Diritto successorio e donazioni
La clausola di diseredazione testamentaria e le sue conseguenze in presenza di altre disposizioni attributive nel testamento
Cass. civ. ,Sez. II – 17-10-2018, n. 26062; GIUSTI – Presidente – TEDESCO – relatore Diseredazione – Testamento – Azione di riduzione (C.c., artt. 587, 536 ss. c.c.) [1] Se la successione legittima può aprirsi talvolta anche in presenza di disposizioni testamentarie positive, e se effetto tipico della diseredazione è di portare deroga al regolamento legale della successione, è coerente riconoscere che tale effetto è idoneo a dispiegarsi non solo se la disposizione di esclusione rappresenti l’isolato contenuto del testamento, ma anche quando ad essa si accompagnino disposizioni positive. In questi casi si imporrà piuttosto una preliminare indagine volta ad accertare se la dichiarazione negativa vada intesa come puramente confermativa o comunicativa della sancita preterizione del successibile, operata con le…
Continua a leggere...La domanda di voltura catastale di un immobile caduto in successione non comporta accettazione tacita dell’eredità. Un revirement della Cassazione?
Cassazione Civile, Sezione 6, Ordinanza n. 32770 del 19/12/2018 SUCCESSIONI – ACCETTAZIONE DELL’EREDITÀ – MODI – TACITA – Comportamento del successibile – Necessità – Voltura catastale – Conseguenze. L’indagine relativa alla esistenza o meno di un comportamento qualificabile in termini di accettazione tacita, risolvendosi in un accertamento di fatto, va condotta dal giudice di merito caso per caso (in considerazione delle peculiarità di ogni singola fattispecie, e tenendo conto di molteplici fattori, tra cui quelli della natura e dell’importanza, oltreché della finalità, degli atti di gestione), e non è censurabile in sede di legittimità, purché la relativa motivazione risulti immune da vizi logici o da errori di diritto. Deve sì essere valutata l’indubbia rilevanza presuntiva di denuncia di successione e…
Continua a leggere...La condizione di prestare assistenza al testatore fino alla morte: onere o condizione?
Cass. civ. ,Sez. II – 6-11-2018, n. 28272 – Petitti – Presidente, Criscuolo – Relatore Onere – Condizione – Testamento – Azione di riduzione (c.c., artt. 564, 633 ss,647 ss. c.c. ) [1] L’istituzione di erede subordinata alla prestazione, da parte dell’istituito, di assistenza al testatore fino alla morte va qualificata come condizionata ed è comunque valida, giacché la disposizione non cessa di essere condizionale solo perché l’evento contemplato dal testatore è destinato a diventare certo al momento del suo decesso. (Nella specie, la S.C., nel negare che, in caso di istituzione condizionata di erede, potesse tenersi conto, ai fini dell’azione di riduzione, del valore della prestazione di assistenza resa, ha escluso la riconducibilità di una previsione siffatta a clausola…
Continua a leggere...Patto di famiglia: quale tassazione per la liquidazione dei legittimari non assegnatari dell’impresa?
Cass. civ. ,Sez. V , Ord., 19 dicembre 2018, n. 32823 – Pres. CHINDEMI – Rel. STALLA Patto di famiglia – Donazione – Donazione modale – Divisione ereditaria – Passaggio generazionale – Imposta sulle successioni – Imposta sulle donazioni (C.c., artt. 468-bis ss, art. 2 co 49 d.l. 262/06 conv in l. 286/06; art. 3 comma 4-ter e art. 58 d.lgs.346/90) [1] Con il patto di famiglia, l’imprenditore può eccezionalmente produrre in via anticipata effetti attributivi e divisionali corrispondenti a quelli successori con esclusivo riguardo alla particolare tipologia di beni contemplata dall’articolo 768 bis (aziende e partecipazioni societarie). Non altrettanto può affermarsi per tutti gli altri cespiti del suo patrimonio, in ordine ai quali il divieto di patto successorio non trova…
Continua a leggere...Institutio ex re certa e beni residui non oggetto di specifica destinazione da parte del testatore
Cassazione Civile, Sezioni Unite, ordinanza n. 17122 del 28 giugno 2018 SUCCESSIONI “MORTIS CAUSA” – SUCCESSIONE TESTAMENTARIA – “Institutio ex re certa” – Coesistenza con la successione legittima – Esclusione – Fondamento – Fattispecie. In tema di delazione dell’eredità, non vi è luogo alla successione legittima agli effetti dell’art. 457, comma 2, c.c., in presenza di disposizione testamentaria a titolo universale, sia pur in forma di istituzione “ex re certa”, tenuto conto della forza espansiva della stessa per i beni ignorati dal testatore o sopravvenuti. Disposizioni applicate Codice Civile, articoli 647, 457 comma 2, 588 comma 2 e 734 comma 2 [1] Con testamento olografo Tizio lasciava alla moglie, Caia, l’usufrutto e ai cugini Mevio e Sempronio la nuda proprietà…
