Impugnazioni

Eccezioni nuove ammissibili in appello

Cass., sez. II, 16 maggio 2016, n. 9965 Impugnazioni civili – Appello – Eccezione di pagamento – Novità – Rilevabilità d’ufficio – Ammissibilità (C.p.c., artt. 112, 345) L’eccezione di pagamento è rilevabile d’ufficio e può essere sollevata per la prima volta in appello ex art. 345 c.p.c., in quanto il giudice può accertare l’estinzione del debito, se provata, anche in assenza di espressa istanza del debitore. CASO In sede di opposizione a decreto ingiuntivo, il debitore eccepiva il pagamento del credito. Il Tribunale rigettava l’opposizione e l’opponente ricorreva in appello, specificando che il creditore opposto non aveva provato l’infondatezza dell’eccezione di pagamento. Il giudice di secondo grado accertava l’avvenuta estinzione del debito ed accoglieva il ricorso. Il creditore soccombente ricorreva…

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Le regole per una corretta proposizione del giudizio d’appello

Nel presente approfondimento si intende dare sistematicamente conto delle principali norme, legislativamente previste nonché ulteriormente ricavate in via interpretativa, per introdurre in maniera corretta il giudizio di secondo grado sotto il profilo dell’ammissibilità e della procedibilità. Nel corso della trattazione, inoltre, verranno indicati i più importanti orientamenti di legittimità intervenuti sul tema. Rilievi introduttivi sul piano generale. Come noto, nel nostro sistema processuale è prevista la possibilità di appellare la decisione di primo grado, al fine di ottenerne l’invalidazione nonché la riforma (sul tema, tutt’ora valevoli le considerazioni di Calamandrei P., Sopravvivenza della querela di nullità nel processo civile vigente, in Riv. Dir. Proc., 1951, p. 112 ss.). Tuttavia, la parte, al fine di raggiungere tale risultato, è onerata di…

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Querela di falso e copie fotostatiche

App. Roma, 11 giugno 2016 Impugnazioni civili – Appello – Querela di falso – Perizia grafologica eseguita su sottoscrizione apposta su copie fotostatiche di scrittura privata – Legittimità Quando oggetto del procedimento di querela di falso sono esclusivamente le sottoscrizioni apposte su copie fotostatiche di una scrittura privata, la perizia grafologica è correttamente eseguita sui documenti in copia così come richiesto dal querelante. CASO Una società proponeva querela di falso in via incidentale per l’accertamento della falsità delle sottoscrizioni di Tizio presenti nella fotocopia di un contratto di sublocazione commerciale e nella fotocopia del correlativo deposito cauzionale. Il Tribunale respingeva la querela di falso adducendo che le sottoscrizioni – secondo quanto emerso dalla perizia grafica – erano di pugno di…

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Sulla corretta identificazione della parte appellante ai fini dell’ammissibilità del gravame

Cass., Sez. I, 16 maggio 2016, n. 9986 Impugnazioni civili – Appello – Errore materiale indicazione parte appellante – Ammissibilità appello dell’appello – Sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 163, 164, 342) [1] È valido ed efficace l’atto di appello che, per mero errore materiale, risulta nell’intestazione proposto da soggetto diverso rispetto a quello che aveva partecipato al giudizio di primo grado, purché dal tenore complessivo dell’atto risulti inequivoca l’effettiva identificazione del legittimato all’impugnazione. CASO [1] La società «Mo.ve.fer S.c.a.r.l.», rimasta soccombente all’esito del giudizio di primo grado, proponeva impugnazione; eppure, dall’intestazione dell’atto introduttivo del gravame, così come dal timbro apposto in calce alla procura speciale rilasciata al difensore, risultava che l’appellante fosse invero la società «Nuova Mo.ve.fer S.c.a.r.l.». Dopo essersi…

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Riassunzione del giudizio di appello e contumacia: effetti sull’impugnazione (procedibilità/improcedibilità)

App. Roma, Sez. Lav., 15 giugno 2016, n. 2686/2016  – Pres. Gallo – Est. Pascarella Impugnazioni civili – Appello – Interruzione processo – Riassunzione – Appellante principale contumace – Improcedibilità – Esclusione – Pronuncia nel merito – Necessità (Cod. proc. civ., art. 303, 324, 348) [1] Se il giudizio di appello interrotto viene riassunto dall’appellante principale, la mancata costituzione dell’appellante principale non determina l’improcedibilità dell’appello ex art. 348 c.p.c., ma solo la dichiarazione di contumacia di quest’ultimo.  CASO [1] Un lavoratore conveniva in giudizio due società, chiedendone la condanna al pagamento di una somma di denaro. Il Tribunale accoglieva parzialmente la domanda. Avverso la sentenza veniva proposto appello principale da una delle due società, e appello incidentale dal lavoratore. A seguito…

