Responsabilità civile

Danno non patrimoniale: il decalogo della Cassazione

Cass. civ., sez. III, Ord., 27 marzo 2018, n. 7513 – Pres. Travaglino – Rel. Rossetti [1] Risarcimento danni – Danno non patrimoniale – Danno biologico – Danno dinamico-relazionale – Personificazione – Criteri di valutazione e di liquidazione (Cod. assicurazioni artt. 138 e 139; Cod. civ., artt. 1223, 2043, 2056, 2059; Cost. art. 32). [1] In tema di danno non patrimoniale da lesione della salute, costituisce duplicazione risarcitoria la congiunta attribuzione del «danno biologico» e del «danno dinamico-relazionale», atteso che con quest’ultimo si individuano pregiudizi di cui è già espressione il grado percentuale di invalidità permanente (quali i pregiudizi alle attività quotidiane, personali e relazionali, indefettibilmente dipendenti dalla perdita anatomica o funzionale); non costituisce invece duplicazione la congiunta attribuzione del…

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Perdita delle foto delle nozze e danno non patrimoniale: la Cassazione esclude il “diritto alla memoria”

Cass. civ., Sez. III, 29 maggio 2018, n. 13370, sent. – Pres. Vivaldi – Rel. Pellecchia Servizio fotografico commissionato in occasione del matrimonio – Inadempimento contrattuale – Interesse alla conservazione della memoria – Diritto fondamentale costituzionalmente garantito – Risarcimento danno non patrimoniale – Esclusione – Ragioni (art. 2 cost., artt. 1218, 1223, 2059 c.c.) [1] L’interesse a conservare memoria di un evento di particolare importanza della propria vita, come il giorno delle nozze, non è oggetto di un diritto fondamentale della persona costituzionalmente garantito, cosicché dall’inadempimento all’obbligo di consegna del servizio fotografico, commissionato in occasione del matrimonio, non deriva l’obbligazione di risarcimento del danno non patrimoniale, ai sensi dell’art. 2059 c.c. CASO [1] L’attrice aveva citato in giudizio, davanti al…

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La responsabilità civile del produttore,in particolare del produttore di alimenti : il danno da prodotto non conforme

Abstract Il tema della responsabilità civile del produttore è di per sé molto ampio e coinvolge una molteplicità di profili di cui non è possibile dare conto in un solo contributo. Anche focalizzando l’attenzione sul solo obbligo risarcitorio che scaturisce da un danno provocato a causa del consumo di un prodotto (in particolare, di un alimento) e adottando l’angolo visuale dell’utilizzatore finale del prodotto (il consumatore), il tema rimane esteso. È possibile distinguere, a grandi linee, sostanzialmente due ipotesi: a) la prima è quella in cui il danno deriva dall’utilizzo di un prodotto “non conforme”; b) la seconda si ha invece quando il danno deriva dall’utilizzo di un prodotto di per sé “conforme”. Si tratta di due ipotesi distinte, il…

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Risoluzione per inadempimento: la Cassazione torna a pronunciarsi sul concetto di “interesse”

Cass. civ., sez. III, Ord., 20 febbraio 2018, n. 4022 – Pres. Travaglino – Rel. Rossetti. [1] [2] Contratto – Risoluzione – Interesse di parte – Inadempimento – Risoluzione per inadempimento – Contratto a prestazioni corrispettive (Cod. civ., artt. 1453, 1455; C.p.c. artt. 117 e 185) [1] “L’”interesse” cui, ai sensi dell’art. 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto, è rappresentato dall’interesse che la parte inadempiente aveva o avrebbe potuto avere alla regolare esecuzione del contratto, e non dalla convenienza, per essa, della domanda di risoluzione rispetto a quella di condanna all’adempimento”. CASO [1] Gli attori stipulano un contratto di transazione con i convenuti per porre fine a liti tra loro pendenti…

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La risarcibilità del cd. illecito endofamiliare

Cass. Civ., Sez. VI-1, Ord., (ud. 06-02-2018) 01-03-2018, n. 4802 – Rel. Dott. M.G. Sambito Illecito endofamiliare: risarcibilità; responsabilità civile; famiglia; filiazione; responsabilità genitoriale; danno non patrimoniale; violazione doveri familiari. MASSIMA La lesione dei diritti fondamentali della persona inerenti al rapporto di filiazione può dar luogo, ove sussistano i presupposti dell’illecito aquiliano, al risarcimento del danno non patrimoniale in favore del figlio (massima non ufficiale) CASO M.M. agiva in giudizio per ottenere la dichiarazione giudiziale di paternità di G.G. Il giudice di prime cure, dichiarata cessata la materia del contendere, avendo G.G. nelle more del giudizio riconosciuto la figlia, imponeva a quest’ultimo di corrispondere a M.M. la somma di € 400,00 mensili a decorrere dalla nascita. La sentenza veniva impugnata…

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Responsabilità del precettore per fatto illecito dello studente maggiorenne e maggiore età come “presunzione di caso fortuito”

