Procedimenti di cognizione e ADR
La causa di contraffazione va sospesa se pende la causa di nullità dello stesso brevetto
Cass., 25 luglio 2016, n. 15339 – Presidente Ragonesi, Relatore Genovese Marchi e Brevetti – Contraffazione brevettuale – Questioni preliminari di merito – Questione sulla validità del brevetto – Contemporanea pendenza della lite sulla validità del brevetto – Sospensione necessaria del giudizio di contraffazione (R.D. 26 giugno 1939 n. 1127,art. 59 bis., D. Lgs. 10 febbraio 2005, n.30, art. 77 Codice della proprietà industriale, C.p.c. art.295, C.c. art. 2909) [1] In caso di prevenzione della pendenza tra le medesime parti di una causa sulla nullità del brevetto la causa di contraffazione intrapresa successivamente sulla base della medesima privativa va necessariamente sospesa per pregiudizialità-dipendenza. Causa Civile-Marchi e Brevetti-Azione di contraffazione-Questioni preliminari di merito-Validità del brevetto-Idoneità al Giudicato-Esclusione-Delibazione meramente incidentale [2]…
Continua a leggere...La produzione dei documenti tra vecchie regole e PCT
Premessa Il Processo Civile Telematico ha inciso notevolmente sulla tecnica di produzione dei documenti nel processo; tuttavia le norme del codice di rito sulla produzione documentale rimangono – almeno fino ad ora – invariate. Questa apparente «fissità» del sistema codicistico è dovuta sia allo scarso coordinamento delle norme codicistiche con la disciplina del processo civile telematico («PCT»); sia al fatto che quest’ultimo è regolato in buona parte da norme di fonte secondaria. In questa scheda tenterò un sintetico coordinamento tra i due sistemi, per stabilire cosa sopravvive della vecchia disciplina e cosa invece deve considerarsi superato nel nuovo ambiente del processo civile telematico. Effetti generali L’art. 74 att. c.p.c. regola la formazione del fascicolo di parte, prevedendo un’apposita sezione…
Continua a leggere...Responsabilità ex art. 96, 3° comma, c.p.c. e «manifesta insostenibilità» delle difese
Cass., 29 settembre 2016, n. 19298 – Presidente Chiarini – Relatore Rossetti Spese giudiziali civili – Manifesta insostenibilità della tesi – responsabilità aggravata [1] La manifesta insostenibilità della tesi prospettata in giudizio è sanzionabile ai sensi dell’art. 96, 3° comma, c.p.c. perché implica abuso del processo e perché è in contrasto coi principi della ragionevole durata del processo e dell’economia processuale. Cost., art. 111; cod. proc. civ., art. 96 CASO [1] La vicenda prende le mosse da un incarico conferito da un privato ad una ditta, per l’installazione di condizionatori d’aria rivelatisi inefficienti. Su indicazione di un collaboratore dell’installatore, secondo cui la causa del malfunzionamento era da imputare a una perdita delle tubazioni montate da altra impresa, il committente ha…
Continua a leggere...Le Sezioni Unite rivedono i confini tra nullità e inesistenza della notifica
Cass., S. U., 20 luglio 2016, n. 14916 Pres. AMOROSO – Est. VIRGILIO Notificazione dell’atto giudiziario – Notifica del ricorso in cassazione eseguita presso il difensore designato per il solo giudizio di primo grado, anziché presso il procuratore costituito per il giudizio di appello – Conseguenze – Inesistenza – Esclusione – Nullità sanabile con effetto ex tunc (C.p.c. artt. 121, 156, 160, 291, 330; D. Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 17) Notificazione – Notificazione degli atti giudiziari – Nullità o inesistenza – Distinzione – Criteri (C.p.c. artt. 156, 160) [1] L’inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione è configurabile, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell’atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un’attività…
Continua a leggere...Comunicazioni telematiche e mancata apertura di provvedimenti allegati: la Cassazione non scusa il difensore tecnologicamente arretrato
Cass. Civ., Sez. III, 20 luglio 2016, n. 14827 – Pres. Chiarini – Rel. Cirillo Notificazioni e comunicazioni in materia civile – comunicazione del cancelliere all’avvocato – comunicazione di ordinanza istruttoria per via telematica – allegato in formato non apribile dal computer del destinatario – decadenza – rimessione in termini – esclusione (C.p.c., artt. 136 e 153; D.L. 18.10.2012, n. 179 – conv. L. 17.12.2012, n. 221 – art. 16; D.M. 21.2.2011, n. 44, artt. 12 e 34; Provv. D.G.S.I.A. 18.7.2011, artt. 16 e 17; Provv. D.G.S.I.A. 16.4.2014, artt. 16 e 17) [1] È inescusabile l’errore dell’avvocato incorso in una decadenza processuale per non aver potuto – a causa della difettosa configurazione del proprio computer – aprire il file contenente un provvedimento…
Continua a leggere...Principio di non contestazione: un’ulteriore conferma della non applicabilità del ai fatti secondari?