Continua a leggere...Il legittimario pretermesso non deve accettare l’eredità con beneficio di inventario
Cass. civ. , Sez. II – Ord. (ud. 23/02/2018) 22-08-2018, n. 20971 Azione di riduzione – Simulazione – Accettazione con beneficio di inventario (C.c., artt. 564, 484, 1414, 1417) [1] Il legittimario totalmente pretermesso dall’eredità che, a tutela del proprio diritto alla reintegrazione della quota di legittima, impugna per simulazione un atto compiuto dal “de cuius”, agisce in qualità di terzo e non in veste di erede – condizione che acquista solo in conseguenza del positivo esercizio dell’azione di riduzione – e, come tale ed al pari dell’erede che proponga un’azione di simulazione assoluta ovvero relativa, ma finalizzata a far valere la nullità del negozio dissimulato, non è tenuto alla preventiva accettazione dell’eredità con beneficio di inventario; diversamente ove il…
Continua a leggere...Chiamato all’eredità nel possesso di beni ereditari ed obbligo di redazione dell’inventario
Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 6275 del 10 marzo 2017 Successioni “mortis causa” – disposizioni generali – rinunzia all’eredita’ – impugnazione – in genere. Giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore nel possesso dei beni ereditari – Deduzione di avvenuta rinuncia all’eredità – Domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, siccome intervenuta dopo la scadenza del termine di cui all’articolo 485 cod. civ. – Necessità – Esclusione – Fondamento. Nel giudizio promosso o proseguito nei confronti dell’erede del debitore, che sia nel possesso dei beni ereditari ed abbia eccepito l’avvenuta rinuncia all’eredità, il creditore non deve proporre alcuna domanda volta all’accertamento dell’inefficacia di detta rinuncia, per essere la stessa intervenuta dopo la scadenza del termine previsto dall’articolo…
Continua a leggere...Assicurazione sulla vita a favore degli eredi legittimi e successiva istituzione di un terzo quale erede nel testamento: quid iuris?
Cass. civ. ,Sez. VI – 3, Ord., (ud. 27/06/2018) 15 ottobre 2018, n. 25635 – Pres. AMENDOLA – Rel. POSITANO Assicurazione – Assicurazione sulla vita – Testamento – Revoca del beneficiario (artt. 587, 1411, 1920, 1921 c.c.) La nomina nel testamento di un terzo quale erede universale, di per sé sola, non prevale sulla designazione degli eredi legittimi quali beneficiari di una polizza assicurativa sulla vita effettuata dal de cuius nel contratto di assicurazione. Al contrario, nel testamento è possibile che il testatore revochi espressamente la designazione dei beneficiari della polizza e nomini un nuovo beneficiario di quel contratto assicurativo: in tal caso il diritto alla riscossione del premio spetta al beneficiario nominato nel testamento. CASO L’attore aveva evocato in giudizio,…
Continua a leggere...Conferma di disposizioni testamentarie nulle, possesso di beni assegnati a titolo di legato e rinuncia all’azione di riduzione
Cassazione Civile, Sezione 2, Sentenza n. 168 del 5 gennaio 2018 Successioni “Mortis Causa” – Successione Necessaria – Reintegrazione Della Quota Di Riserva Dei Legittimari – Azione Di Riduzione (Lesione Della Quota Di Riserva) – In Genere Diritto ad agire per la riduzione delle disposizioni lesive della quota di legittima – Rinunzia – Ammissibilità – Condizioni – Comportamento concludente – Fattispecie. [1] La conferma delle disposizioni testamentarie o la volontaria esecuzione di esse non opera rispetto a quelle lesive della legittima, in quanto gli effetti convalidativi di cui all’articolo 590 cod. civ. si riferiscono alle sole disposizioni testamentarie nulle: ne deriva che in dette ipotesi non è preclusa al legittimario l’azione di riduzione, salvo che egli non abbia manifestato in…
Continua a leggere...Pagamento di un debito del defunto, accettazione tacita di eredità e uso del conto corrente comune
Cass. civ., Sez. II, ordinanza 22 febbraio 2018, n. 4320 – Pres. MAZZACANE – Rel. SABATO Accettazione di eredità – Accettazione tacita di eredità – Conto corrente cointestato – Denaro di proprietà comune del de cuius – Presunzione (C.c., artt. 476, 1852-1857) In tema di successioni per causa di morte, un pagamento del debito del de cuius ad opera del chiamato all’eredità (con denaro dell’eredità), configura un’accettazione tacita – mentre nel caso in cui il chiamato adempia al debito ereditario con denaro proprio, quest’ultimo non può ritenersi per ciò stesso che abbia accettato l’eredità. In particolare, l’utilizzo di somme su conto corrente cointestato tra il defunto e il suo coniuge per l’adempimento di un debito comune non è, di per…
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