Procedimenti cautelari e monitori

La Direttiva n. 104/2014 in materia di private enforcement del diritto antitrust e il sistema di acquisizione processuale della prova. Considerazioni comparatistiche

La direttiva comunitaria n. 104/2014 in materia di private enforcement del diritto antitrust sembrerebbe introdurre un sistema di acquisizione processuale della prova che, come già accaduto in materia di proprietà industriale, presenta significativi profili di comunanza con la discovery statunitense, specie con riferimento al ruolo manageriale del giudice, alla tutela dei trade secrets e alla richiesta di disclosure per categorie di prove.   1. IntroduzioneNel dicembre 2014 è stata emanata la Direttiva comunitaria n. 104/2014 in materia di azioni di risarcimento del danno per violazione delle disposizioni che regolano il diritto della concorrenza degli Stati Membri e dell’Unione Europea, a oggi non ancora recepita dallo Stato italiano. Tuttavia, di recente emanazione è l’art. 2 della legge 9 luglio 2015 n….

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La “riconvenzionale” per lite temeraria nel procedimento per la liquidazione degli onorari dell’avvocato e la frazionabilità dei compensi.

Cass. 29 maggio 2015, n. 11273 Scarica la sentenza Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domanda riconvenzionale per lite temeraria – Compatibilità [1] La domanda riconvenzionale di condanna dell’attore per lite temeraria è compatibile col procedimento speciale disciplinato dagli artt. 28 ss. della l. n. 794/1942 (nel regime precedente l’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/2011).(Cod. proc. civ., artt. 36, 96; l. 13 giugno 1942, n. 794, artt. 28 ss.) Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domande di condanna distinte per primo e secondo grado – Frazionamento del credito – Insussistenza [2] La proposizione di due domande di pagamento degli onorari d’avvocato relative alla medesima controversia, l’una per il primo grado di…

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Attribuzione del bene non comodamente divisibile tra quotisti di pari valore

Cass., sez. II, 19 maggio 2015, n. 10216 Scarica la sentenza Giudizio di divisione – Immobile non comodamente divisibile – Condividenti con quote uguali – Assegnazione al migliore offerente – Inammissibilità(Cod.  civ., art. 720) [1] Quando nella comunione ereditaria sia compreso un immobile non comodamente divisibile e i coeredi siano titolari di quote uguali, la scelta tra coloro che ne richiedano l’attribuzione è rimessa, ai sensi dell’art. 720 c.c., al giudice sulla base di ragioni di opportunità e convenienza, soccorrendo in mancanza di una ragione di preferenza il rimedio residuale della vendita all’incanto. Non assume rilievo, invece, il criterio della maggiore offerta rispetto al prezzo di stima, che fa venir meno la parità di condizione tra gli aspiranti assegnatari. CASO[1] Il tribunale,…

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Consulenza tecnica preventiva e conciliabilità della lite

Trib. Como, ord. 11.02.2015 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Procedimenti cautelari – Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite – Presupposti(Cod. proc. civ., art. 696, 696 bis) [1] Non rientra tra i presupposti previsti in tema di procedimento ex art. 696 bis c.p.c.. quello della c.d. conciliabilità della causa, non solo in ragione di considerazioni letterali e sistematiche, ma anche al fine di impedire che l’emissione di un provvedimento giurisdizionale venga subordinata alla mera volontà di anche una sola delle parti. CASO[1] Nel corso di un procedimento di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite il resistente eccepisce l’inammissibilità del ricorso e contesta le pretese avversarie, spiegando – tra le altre – eccezione pregiudiziale di rito per carenza…

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Codice del consumo: azione di classe e ricorso straordinario ex art. 111 Costituzione

Cass. 24 aprile 2015, n. 8433 Scarica la sentenza Consumatori e utenti – Azione di classe – Ordinanza di inammissibilità – Ricorso per cassazione – Ammissibilità – Rimessione alle sezione unite.(Cod. proc. civ., art. 360, 376; d.leg. 6 settembre 2005 n. 206, codice del consumo, a norma dell’art. 7 della l. 29 luglio 2003 n. 229, art. 140 bis). [1] La questione concernente l’ammissibilità del ricorso per cassazione avverso l’ordinanza, resa in sede di reclamo dalla Corte d’appello, che dichiara inammissibile l’azione di classe, dev’essere rimessa al primo presidente della Corte di cassazione, affinché valuti l’opportunità di assegnarla alle sezioni unite. CASO[1] La questione attinente alla ricorribilità per cassazione ex art. 111 Cost. dell’ordinanza di inammissibilità dell’azione di classe prevista dall’art. 140-bis codice…

