tra debitore e creditore, in virtù del quale il primo si impegna a corrispondere una somma di importo inferiore rispetto a quella originaria ed il creditore accetta (in sostanza le parti addivengono ad un ridimensionamento del debito). Nella giurisprudenza di legittimità (tra le tante, Cass. n. 12876/2015; Cass. n. 15444/2011; Cass. n. 13717/2006; Cass. n. 1690/2006) si sono consolidati, in argomento, i seguenti principi: deve essere qualificata novativa la transazione che determina l’estinzione del precedente rapporto e ad esso si sostituisce integralmente, di modo che si verifichi una situazione di oggettiva incompatibilità tra il rapporto preesistente e quello dell’accordo transattivo, con la conseguente insorgenza dall’atto di un’obbligazione oggettivamente diversa dalla…

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Comunicazioni periodiche alla clientela (art. 119 TUB)

L’art. 119 TUB, rubricato “Comunicazioni periodiche alla clientela”, stabilisce (commi 1 e 2) che nei contratti di durata gli istituti bancari devono fornire al cliente, in forma scritta o mediante altro supporto durevole preventivamente accettato dal cliente stesso, alla scadenza del contratto e comunque almeno una volta all’anno, una comunicazione chiara in merito allo svolgimento del rapporto. Il CICR indica il contenuto e le modalità della comunicazione. Per i rapporti regolati in conto corrente l’estratto conto è inviato al cliente con periodicità annuale o, a scelta del cliente, con periodicità semestrale, trimestrale o mensile. Le Disposizioni di Trasparenza bancaria di Bankitalia (Trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari. Correttezza delle relazioni tra intermediari e clienti, Sez. IV, 3….

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Divieto di venire contra factum proprium e controversie bancarie

Il brocardo “nemo potest venire contra factum proprium” valorizza i comportamenti coerenti e non contraddittori: la parte che intende far valere un diritto non deve porsi in contraddizione con un comportamento da essa stessa assunto in precedenza (Cass. 13.1.2009, n. 460: la rinuncia ad un diritto, se pure non può essere presunta, può tuttavia desumersi da un comportamento concludente, che manifesti, in quanto incompatibile con l’intenzione di avvalersi del diritto, la volontà di rinunciare; Trib. Torino 2.2.2015: il divieto – argomentabile e desumibile dall’art. 1175 c.c. – di venire contra factum proprium, impone ai soggetti giuridici l’obbligo di coerenza ed esclude la possibilità di invocare la tutela giuridica, quando essa si ponga in contrasto con comportamento in antecedenza tenuto da…

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Le eccezioni proponibili dal garante autonomo

Il tratto distintivo del contratto autonomo di garanzia è che il garante si obbliga ad eseguire la prestazione oggetto della garanzia a prima richiesta del creditore garantito, e senza opporre eccezioni attinenti alla validità, all’efficacia ed alla vicenda del rapporto principale. Sotto il profilo funzionale, il regime “autonomo” del Garantievertrag trova comunque un limite (Cass., Sez. Un., n. 3947/2010; Cass. n. 371/2018; Cass. n. 10652/2008; Cass. n. 5997/2006) quando: – le eccezioni attengano alla validità dello stesso contratto di garanzia ovvero al rapporto garante/beneficiario; – il garante faccia valere l’inesistenza del rapporto garantito; – la nullità del contratto-base dipenda da contrarietà a norme imperative o illiceità della causa (ad es. interessi usurari) ed attraverso il contratto di garanzia si tenda ad assicurare il…

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Azione di ripetizione di indebito ed eccezione di prescrizione

Una recente decisione della Cassazione (2 febbraio 2021 n. 2297) ha operato una efficace ricognizione dello ‘stato dell’arte’ in materia di azione di ripetizione di indebito ed eccezione di prescrizione, di seguito sintetizzata. L’azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, è soggetta all’ordinaria prescrizione decennale, la quale decorre, nell’ipotesi in cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta di interessi illegittimamente addebitati, ma dalla data di estinzione del saldo di chiusura del conto, in cui…

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