Esecuzione forzata

Vicende del titolo esecutivo dell’interveniente e diritto di partecipare alla distribuzione del ricavato

Cass. civ., sez. III, 16 febbraio 2021, n. 4034 – Pres. Vivaldi – Rel. D’Arrigo Espropriazione forzata – Intervento di creditori – Sospensione dell’efficacia del titolo esecutivo – Ripristino – Effetti Nel processo di esecuzione forzata, al quale concorrano più creditori, nell’ipotesi in cui il titolo del creditore intervenuto, provvisoriamente sospeso, riacquisti efficacia esecutiva in data anteriore all’approvazione del definitivo progetto di distribuzione, l’effetto preclusivo della partecipazione alla distribuzione delle somme ricavate dalla vendita deve ritenersi limitato alle distribuzioni avvenute medio tempore, dal momento che l’esigenza di rispetto del principio della par condicio creditorum e la necessità di evitare una irragionevole disparità di trattamento rispetto alla posizione del creditore pignorante (per il quale la perdita della provvisoria esecutività del titolo…

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È legittimo ed efficace il pagamento, da parte del terzo pignorato, del credito assegnato al creditore pignorante prima che sia pubblicata la domanda di ammissione al concordato preventivo proposta dal debitore esecutato

Cass. civ., sez. I, 15 febbraio 2021, n. 3850 – Pres. Genovese – Rel. Di Marzio Espropriazione mobiliare presso terzi – Ordinanza di assegnazione – Concordato preventivo – Domanda di ammissione – Pubblicazione – Pagamento – Inefficacia – Non sussiste Nella disciplina del concordato preventivo non trova applicazione il congegno di spossessamento previsto in ambito fallimentare dalla l.fall., artt. 42 e 43, con la conseguente previsione di inefficacia dei pagamenti eseguiti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento, ai sensi del successivo art. 44, ma opera un diverso congegno di spossessamento attenuato in forza del quale il debitore conserva l’amministrazione dei suoi beni e l’esercizio dell’impresa, sotto la vigilanza del commissario giudiziale. Pertanto, è legittimo – salvo non ricorra l’ipotesi…

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Opposizione a decreto ingiuntivo per contributi condominiali e vizi della delibera: la nullità è rilevabile su eccezione di parte o anche d’ufficio; l’annullabilità va fatta valere mediante domanda riconvenzionale

Cassazione civile, Sezioni Unite, sent. 11 aprile 2021, n. 9839, Pres. Curzio, Est. Lombardo Opposizione a decreto ingiuntivo – impugnazione della delibera condominiale – domanda riconvenzionale – necessità (Cod. Proc. Civ., artt. 645, 167; Cod. Civ., artt. 1226, 1337, 63 disp. att.) [I] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di contributi condominiali, il giudice può sindacare sia la nullità, dedotta dalla parte o rilevata d’ufficio, della deliberazione assembleare posta a fondamento dell’ingiunzione, sia l’annullabilità di tale deliberazione, a condizione che quest’ultima sia dedotta in via di azione – mediante apposita domanda riconvenzionale di annullamento contenuta nell’atto di citazione in opposizione – ai sensi dell’art. 1137, comma 2, c.c., nel termine perentorio ivi previsto, e non…

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Il debitore esecutato conserva interesse all’opposizione agli atti esecutivi ai fini delle spese, anche in caso di dichiarazione negativa del terzo pignorato

Cassazione civile, sesta sez., sentenza, 21 gennaio 2021, n. 1098; Pres. Amendola; Rel. D’Arrigo. Anche in caso di dichiarazione negativa del terzo pignorato il debitore esecutato ha sempre interesse (ex art. 100 c.p.c.) a contestare con l’opposizione ex art. 617 c.p.c. la regolarità formale di un pignoramento presso terzi ovvero l’impiego di un mezzo di espropriazione non previsto dalla legge per il tipo di bene aggredito, dato che l’opposizione agli atti esecutivi è lo strumento per far valere il vizio della procedura ed impedire che la stessa giunga a compimento, con conseguente attribuzione al creditore di un bene a cui non avrebbe avuto diritto per il tramite di un’espropriazione illegittimamente intrapresa. (In applicazione del principio, la S.C. ha riconosciuto l’interesse…

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Espropriazione presso terzi a carico dell’ex coniuge per assegno divorzile: la competenza inderogabile spetta al giudice del luogo di residenza dell’ex coniuge, ai sensi dell’art. 26 bis c.p.c.

Cassazione civile, Sez. VI-I., Ordinanza n. 3881 del 16 febbraio 2021. Pres. Valitutti, Est. Parise Esecuzione forzata – Competenza – Esecuzione mobiliare e presso terzi – Espropriazione forzata di crediti presso terzi – Esecuzione nei confronti dell’ex coniuge – Competenza per territorio – Determinazione ex art. 26 bis, comma 2, c.p.c. – Rilevanza del titolo del credito azionato – Esclusione. CASO Il Tribunale di Catania, dichiarato lo scioglimento del matrimonio tra Tizia e Caio, condannava quest’ultimo al versamento in favore dell’ex coniuge di un assegno divorzile. Dal momento che lo stesso non veniva corrisposto, con atto di precetto notificato insieme al titolo esecutivo all’obbligato veniva richiesto il pagamento di un importo che superava di poco i 15.000,00 euro, oltre spese…