Cass. civ., Sez. III, 31 gennaio 2018, n. 2334, ord.– Pres. Spirito – Rel. Graziosi Responsabilità civile – Precettori e maestri (insegnanti) – Prova liberatoria – Danno cagionato al soggetto sottoposto alla vigilanza dell’insegnante – Presunzione di colpa per inosservanza dell’obbligo di sorveglianza – Prova liberatoria – Condizioni e limiti – Fattispecie. (art. 2048, co. 2°e 3°, c.c.) [1] In tema di responsabilità civile dei maestri e dei precettori per fatto illecito dell’allievo, il raggiungimento della maggiore età (o di un’età ad essa prossima) da parte di quest’ultimo, seppure di per sé inidoneo a rendere inapplicabile la responsabilità ex art. 2048, comma 2, c.c., incide sul contenuto della prova liberatoria a carico dell’insegnante, nel senso che l’età maggiorenne deve ritenersi…

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Le Sezioni Unite tornano a pronunciarsi sulla validità delle clausole claims made

Cass. civ., Sez. Un., 24 settembre 2018, n. 22437 – Pres. G. Mammone – Rel. E. Vincenti Contratto di assicurazione – Clausole claims made – Clausole – Controllo di meritevolezza – Responsabilità civile – Risarcimento (Cod. civ., artt. 1917, 1322, 1342, 1337, 1338; Cod. Assicurazioni art. 120, 166, 183-187) [1] Il modello di assicurazione della responsabilità civile con clausole “con claims made basis”, è partecipe del tipo dell’assicurazione contro i danni, quale deroga consentita all’art. 1917, comma 1, c.c., non incidendo sulla funzione assicurativa il meccanismo di operatività della polizza legato alla richiesta risarcitoria del terzo danneggiato comunicata all’assicuratore. Ne consegue che, rispetto al singolo contratto, non si impone un controllo di meritevolezza degli interessi ai sensi dell’art. 1322, comma…

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La fisionomia della compensatio lucri cum damno dopo l’intervento delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione e dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato nel 2018

Abstract La regola che la nota espressione latina “compensatio lucri cum damno” (d’ora in avanti abbreviata con l’acronimo c.l.c.d.) sintetizza è stata oggetto, nell’anno in corso, di un’importante risistemazione giurisprudenziale, grazie all’opera, che risulta coordinata negli esiti, del massimo consesso della giurisprudenza amministrativa (Cons. Stato, Ad. plen., 23 febbraio 2018, n. 1) e della giurisprudenza di legittimità (Cass. civ., Sez. un., 22 maggio 2018, nn. 12564, 12565, 12566, 12567: d’ora in avanti anche ricordate, per brevità, come “le Sezioni Unite del 2018”).  L’ammodernamento dello statuto giurisprudenziale della c.l.c.d. ha trovato impulso e apporto significativo – ma non già la soluzione – nelle ordinanze di rimessione alle Sezioni Unite della Suprema Corte (Cass. civ., Sez. III, 22 giugno 2017, nn. 15534,…

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Responsabilità della Banca per il pagamento di assegno “non trasferibile” a soggetto non legittimato: la teoria del contatto sociale qualificato

Cass. civ., Sezioni Unite, 21 maggio 2018, n. 12478 – Pres. Canzio – Rel. Cristiano Titolo di credito – Assegno bancario – Assegno non trasferibile – Pagamento a soggetto diverso dal prenditore – Responsabilità della banca – Prova liberatoria (art. 43, co. 2°, R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736; art. 1176, co. 2°, c.c.) [1] Ai sensi dell’art. 43, comma 2, legge assegni (R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736), la banca negoziatrice, chiamata a rispondere del danno derivato – per errore nell’identificazione del legittimo portatore del titolo – dal pagamento di assegno bancario, di traenza o circolare, munito di clausola di non trasferibilità a persona diversa dall’effettivo beneficiario, è ammessa a provare che l’inadempimento non le è imputabile, per avere…

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La fenomenologia del danno non patrimoniale e la questione dell’autonoma risarcibilità del danno morale

Cass. Civ., Sez. III, 17 gennaio 2018, n. 901 – Rel. Pres. G. Travaglino Danno non patrimoniale; danno morale: autonoma risarcibilità; criteri risarcimento danno; funzione responsabilità civile. In tema di risarcimento del danno non patrimoniale conseguente alla lesione di interessi costituzionalmente protetti, il giudice di merito, dopo aver identificato la situazione soggettiva protetta a livello costituzionale, deve rigorosamente valutare, sul piano della prova, tanto l’aspetto interiore del danno (c.d. danno morale), quanto il suo impatto modificativo “in pejus” con la vita quotidiana (il danno c.d. esistenziale, o danno alla vita di relazione, da intendersi quale danno dinamico-relazionale), atteso che oggetto dell’accertamento e della quantificazione del danno risarcibile – alla luce dell’insegnamento della Corte costituzionale (sent. n. 235 del 2014) e…

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