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PCT e forma della domanda di ingiunzione europea

Tribunale di Milano, decr. 8 aprile 2015 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Ingiunzione di pagamento europea – Domanda – Forma cartacea – Inammissibilità – Esclusione(d.l. 18 ottobre 2012 n. 179, convertito in l. 17 dicembre 2012, n. 221, art. 16 bis; Regolamento CE n. 1896/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, che istituisce un procedimento europeo di ingiunzione di pagamento, art. 7) [1] Mentre, in forza dell’art. 16 bis del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in l. 17 dicembre 2012, n. 221, il ricorso per decreto ingiuntivo deve essere presentato in forma telematica a pena di inammissibilità, ai sensi dell’art. 7, paragrafo 5, del Regolamento (CE) n. 1896/2006, il modulo di domanda di ingiunzione di…

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Inammissibilità del ricorso ex art. 700 c.p.c. per carenza di strumentalità

Trib. Modena, 5 giugno 2015 Scarica l’ordinanza Procedimenti cautelari – Provvedimento d’urgenza – Inammissibilità per carenza di strumentalità(Cod. proc. civ. artt. 700; 669 octies) [1] Il ricorso ex art. 700 c.p.c. è affetto da palese difetto di strumentalità ove non venga effettuata l’identificazione della causa di merito instauranda, non essendo nemmeno indicata la natura dell’azione che si intende esercitare in sede di cognizione ordinaria – in ordine alla quale il richiesto strumento cautelare deve essere connesso da un nesso di strumentalità – ed è indicato il solo risultato pratico preteso. CASO[1] In seguito ad un primo rigetto delle istanze cautelari per mancata indicazione della causa di merito nel ricorso, il ricorrente proponeva nuovo ricorso chiedendo in via principale la reintegrazione nel possesso…

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Liquidazione dei compensi per l’attività difensiva svolta

Trib. Lucca, ord. 3 luglio 2015 Scarica l’ordinanza Riduzione e semplificazione dei riti – Liquidazione degli onorari e diritti di avvocato – Procedimento sommario di cognizione – Mutamento del rito – Inammissibilità.(Cod. proc. civ., art. 702 bis; d. leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 15) [1] Nel procedimento di cui all’art. 14 d. leg. 150/2011, finalizzato a definire esclusivamente controversie sul quantum degli onorari di avvocato, la proposizione in via riconvenzionale di una domanda volta a contestare la fondatezza della pretesa, impone, in mancanza della possibilità di mutamento del rito e di separazione della causa, la chiusura in rito del processo per inammissibilità della domanda. CASO[1] Il provvedimento in epigrafe, relativo ad un procedimento instaurato ai sensi dell’art. 14 del d….

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Responsabilità solidale a favore del lavoratore negli appalti: integrazione del contraddittorio e condanna condizionata

Trib. Como, ord. 15 gennaio 2015 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Responsabilità solidale nell’appalto – Litisconsorzio necessario – Interpretazione costituzionalmente orientata – Condanna condizionata – Ammissibilità((Cost., artt. 24 e 111; cod. proc. civ., art. 102; d.leg. 10 settembre 2003, n. 276, art. 29, 2° comma, come sostituito dall’art. 21, 1° comma, del d.l. 9 febbraio 2012, n. 5, convertito con modificazioni in legge 4 aprile 2012, n. 35 e successivamente modificato dall’art. 4, comma 31, lettere a) e b), della Legge 28 giugno 2012, n. 92 e dall’art. 28, 2° comma, del d.leg. 21 novembre 2014, n. 175) [1] In tema di responsabilità solidale negli appalti ex art. 29, 2° comma, d. leg. n. 276/2003, poiché il litisconsorzio necessario non…

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La riforma della responsabilità civile dei magistrati

In seguito ad un lungo e travagliato iter parlamentare, la legge n. 18 del 27 febbraio 2015 ha portato a compimento la riforma della disciplina in materia di responsabilità civile dei magistrati. Al fine di ottemperare alle indicazioni provenienti dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea, il legislatore, pur lasciando inalterato il principio della responsabilità indiretta dei magistrati, ha ampliato le fattispecie di colpa grave, eliminato il c.d. filtro di ammissibilità, e reso obbligatoria l’azione di rivalsa da parte dello Stato. Originariamente disciplinata negli artt. 55 e 56 del codice di procedura civile, travolti dall’iniziativa referendaria del 1987, la responsabilità civile dei magistrati è oggi prevista dalla l. n. 117/1988, sul cui testo è intervenuta la novella apportata dalla l. n….

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