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Fallimento dell’esecutato e accertamento dell’obbligo del terzo

Cass. civ., sez. III, 12 gennaio 2021, n. 272 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Espropriazione mobiliare presso terzi – Accertamento endoesecutivo dell’obbligo del terzo – Fallimento del debitore pignorato – Improseguibilità In tema di espropriazione forzata di crediti presso terzi, il sopravvenuto fallimento del debitore pignorato, pur determinando, a norma dell’art. 51 l.fall., l’improseguibilità del processo esecutivo, non comporta l’improcedibilità dell’autonomo giudizio di accertamento dell’obbligo del terzo; tuttavia, poiché – come affermato dalla sentenza della Corte costituzionale n. 172 del 10 luglio 2019 – dopo la riforma introdotta dalla l. 24 dicembre 2012, n. 228, l’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 549 c.p.c. produce effetti ai soli fini del procedimento in corso e dell’esecuzione fondata sul provvedimento di assegnazione…

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L’impugnativa dell’iscrizione di ipoteca esattoriale costituisce azione di accertamento negativo del credito e non è soggetta al termine di decadenza previsto per l’opposizione agli atti esecutivi dall’art. 617 c.p.c.

Cassazione civile, sesta sez., sentenza, 23 febbraio 2021, n. 4871; Pres. Doronzo; Rel. Esposito. Applica il principio, già statuito con riguardo al fermo amministrativo di beni mobili, secondo cui l’iscrizione di ipoteca esattoriale non costituisce atto di espropriazione forzata, ma una procedura alternativa, cosicché all’impugnativa della stessa in sede giudiziale non sono applicabili i termini di decadenza previsti per l’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., bensì le regole del processo di cognizione ordinario, trattandosi di azione di accertamento negativo della pretesa creditoria dell’Agenzia delle Entrate. CASO Immobiliare X s.r.l. proponeva opposizione avanti al Tribunale di Roma avverso la comunicazione preventiva di iscrizione ipotecaria notificatale dall’Agenzia delle Entrate Riscossione, relativa a numerose cartelle di pagamento aventi ad oggetto contributi…

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La caducazione del titolo esecutivo per obblighi di fare travolge anche il decreto ingiuntivo emesso per le spese dell’esecuzione in forma specifica, ai sensi dell’art. 614 c.p.c.

Cass. civ., sez. III, 12 gennaio 2021, n. 269 – Pres. Vivaldi – Rel. Porreca Esecuzione forzata di obblighi di fare e di non fare – Rimborso delle spese – Decreto ingiuntivo ai sensi dell’art. 614 c.p.c. – Opposizione – Caducazione del titolo esecutivo – Rilevabilità d’ufficio – Sussistenza – Effetti In tema di liquidazione delle spese sostenute per l’attuazione coattiva di obblighi di fare e di non fare, il decreto ingiuntivo ex art. 614 c.p.c. può essere ottenuto, durante o dopo l’esecuzione, anche per i compensi del difensore del creditore procedente e del consulente tecnico d’ufficio. Nell’ipotesi di opposizione avverso il menzionato decreto ingiuntivo, il giudice è tenuto a rilevare d’ufficio l’intervenuta caducazione del titolo presupposto azionato e, quindi,…

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Il tardivo od omesso pagamento del fondo spese al delegato alla vendita (non) determina la chiusura anticipata dell’esecuzione

Tribunale di Trento, ord. 2 novembre 2020, G.E. dott. Sieff Massima L’ingiustificata inerzia del creditore procedente nel pagamento del fondo spese al delegato entro il termine perentorio assegnato dal G.E. nel disporre la vendita costituisce causa di estinzione atipica del processo esecutivo, prevista dalla legge (art. 187 bis disp. att. c.p.c., che affianca alla figura dell’estinzione quella della “chiusura anticipata del processo esecutivo”), comunque discendente dalla violazione del principio di durata ragionevole del processo esecutivo, ai sensi dell’art. 111, comma 2, Cost. (massima non ufficiale). CASO Il Giudice dell’esecuzione del Tribunale di Trento, in accoglimento dell’opposizione proposta dal creditore procedente, ha revocato l’ordinanza con la quale aveva disposto la chiusura anticipata del procedimento esecutivo immobiliare, adducendo che, stante il mancato…

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Divisione e risoluzione dei conflitti tra comproprietario e creditore pignorante

Cass. civ., sez. II, 24 novembre 2020, n. 26692 – Pres. Di Virgilio – Rel. Tedesco Espropriazione di beni indivisi – Trascrizione del pignoramento – Anteriorità rispetto alla trascrizione della divisione – Opponibilità della divisione – Applicabilità dell’art. 2913 c.c. – Esclusione – Notifica dell’avviso previsto dall’art. 599 c.p.c. – Necessità Nel caso di espropriazione forzata di immobile indiviso, la mancata notifica ai comproprietari, da parte del creditore procedente, dell’avviso prescritto dagli artt. 599 c.p.c. e 180 disp. att. c.p.c. determina l’opponibilità della divisione, anche se intervenuta successivamente alla trascrizione del pignoramento, non trovando applicazione l’art. 2913 c.c., che riguarda la diversa ipotesi degli atti con i quali il debitore trasferisca ad altri il diritto di proprietà o costituisca in…

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