Procedure concorsuali e Diritto fallimentare

La soglia di soddisfazione del 20% dei crediti chirografari nel concordato preventivo

1.Premessa È trascorso quasi un anno da quando la legge n. 132 del 6 agosto 2015, in sede di conversione del d.l. 27 giugno 2015, n. 83, recante “Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria”, ha introdotto la soglia di soddisfacimento del 20% dei crediti chirografari come condizione di ammissibilità della domanda di concordato preventivo. La disposizione, contenuta nel comma quarto dell’art. 160 l. fall, ha dato luogo a contrasti interpretativi ed applicativi che esamineremo alla luce delle pronunce di merito rinvenute sull’argomento e delle circolari e linee guida diffuse da alcuni tribunali. 2.Sul significato da attribuire all’espressione “assicurare il pagamento” del 20% dei crediti chirografari Il nuovo quarto comma dell’art….

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Un approccio diretto alla gestione dei crediti incagliati

Aziende strutturate, holding ma anche enti e municipalizzate possono decidere di occuparsi direttamente di clienti e debitori insolventi. Si tratta di un’attività meticolosa che spesso ha ripercussioni giuridiche, oltre che finanziarie e amministrative. A titolo di esempio, l’ufficio recupero crediti di un’azienda deve gestire lo scadenziario dei pagamenti,  contattare telefonicamente e per iscritto i clienti insolventi, predisporre i decreti ingiuntivi, redigere report per controllare l’esposizione creditizia dell’azienda, gestire contatti con il customer service per la risoluzione delle problematiche riscontrate dalla clientela, inserire e manutenere anagrafiche clienti con i relativi termini di pagamento. Una mole di lavoro che spesso viene gestita con il supporto di studi legali esterni, tanto più quando è necessario procedere per via giudiziale. In questo caso, una…

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Come gestire al meglio il recupero dei crediti incagliati o in sofferenza

I crediti incagliati riguardano soggetti in una situazione di temporanea difficoltà finanziaria; i crediti in sofferenza invece (bad debts in inglese), sono quelli la cui riscossione non è certa, sia per la scadenza che per ammontare; quelli, cioè, che una società vanta verso soggetti che si trovano in stato di insolvenza. Uffici e studi legali si occupano molto spesso del recupero di tali crediti, propri o della propria clientela. La numerosità delle attività da gestire in quest’ambito e lo scadimento, purtroppo, dei crediti stessi, obbligano a cercare soluzioni per standardizzare il modo di operare e gestire al meglio le fasi del lavoro. Le esigenze sono molteplici ma l’attività si può riepilogare in alcuni passaggi chiave: – raccolta di tutti i…

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L’affitto d’azienda è incompatibile con il concordato con continuità

  TRIBUNALE DI COMO; decreto 29 aprile 2016 Pres. Introini, Est. Petronzi  Scarica il decreto Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione dei debiti – concordato preventivo con continuità aziendale – affitto d’azienda – ammissibilità – esclusione. (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 186 bis)  [1] Il concordato preventivo incentrato sulla stipula di un contratto d’affitto d’azienda finalizzato alla successiva cessione in favore dell’affittuario non è riconducibile alla categoria del concordato preventivo con continuità aziendale prevista dall’art. 186 bis l. fall.. Conseguentemente trova applicazione la soglia di sbarramento del 20% di soddisfazione dei creditori chirografari introdotta dal d.l. 27 giugno 2015 n. 83.  CASO[1] Una società commerciale deposita al Tribunale di Como istanza di ammissione alla procedura di…

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Il limite temporale dell’intervento del creditore iscritto o privilegiato nella espropriazione immobiliare

Cass., Sez. 6-III ord., 20 aprile 2016, n. 7810Scarica la sentenza  Esecuzione Forzata – Espropriazione immobiliare – Intervento del Creditore iscritto o privilegiato – Limite temporale (cod. proc. civ., art. 566, 596)  [1] In tema di espropriazione immobiliare, il limite temporale ultimo dell’intervento del creditore munito di diritti di prelazione va individuato nel momento processuale in cui la udienza di cui all’art. 596 c.p.c. abbia avuto inizio (nella data e nell’ora fissate) e si sia ivi svolta un’attività di trattazione effettiva del progetto di distribuzione delle somme.  CASO[1] Nell’ambito di una espropriazione immobiliare, una banca creditrice ipotecaria interviene successivamente alla udienza di discussione del progetto di distribuzione delle somme, volendo far valere la prelazione ipotecaria. L’intervento viene dichiarato inammissibile per…

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Il piano attestato non esclude la bancarotta per distrazione

