Esecuzione forzata

Il raggiungimento dello scopo a seguito della proposizione dell’opposizione agli atti esecutivi sana le irregolarità formali del precetto

Cassazione Civile, Sez. VI, ord. 18/07/2018, n. 19105; Pres. Frasca; Rel. Rubino Opposizione agli atti esecutivi – nullità dell’atto di precetto – sanatoria delle irregolarità formali del precetto – cod. Proc. Civ. Artt. 480, 617. La presenza di irregolarità formali nel precetto può ritenersi sanata per il raggiungimento dello scopo a seguito della proposizione dell’opposizione agli atti esecutivi in tutti i casi in cui l’opposizione stessa si limiti a lamentare l’esistenza della irregolarità formale in sé, senza lamentare alcun pregiudizio ai suoi diritti, tutelati dal regolare svolgimento della procedura esecutiva, conseguente alla irregolarità stessa (nel caso di specie, l’opponente lamentava esclusivamente la mancata indicazione sul precetto della data di precedente notifica dei titoli esecutivi, senza contestare che la precedente notifica…

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Chi riscuote il canone di locazione dopo il pignoramento dell’immobile?

Cassazione civile, Sez. VI, 28 marzo 2018, n. 7748, Pres. Cristiano, Rel. Falabella Esecuzioni immobiliari, Locazione, Frutti civili (Cod. civ. artt. 820 e 2912 e Cod. proc. civ. artt. 509,521,553 e 559) Dopo il pignoramento di un immobile che era stato già dato in locazione, il locatore-proprietario perde la legittimazione sostanziale sia a richiedere al conduttore il pagamento dei canoni, sia ad accettarli, spettando tale legittimazione in via esclusiva al custode, fino al decreto di trasferimento del bene. CASO La società Alfa proponeva opposizione avverso il Decreto del 17 febbraio 2016 con cui il giudice delegato del Fallimento di Beta s.r.l. dichiarava esecutivo lo stato passivo senza ammettere il credito da essa vantato in via privilegiata per € 1.616.183,75, credito…

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Il rito sommario speciale per la liquidazione dei compensi dell’avvocato per assistenza giudiziale civile ex art. 14 d.lgs 150/2011: il punto sulla competenza

La Suprema Corte, con ordinanza n. 8598 del 6 aprile 2018, ha riconosciuto la competenza in capo al giudice previamente adito con rito sommario speciale in ragione dell’electio operata dal ricorrente a favore del foro del consumatore-cliente. Il rapporto tra il foro speciale previsto nell’art. 14 d.lgs 150/11 ed il foro speciale della residenza o del domicilio del consumatore, previsto dal D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206, art. 33, comma 2, lett. u), va risolto a favore del secondo, in quanto trattasi di competenza esclusiva. L’avvocato S.A.M adiva il Tribunale di Civitavecchia con ricorso ex art 702 bis c.p.c. per ottenere la condanna del proprio cliente al pagamento degli onorari maturati per lo svolgimento dell’attività professionale prestata avanti al Tribunale…

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La successione a titolo particolare nel processo esecutivo e la sorte dell’ipoteca iscritta a garanzia del credito ceduto

Anche la più recente giurisprudenza conferma sia l’applicabilità al processo esecutivo dell’art. 111 c.p.c. in caso di trasferimento a titolo particolare del credito per il quale si procede – sicché la procedura prosegue tra le parti originarie, salva la facoltà dell’avente causa di intervenire così provocando l’estromissione del dante causa, che non necessita di formalità – sia la natura costitutiva, e quindi necessaria, dell’annotazione ex art. 2843 c.c. nei registri immobiliari del trasferimento del credito a margine dell’iscrizione dell’ipoteca posta a garanzia, pena la perdita da parte del cessionario del detto privilegio accessorio al credito acquistato Una recentissima pronuncia della Corte di cassazione, la n. 21395 del 30 agosto 2018 della Terza Sezione Civile, fornisce l’occasione per fare il punto…

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L’opposizione all’esecuzione può essere devoluta alla cognizione degli arbitri

Cassazione civile, Sez. III, ord. 30 marzo 2018, n. 7891, Pres. Vivaldi, Est. D’Arrigo Esecuzione esattoriale – Clausola compromissoria – Opposizioni esecutive – Opposizione all’esecuzione – Controversia arbitrabile – Fondamento – Limiti (Cod. proc. civ., artt. 615, 617 e 806) La clausola compromissoria riferita genericamente a qualsiasi controversia nascente da un determinato rapporto giuridico cui essa inerisce può essere interpretata – con giudizio riservato al giudice di merito – nel senso che rientrano nella competenza arbitrale anche le opposizioni all’esecuzione forzata, salvo che si controverta di diritti indisponibili; viceversa, non sono compromettibili in arbitri le opposizioni agli atti esecutivi, in quanto la verifica dell’osservanza di regole processuali d’ordine pubblico riguarda diritti di cui le parti non possono mai liberamente disporre….

