22 Settembre 2020

Missione submission. I moduli da compilare per le directories come opportunità di crescita dello studio

di Amalia Di Carlo - Ufficio stampa di Marketude Scarica in PDF

Parlando di comunicazione all’interno degli studi legali e tributari non si può non toccare il tasto, a volte dolente, della compilazione delle submission.

Questi questionari sono nati con lo scopo di interrogare il mercato degli studi professionali sugli andamenti dei vari settori. E se prima si trattava di un fenomeno tutto anglosassone, adesso, e sempre di più, fioriscono centri studi e indagine tutti italiani che moltiplicano esponenzialmente il numero dei documenti da compilare. Farsi trovare impreparati non è saggio! Il rischio è quello di essere estromessi dal proprio settore di appartenenza.

E allora è bene inserire una voce, ad esse dedicata, nel proprio piano comunicazione, e calendarizzare la loro compilazione per dedicare il tempo necessario, e non dover agire frettolosamente, rischiando di produrre un documento che non rispecchi le reali capacità del team dello studio che lo rappresenta.

La submission come specchio

Per poter rispondere adeguatamente alle richieste delle varie legal directories si deve partire da una sorta di lavoro “introspettivo”; mettere a fuoco i punti di forza dello studio e cercare di trasferire il messaggio attraverso un ritratto meticoloso delle attività svolte all’interno della struttura, evidenziando le capacità dei professionisti e in particolare dei capo dipartimento. Si tratta di un’ottima opportunità per guardarsi dietro di 12 mesi, interrogarsi, fare il punto della situazione ed eventualmente aggiustare il tiro.

E’ importante imparare ad utilizzare questi strumenti anche per conoscere meglio la propria struttura, e far sì che ogni comunicazione che esca dallo studio sia coerente con lo standard dei professionisti al suo interno e con il messaggio che si è stabilito di veicolare.

A volte è meglio bypassare e decidere di non prendere parte all’indagine di mercato. Infatti è importante partecipare solo alle ricerche nella quali si ha davvero qualcosa da dire ed esperienze concrete a supporto della candidatura.

Un lavoro certosino

Raccattare informazioni alla rinfusa e in fretta e furia non è mai la scelta migliore. Per questo è essenziale lavorare tutto l’anno per farsi trovare pronti nel momento della compilazione. È necessario fare quotidianamente, e grazie alla collaborazione di tutti i membri, un lavoro preparatorio, metodico e organizzato. Un’idea può essere quella di dare vita a un database, o utilizzare il sistema gestionale di studio, per inserire tutte le informazioni che di solito richiedono all’interno delle submission. Una volta creato il documento, questo potrà essere aggiornato nel corso dell’anno, quotidianamente. Cosicché nel momento della redazione del documento di indagine basterà estrapolare i dati e procedere al controllo. Lo scopo è quello di radunare, in un’unica area tutte le operazioni/assistenze e inserire tutte le informazioni a riguardo.

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