Diritto e reati societari

Indagini preliminari e ruolo dell’ente – l’attività dell’organismo di vigilanza

Il d.lgs. n. 231 del 2001 contiene le norme per regolare quello che può essere definito un vero e proprio “processo all’ente”, sebbene le disposizioni che il d.lgs. 231/2001 dedica alle indagini preliminari siano piuttosto scarne. In particolare, le disposizioni di cui agli artt. 34 e 35, stabiliscono il principio per cui nel procedimento relativo agli illeciti dipendenti da reato si osservano, in quanto compatibili, oltre che le norme espressamente dettate, le disposizioni del codice di procedura penale, e in particolare, per quanto d’interesse per l’argomento qui trattato, quelle in tema di mezzi di ricerca della prova (artt. 244 e seguenti) e di disciplina dell’attività del pubblico ministero (artt. 358 e seguenti) nonché le disposizioni del medesimo codice riferite all’imputato…

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Introduzione del reato di “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” tra i reati presupposto della Responsabilità 231

  La Legge 29 ottobre 2016, n. 199, entrata in vigore il 4.11.2016, rappresenta un nuovo emblematico esempio dell’incessante estensione dei reati presupposto della Responsabilità 231. Il dato di esperienza nella produzione normativa, che dal 2001 ad oggi non ha conosciuto soluzione di continuità, induce ormai a ritenere consolidato nel nostro ordinamento un modus operandi del legislatore volto ad inserire nel testo del D.Lgs. 231/01 un reato, di nuova introduzione od oggetto di riforma alla luce del particolare allarme sociale che ingenera, estendendo ad esso la Responsabilità amministrativa degli enti quale principale strumento di contrasto. Nel caso di specie, la Legge 199/2016 ha operato un intervento volto a rafforzare il contrasto al cosiddetto “caporalato”, modificando il testo dell’art. 603-bis c.p….

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Il potere di convocazione dell’assemblea da parte del socio

Al socio di maggioranza di una S.r.l., titolare di almeno un terzo del capitale, va riconosciuto, nel silenzio della legge e dell’atto costitutivo, il potere di convocazione dell’assemblea in caso di inerzia dell’organo di gestione. Tale principio di diritto è stato affermato dalla Corte di Cassazione con la sentenza 25 maggio 2016, n. 10821. In particolare, secondo detta giurisprudenza, non è estensibile alle S.r.l., per mancato richiamo nella disciplina di riforma del 2003, la disposizione prevista, dall’articolo 2367 del codice civile, in tema di convocazione su richiesta dei soci di S.p.a. Si ricorda che tale norma prevede che “gli amministratori o il consiglio di gestione devono convocare senza ritardo l’assemblea, quando ne è fatta domanda da tanti soci che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale nelle società che…

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Modifica del D.Lgs. 231/2001

Nonostante il generale apprezzamento della “filosofia 231”, negli ultimi anni si è sentita l’esigenza, specialmente da parte di esperti della materia, di integrare ed aggiornare il testo del Decreto Legislativo 231/2001 (nel seguito “D.Lgs 231/01” o “Decreto”) al fine di contribuire ad aumentarne l’efficacia, sia in termini di capacità preventiva degli illeciti penali, sia in termini di capacità “esimente” della responsabilità qualora tali illeciti siano stati commessi all’interno degli enti destinatari del Decreto. Questo delicato incarico, è stato affidato dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando e dal Ministro dell’Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan ad una Commissione di studi per la modifica del Decreto Legislativo 231/01, presieduta dai Capi di Gabinetto dei due Ministeri che sta svolgendo un processo…

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La responsabilità dell’amministratore senza delega: un altro intervento della Cassazione

La responsabilità degli amministratori e, segnatamente, di quelli che siedono in consiglio senza deleghe (per non aver controllato, per essere rimasti inerti, per la complicità rispetto ad “altrui” decisioni, etc.) è certamente uno dei temi più dibattuti e controversi nelle aule di giustizia: la casistica giurisprudenziale riporta, infatti, posizioni non sempre collimanti soprattutto nel passaggio dalle fasi di merito al giudizio di legittimità. Un caso quello da ultimo deciso dalla prima sezione della Suprema Corte con la sentenza n. 17441/2016 a chiusura (salvo il prosieguo davanti al giudice “del rinvio”) di una controversa vicenda giudiziaria. In sintesi estrema e semplificando, questi i fatti: Tizio è socio della Xspa e della Yspa (di quest’ultima nella misura del 99%); dopo due mesi…

