Diritto e reati societari
Simul stabunt simul cadent: uso strumentale e abuso della clausola e onere della prova
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 247 del 14 gennaio 2020. Parole chiave: revoca amministratore – giusta causa – simul stabunt simul cadent – società a responsabilità limitata – Massima: “La prova dell’abuso della clausola societaria simul stabunt simul cadent, che determina la decadenza dell’intero C.d.A. in seguito alle dimissioni di uno o più amministratori deve essere fornita dall’attore. L’utilizzo pretestuoso e strumentale di tale clausola è infatti riconosciuto dalla giurisprudenza, che tuttavia richiede una rigorosa la dimostrazione da parte del soggetto che invoca l’intento revocatorio”. Disposizioni applicate: articoli 2385 c.c., 2383 c.c., 1723 c.c. e 1725 c.c. Con il giudizio in esame l’attore, amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di una S.r.l.,…
Continua a leggere...Cessione di partecipazioni di società proprietaria di immobili: la prova del pactum fiduciae non richiede la forma scritta
Cass. Civ., n. 9139 del 19 maggio 2020 Parole chiave: pactum fiduciae –– cessione di partecipazioni –– interposizione reale –– negozio fiduciario Massima: “Il contratto di trasferimento di quote di partecipazione relativo a una società, indipendentemente dall’eventuale esistenza di immobili nel patrimonio di questa, non richiede nè ad substantiam nè ad probationem la forma scritta, la quale non è dunque necessaria per la validità e l’efficacia della cessione tra le parti”. Disposizioni applicate: art. 1351 c.c. – art. 2300 c.c. – art. 2556 c.c. La pronuncia che si commenta, in continuità con un orientamento ormai consolidato in giurisprudenza, conferma il noto principio secondo cui il contratto di trasferimento di partecipazioni societarie non richiede la forma scritta, neppure laddove la società…
Continua a leggere...L’assenza di un obbligo di vendere le quote di una S.r.l. può escludere che una scrittura privata sia qualificata come contratto preliminare di compravendita
Tribunale di Firenze, Sez. spec. in materia di imprese, sentenza del 20 maggio 2020. Parole chiave: Società a responsabilità limitata – Contratto preliminare – Interpretazione – Quote – Vendita Massima: “Perché una scrittura privata possa essere qualificata come contratto preliminare di compravendita di quote di una società a responsabilità limitata, al di là del nomen iuris utilizzato dalle stesse parti (nel caso di specie, ‘proposta irrevocabile d’acquisto’), occorre accertare in concreto la presenza (i) di un’obbligazione di vendere, da una parte, e (ii) di acquistare le medesime quote, dall’altra. Se l’unica promessa che compare nel testo della scrittura privata è quella di acquistarle, non può ravvisarsi in essa un contratto preliminare di compravendita, con la conseguenza che non sarà possibile…
Continua a leggere...Il diritto riconosciuto dall’art. 2476, comma 2 c.c. al socio di società a responsabilità limitata può essere esercitato con ricorso ex art. 700 c.p.c.
Tribunale di Bologna, Sezione specializzata in materia di impresa, Ordinanza del 18 giugno 2020 Parole chiave: Società – Società a responsabilità limitata – Accesso alla documentazione sociale ed estrazione di copia – Ordine di esibizione – Esame della documentazione attraverso terzi professionisti appositamente incaricati – Provvedimenti cautelari – Urgenza – Istanza cautelare ante causam – Legittimità e fondatezza Massima: Ai soci non amministratori di società a responsabilità limitata è riconosciuto ex art. 2476, comma 2, c.c. il diritto di consultare tutta la documentazione idonea a verificare gli elementi di interesse riguardo l’andamento della società a responsabilità limitata in cui partecipano, senza alcun limite se non quello della buona fede e della salvaguardia degli interessi della società medesima. All’uopo, quale modalità concreta…
Continua a leggere...In assenza di nomina di un custode il diritto di voto relativo alla quota pignorata di una S.r.l. rimane in capo al socio debitore
Tribunale di Bologna, Sezione Specializzata in materia di Impresa, sentenza n. 32 del 7 gennaio 2020 Parole chiave: pignoramento quota – sequestro quota – custodia – diritto di voto – società a responsabilità limitata – Massima: “L’unica norma che può offrire una soluzione equilibrata alla lacuna normativa di cui all’art. 2471 c.c., in merito al diritto di voto relativo ad una quota di S.r.l. pignorata, è l’art. 559 c.p.c., che consente di contemperare l’interesse del debitore e quello del creditore. Il primo, titolare dei diritti sul bene pignorato, diviene, in seguito al pignoramento, e in virtù della legge, custode del bene, mentre al creditore è consentito di prospettare al giudice la inopportunità di tale custodia, ed ottenere di conseguenza la…
Continua a leggere...L’avvenuta iscrizione dell’atto di fusione nel registro delle imprese ne preclude l’impugnabilità
Cass. civ., Sez. I, sentenza 28 febbraio 2020, n. 5602. Parole chiave: Società – Società di capitali – Fusione – Iscrizione – Validità – Opposizione Massima: “In tema di fusione tra società, la preclusione alla declaratoria di invalidità dell’atto di fusione, sancita dall’art. 2504 quater c.c. per effetto della sua iscrizione nel registro delle imprese, tutela l’affidamento dei terzi e la certezza dei traffici, sicché, quando l’iscrizione dell’atto di fusione nel registro delle imprese sia avvenuta in base ad una sequenza procedimentale priva di riconoscibili anomalie esteriori, l’inesistenza giuridica di una delle delibere assembleari propedeutiche alla fusione, non determina l’inesistenza anche dell’atto di fusione ormai iscritto, restando esclusa l’impugnabilità di quest’ultimo”. Disposizioni applicate: artt. 2503 comma 2, 2504 ss. c.c…..