Cass., Sez. Lav., sent. 13 settembre 2016, n. 17966 Principio di non contestazione – Operatività – Fatti principali – Sussiste – Fatti secondari – Mere difese – Non sussiste – Fondamento (Cost., art. 111; Cod. proc. civ., art. 101, 115, 116, 416, co. 2, 436; l. 18 giugno 2009, n. 69, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile, art. 45, co. 14) [1] Il principio di non contestazione opera con riferimento esclusivo ai fatti principali e non anche nei confronti di fatti secondari o di mere difese. CASO [1] Alcuni lavoratori propongono ricorso in Cassazione avverso la sentenza con la quale la Corte d’Appello di Roma – in riforma della sentenza di…
Continua a leggere...Le conseguenze del deposito cartaceo di atti processuali soggetti a presentazione esclusivamente telematica
Il quadro normativo di riferimento Come noto, l’articolo 16-bis, primo comma, del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in legge con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221), ha introdotto la regola per cui “Salvo quanto previsto dal comma 5, a decorrere dal 30 giugno 2014 nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi al tribunale, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Allo stesso modo si procede per il deposito degli atti e dei documenti da parte dei soggetti nominati o delegati dall’autorità giudiziaria….
Continua a leggere...Le Sezioni unite sul forum destinatae solutionis nelle obbligazioni pecuniarie: presso il creditore “ma non troppo”
Cass. civ., Sez. Unite, 13 settembre 2016, n. 17989 – Pres. Rodorf – Est. De Chiara Competenza – Competenza per territorio – Foro generale delle persone giuridiche – Foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione – Forum destinatae solutionis – Obbligazione di dare una somma di denaro – Liquidità effettiva dell’obbligazione – Necessità – Verifica allo stato degli atti (C.p.c. artt. 20, 38, 10; C. c. artt. 1182, 1219) [1] Le obbligazioni pecuniarie da adempiersi al domicilio del creditore, secondo il disposto dell’art. 1182 c.c., comma 3, sono (agli effetti sia della mora ai sensi dell’art. 1219, comma 2, n. 3, c.c. sia della determinazione del forum destinatae solutionis ai sensi dell’art. 20 c.p.c., ultima parte) esclusivamente…
Continua a leggere...Azione contro compagnia aerea e giurisdizione italiana – I cinque criteri previsti dalla Convenzione di Montreal prevalgono sul Reg. UE Bruxelles I bis e possono consentire al passeggero di radicare l’azione nel proprio Stato di residenza
Trib. Biella, 16 giugno 2016 – G.U. Silvia Vaghi Giurisdizione – Trasporto aereo di persone – Convenzione di Montreal – Reg. UE 1215/2012 – prevalenza della norma convenzionale su quella comunitaria (art. 71, Reg. UE 1215/2012) Giurisdizione – Trasporto aereo di persone – Convenzione di Montreal – sinistro occorso a passeggero residente in Italia – giurisdizione italiana – sussiste (art. 33, comma 2°, Conv. Montreal, art. 2059 c.c.) [1] I criteri di cui all’art. 33 della Convenzione di Montreal prevalgono su quelli individuati dal Reg. UE 1215/2012 (c.d. Bruxelles I bis) in forza del principio di specialità previsto dall’art. 71, comma 2°, lett. a) del predetto Regolamento. [2] In caso di controversia tra compagnia aerea straniera e passeggero relativa all’accertamento…
Continua a leggere...Produzione del documento e perfezionamento del contratto
La conclusione del contratto a formazione progressiva La formazione dei contratti conclusi tramite scrittura privata – a differenza di quanto avviene per gli accordi stipulati in forma di atto pubblico, atteso che l’art. 2700 c.c. limita il valore di piena prova alle sole dichiarazioni e ai soli fatti che il pubblico ufficiale attesti essere avvenuti in sua presenza – non richiede la simultanea presenza di tutte le parti al momento dell’apposizione delle sottoscrizioni. Può dunque accadere e nella prassi commerciale sempre più spesso avviene che la scrittura privata contenente il regolamento contrattuale sia materialmente redatta dalla parte predisponente, la quale procede altresì alla sua sottoscrizione in attesa che l’accordo sia formalmente concluso con l’apposizione del segno nominale ad opera dell’altro…
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