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Sulla vincolatività del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 13 giugno 2016, n. 12119 Ricorso per cassazione – Cassazione con rinvio – Enunciazione principio di diritto – Giudizio di rinvio – Potere del giudice di discostarsi dal principio di diritto per mutato orientamento di legittimità sulla medesima questione – Esclusione (C.p.c. artt. 383, 384, co. 2, 394) [1] L’enunciazione del principio di diritto ex art. 384 c.p.c. vincola il giudice di rinvio anche qualora siano successivamente intervenuti mutamenti nell’orientamento della giurisprudenza di legittimità sulla medesima questione. CASO [1] La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto, cassava con rinvio la sentenza di secondo grado impugnata, con enunciazione ex art. 384 c.p.c. del principio di diritto, al quale avrebbe dovuto uniformarsi il giudice del rinvio. In…

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Gli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria

Una recente sentenza della Corte di cassazione ha affrontato un tema classico del diritto processuale: l’ampiezza degli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo ex art. 404, co. 2, c.p.c. (cd. opposizione di terzo revocatoria), nella specie proposta da un «creditore». La Corte opta per effetti ampi: il provvedimento sarebbe inefficace non soltanto rispetto al terzo opponente, ma anche tra le parti originarie. Si coglie l’occasione per analizzare la questione nel quadro dei precedenti giurisprudenziali e delle opinioni espresse dalla dottrina. Cassazione, 3 dicembre 2015, n. 24631 Gli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria proposta da un creditore La Cassazione è pronunciata di recente sulla questione relativa agli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria. Questo il caso. Pronunciato decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo…

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Il termine lungo per impugnare le sentenze della Cassazione per errore di fatto revocatorio è di un anno dalla pubblicazione del provvedimento

Cass., sez. VI-1, 31 marzo 2016, n. 6308 Impugnazioni – Errore di fatto – Revocazione dei provvedimenti della Cassazione – Termine lungo di impugnazione annuale ex art. 391 bis c.p.c. –  Operatività – Applicazione del termine lungo semestrale ex art. 327 c.p.c. – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 391 bis) Fallimento –  Trasformazione di una società di persone in società di capitali – Fallimento del socio illimitatamente responsabile – Termine annuale dalla trasformazione – Deroga in caso di mancato consenso dei creditori – Insussisenza (l.  fall., art. 147, co. 2) Impugnazioni – Ricorso per revocazione fondato su interpretazione capziosa del provvedimento impugnato – Interpretazione delle norme manifestamente erronea – Condanna del ricorrente ex art. 96, co. 3, c.p.c. (Cod. proc….

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Omesso esame di un fatto decisivo per il giudizio e autosufficienza del ricorso in Cassazione

Cass. civ., sez. lav., 30 maggio 2016, n. 11130 Lavoro subordinato – Licenziamento disciplinare – Rilascio porto d’armi – Uffici medico legali abilitati – Ambulatori privati – Esclusione Impugnazioni civili – Ricorso per Cassazione – Motivi di ricorso – Omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio oggetto di discussione tra le parti – Condizioni (cod. proc. civ. artt. 360, co. 1, n. 5) Impugnazioni civili – Ricorso per Cassazione – Motivi di ricorso – Omesso esame circa un fatto decisivo per il giudizio oggetto di discussione tra le parti – Condizioni – Autosufficienza ricorso (cod. proc. civ. artt. 360, co. 1, n. 5, 366, 369) Impugnazioni civili – Appello – Specificità dei motivi (cod. proc. civ. artt. 342,…

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Notificazione dell’impugnazione ex art. 332 c.p.c. e spese del giudizio

Cass., 21 marzo 2016, n. 5508 – Pres. Ragonesi – Rel. Cristiano Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Cause scindibili – Notificazione dell’impugnazione – Qualità di parte – Rimborso delle spese – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 91, 332)  La notificazione dell’impugnazione alle parti delle cause scindibili disposta dall’art. 332 c.p.c. non integra una chiamata in giudizio del destinatario e non ne determina l’acquisizione della titolarità di parte. Di conseguenza, ove il destinatario si sia costituito erroneamente nel giudizio di impugnazione, non ha diritto al rimborso delle spese ex art. 91 c.p.c. nei confronti del notificante.  CASOUn Fallimento conveniva in giudizio più soggetti, chiedendone la condanna al risarcimento dei danni. Il Tribunale rigettava le domande nei confronti di alcuni e condannava…

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