Impugnazioni

Improcedibile l’appello iscritto con velina: la questione alle Sezioni unite

Cassazione civile, sez. II, 18 dicembre 2015, n. 25529 Scarica sentenza  Impugnazioni – Appello – Costituzione in giudizio – Iscrizione a ruolo con “velina” –Improcedibilità – Limiti – Rimessione alle Sezioni Unite (Cod. proc. civ., art. 348) [1] È opportuno richiedere un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite in ordine alle conseguenze dell’iscrizione a ruolo “con velina” delle cause di appello: se comporti di per sé l’improcedibilità del giudizio di gravame, oppure dia luogo a una nullità sanabile; in questa seconda ipotesi, se per evitare l’improcedibilità il deposito dell’originale dell’atto di impugnazione debba necessariamente avvenire entro la prima udienza, oppure possa essere utilmente effettuato nel prosieguo del giudizio, oppure ancora se sia già di per sé sufficiente (ipotesi che in giurisprudenza…

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Il protocollo d’intesa sulle regole redazionali degli atti del giudizio di cassazione in materia civile e tributaria

Il Primo Presidente della Corte di cassazione e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense hanno sottoscritto il 17 dicembre 2015 un Protocollo d’intesa concernente le «regole redazionali dei motivi di ricorso in materia civile e tributaria» (un Protocollo separato, sottoscritto lo stesso giorno, ha ad oggetto il ricorso per cassazione in materia penale). Si tratta di un documento significativo che, pur con molte difficoltà, incoraggia la semplificazione degli atti processuali, con lo scopo di rendere più efficiente l’intero giudizio di cassazione. Scarica il protocollo  Il canone di sinteticità e chiarezza degli atti processuali nella più recente legislazione. Va detto con franchezza: il riconoscimento definitivo, quale principio del nostro ordinamento, del canone di sinteticità e chiarezza degli atti del processo civile…

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Incompetenza del giudice di appello e notificazione di impugnazione priva di alcune pagine: due questioni rimesse alle Sezioni Unite

Cass., Sez. II, 9 dicembre 2015, n. 24856 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Appello proposto dinanzi a giudice incompetente – Dichiarazione di inammissibilità o translatio iudicii – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 50, 341, 358) Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Notificazione di copia priva di alcune pagine – Dichiarazione di inammissibilità o rinnovazione della notificazione – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 156, 291, 327) [1] Rilevato il contrasto sulla sorte dell’appello proposto a giudice territorialmente incompetente –dichiarazione di inammissibilità ovvero possibilità di riassunzione dinanzi al giudice competente ex art. 50 c.p.c. –, sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione del ricorso proposto alle Sezioni Unite. [2] Rilevato il contrasto sulla sorte del…

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Il termine utile per la proposizione della riserva di appello avverso sentenza non definitiva nel rito del lavoro

Cass., sez. lav., 7 dicembre 2015, n. 24805 (sent.) Pres. Amoroso – Rel. Ghinoi Scarica la sentenza Impugnazioni civili– Rito del lavoro – Sentenze non definitive – Pronunciaex art. 429, co. 1, prima parte, c.p.c. – Riserva di appello – Nozione di «udienza successiva» ex art. 340 c.p.c. – Identificazione dell’udienza successiva con l’udienza in cui il giudice dispone per la prosecuzione del giudizio – Esclusione (C.p.c., artt. 429, 281 sexies, 327, 340, comma 1) [1] Quando il giudice pronuncia la sentenza in udienza dando lettura del dispositivo e delle ragioni di fatto e di diritto ai sensi dell’art. 429, co. 1, prima parte, c.p.c., la fase dell’udienza in cui il giudice provvede per la prosecuzione del giudizio non costituisce…

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Il vizio di motivazione della sentenza come motivo di ricorso per Cassazione: gli ultimi sviluppi normativi e giurisprudenziali

Si ripercorrono le ultime modifiche legislative che hanno interessato il motivo di ricorso per Cassazione n. 5 dell’art. 360, co. 1, c.p.c., ed in relazione a ciò si dà conto delle odierne prospettive circa la censurabilità, dinanzi alla Suprema Corte, della motivazione fornita dal giudice in sentenza. La modifica legislativa del 2012 ed il suo ambito applicativoL’art. 54, co. 1, lett. b), d.l. 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla l. 7 agosto 2012, n. 134, ha nuovamente riformato il testo dell’art. 360, co. 1, n. 5, c.p.c., con applicazione nei confronti di ogni sentenza pubblicata dal trentesimo giorno successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, ovvero dall’11 settembre 2012 (cfr. art….