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La notifica della domanda giudiziale, anche monitoria, non comporta impignorabilità del credito successivamente pignorato

Cassazione civile, Sez. III, 23 agosto 2018, n. 20993, Pres. Vivaldi, Est. Saija Esecuzione forzata presso terzi – Notifica della domanda giudiziale al  creditore – Inidoneità di questa notifica a costituire un vincolo di indisponibilità del credito – Pignorabilità (Cod. Proc. Civ., artt. 543, 643; Cod. Civ., art. 2917) [I] Non esiste alcuna norma giuridica che determini di per sé il vincolo di indisponibilità del credito (litigioso) per effetto della domanda giudiziale, quand’anche formulata ai sensi dell’art. 633 c.p.c. (massima redazionale) [II] E’ invece la notificazione del pignoramento (oltre alla misura cautelare idonea ad anticiparne gli effetti, ossia il sequestro conservativo, ex art. 671 c.p.c.) a determinare, ai sensi degli artt. 543 c.p.c. e 2917 c.c., il vincolo di indisponibilità…

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L’opposizione a precetto: giudice competente, regime della relativa questione, qualificazione dell’opposizione e individuazione del mezzo d’impugnazione

L’opposizione a precetto ex art. 615, comma 1, c.p.c. e/o ex art. 617, comma 1, c.p.c. pone frequenti problemi di competenza e di qualificazione dell’opposizione, anche ai fini del regime impugnatorio. Qualificazione dell’opposizione e criterio distintivo Con l’opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c. si contesta il diritto a procedere ad esecuzione forzata, il “se” della pretesa; diversamente, l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. ha ad oggetto il modo in cui l’azione esecutiva viene esercitata e si contesta il “come” dell’esecuzione, la regolarità formale degli atti esecutivi (Cass. 3.08.2005, n. 16262; Cass. 6.04.2006, n. 8112; Cass., 13.11.2009, n. 24047). Non è sempre agevole la distinzione tra le due opposizioni, accadendo, non di rado, che durante lo svolgimento del giudizio…

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Non c’è litispendenza tra opposizione all’esecuzione e giudizio di merito promosso a tutela del medesimo diritto di proprietà

Cassazione civile, Sez. II, 3 maggio 2018, n. 10511, Pres. Lombardo, Est. Criscuolo Competenza civile – Litispendenza – Continenza – Opposizione all’esecuzione – Procedimento di Cassazione – Identità domande – Fondamento – Limiti (Cod. proc. civ., artt. 39, 474 e 615) In caso di contemporanea pendenza di due giudizi, uno di opposizione all’esecuzione minacciata o promossa per la realizzazione di un determinato diritto e l’altro relativo all’accertamento del medesimo diritto fra le stesse parti, deve escludersi una situazione di litispendenza (o eventualmente di continenza) allorché l’opposizione all’esecuzione riguardi il profilo strettamente processuale della promovibilità dell’esecuzione forzata, essendo in tal caso diverse le rispettive causae petendi dei due giudizi, ravvisabili l’una nel rapporto giuridico da cui sorge il diritto di credito per…

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Sovraindebitamento e cessione del quinto dello stipendio

Uno dei temi di maggiore attualità in materia di sovraindebitamento del consumatore è costituito dalla opponibilità delle cessioni del quinto dello stipendio. È noto che la L. 3/2012 concede la possibilità ai soggetti non fallibili, incapaci di ripagare i propri debiti per cause sopravvenute non attribuibili alla loro volontà (quindi, meritevoli), di vedere falcidiati i propri impegni. Nell’ambito di queste procedure il problema che si pone è se il finanziamento assistito da “cessione di quote di stipendio/pensione” debba essere rimborsato secondo il piano di ammortamento originariamente concordato o possa essere falcidiato. Con una condivisibile pronuncia, il Tribunale di Pescara (decreto del 16.2.2017, Est. Capezzera) ha ritenuto evidente che, quando la L. 3/2012 fa riferimento alla situazione debitoria, richiama “qualunque obbligazione faccia capo ad un soggetto, scaduta o da scadere, relativa ad…

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La competenza per materia del Giudice di Pace in tema di opposizione avverso fermo o preavviso di fermo amministrativo relativo al mancato pagamento di sanzioni per violazione del Codice della Strada

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, 09-05-2018, n. 11177 (sent.) – Pres. Rordorf– rel. Armano  – P.M. FUZIO  (conf.) Cartella pagamento per violazioni al Codice della Strada – Fermo o preavviso di fermo ammnistrativo – Opposizione – Competenza (artt. 6 e 7 D. Lgs. 1 settembre 2011, n. 150). Compete al Giudice di Pace, a prescindere dal valore della controversia, decidere l’opposizione avverso fermo o preavviso di fermo amministrativo per sanzioni amministrative per violazione del Codice della strada. CASO Proposta dinanzi al Giudice di Pace di Roma opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c. avverso un preavviso di fermo amministrativo emesso in relazione a cartelle di pagamento collegate a sanzioni amministrative irrogate per violazioni del codice della strada, a seguito di ordinanza…

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