PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
La Cassazione sulla proponibilità di domande nuove nella fase di opposizione prevista dal rito Fornero
Cass., sez. VI civile; sentenza 28 settembre 2015, n. 19142 Scarica la sentenza Lavoro e previdenza (controversie in materia di) – Licenziamento – Impugnazione – Rito speciale – Fase di opposizione – Domanda nuova – Inammissibilità (Cod. proc. civ., art. 414, 420; l. 28 giugno 2012 n. 92, disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, art. 1, comma 51). [1] L’allegazione della ritorsività del licenziamento compiuta per la prima volta con l’opposizione di cui alla l. 28 giugno 2012 n. 92, art. 1, comma 51, integra la proposizione di una domanda nuova, inammissibile in tale fase. CASO[1] Un lavoratore impugnava con le forme del c.d. rito Fornero il licenziamento intimatogli, contestando la sussistenza…
Continua a leggere...Rigetto dell’istanza di sospensione della efficacia esecutiva del precetto e potere di sospensione del giudice dell’esecuzione
Trib. Palermo, ord. 3 agosto 2015 Scarica l’ordinanza Opposizione all’esecuzione – Sospensione dell’esecuzione – Procedimenti cautelari –Provvedimento negativo – Riproposizione istanza – Mutamenti delle circostanze – Nuove ragioni di fatto o di diritto – (Cod. proc. civ., art. 615, 624, 669 septies; L. Fall. art. 51) [1] Nel caso di rigetto dell’istanza di sospensione ex art. 615, primo comma, c.p.c. l’istanza di sospensione può essere riproposta al giudice dell’esecuzione soltanto se sussistono nuove circostanze o nuove ragioni di fatto o di diritto. CASO[1] Parte debitrice proponeva opposizione a precetto ex art. 615, co. 1 c.p.c. con istanza di sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo. Il giudice dell’opposizione a precetto disponeva con ordinanza la sospensione. L’ordinanza di sospensione veniva reclamata dal creditore…
Continua a leggere...Omesse informazioni sulla salute del feto: sì alla prova per presunzioni della volontà di interrompere la gravidanza
Cass., S.U., 22 dicembre 2015, n. 25767 (sent.) Pres. Rovelli – Est. Spirito Scarica la sentenza Procedimento civile – Onere della prova – Presunzione semplice – Interruzione volontaria della gravidanza – Condizioni (C.c., art. 1176, 2236, 2697, 2725; C.p.c., art. 116; L. 22 maggio 1978, n. 194, artt. 6, 7). In tema di omessa informazione medica sulla sussistenza delle condizioni che legittimano l’interruzione volontaria della gravidanza ex art. 6, L. 194/1978, può essere assolto tramite l’utilizzo di presunzioni semplici l’onere, incombente sulla parte che agisce per il risarcimento del danno, di dimostrare che la donna, qualora correttamente informata, si sarebbe determinata alla scelta abortiva. IL CASOIl personale sanitario omette colpevolmente di evidenziare ai genitori i rischi di patologie del feto…
Continua a leggere...Le nuove “sanzioni pecuniarie civili” introdotte dal D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7
La nuova responsabilità civile da illeciti depenalizzati Il recente D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 ha introdotto una nuova forma di “responsabilità civile” (come da definizione offerta dalla rubrica dell’art. 3) originata dalla commissione di condotte illecite costituenti alcuni tra i fatti di reato “depenalizzati”, e tra questi l’ingiuria (art. 594 c.p.), la sottrazione di cose comuni (art. 627 c.p.), il danneggiamento (art. 635 c.p.), l’appropriazione di cose smarrite (art. 647 c.p.), nonché alcune rilevanti fattispecie di falsità documentali in materia di scrittura privata (art. 485 c.p.) e di foglio firmato in bianco (art. 486 c.p.). Si tratta di una forma responsabilità civile assai atipica – come confermato dalla stessa relazione governativa di accompagnamento al decreto legislativo, che parla…
Continua a leggere...Deposito di copia della sentenza impugnata in appello (art. 347, co. 2, c.p.c.)