Cassazione Penale sez. V, 8 gennaio 2016 n. 892 Scarica la sentenza Fallimento – Reati – Bancarotta fraudolenta — Distrazione, occultamento, dissimulazione, distruzione, dissipazione di beni – Piano attestato di risanamento Configurabilità – Sussistenza (R.d. 16 marzo 1942 n. 267, legge fallimentare, art. 67, 216)  [1] La previsione di atti di disposizione del patrimonio sociale contenute in un piano attestato di risanamento ex art. 67, 3° comma, lett. d) l. fall, non esclude il reato di bancarotta fraudolenta, se tali atti abbiano lo scopo di distogliere beni sociali dalla finalità di garanzia per i creditori.  CASO[1] Il giudice per le indagini preliminari di Chieti, ritenuto che alcuni atti di disposizione del patrimonio sociale posti in essere da una società prima…

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Dichiarazione stato di insolvenza della banca in liquidazione coatta amministrativa: efficacia probatoria degli accertamenti di Banca d’Italia e del commissario straordinario

 Tribunale di Sciacca, Sentenza, 16 febbraio 2016,  n. 3. Pres. Genna. Rel. Cerrone Scarica la sentenza Liquidazione coatta amministrativa – dichiarazione dello stato di insolvenza – accertamenti della Banca d’Italia e del commissario straordinario – rilevanza probatoria – necessità di accertamenti ulteriori – esclusione (d.lgs. 1 settembre 1993 n.385 Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, art. 82, co. 2)  [1] Nel procedimento per la dichiarazione dello stato di insolvenza della banca in liquidazione coatta amministrativa, promosso i sensi dell’art. 82 comma 2 del T.U.B., gli accertamenti eseguiti dalla Banca d’Italia e dal commissario straordinario, per la qualità degli organi dai quali provengono e per la specificità dei dati evidenziati, sono connotati da un pregnante grado di attendibilità…

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Il programma di liquidazione di cui all’art. 104 ter l.f. e la nuova “chiusura” del fallimento in seguito alle modifiche del 2015

PREMESSA La recente novella di cui al d.l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito con modificazioni con l. 6 agosto 2015, n. 132 (pubblicata sulla G.U. 20 agosto 2015 n. 192), che per gran parte ha avuto oggetto, con ampie ed approfondite modifiche, la procedura di concordato preventivo, ha modificato altresì una serie di disposizioni normative che toccano importanti aspetti della procedura fallimentare. Tali interventi risultano accomunati dal medesimo comune denominatore rappresentato dalla necessità di accelerare la chiusura e la definizione della maggiore procedura concorsuale. In estrema sintesi, le principali modifiche riguardanti detta procedura hanno ad oggetto: a) la velocizzazione dell’attività liquidatoria con un potenziamento del programma di liquidazione di cui all’art. 104 ter l.f., b) la possibilità di chiusura…

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I lavoratori possono ottenere il riconoscimento dei loro crediti anche nei procedimenti per misure di prevenzione pendenti alla data del 13 ottobre 2011

Corte Costituzionale; sentenza 28 maggio 2015, n. 94; Pres. Criscuolo; Rel. Frigo. Scarica la sentenza  Misure di prevenzione – Tutela dei creditori – crediti di lavoro – Legge di stabilità 2013 – riconoscimento del credito – esclusione – incostituzionalità (Cost., art. 36; legge 24.12.2012, n. 228, Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato, Legge di stabilità 2013, Art. 1, c. 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206) [1] L’art. 1, comma 198, della legge 24 dicembre 2012, n. 228, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013)» è incostituzionale, nella parte in cui non include tra i creditori che sono soddisfatti nei limiti e con le…

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Nuovi oneri nel caso di intervento tardivo del creditore sine titulo

Cass. Civ., sez. III, 19 gennaio 2016, n. 774 Pres. Salmè, Rel. De Stefano Scarica la sentenza  Intervento dei creditori – Intervento tardivo –Intervento non titolato – Creditori privilegiati – Istanza di accantonamento – Inammissibilità (Cod. proc. civ., art. 499, 525, 528, 530, 551, 552, 566, 569; Cod. civ., art. 2740, 2741, 2784 ss.)  [1] Il creditore privilegiato privo di titolo esecutivo, intervenuto tardivamente, deve intendersi disconosciuto ab origine e ha diritto all’accantonamento delle somme a lui spettanti soltanto se dimostra di aver agito per conseguire il titolo esecutivo entro trenta giorni dalla data dell’intervento tardivo.  CASO[1] In una procedura di espropriazione presso terzi instaurata avanti al Tribunale di Vicenza, interviene un istituto bancario in qualità di creditore non munito…

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