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Sulla concessione dei termini ex art. 183, comma 6, c.p.c. in appello

Impugnazioni civili – Appello – Applicabilità dell’art. 183, co. 6, c.p.c. – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 350, 352, 359) Scarica l’ordinanza [1] Nel procedimento in grado di appello davanti al Tribunale deve ritenersi inammissibile l’istanza di concessione dei termini perentori previsti dall’art. 183, comma 6, c.p.c., non essendo tale norma compatibile, ex art. 359 c.p.c., con la struttura e le funzioni tipiche del giudizio di appello e, in particolare, con quanto previsto dagli artt. 345, 350 e 352 c.p.c.   CASO[1] Dinanzi al Tribunale di Torino, adito quale giudice di appello, la parte appellata ha richiesto la concessione dei termini ex art. 183, co. 6, c.p.c. SOLUZIONE[1] Il Tribunale ha respinto la richiesta, ritenendo che l’appendice di trattazione scritta…

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In tema di autorità (ed autorevolezza) del precedente giudiziario

Cass. civ, sez. I, 29 Luglio 2015, n. 16048 Scarica la sentenza Giudizio di Cassazione – “Vincolo” delle Sezioni semplici al precedente delle Sezioni Unite – Circoscrizione alla “regula juris” correlata al motivo di ricorso – Necessità (C.p.c. art. 374, co. 3) Giudizio di Cassazione – “Vincolo” delle Sezioni semplici al precedente delle Sezioni Unite – Applicazione alle enunciazioni di carattere concettuale o dottrinario – Esclusione (C.p.c. art. 374, co. 3) Il c.d. “vincolo” delle Sezioni semplici rispetto al precedente delle Sezioni Unite va enucleato in stretta aderenza alla specifica regula iuris correlata ad un concreto motivo di ricorso. Il principio di cui all’art. 374, co. 3, c.p.c. va applicato in senso costituzionalmente orientato, entro confini rigorosi e con speculare…

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Compenso dell’avvocato: impugnazione dell’ordinanza emessa nel procedimento sommario di cognizione

Cass., Sez. II, 5 ottobre 2015, n. 19873 Scarica la sentenza Compenso avvocato – ordinanza ex art. 702 c.p.c. – impugnazione – appello o ricorso per cassazione (C.p.c.: artt. 702 quater; L. 794/1942: art. 28; D.lgs. 150/2011: art. 14) [1] L’art. 14 del d.lgs. 150/2011 ha reso applicabile il rito sommario di cognizione alle controversie previste dall’art. 28, l. 794/1942, con le opportune modifiche, senza mutare alcuno dei presupposti oggettivi per accedere a tale procedimento speciale. [2] È appellabile l’ordinanza conclusiva del procedimento sommario di cognizione instaurato dall’avvocato per ottenere il compenso professionale, allorquando la controversia riguardi l’an debeatur della prestazione. Viceversa, l’ordinanza rimane inappellabile ai sensi dell’art. 14, d.lgs. 150/2011, e dunque ricorribile in cassazione ex art. 111 Cost.,…

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La decorrenza del termine breve per impugnare per la parte che notifica la sentenza nel processo litisconsortile

Cass., sez. VI, 22 settembre 2015, n. 18733 (ord.)Pres. Finocchiaro – Est. Cirillo Litisconsorzio nelle fasi di gravame – Termine breve per impugnare – Notificazione della sentenza – Decorrenza per il notificante (C.p.c., artt. 325, 326, 331) [1] Poiché la notifica della sentenza ha una funzione acceleratoria, mettendo in moto il meccanismo dell’impugnazione previsto dall’art. 326 c.p.c., nell’ipotesi di litisconsorzio necessario (di natura processuale, nella specie), il termine breve per l’impugnazione decorre, per il notificante, dalla prima notificazione e non dall’ultima. CASOUn processo, celebrato dinanzi al Tribunale di Catania, avente ad oggetto la responsabilità per i danni occorsi in occasione di un sinistro stradale, vede quali parti, da un lato, il conducente di un veicolo che afferma il proprio incolpevole…

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Il processo civile telematico approda presso le corti di appello. Spunti per una riflessione.

Abstract L’introduzione dell’obbligo di deposito telematico degli atti cd. endoprocessuali anche nei giudizi dinanzi alla corte di appello offre l’occasione per alcune riflessioni in tema di processo civile telematico.   Il deposito obbligatorio degli atti nei giudizi dinanzi alla corte di appello. L’art. 16 bis del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 disciplina l’«Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali». Tale obbligatorietà è scattata in via generale, per i giudizi dinanzi al tribunale, il 30 giugno 2014 (co. 1), salva la possibilità di un anticipo temporale in determinate sedi giudiziarie ai sensi del co. 5. Per effetto dell’art. 44, co. 2, lett. c), d.l. n. 83/2015 lo stesso art. 16 bis d.l. n. 179/2012 si è arricchito (anche) di un…

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