Diritto Bancario

Illegittima segnalazione alla Centrale dei rischi: danno patrimoniale e perdita di chance

Il soggetto che assume l’illegittimità della segnalazione “a sofferenza” del proprio nominativo alla Centrale dei rischi deve fornire la prova di avere subìto, in conseguenza di ciò, un concreto pregiudizio. Nel danno patrimoniale è lamentata la lesione di un diritto soggettivo riveniente dalla illegittima segnalazione: ad es., impossibilità di accedere a delle nuove linee di credito – pregiudizio talora ricondotto nell’alveo dell’art. art. 41 Cost. (diritto di iniziativa economica privata) – e/o revoca delle concessioni dei crediti esistenti. Il considerando 4 del Regolamento UE 2016/679 contempla all’interno dei diritti fondamentali della persona la libertà d’impresa, con diritto al risarcimento del danno in caso di sua violazione. Nel momento in cui si ritiene sussistere una responsabilità della banca, il soggetto erroneamente…

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Ammortamento francese e anatocismo: prosegue il dibattito giurisprudenziale

Parte della recente giurisprudenza di merito rileva che il regime finanziario della capitalizzazione composta, adottato nella quasi totalità dei mutui predisposti con ammortamento alla francese (o a rata costante) concessi dagli istituti di credito, prevede l’attualizzazione dei flussi finanziari sulla base di una funzione di matematica esponenziale ed è caratterizzato da leggi finanziarie dotate della proprietà della scindibilità (a differenza di quello della capitalizzazione semplice, fondato su leggi additive), in forza delle quali la sua adozione comporta un effetto anatocistico, in virtù della produzione di interessi su interessi precedentemente maturati; e ciò in quanto, per effetto dell’applicazione di tale regime, gli interessi precedentemente maturati, a causa della loro capitalizzazione nel debito residuo, sono causa di ulteriori interessi (Trib. Massa 13.11.2018,…

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I contratti derivati interest rate swap stipulati dagli enti locali

La decisione delle Sezione Unite n. 8770/2020 sollecita l’attenzione degli operatori del diritto bancario e finanziario perché ha operato un’interessante ricognizione sulla natura e validità dei contratti derivati interest rate swap, affrontando anche la controversa questione della loro stipulazione da parte degli enti pubblici. Si riassumono di seguito gli aspetti essenziali della sentenza, al fine di offrire un preliminare approccio alla articolata decisione. L’interest rate swap è un derivato cd. over the counter (OTC) ossia un contratto: a) in cui gli aspetti fondamentali sono dati dalle parti e il contenuto non è eteroregolamentato come, invece, accade per gli altri derivati, cd. standardizzati o uniformi, essendo elaborato in funzione delle specifiche esigenze del cliente (per questo, detto bespoke); b) perciò non…

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La produzione dell’estratto conto non è soggetta al limite decennale ex art. 119, comma 4, TUB

In riferimento all’ambito di operatività dell’art. 119 TUB, il Trib. Catania 14.1.2020 nella sentenza allegata ha stabilito, relativamente alla richiesta di produzione documentale, che la limitazione ai dieci anni anteriori (comma 4) costituisce previsione specificamente dettata solo per i documenti relativi alle singole operazioni (ad es. copie degli assegni, bonifici, prelievi dello sportello o dei versamenti); tale limitazione non deve essere estesa anche ai documenti sintetici (estratto conto) di cui al primo e secondo comma dell’art. 119 TUB, soprattutto in assenza di una esplicita volontà legislativa in tal senso. In argomento, già prima il Tribunale di Napoli aveva ribadito che, riguardo ai rapporti intercorrenti tra i quattro commi dell’art. 119 TUB, la norma stabilisce due regole, una minima ed una…

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Sospensione delle rate del mutuo: indicazioni operative dell’ABI

Al fine di agevolare la fruizione e l’applicazione del Fondo di solidarietà dei mutui per l’acquisto della prima casa di cui all’art. 2, comma 475 e ss. della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, l’ABI ha diffuso una Circolare (Prot. UCR/000898 dell’8 maggio 2020) riepilogativa dello ‘stato dell’arte’, comprensiva dei diversi chiarimenti che, riguardo alla sospensione delle rate di mutuo nei confronti di famiglie e professionisti, sono stati forniti dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e da Consap. Il documento offre aggiornate e concrete indicazioni operative per assicurare l’efficiente e rapido utilizzo delle misure di supporto alla liquidità adottate dal Governo con il Decreto Legge n. 18/2020 e ulteriormente ampliate con il Decreto Legge n. 23/2020. In particolare, si evidenzia…

