Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Giulia Ferrari
- 1 Dicembre 2020
Cass. Civ., sez. I, Ord. 28.02.2020 n. 5619 – Pres. Di Virgilio – Rel. Dolmetta Parole chiave: Fallimento, revocatoria fallimentare, decadenza dall’azione revocatoria, consecuzione, concordato preventivo, domanda di concordato, concordato in bianco, domanda prenotativa, novazione, pegno su quote, privilegio pignoratizio, partecipazioni, società a responsabilità limitata. Massime: Nel caso di deposito da parte di una società di una domanda di concordato in bianco ex art. 161 sesto comma L.F. a cui è succeduta, omisso medio, la dichiarazione di fallimento, in applicazione al principio della consecuzione ex art. 69 bis L.F., il dies a quo per il calcolo dei termini di decadenza dell’azione revocatoria va retrodatato alla data di iscrizione nel registro delle imprese della domanda di concordato prenotativa. L’eventuale sussistenza di...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Giulia Ferrari
- 15 Settembre 2020
Cass. Civ., sez. I, Ord. 30.06.2020 n. 13175 – Pres. Cristiano – Rel. Amatore Parole chiave: Fallimento, revocatoria fallimentare, rimesse bancarie, conto corrente, scoperto di conto corrente, apertura di credito, pagamenti, natura solutoria, operazioni bilanciate, operazioni di rientro. Massima: Per escludersi la natura solutoria delle rimesse bancarie accreditate su in conto corrente scoperto è necessaria l’esistenza di accordi tra la banca e il cliente che consentano di caratterizzare la rimessa non come un’operazione di rientro, ma quale specifica provvista per una speculare operazione a debito, sia essa un pagamento a favore di terzi o un prelievo del cliente. Il versamento su conto scoperto conserva pertanto, in generale, natura solutoria salvo non sia intervenuta una pattuizione di segno contrario che renda...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Giulia Ferrari
- 19 Maggio 2020
Cass. Civ., sez. VI, 13 marzo 2020 n. 7137 – Pres. Sambito – Rel. Caiazzo Parole chiave: concordato, proposta concordataria, revoca del concordato, atti in frode, fatti non adeguatamente e compiutamente esposti, contabilità, magazzino, fallimento, dichiarazione di fallimento. Massima In tema di concordato preventivo, rientrano tra gli atti in frode, rilevanti ai fini della revoca dell’ammissione alla predetta procedura, ai sensi dell’art. 173 L. Fall., anche i fatti non adeguatamente e compiutamente esposti in sede di proposta di concordato o nei suoi allegati, indipendentemente dal voto espresso dai creditori in adunanza. Disposizioni applicate: R.D. 16 marzo 1942, n. 267: art. 173, CASO La società Alfa S.r.l. propose ai creditori un concordato preventivo avanti il Tribunale di Vicenza. Ammessa alla procedura...
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Giulia Ferrari
- 3 Marzo 2020
Cass. Civ., sez. I, 17 febbraio 2020, n. 3872 – Pres. Didone – Rel. Pazzi Parole chiave: fallimento, termini di decadenza, domanda di insinuazione al passivo, domanda di insinuazione tardiva, credito sopravvenuto, credito sorto nel corso della procedura, indebito. MASSIMA La domanda di insinuazione al passivo dei crediti sorti nel corso della procedura fallimentare, ancorché non soggetta al termine di decadenza previsto dall'art. 101, commi primo ed ultimo, L. Fall., deve essere proposta nel termine di un anno dal momento in cui si verificano le condizioni di partecipazione al passivo fallimentare, in armonia con l'intero sistema di insinuazione che è attualmente in essere sulla scorta dei principi costituzionali di cui agli articoli 3 e 24 della Costituzione Disposizioni applicate: R.D....
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Procedure concorsuali e Diritto fallimentare
di Giulia Ferrari
- 3 Dicembre 2019
Cass. Civ., sez. I, 22 maggio 2019, n. 13850 – Pres. Didone – Rel. Vella Parole chiave: fallimento, dichiarazione di fallimento, accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182bis L.F., omessa risoluzione dell’accordo omologato, creditore estraneo, procedibilità. Massima: "Nulla osta alla procedibilità di una domanda di fallimento presentata dopo l'omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182-bis L.F. da un creditore estraneo all’accordo rimasto insoddisfatto, anche qualora l’accordo sia in corso di esecuzione e non formalmente risolto" Disposizioni applicate: R.D. 16 marzo 1942, n. 267: art. 6, art. 15, art. 182bis e art. 184; D.Lgs. 12 gennaio 2019 n. 14 CASO La società a responsabilità limitata Alfa presentava avanti il Tribunale di Avellino ricorso per l’omologazione di...
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