Cass., sez. I, 16 novembre 2015, n. 23395 (sent.) Pres. Di Palma – Rel. Giancola Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Appello – Improcedibilità – Deposito di copia della sentenza impugnata (Cod. proc. civ., artt. 347, co. 2, 348) [1] Quando, in sede di appello, la parte appellante deposita copia non integrale della sentenza di primo grado, la Corte di merito non può dichiarare immediatamente l’improcedibilità dell’impugnazione, ma deve assegnare alla parte un termine per ri-depositare una copia completa del provvedimento impugnato. CASO[1] La parte soccombente in primo grado propone appello costituendosi nei termini di rito e inserendo nel proprio fascicolo di parte la sentenza impugnata, così come prescritto all’art. 347, co. 2, c.p.c. La Corte di merito pronuncia l’improcedibilità dell’impugnazione…
Continua a leggere...PCT – Valido l’atto processuale depositato in modalità «Pdf scansione»
Tribunale di Verona, 4 dicembre 2015 – dr. Mirenda [1] Il ricorso monitorio depositato in via telematica in forma di copia “.pdf scansione” è valido, benché irregolare: esso contravviene alle tecniche cui rinviano gli artt. 11 e 34, D.M. 44/2011, per la violazione delle quali la legge non prevede tuttavia la sanzione della nullità. Processo Civile Telematico – Atto depositato in formato “pdf scansione” anziché “pdf testuale” – Inesistenza o nullità dell’atto – Esclusione (C.p.c. artt. 156 , 164; Provvedimento 16 aprile 2014 attuativo art. 11 D.M. 44/2011) CASO[1] Il Tribunale emetteva decreto ingiuntivo su ricorso dell’attrice società Alfa depositato in via telematica su supporto digitale in formato “pdf immagine”, cioè recante la scansione del documento cartaceo sul quale era stato…
Continua a leggere...Contraffazione di brevetti e violazione di marchi comunitari tra cautela e merito
Trib. Venezia, sez. specializzata in materia di impresa, 12 ottobre 2015 Scarica la sentenza Marchi e brevetti – Provvedimenti d’urgenza – Contraffazione di brevetto –– Fumus boni iuris – Consulenza tecnica d’ufficio – Merito. (Cod. proc. civ. artt. 700) [1] La circostanza che sia stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio nel corso del giudizio di merito in ordine alla validità o meno di un brevetto e alle ipotesi di contraffazione depone per l’esclusione di elementi sufficienti a suffragare la sussistenza del fumus bonis iuris necessario a concedere un provvedimento d’urgenza. CASO[1] A scioglimento della riserva, il Tribunale rigetta il ricorso cautelare svolto in corso di causa, ritenendo non sussistente il fumus boni iuris in ordine alla asserita contraffazione di brevetto, nonché alla violazione…
Continua a leggere...Sulla motivazione per relationem della pronuncia di gravame
Cass., sez. V, 18 novembre 2015, n. 23600 Pres. Di Blasi – Est. Zoso Sentenza civile – Sentenza di appello – Motivazione – Motivazione consistente in rinvio alla pronuncia di primo grado – Legittimità – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 132; Disp. att. Cod. proc. civ., art. 118) [1] È meritevole di censura la pronuncia del giudice di appello la cui motivazione si concreti nella mera adesione alla sentenza di primo grado, senza alcuna esplicitazione del percorso logico-giuridico sotteso alla decisione. CASO[1] L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per Cassazione avverso la pronuncia della Commissione Tributaria Regionale che, confermando la decisione del giudice di primo grado, ha dichiarato la soccombenza dell’attuale ricorrente. Nel ricorso viene dedotto il vizio di motivazione della…
Continua a leggere...Il compenso del professionista delegato dopo il decreto ministeriale del 15 ottobre 2015, n. 227
Il d.m. 15 ottobre 2015, n. 277 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2016, n. 45 serie Generale) regola la determinazione e liquidazione dei compensi per le operazioni delegate dal giudice dell’esecuzione ex artt. 169-bis e 179-bis disp. att. c.p.c., abrogando il d.m. 25 maggio 1999, n. 313. In linea generale, il nuovo d.m. del 2015 sembra da condividere nella parte in cui uniforma le liquidazioni dei delegati (diverse da circondario a circondario), consentendo di predeterminare i costi delle procedure di espropriazione forzata su scala nazionale. Il d.m. 227/15, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 24 febbraio 2016, è destinato ad entrare in vigore il 10 marzo 2016, ai sensi dell’art. 7 d.p.r. 1092/1985. Trova, dunque, applicazione non solo…
Continua a leggere...Scissione della notificazione. Le Sezioni Unite estendono la regola all’azione revocatoria
Cass., Sez. Un., 9 dicembre 2015 n. 24822 – Pres. Rovelli – Est. Vivaldi Scarica la sentenza Notificazione civile – Notificazione degli atti processuali – Effetti processuali – Effetti sostanziali che possono essere prodotti solo con un atto processuale – Scissione cronologica degli effetti della notificazione – Fattispecie in tema di interruzione della prescrizione dell’azione revocatoria (Cod. civ., art. 2901, 2903, 2943; Cod. proc. civ., art. 149). [1] Quando il diritto non può essere fatto valere se non con un atto processuale, la scissione cronologica della notificazione tra il notificante ed il notificato opera anche per gli effetti sostanziali dell’atto (Nel caso di specie, considerato che la prescrizione dell’azione revocatoria può essere interrotta solo proponendo la domanda giudiziale, le Sezioni…
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