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Cartolarizzazione dei crediti: la pubblicazione dell’atto di cessione nella Gazzetta Ufficiale

Le operazioni di “cartolarizzazione” dei crediti realizzate ai sensi degli artt. 1 e 4 L. n. 130/1999 (Disposizioni sulla cartolarizzazione dei crediti) e art. 58 TUB (Cessione di rapporti giuridici) prevedono la cessione a titolo oneroso di crediti pecuniari, sia esistenti sia futuri, individuabili in blocco se si tratta di una pluralità Ai fini del perfezionamento della cessione dei crediti è prevista  (art. 4, comma 1, L. n. 130/1999) la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale di un Avviso di avvenuta cessione con l’indicazione del cedente, del cessionario e della data di cessione (oltre l’iscrizione della cessione nel registro delle imprese ex art. 58 TUB). La giurisprudenza di legittimità ha stabilito che, nell’ipotesi di cessione di azienda bancaria e di cessione di…

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A proposito di una sentenza sul tema dell’ammortamento francese

A proposito di una sentenza sul tema dell’ammortamento francese: un contributo del Prof. Cacciafesta Nella newsletter Euroconference Legal del 31.3.2020, intitolata ‘”Ammortamento francese, anatocismo e vizio del consenso’” sono stati  illustrati i contenuti della sentenza della Corte di Appello di Roma del 30.1.2020 sulla tematica dell’ammortamento francese nei mutui.             La decisione in commento – che si inserisce nell’ambito del dibattito giurisprudenziale in atto sui possibili effetti palesi e nascosti del piano di ammortamento francese (anatocismo e violazione della trasparenza bancaria) – ha stabilito che « si deve escludere che l’ammortamento alla francese implichi l’indeterminatezza del tasso di interesse, l’applicazione di un tasso superiore a quello dichiarato in contratto, la violazione del divieto di anatocismo ».             Di seguito un…

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Usura bancaria: sull’interpretazione dell’art. 1815, comma 2, codice civile

Come noto, il secondo comma dell’art. 1815 c.c. stabilisce che « Se sono convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non sono dovuti interessi ». La nullità della clausola con cui sono stati pattuiti interessi usurari determina, dunque, il diritto alla ripetizione di quelli illegittimamente versati. Secondo parte della giurisprudenza, oltre agli « interessi » usurari devono essere restituiti anche gli altri oneri (commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e spese), collegati alla erogazione del credito. A sostegno di questa tesi si pongono le seguenti ragioni: a) l’art. 1815, comma 2, c.c. si inserisce in un sistema normativo che mira a proteggere il contraente più debole e a contrastare il fenomeno dell’usura; b) limitare l’interpretazione della norma agli interessi in senso stretto darebbe luogo…

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Il piano di ammortamento del mutuo nella giurisprudenza di legittimità

La rata rappresenta la quota di debito che il debitore è tenuto a re­stituire al creditore a scadenze periodiche prestabilite. L’importo della rata è abitualmente costituito da due elementi: una prima quota finalizzata a rimborsare parzialmente il debito contratto (quota di capitale), tale per cui la somma delle singole quote corrisponda esat­tamente all’ammontare totale del debito; una seconda quota che co­stituisce il pagamento degli interessi per l’arco temporale di riferimento (quota di interessi). L’ammortamento rappresenta il programma di restituzione nel tempo di un debito, sul quale gravano oneri finanziari, fino alla sua graduale estinzione. L’ammortamento del mutuo è appunto il metodo che consente al debitore di corrispondere, alle varie scadenze prestabilite in contratto, gli importi in conto capitale e interessi…

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Coronavirus e sospensione dei pagamenti delle piccole e medie imprese alle banche alla luce dell’art. 56 del decreto “Cura-Italia”

Sintesi del focus Nell’articolo si esaminano le misure di aiuto alle piccole e medie imprese previste dal decreto “Cura-Italia” nei rapporti con le banche in relazione ai contratti già pendenti. L’art. 56 del d.l. n. 18 del 2020 vieta alle banche di recedere da affidamenti e mutui fino al 30 settembre 2020. Inoltre vi è una sospensione del pagamento di mutui e leasing fino a fine settembre 2020. Non si tratta di liquidità “attiva” (nuove risorse messe a disposizione dalle banche) ma di liquidità “passiva” (nel senso che le banche non possono revocare gli affidamenti e devono, a richiesta, sospendere l’addebito delle rate). Contenuto L’infezione da Covid-19 ha colpito duro non solo dal punto di vista sanitario, ma anche sotto…

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