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Lotta internazionale alla corruzione di impresa: nuovi scenari ed impatti sul modello 231

In Verrem è il nome che si dà ad una serie di orazioni risalenti al I secolo a.C. nelle quali Cicerone, in veste di procuratore, accusa dei reati di corruzione e concussione Gaio Licinio Verre, governatore della Sicilia. Per quanto curioso, a distanza di duemila anni il tema della lotta alla corruzione, rientrante nel fenomeno più generale della criminalità d’impresa, costituisce ancora e, anzi, sempre più oggetto di discussione politica ed impegna non solo le agende delle Istituzioni nazionali, ma anche e soprattutto quelle sovranazionali, in sintonia con un sistema economico e legale sempre più globale ed interconnesso. Emblematica, a tal proposito, risulta essere l’analisi delle principali fonti normative. Il 21 Novembre 1997 viene siglata a Parigi la “Convenzione sulla…

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La riforma della giustizia sportiva

Il Consiglio Nazionale del Coni, dopo aver inizialmente approvato i nuovi principi di giustizia sportiva, (delibera n. 1519 del 15.07.2014) ha successivamente emanato con delibera n. 1538 del 09.11.2015, approvato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 16.12.2015, un proprio codice di giustizia sportiva con il quale ha reso esecutivi i principi di giustizia sportiva ai quali si sono dovuti uniformare i regolamenti di tutte le Federazioni e discipline sportive associate. Innanzi tutto affidando ad un nuovo organismo, che ogni Federazione ha dovuto istituire (o, in assenza, facendo riferimento a quello attivato centralmente dal Coni),  denominato commissione federale di garanzia l’onere di indicare i componenti degli organi di giustizia e il potere di adottare provvedimenti disciplinari nei loro…

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L’aumento gratuito di capitale sociale nelle società di capitali

La disciplina civilistica che regola l’aumento gratuito del capitale sociale è contenuta nelle seguenti disposizioni: società per azioni: l’art. 2442 Cod. Civ. disciplina il passaggio di riserve a capitale, statuendo che “l’assemblea può aumentare il capitale, imputando a capitale le riserve e gli altri fondi iscritti in bilancio in quanto disponibili. In questo caso le azioni di nuova emissione devono avere le stesse caratteristiche di quelle in circolazione, e devono essere assegnate gratuitamente agli azionisti in proporzione di quelle da essi già possedute. L’aumento di capitale può attuarsi anche mediante aumento del valore nominale delle azioni in circolazione”; società a responsabilità limitata: l’art. 2481-ter Cod. Civ., relativo al passaggio di riserve a capitale, prevede che “la società può aumentare il…

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Esiste una via “semplificata” per lo scioglimento anticipato di Srl?

La possibilità di dichiarare lo scioglimento anticipato di una Srl senza la necessità che il verbale di nomina dei liquidatori risulti da un atto pubblico è un tema tuttora dibattuto e sul quale non si ha una piena convergenza di opinioni. Va da subito chiarito che, in tutti i casi in cui lo scioglimento anticipato avviene ai sensi del n. 6) del comma 1 dell’art. 2484, Cod. Civ., ossia con una delibera dell’assemblea dei soci della S.r.l. che esprime la volontà di procedere allo scioglimento anticipato della società, il relativo verbale deve essere prodotto in forma di atto pubblico in quanto si tratta di una modifica dell’atto costitutivo. La cd. “procedura semplificata”, ovvero la possibilità di non ricorrere alla forma…

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Lo scioglimento della Srl: la procedura semplificata

La procedura di liquidazione di una società a responsabilità limitata, disciplinata dagli artt. 2484-2496 del codice civile, può essere suddivisa in tre fasi: accertamento del verificarsi di una causa di scioglimento della società e relativa pubblicità; procedimento di liquidazione; estinzione della società a seguito della sua cancellazione dal Registro Imprese. L’art. 2484 prevede che le società a responsabilità limitata si sciolgono: per il decorso del termine; per il conseguimento dell’oggetto sociale o per la sopravvenuta impossibilità di conseguirlo, salvo che l’assemblea, all’uopo convocata senza indugio, non deliberi le opportune modifiche statutarie; per l’impossibilità di funzionamento o per la continuata inattività dell’assemblea; per la riduzione del capitale al disotto del minimo legale, salvo quanto è disposto dagli articoli 2447 e 2482-ter;…

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