Continua a leggere...Un’altra pronuncia conferma la legittimità della clausola del tipo russian roulette
Corte d’Appello Roma, sentenza del 3 febbraio 2020 Parole chiave: patti parasociali –– russian roulette –– cessione di partecipazioni –– trascinamento –– clausola antistallo –– deadlock Massima: “Una clausola del tipo russian roulette, che collega al mancato rinnovo del patto l’avvio della procedura antistallo non è a priori invalida, in quanto non appare diretta a condizionare la volontà dei paciscenti allo scopo di cristallizzare gli equilibri (proprietari e di governo) riflessi dal patto, ma è finalizzata ad una loro risistemazione proprio per il caso in cui il vincolo parasociale venga a cessare per effetto del mancato rinnovo e così a scongiurare lo scioglimento della società”. Disposizioni applicate: art. 2437 sexies c.c. – art. 2437 ter c.c. – art. 2265 c.c….
Continua a leggere...Finanziamento soci o versamento in conto capitale: prevale la sostanza sulla modalità di concreta iscrizione in bilancio ai fini dell’individuazione dell’operazione del socio
Cass. Civ., Sez. I, 20 aprile 2020, n. 7919 Parole chiave: Società – Erogazione dei soci – Natura giuridica – Qualificazione e conseguenze – Distinzione tra finanziamento e versamento – Volontà negoziale – Diritto alla restituzione – Condizioni Massima: “L’erogazione di somme dai soci alle società da loro partecipate può avvenire a titolo di mutuo, con il conseguente obbligo per la società di restituire la somma ricevuta ad una determinata scadenza, oppure di versamento destinato a confluire in apposita riserva “in conto capitale”; in quest’ultimo caso non nasce un credito esigibile, se non per effetto dello scioglimento della società e nei limiti dell’eventuale attivo del bilancio di liquidazione, connotato dalla postergazione della sua restituzione rispetto al soddisfacimento dei creditori sociali…
Continua a leggere...La delibera di nomina di un amministratore che non venga accettata dall’amministratore stesso è inefficace
Tribunale di Milano, Sezione Specializzata in materia di Impresa, Sentenza n. 2025/2020 pubblicata il 5 marzo 2020. Parole chiave: nomina amministratore – delibera di nomina – delibera assembleare – delibera consiliare – società a responsabilità limitata – Massima: “la delibera di nomina dell’amministratore è un atto negoziale proprio dei soci, che presuppone l’insaturazione di un rapporto contrattuale con il futuro amministratore e che ha come mero oggetto la sua nomina. La presenza dell’amministratore o la sua accettazione della nomina non sono quindi elementi necessari da integrare la validità della delibera che si perfeziona semplicemente con il voto favorevole dei soci. Tuttavia, l’accettazione da parte dell’amministratore nominato è atto negoziale distinto dalla nomina e necessario per perfezionare l’efficacia della stessa”. Disposizioni…
Continua a leggere...Fusione per incorporazione: rapporto di cambio e diverse categorie di azioni
Cass. Civ. n. 7920 del 20 aprile 2020 Parole chiave: concambio –– fusione per incorporazione –– parità interna –– diritti diversi –– progetto di fusione Massima: “nel caso di fusione per incorporazione, il rapporto di cambio tra azioni di risparmio della società incorporata e azioni ordinarie della società incorporante deve calcolarsi tenendo conto che il valore delle prime non è necessariamente coincidente con quello delle azioni ordinarie della stessa incorporata, giacché il valore delle azioni di risparmio, che può essere desunto dalle quotazioni di mercato dei titoli, è funzione dei diritti, non solo di natura patrimoniale, ma anche di natura amministrativa, conferiti dalle azioni in questione”. Disposizioni applicate: art. 2501 sexies c.c. – art. 2501 ter c.c. – art. 2437…
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