Sovraindebitamento e cessione del quinto dello stipendio

Uno dei temi di maggiore attualità in materia di sovraindebitamento del consumatore è costituito dalla opponibilità delle cessioni del quinto dello stipendio. È noto che la L. 3/2012 concede la possibilità ai soggetti non fallibili, incapaci di ripagare i propri debiti per cause sopravvenute non attribuibili alla loro volontà (quindi, meritevoli), di vedere falcidiati i propri impegni. Nell’ambito di queste procedure il problema che si pone è se il finanziamento assistito da “cessione di quote di stipendio/pensione” debba essere rimborsato secondo il piano di ammortamento originariamente concordato o possa essere falcidiato. Con una condivisibile pronuncia, il Tribunale di Pescara (decreto del 16.2.2017, Est. Capezzera) ha ritenuto evidente che, quando la L. 3/2012 fa riferimento alla situazione debitoria, richiama “qualunque obbligazione faccia capo ad un soggetto, scaduta o da scadere, relativa ad…

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Sovraindebitamento e cessione del quinto dello stipendio

Uno dei temi di maggiore attualità in materia di sovraindebitamento del consumatore è costituito dalla opponibilità delle cessioni del quinto dello stipendio. È noto che la L. 3/2012 concede la possibilità ai soggetti non fallibili, incapaci di ripagare i propri debiti per cause sopravvenute non attribuibili alla loro volontà (quindi, meritevoli), di vedere falcidiati i propri impegni. Nell’ambito di queste procedure il problema che si pone è se il finanziamento assistito da “cessione di quote di stipendio/pensione” debba essere rimborsato secondo il piano di ammortamento originariamente concordato o possa essere falcidiato. Con una condivisibile pronuncia, il Tribunale di Pescara (decreto del 16.2.2017, Est. Capezzera) ha ritenuto evidente che, quando la L. 3/2012 fa riferimento alla situazione debitoria, richiama “qualunque obbligazionefaccia capo ad un soggetto, scaduta o da scadere, relativa ad un…

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Conflitto tra crediti prededucibili e prelatizi per garanzia reale nelle procedure da sovraindebitamento

Tribunale di Milano 11 aprile 2022 CASO In una procedura di liquidazione del patrimonio, un creditore ipotecario propone reclamo avverso un progetto di riparto parziale, chiedendone la riforma mediante la postergazione dei crediti dell’occ e dell’avvocato che aveva assistito il debitore nella procedura di composizione del sovraindebitamento, al credito ipotecario. Deduce l’opponente che, a norma dell’art. 14-duodecies, comma 2, l. n. 3/2012, il ricavato della liquidazione del bene gravato da ipoteca (o pegno) dev’essere prioritariamente destinato alla soddisfazione dei crediti prelatizi reali, e che la soddisfazione dei crediti prededucibili è loro postergata; e che soltanto una volta che i crediti con prelazione reale siano stati soddisfatti per intero, è possibile provvedere alla soddisfazione dei crediti prededucibili. Le questioni affrontate e…

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Il destino del contratto di cessione del quinto nella procedura di sovraindebitamento

Tribunale di Parma, 28 febbraio 2021 Parole chiave: Cessione del quinto di stipendio o pensione – Crisi da sovraindebitamento – Piano del consumatore – Falcidia della cessione del quinto Massima In caso di presentazione di un piano del consumatore ai sensi della legge n. 3 del 2012, va falcidiato anche il contratto di cessione del quinto stipulato dal debitore, poiché l’obiettivo della legge è quello di offrire una seconda possibilità al consumatore, possibilità che esige la ristrutturazione di tutti i debiti, compreso il finanziamento oggetto di cessione del quinto. Disposizioni applicate Art. 12-bis legge n. 3 del 2012 (procedimento di omologazione del piano del consumatore) CASO Un pensionato presenta una proposta di piano del consumatore ai sensi della legge n. 3…

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Piano del consumatore: revocabile la cessione del 5° dello stipendio

Omologato un piano del consumatore che prevede la revoca della cessione del quinto dello stipendio. È questo l’importante principio stabilito da un decreto del Tribunale di Siracusa del 17 giugno 2016 (Est. Perna), che si è favorevolmente pronunciato a beneficio di un debitore che per sanare la propria posizione ha previsto, tra le altre, la revoca della cessione del quinto dello stipendio al fine di ripartire tra i diversi creditori le somme disponibili. Il caso affrontato riguarda un dipendente pubblico che si è trovato in una situazione di sovraindebitamento (oltre 100 mila euro di debiti) senza averne colpe. Sul punto, il Tribunale – riprendendo quanto asseverato dal professionista nominato con funzioni di organismo di composizione della crisi – ha sottolineato la sussistenza del requisito della meritevolezza previsto dalla legge, evidenziando come emergesse in modo evidente che i finanziamenti sono…

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